Via Francigena

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Inauguriamo la prima Capanna TWIN al Passo della Cisa!

Il 31 luglio, al Passo storico della Cisa in Comune di Berceto, sarà inaugurata la prima Capanna TWIN. La struttura sarà aperta a tutti i turisti ‘lenti’ in viaggio a piedi o in bici lungo Sentiero Italia CAI e Via Francigena.

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“La leggenda di Sigerico: la vera storia della Via Francigena”

Scritto da Sabine Rostaing, in collaborazione con suo marito Nicolas e suo figlio Matthias, commediografo,” La leggenda di Sigerico: la vera storia della Via Francigena” mette in relazione i fatti storici e le tappe del Viaggio di Sigerico, arcivescovo di Canterbury che ha gettato le basi (senza saperlo!) della nostra Via Francigena.

Questo libro, realizzato sotto forma di un conte théâtrale, ricalca la storia di questo uomo in modo semiserio e avvincente.

La scrittura e’ fatta con leggerezza e ci introduce alla bellezza di questo viaggio attraverso il tempo. Il testo e’ accompagnanto da un glossario che ci aiuta ad interpretare il linguaggio.

E’ possible accedere gratuitemente a maggiori informazioni e contenuti, oltre che a podcast e ad estratti del testo, attraverso il sito ufficiale.

Estratti del libro: https://sygericfrancigena.com/extraits/

Il sito ufficiale : https://sygericfrancigena.com/

Per procurarsi il libro e’ possible contattare Sabine Rostaing: https://sygericfrancigena.com/contact

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Uno, cento, mille cammini: a ciascuno la sua domanda (e risposta)

Cos’è per te un cammino? Chissà quante persone si pongono questa domanda quando si apprestano a mettersi in viaggio.E non un viaggio qualunque, sia ben inteso, ma un viaggio dove tutto l’occorrente deve essere ridotto al minimo e trasportato sulle spalle e dove l’unico mezzo per muoversi nello spazio e nel tempo sono le proprie gambe. Intraprendere un cammino può rappresentare una sfida, oppure un modo per far pace con noi stessi. Può essere una prova fisica, ma anche un momento di riflessione; un punto di partenza, così come un inizio. Camminare è una necessità di ritrovarsi per alcuni e di perdersi per altri: c’è chi viaggia per fare sport, chi per ragioni religiose, chi per conoscere gente, chi per stare solo o sola, chi per interessi culturali, chi per scattare foto, chi per cercare ispirazione artistica, chi per il contatto con la natura.

Di sicuro si sono posti questa domanda alcuni pellegrini e pellegrine che si sono messi in cammino per una causa ben precisa. È questo il caso di Roy Bella, che all’età di soli 5 anni sta percorrendo a piedi i 1000 chilometri della via Francigena che dal Gran San Bernardo portano fino a Roma: 44 tappe con una media giornaliera di 23 chilometri in qualità di ambasciatrice di Pedibus Ticino, un progetto dell’Associazione traffico e ambiente (Ata) che vuole sensibilizzare bambini di tutte le età ad andare a scuola a piedi o in bici. Un ‘autobus a piedi’ nato in Svizzera una ventina di anni fa per accompagnare studenti e studentesse sotto la supervisione di un adulto, ma soprattutto per imparare sin da piccoli l’importanza del medio ambiente attraverso scelte economiche ed ecologiche.

‘Perché il solito viaggio?’ è invece la domanda che probabilmente si sono posti 3 diciassettenni che, alla fine di un anno scolastico particolarmente difficile tra restrizioni e didattica online, hanno preferito alla classica vacanza estiva all’insegna del divertimento un cammino a piedi. Fanno 50 anni in tre Tommaso Saladino Medici, Ravi Fabrini e Manuel Mazzarini, che, appena concluso il liceo, sono partiti da Ivrea per raggiungere Roma con una media di 23  chilometri al giorno, “per la pura voglia conoscere, sperimentare, esplorare e mettersi alla prova”, come commentano i genitori in un’intervista rilasciata a Tuscia Web.

