AEVF ha partecipato alla prima Training Academy sugli Itinerari Culturali dopo la pandemia, organizzata dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali e ospitata dagli Itinerari degli Impressionismi in collaborazione con il Distretto di Seine-et-Marne e il Ministero della Cultura francese. L’evento si è svolto dal 31 maggio al 3 giugno a Fontainebleau, in Francia, e ha riunito 37 itinerari culturali con rappresentanti provenienti da 17 paesi europei.
La 9° edizione di questo incontro era incentrata sul turismo culturale e ha esplorato le strategie emergenti nel contesto post-Covid.
Elena Dubinina e Jacques Chevin dell’AEVF hanno presentato l’iniziativa Road to Rome 2021 e il progetto europeo rurAllure durante l’evento., evidenziando l’importanza di azioni congiunte tra i percorsi e gli stakeholder locali per aumentare la visibilità dei percorsi culturali.
La regione di Fontainebleau è un crocevia di culture e percorsi, in quanto collega i percorsi degli Impressionismi, Stevenson, Napoleone e D’Artagnan, che i partecipanti hanno avuto la possibilità di sperimentare con visite guidate a Barbizon, escursione nella Foresta di Fontainebleau, visita al Castello e assistere a uno spettacolo di teatro locale.
Le conclusioni della Training Academy incentrate sul miglioramento della cooperazione e della visibilità del marchio nonché sulla creazione di gruppi di lavoro nazionali sugli itinerari culturali saranno presentate al forum annuale sugli itinerari culturali, che si terrà a Creta dal 5 al 7 ottobre 2022.
La cerimonia è avvenuta alla presenza dell’Ambasciatrice S. E. Hana Hubáčková; dell’Assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma Eugenio Patanè e dei rappresentati delle due associazioni, del Comune di Roma, della Regione di Zlín e di Silvio Marino per la Regione Lazio.
Il Memorandum di collaborazione nasce per offrire alternative di turismo culturale lungo entrambe le rotte, sviluppando al contempo progetti di sviluppo e marketing. Sono in corso anche programmi mirati per segnalare i tratti paralleli di entrambi i percorsi, ad esempio tra la Toscana e Roma, dove si trova la tomba di San Cirillo. Entrambi i cammini fanno parte degli oltre 40 itinerari culturali certificati dal Consiglio d’Europa, il cui programma coinvolge attualmente 36 Paesi europei.
“La Via Francigena serve a sviluppare il dialogo tra l’Europa anglosassone e quella Mediterranea. Con questo atto integriamo l’Europa dell’ovest con quella dell’Est. Così possiamo sviluppare un dialogo in tutta Europa, per questo ha un valore così importante questa firma”, ha dichiarato il Presidente di AEVF Massimo Tedeschi.
“Roma si avvicina ad un appuntamento molto importante perché nel 2025 celebreremo il giubileo. Dunque, i cammini di fede, quell’anno avranno un significato ancora più importante di quello che hanno adesso”, ha aggiuntol’Assessore Patané. “Ecco perché noi puntiamo molto su questo asset poiché è un asset culturale, religioso, storico e anche economico. Dunque, siamo molto contenti di lavorare con voi nei prossimi anni per rendere concreto questo accordo che abbiamo trovato, per rendere effettivo quello che oggi è stata una firma”.
L’Itinerario Cirillo e Metodio si basa su una tradizione culturale millenaria, legata in particolare alla cultura dei paesi slavi. Il cammino collega i luoghi in cui operarono i Santi Cirillo e Metodio, compatroni d’Europa, dove la loro eredità è stata diffusa dai loro seguaci. Nella Repubblica Ceca e in Slovacchia sono già stati creati più di 1.000 km di sentieri segnalati utilizzando i percorsi dei club escursionistici cechi e slovacchi.
Oltre 1.400 persone sono tornate ad invadere con allegria il cammino della Via Francigena e Via Romea da Acquapendente a Bagnoregio per la Francigena Romea Marathon, con tappe da 10, 20 o 42km.