Ma non solo in giovanissima età si decide di mettersi in cammino lasciando a  casa affetti e comodità: Giuliana Baldinucci a 73 anni ha percorso da sola la tratta da Gubbio a Roma con un obiettivo ben chiaro: raccogliere fondi per l’associazione “Libera…mente donna” che gestisce i centri antiviolenza di Perugia e Terni.  “Vedevo passare tanti pellegrini fino a che mi sono chiesta ‘e io perché non lo dovrei fare?’”, ha dichiarato. La risposta è stata chiara dopo aver parlato con la vice sindaca del comune di Gubbio che l’ha indirizzata alla causa, in realtà a lei già ben nota considerato il suo impegno nell’ambito delle pari opportunità.  Il cammino di Giuliana si è concluso nella @Casa Internazionale delle Donne di Roma, dove è stata accolta dalla presidentessa della cooperativa @BeFree, che all’interno del Lazio gestisce diversi centri violenza e case rifugio. Perché ognuno sceglie la Piazza San Pietro che preferisce in base alla propria personalissima missione.

Alla ragione del cammino dei partecipanti di Francigena Trail c’è invece la voglia di pedalare e scoprire la Via Francigena del Lazio su due ruote, ma soprattutto l’esigenza di sostenere concretamente Parent Project aps, un’associazione di pazienti e di genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, impegnata dal 1996 nella lotta a queste due rare patologie degenerative. L’inizio di questo progetto solidale è previsto per il 3 settembre quando biker provenienti da tutta Italia percorreranno 300 km di sterrati, salite e discese lungo i borghi della Tuscia. A settembre partirà anche Claudio Stucchi di 64 anni che si sta preparando a percorrere l’intera tratta italiana della Via Francigena dal Gran San Bernardo a Santa Maria di Leuca. La ragione di questa traversata di tutta l’Italia? Sostenere e diffondere il messaggio dell’associazione brianzola Vivere Aiutando a Vivere, da quasi 30 anni impegnata nell’assistenza dei malati terminali e delle loro famiglie. In sella partirà invece il colognese Alberto Turra che sta per iniziare un tour 450 chilometri per una ragione ben precisa: quella di sostenere la ricerca scientifica nella lotta contro il tumore al pancreas, a favore dell’operato della Fondazione Nadia Valsecchi, da  sempre attiva nell’incentivare il connubio tra sport e ricerca. Non ultimi, i Parkinsonauti, un gruppo di ciclisti appartenente all’associazione Parkinson & Sport, che ha percorso la tratta da Pavia a Roma con l’obiettivo di sensibilizzare sulla malattia e testimoniare quanto siano importanti sport e movimento per rallentarne i sintomi.

Come diceva Bruce Chatwin, la vita è un viaggio da percorrere a piedi. E se sappiamo che domande porci, ha tutto un altro gusto.

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1 mese di Road to Rome: un bilancio dei primi 30 giorni on the road

“Solo 30 giorni? Mi sembra di essere in cammino da mesi” – racconta stupita al telefono Myra Stals, social media manager di Road to Rome nonché volto dell’iniziativa, in diretta dalla Via Francigena che ormai dallo scorso 16 giugno è la sua casa itinerante.

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Ferrino è il nuovo partner tecnico di AEVF

Firmato l’accordo con la celebre azienda italiana leader dell’outdoor. Ferrino e AEVF, perfetti compagni di viaggio.

Come sempre dalla parte del Pianeta, Ferrino è oggi particolarmente vicino a chi promuove nuove forme di turismo, all’insegna della salvaguardia dell’ambiente e del dialogo tra i popoli. L’azienda è portavoce di un modo di viaggiare etico, rispettoso del territorio e delle usanze di chi ci abita: un turismo legato ai principi universali di equità, sostenibilità e tolleranza. Esattamente gli stessi principi alla base della mission dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Ferrino e AEVF condividono, oltre che la comune visione del mondo come un luogo da rispettare ed esplorare all’insegna del viaggio lento, anche la celebrazione di una ricorrenza importante che cade per entrambe nel 2021.

Ferrino, celebre marchio italiano con sede a Torino, spegne quest’anno ben centocinquanta candeline, mentre l’AEVF festeggia il XX° anniversario della sua fondazione: durante la grande festa itinerante pensata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene le due realtà inizieranno a camminare insieme.

Lo scorso 16 giugno è infatti partita da Canterbury, “km 0” della Via Francigena, la grande marcia del Road to Rome 2021. Un compleanno lungo 3.200 km: quelli del cammino riconosciuto Itinerario Culturale dal Consiglio d’Europa. Una festa che attraverserà l’Europa dall’Inghilterra alla Francia, passerà dalla Svizzera per giungere a Roma e proseguirà poi fino a Santa Maria di Leuca, all’insegna del turismo lento e della sostenibilità. Quest’ultimo altro valore condiviso dalle due realtà, che ha favorito il nascere della partnership.

Ad ogni impresa il suo zaino

“Per oltrepassare i propri limiti e raggiungere nuove mete bisogna pensare in grande, ed è quello che facciamo ogni giorno da 150 anni”, si legge sul sito di Ferrino, “se oggi sogni già le prossime imprese che vivrai, noi vogliamo assecondare e accompagnare questo tuo spirito d’avventura in un domani più sicuro e confortevole.”. Ecco, dunque, che il sogno diventa realtà e la sicurezza e il comfort degli zaini Ferrino potranno affiancare i pellegrini. Membri dello staff dell’AEVF, videomaker e influencer potranno contare sulla leggerezza e la professionalità di zaini tecnici studiati appositamente per chi viaggia a piedi.

Per l’azienda di Torino avventura significa infatti svago e sicurezza per tutti e da anni lavora affinché la loro tecnologia consenta di affrontare piccole e grandi imprese con la giusta tranquillità e divertimento, che è esattamente lo spirito con cui lo staff di AEVF intraprenderà il viaggio lungo la Via Francigena.

Dall’accordo agevolazioni per tutti i pellegrini

Non solo Road to Rome: i vantaggi di questa nuova partnership non saranno appannaggio esclusivo dello staff dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e di coloro i quali cammineranno a vario titolo durante il Road to Rome, ma si estendono a tutti i pellegrini che vorranno avventurarsi lungo il celebre itinerario culturale. Per ognuno che dimostri di essere in possesso della Credenziale ufficiale rilasciata dall’AEVF sono infatti previste vantaggiose agevolazioni sull’acquisto dei prodotti Ferrino presso Rivenditori convenzionati presenti sul percorso della Via Francigena e sul loro store on line.

“La qualità non è mai un dettaglio”, per questo l’AEVF ha scelto Ferrino.

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I primi 10 giorni di cammino del Road to Rome! Grande partecipazione da Canterbury ad Arras!

La splendida cattedrale di Canterbury e il Beffroi di Arras sono i due luoghi simbolici che hanno fatto da cornice all’inizio del “Via Francigena Road to Rome“, la lunga marcia iniziata il 15 giugno che si concluderà il 18 ottobre a Santa Maria di Leuca e che farà tappa a Roma il 10 settembre.Il tempo piuttosto piovoso dei primi giorni di viaggio non ha influito sulla calorosa accoglienza di tutti i comuni, dipartimenti, uffici del turismo, associazioni locali e rete dell’ospitalità coinvolti nel progetto. Dal 15 giugno il bastone del pellegrino, messo a disposizione dagli amici della Confraternity of Pilgrim to Rome, è in viaggio ed ha iniziato la lunga staffetta che lo porterà ad attraversare l’Europa da Nord a Sud per 127 giorni.