Giornata quasi estiva, di sole e caldo, oltre i 30 gradi. Giornata di grande festa, che è coincisa con l’anniversario della Repubblica italiana. La Francigena Romea Marathon quest’anno si è pregiata di un camminatore e ospite illustre, il Ministro al Turismo Massimo Garavaglia che ha percorso a piedi il tratto Acquapendente – Bolsena (25 km): un segnale importante di vicinanza del Governo italiano alla Via Francigena e al turismo lento, settore che è in forte crescita ed espansione con importanti ricadute turistico-economiche sui territori. In questa fase post pandemia c’è ancora più voglia di Via Francigena, di cammini all’aria aperta e di outdoor, a piedi o in bicicletta.
“Non pensavo di fare così poca fatica a fare 24 km“, ha commentato il Ministro Garavaglia, “è talmente bello camminare in mezzo a boschi e panorami stupendi, chiaccherando con tante persone e in diverse lingue. Era la mia prima esperienza e non sarà certo l’ultima“.
La Via Francigena Marathon compie ormai dieci anni, visto che la prima edizione svolse nel 2013. Fin da subito si scelse la formula che permetteva di camminare 10, 21 o 42 km, distanza che coincide appunto con la lunghezza di una maratona.
L’evento si è consolidato anno dopo anno, diventando un momento di festa per tutto il territorio attraversato ma anche un esempio da seguire, tanto che negli anni successivi sono state lanciate due iniziative “sorelle” come la Francigena Tuscany Marathon e la Via Francigena Marathon Val Susa.
I motivi di successo della Francigena Marathon laziale sono molteplici: in primis si tratta di una grande sinergia fra istituzioni (Acquapendente, San Lorenzo, Bolsena, Bagnoregio), associazioni (CAI sezione Viterbo e associazioni locali) e operatori privati che in armonia collaborano tra di loro. E poi c’è la passione, tanta. Dietro le quinte fin dalla prima edizione c’è un grande amico della Via Francigena e amante dello sport, Sergio Pieri, allora funzionario del Comune di Acquapendente. Insieme a lui anche tanti altri appassionati che hanno sempre collaborato con lo spirito di condivisione francigeno. Non a caso, quindi, questo evento di successo che porta a camminare famiglie, giovani e anziani, podisti, sportivi si è poi esteso in altre regioni, divenendo un appuntamento fisso inserito anche nel calendario delle iniziative annuali alle quali partecipa l’Associazione Europea delle Vie Francigene che ha partecipato fin dalla prima edizione.
La presenza del Ministro Garavaglia è stata affiancata da altre due persone del Ministero del Turismo: Palmiero Perconti, consigliere per gli eventi giubilari e Stefano Mantella, capo unità PNRR. Ho avuto il piacere di condividere con loro questo affasciante tratto di cammino e sono rimasto sorpreso dal ritmo sostenuto del loro passo a quasi 6 km/h! Ma chi lo dice allora che al Ministero e al Governo non camminano? Non solo lo fanno, regolarmente, ma sono anche ben allenati! Nonostante il ritmo spedito, c’è stato tutto il tempo per godere di un paesaggio mozzafiato, di incontrare le persone e di ringraziare le amministrazioni comunali di Acquapendente e San Lorenzo, nonché le associazioni, che ci hanno accolto a braccia aperte. E’ questo il bellissimo spirito del cammino.
Durante e a fine tappa, c’è stato tutto il tempo per riflettere sul futuro della Via Francigena, anche in vista del Giubileo 2025, con riferimento ai servizi che in maniera crescente vengono richiesti dai viandanti. Il Ministro Garavaglia ha sottolineato, come già ripreso in altre occasioni, che “quello della Via Francigena e dei cammini è un turismo autentico fatto di persone e di straordinarie eccellenze in grado di promuovere la rinascita economica di tanti territori. Un turismo che sta prendendo sempre più quota e che da fenomeno di nicchia sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa che potrà dare impulso alla ripartenza del turismo di qualità”.