Canterbury, Calais, Wissant, Guines, Licques, Tournehem-sur-la-Hem, Wisques, Thérouanne, Amettes, Bruay-La-Buissière, Ablain Saint Nazaire, Arras sono state le tappe di questi primi giorni di cammino. Nel mezzo, tanti piccoli comuni della regione inglese Kent e francese Haute France che hanno aperto le porte al Road to Rome, mettendo in mostra lo straordinario patrimonio culturale che li contraddistingue.

Patrimonio” (insieme a “ripartenza” ed “Europa“) è, infatti, una delle parole chiave di questo epico viaggio che vuole festeggiare i 20 anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene con tutti i 657 comuni ubicati lungo il percorso. Il Road to Rome sta anche accendendo i riflettori in Francia sulla candidatura della Via Francigena UNESCO, un progetto accolto con grande entusiasmo da tutte le comunità locali incontrate.

Sul cammino si stanno aggregando gruppi di escursionisti e pellegrini che vogliono condividere una o più tappe con il gruppo che guida il Road to Rome. È questo uno dei risultati più importanti già raggiunti nella fase iniziale, e cioè la forte partecipazione dei territori che rispondono con grande orgoglio sentendosi parte di un itinerario culturale europeo e via di pellegrinaggio che li unisce culturalmente.

In prima linea anche la Fédération Française de la Randonnée e la Fédération Via Francigena France che stanno accompagnando il gruppo nel tratto francese, contribuendo alla grande riuscita del Road to Rome.

Domenica 27 giugno il gruppo ha fatto un giorno di sosta nella splendida città di Arras. I prossimi stop sono previsti a Reims, Champlitte e Besançon, prima di arrivare nel teerito svizzero.

È possibile seguire i racconti, foto e video quotidiani del viaggio attraverso i canali ufficiali AEVF.
Il sito web www.viefrancigene.org (con la mappa che mostra lo spostamento giornaliero).

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Partner Road to Rome.

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Educational Tour in Tuscia: un ottimo esempio di valorizzazione territoriale

Nelle giornate del 21, 22 e 23 giugno si è svolto l’Educational Tour nel territorio della Tuscia Viterbese. L’iniziativa è stata finanziata dalla Camera di Commercio di Viterbo e da Unioncamere Lazio, organizzato da Francigena Service S.r.l. con il supporto operativo di Sloways expert partner dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
Il press trip ha visto la presenza dei giornalisti: Giulia Armeni (Il Giornale di Vicenza) Dario Bordet (italiadagustare – Milano 24orenews –  Roma 24orenews), Lorenza Cerbini (Corriere della Sera) e dei blogger: Alessandro Bertini e Sara Dutto (Girovagate), Patrizia Ferlini (Saporiinviaggio). Presenti durante le tre giornate anche: Anna Maria Olivieri (Responsabile Servizio Placement Servizi alle Imprese Internazionalizzazione e Marketing Camera di Commercio di Viterbo), Marika Massotti (Social Media Manager AEVF), Tullia Caballero (CEO di SloWays) e Agostino Cecchini, guida turistico-escursionistica.

L’evento è stato fondamentale per far conoscere a giornalisti e blogger il territorio della Tuscia e la Via Francigena, l’antica via di pellegrini, che ancora oggi viene percorsa da migliaia di camminatori, e attraversa i comuni del viterbese. I partecipanti hanno potuto camminare nei boschi tra la natura verdeggiante, visitare grazie borghi ricchi di storia e conoscere le persone, che mantengono viva l’imprenditorialità locale, con passione ed originalità.

Il gruppo ha iniziato il tour con una camminata sulla Via Francigena, in direzione di Bolsena ed ha permesso di giungere all’area archeologica di Poggio Moscini. Per poi passare a percorrere le vie del centro storico di Bolsena, la Città dei Miracoli, ed infine al laboratorio di ceramica colorate Terre di Rasenna. La giornata si è conclusa poi al Bio Agriturismo Olistico “Valle dei Calanchi”, che pratica agricoltura omeodinamica. Un’esperienza che ha affascinato ed incuriosito tutti i partecipanti.