E’ stata una festa italiana della Repubblica celebrata sulla Via Francigena, con una giornata di allegria e condivisione, ritrovando il tempo e il piacere di incontrarsi.
Unire il treno ai percorsi della Via Francigena per un’esperienza sostenibile e di scoperta del territorio: è questo l’obiettivo della partnership fra Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e l’Associazione Europea delle Vie Francigene, promuovendo insieme il turismo e la sostenibilità sociale e ambientale.
L’accordo permette ai tanti pellegrini di poter alternare alle camminate il viaggio in treno offrendo a ogni viaggiatore la formula migliore, in base alle proprie tempistiche ed esigenze. Proprio per questo motivo Trenitalia ha previsto uno sconto del 10% sui biglietti acquistati dai pellegrini della Via Francigena.
Questa possibilità è legata alle caratteristiche della Via Francigena che si interseca con con oltre 200 stazioni situate direttamente lungo il sentiero e collegate a loro volta con fermate dei bus e altri mezzi pubblici locali. In questo modo i pellegrini possono raggiungere il tracciato francigeno con assoluta facilità utilizzando i mezzi pubblici.
Sui treni regionali, dal 29 maggio al 26 settembre 2022, è possibile usufruire dell’offerta Junior con cui i bambini fino a 15 anni non compiuti viaggiano gratis tutti i giorni della settimana se accompagnati da un adulto over 25. Sempre nello stesso periodo è disponibile l’offerta Estate Insieme a 39 € per viaggiare ovunque e illimitatamente a bordo dei treni regionali dalle 12 di venerdì alle 12 del lunedì successivo per 4 weekend consecutivi.
Per chi, invece, desidera scoprire le meraviglie della Penisola a bordo dei treni regionali, è disponibile l’offerta Italia in Tour: viaggi illimitati per 3 giorni a 29 € (15 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni) o per 5 giorni a 49 € (25 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni).
SCOPRI TUTTI I DETTAGLI
Lo sconto è valido sui treni regionali, con salita e discesa nelle stazioni elencate nel regolamento.
Grazie alla partnership con Trenitalia, la Via Francigena diventa accessibile a tutti, anche a chi è poco allenato o non ha molto tempo a disposizione, assicurando la possibilità di godersi il cammino, stare all’aria aperta ed esplorare il territorio!
Sabato 28 e domenica 29 maggio più di 50 persone si sono riunite grazie a rurAllure per percorrere le tappe n. 31 e 36 della Via Francigena in Toscana per esplorare i tesori noti e meno noti di questi territori.
Il progetto Europeo rurAllure, di cui l’Associazione Europea delle Vie Francigene fa parte, ha tra gli obiettivi fondanti la valorizzazione del patrimonio termale lungo gli itinerari ‘romei’, ovvero quelli che da tutta Europa conducono verso Roma. E proprio in quest’ottica ha organizzato due eventi aperti al pubblico e a partecipazione gratuita per la promozione dei territori termali lungo la Francigena in Toscana.
Come si legge sul comunicato stampa di rurAllure, sono stati ‘due giorni all’insegna della bellezza, tra storia, natura, cultura e degustazioni eno-gastronomiche per assaporare con tutti e 5 i sensi la ricchezza delle tappe che uniscono San Quirico a Castiglione d’Orcia e quella che collega Gambassi Terme a San Gimignano’.
AEVF si è unita al gruppo per tutto il weekend, visitando il Parco dei Mulini, la piazza acquatica di Bagno Vignoni e la sorgente Ipotermale de I Bollori e Putizza sul greto del Rio Casciani, nei pressi di Gambassi Terme. Ma oltre a noi, al gruppo si sono unite istituzioni, sindaci e assessori locali ma anche giornalisti e blogger che hanno condiviso il racconto di queste due escursioni attraverso i loro canali di comunicazione.
“Il Comune di San Gimignano continua a credere nella Via Francigena che rappresenta la nostra storia e che ci permette di incoraggiare un turismo sano, fatto di persone che camminano e svolgono attività all’aria aperta per conoscere il nostro passato e la nostra cultura”, ha commentato Carolina Taddei, Assessore alla Cultura e formazione, valorizzazione e promozione del territorio, Accoglienza turistica, Rapporti internazionali, Tutela dell’immagine, Gemellaggi.
Paolo Campinoti, Sindaco di Gambassi Terme, sottolinea l’importanza della Via Francigena, definendola una “grande occasione per tutti i territori non noti al turismo di massa per offrire alternative nell’ambito del turismo lento e sostenibile”, mentre Claudio Galletti, Sindaco di Castiglione d’Orcia, segnala come la Francigena rappresenti “uno straordinario veicolo di promozione turistica, che negli ultimi anni ha contribuito ad accrescere la visibilità di Castiglione d’Orcia, giocando un ruolo importante nell’aumento delle presenze turistiche”.
Il progetto rurAllureha sviluppato una piattaforma che offre ai pellegrini una panoramica delle migliori tappe culturali lungo il cammino, incluse quelle che prevedono una breve deviazione e che i camminatori avrebbero altrimenti ignorato.
Scienza Servizievole in Cammino è un progetto itinerante che nasce dall’idea della professoressa Daniela Lucangeli di diffondere una scienza vissuta, condivisa e messa al servizio della comunità.
Da giugno a settembre, infatti, i partecipanti al progetto, guidati da Giuseppe Giorato, attraverseranno la Via Francigena italiana coinvolgendo esperti del mondo della scienza, della pedagogia, della cultura e professionisti della comunità scientifica. Le loro conoscenze verranno così messe al servizio di educatori, insegnanti, operatori, ricercatori, specialisti ma anche di famiglie e curiosi che vorranno unirsi in cammino.
Il cammino è organizzato in collaborazione con Mind4Children dell’Università di Padova, Heart4Children APS e l’Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati e la Ricerca sulle Situazioni di Handicap (CNIS), di cui Lucangeli è Presidente. Il viaggio si snoderà per 1800 km distribuiti in 90 tappe, partendo dalla Valle D’Aosta fino ad arrivare in Basilicata, a Matera. Di pari passo al cammino, verranno proposte conferenze, congressi e spettacoli proprio sui temi oggetto di studio.
Il primissimo appuntamento è l’11 giugno a Torino, in cui si terrà la presentazione ufficiale del progetto e Daniela Lucangeli e Alessandro D’Avenia terranno la conferenza “Passo dopo passo verso la Scuola che vorrei: dialogo su una scuola possibile”.
Subito dopo partirà il viaggio: il 13 giugno avrà inizio al Colle del Gran San Bernardo in Valle d’Aosta, per arrivare il 14 settembre a Matera, attraversando Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.
La Via Francigena è il percorso di un pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e costituiva una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale. Piacenza, per i pellegrini, fu e resta luogo importante di sosta dove trovare assistenza e ristoro.
Dal 1122 i pellegrini in transito in queste terre emiliane da ogni parte del mondo, hanno potuto ammirare la splendida Cattedrale, esempio di romanico, la cui costruzione si è conclusa nel 1341.
Proprio Piacenza con la sua cattedrale è al centro di un progetto culturale e di sviluppo territoriale che riguarda in primis la Diocesi di Piacenza, attiva nel promuovere la Via Francigena su scala locale e provinciale, con un ottica proiettata all’Europa. L’Associazione Europea delle Vie Francigene aderisce convintamente al protocollo di collaborazione, il quale fa seguito ad una precedente intesa (aprile 2021) fra le parti che si pongono l’obiettivo di accrescere insieme l’offerta dell’accoglienza.
“La Via Francigena è un progetto culturale e inclusivo che nasce dalla riscoperta dei pellegrinaggi nell’epoca medievale. Si tratta di un Itinerario laico certificato dal Consiglio d’Europa, ma ne sono evidenti la radice religiosa ed il valore spirituale. Formulo l’auspicio che le celebrazioni per i 900 anni della Cattedrale di Piacenza possano diventare esempio anche per altre realtà e Diocesi lungo il Cammino, per accrescere e qualificare il sistema dell’accoglienza pellegrina, essendo le Vie Francigene cammini connotati anche da tale forte vocazione spirituale” ha dichiarato il Presidente Massimo Tedeschi.
Il 19 maggio mattina si è svolto a Firenze, presso la sede di regione Toscana, un incontro tecnico informale per discutere sul progetto di candidatura della Via Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si è trattato di una riunione operativa organizzata da AEVF per pianificare le future azioni a seguito dello studio tematico europeo già realizzato.
La giornata è poi proseguita con una tavola rotonda, sempre organizzata da AEVF, focalizzata sul progetto della Francigena Termale e sulla condivisione delle attività all’interno del progetto europeo rurAllure. Una delle aree di ricerca di rurAllure pone al centro delle attività proprio il patrimonio termale toccato dalla Francigena toscana a cui contribuiscono attivamente, insieme a AEVF, i partner Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Padova, Iuav Venezia, UAM Universidad Autonoma de Madrid e la Fondazione Homo Viator. Nella presentazione sono intervenute Elena Dubinina, responsabile relazioni internazionali, Simona Spinola, responsabile comunicazione, Nicole Franciolini, assistente di progetto.
L’incontro ha costituito un’importante occasione per parlare anche di educazione ambientale, turismo sostenibile, coinvolgimento delle comunità locali, controllo del percorso e la sua fruibilità attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici e, non ultimo, l’aspetto legato alla promozione del cammino.
Alla tavola rotonda hanno preso parte Federico Eligi, Consigliere presso l’Ufficio di gabinetto della Regione Toscana, Carolina Taddei, Assessora alla Cultura di San Gimignano, Marco Bartoli, Vice Sindaco di San Quirico d’Orcia; Erica Formichi, Consigliera comunale di Castiglione d’Orcia; Paolo Campinotti, Sindaco di Gambassi Terme. Per AEVF erano presenti il Presidente Massimo Tedeschi e il direttore Luca Bruschi.
“Le fonti termali si trasformano nella ricchezza dell’offerta turistica e per questo rendono più interessante la Via Francigena, che offre di più ai suoi pellegrini. La Francigena è quindi più forte se collegata al turismo termale. Questo è esattamente l’obiettivo del progetto rurAllure”, ha sottolineato il Presidente di AEVF Massimo Tedeschi.
Tra le idee proposte, c’è l’evento “I love Francigena Termale by rurAllure”, una due giorni in cammino (28 e 29 maggio) in cui si scoprirà a piedi il patrimonio termale e culturale localizzato lungo le tappe che collegano San Quirico a Castiglione d’Orcia e San Gimignano a Gambassi Terme. Si tratta di un’iniziativa gratuita e aperta a tutti: la prima di una lunga serie per potenziare al meglio un’area ricca di opportunità.
Banca Generali Private collabora con AEVF per promuovere l’attenzione verso l’ambiente e il territorio attraverso il turismo lento e sostenibile. Insieme organizziamo eventi e camminate sul territorio ‘Area Mauri’ di Banca Generali Private: Lombardia Sud, Emilia-Romagna e Toscana. Ce ne parla più approfonditamente, in un’intervista, il Dott. Alessandro Mauri, Area Manager per lo sviluppo di questi territori interessati anche dalla Francigena.
Quando, ma soprattutto perché è nata la collaborazione tra Banca Generali Private e AEVF?
A.M: La collaborazione tra la mia area di competenza di Banca Generali Private (Lombardia Sud, Emilia-Romagna, Toscana) e AEVF è nata nel 2017 perché per noi è importante camminare al fianco dei tanti pellegrini della Via Francigena, un Itinerario culturale che permette di scoprire realtà poco conosciute della nostra bellissima Italia e di promuovere azioni di sensibilizzazione sui temi legati alla sostenibilità ambientale, molto cari alla nostra banca. Banca Generali propone, inoltre, una serie di investimenti coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, consentendo al cliente di costruire il proprio portafoglio dando priorità ad alcuni dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile.
In cosa consistono le iniziative previste per il 2022 a supporto della Via?
A.M: nel 2022 sosterremo la Via Francigena con una serie di iniziative organizzate dalla stessa AEVF. In concreto appoggiando le camminate evento “I Love Francigena”, che già nel passato hanno avuto molto successo. Queste camminate, a partecipazione gratuita, mettono insieme turisti, pellegrini, appassionati, associazioni locali e operatori per promuovere congiuntamente i territori attraversati.
Quali sono gli obiettivi a lungo raggio di questa collaborazione?
A.M: Per noi è fondamentale avvicinare le persone alle tematiche ambientali e di attenzione al territorio, cosa che la Francigena già promuove da tempo. La banca può dare un sostegno a livello economico, ma anche a livello culturale, contribuendo a sviluppare una maggiore attenzione circa queste tematiche come lascito per le generazioni future. Anch’io ho due figli e spero davvero di poter fare qualcosa per lasciare a loro un mondo migliore.
Quali sono le sfide del turismo slow e come si intrecciano con l’economia?
A.M:La vera sfida è quella di portare le persone a fare turismo in maniera più sostenibile e consapevole, magari appunto camminando o andando in bicicletta lungo la Via Francigena. Questo consente, anche a livello economico, alle comunità locali di avere dei benefici immediati, dato che chi transita contribuisce all’economia locale, ma anche un effetto indotto, perché i pellegrini possono trasformarsi, finita la loro esperienza di cammino, in turisti di ritorno.
Riuniti all’Assemblea generale costitutiva, ad Aigle il 5 maggio 2022, i comuni interessati dalla Via Francigena – un itinerario culturale del Consiglio d’Europa che attraversa i cantoni di Vaud e del Vallese – hanno deciso di fondare l’Associazione Svizzera della Via Francigena.
Un itinerario culturale Europeo
La Via Francigena collega la città di Canterbury in Inghilterra, a Roma e, dal 2019, a Santa Maria di Leuca nel sud della penisola italiana. Questo percorso è stato riconosciuto Itenerario culturale del Consiglio d’ Europa nel 1994. Attraversa la Svizzera entrando dal Col di Jougne o dal col di Sainte-Croix per raggiungere Orbe, Cossonay, Lausanna, Vevey, Aigle, Saint-Maurice, Martigny, Orsières, Bourg-Saint-Pierre e il Colle del Grand-Sain-Bernardo.
Promozione locale…
I comuni Svizzeri attraversati dalla Via Francigena hanno voluto costituire un’associazione Svizzera per promuovere questo itinerario sul territorio Elvetico. Il nuovo presidente Gaëtan Tornay afferma che “L’Associazione desidera realizzare progetti semplici e concreti creando strumenti di promozione (volantini, sito internet, reti social, newsletter, etc.) ma anche eventi come le camminate guidate. Vuole anche diventare un collegamento tra attori pubblici e privati per rafforzare l’accoglienza dei camminatori, che deve essere al centro delle nostre preoccupazioni.
…Coordinata a livello internazionale
Questo lavoro di promozione/animazione/coordinamento sarà svolto in stretta collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), attiva dal 2001 in Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia e Vaticano. Il suo Presidente Massimo Tedeschi accoglie la nascita dell’Associazione Svizzera della Via Francigena (ASVF)con queste parole: “Abbiamo bisogno di riferimenti locali che ci aiutino a promuovere meglio questo magnifico itinerario Europeo in ogni Paese interessato. La creazione dell’ASVF è, quindi, un grande passo in avanti!”
Fonte: Comunicato Stampa Associazione Svizzera della Via Francigena
Photo Gallery
EAVF General Assembly, Pavia (Italy) | 20 October 2023