La seconda giornata è partita con la visita del centro storico di Montefiascone (Comune socio AEVF), con visita alla Basilica di San Flaviano. Prima di iniziare la camminata sulla Via Francigena è stato il momento di una piccola sosta al punto panoramico della città che si affaccia sul lago di Bolsena.  Successivamente, il gruppo ha percorso uno dei punti più famosi ed amati, ovvero la Via Cassia Antica, caratterizzata dal basolato romano. I partecipanti hanno poi raggiunto l’Azienda Agricola il Molino, dove Annalisa e Mauro hanno accolto il gruppo in casali elegantemente ristrutturati, con il momento della degustazione di olio e di un pranzo ricco di prodotti locali di qualità. In chiusura il gruppo è stato raggiunto dai rappresentanti della Camera di Commercio di Viterbo.

Nel pomeriggio l’Educational Tour ha visto protagonista la città di Viterbo (Comune socio AEVF). La passeggiata nel centro città, con visita alla Cattedrale di San Lorenzo, è proseguita verso il quartiere del Pellegrino. Nel tardo pomeriggio è stato il momento di un’esperienza senza tempo. Lucia e Hans hanno parlato ai partecipanti dell’antica pratica della rilegatura dei libri, guidando successivamente i partecipanti nella creazione di un piccolo quadernino di appunti prodotto artigianalmente.

L’ultimo giorno del tour è iniziato con la camminata da Capranica alla città di Sutri (Comune socio AEVF). I partecipanti hanno così potuto camminare nel bosco, tra piccole cascate e ponti di legno nella fitta vegetazione è stato possibile scoprire la spada nella roccia. Il gruppo, dopo circa 6 km di cammino, attraversando il Parco Naturale Antichissima Città di Sutri, è giunto alla zona archeologica. Il tour si è concluso con un pranzo nel borgo di Caprarola, lungo la salita che porta al famoso Palazzo Farnese. Un’esperienza ricca di sapori locali e piatti tradizionali.

Questo progetto condiviso si è rivelato un ottimo strumento per valorizzare il territorio, attraverso la collaborazione tra Enti ed imprese attive nella Tuscia Viterbese, favorendo così la promozione e la fruizione dei servizi, delle risorse e delle eccellenze del territorio.

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Insieme più sostenibili! AEVF e SloWays contro lo spreco della plastica

L’Associazione delle Vie Francigene e SloWays supportano il progetto di sostenibilità Refill Now, una mappatura di tutti i punti d’acqua lungo la Via Francigena.

Refill Now è un progetto sostenibile creato da una start-up Italiana con una missione precisa: “rivoluzionare il modo in cui l’acqua potabile viene consumata” aiutando le aziende private e le destinazioni turistiche a creare delle alternative per ridurre il consumo di bottiglie e materiali di plastica.

È stato creato, iniziando dall’Isola d’Elba e gradualmente in tutta Italia, un network condiviso di punti d’acqua pubblici (fontanelle) e privati (hotel, bar, ristoranti e partner) dove camminatori e cittadini possono riempire la propria borraccia, riducendo il consumo di plastica. La parte innovativa del progetto è la Refill Now Map, una mappa interattiva in continuo aggiornamento accessibile tramite QR code posizionato su borracce personalizzate in acciaio. In questo modo si possono trovare punti d’acqua in modo facile e veloce, senza scaricare una app o condividere dati personali.

Refill Now è una soluzione che riunisce associazioni, città, aziende private (hotel, bar, ristoranti, negozi, Tour Operator) e cittadini per minimizzare l’impatto negativo sul nostro pianeta ed educare le persone a svolgere comportamenti responsabili durante la vita di tutti i giorni ed in vacanza. Sviluppando questo progetto, oltre a creare un servizio per la comunità, valorizziamo la risorsa acqua dandole importanza; promuoviamo inoltre un turismo sostenibile, valorizzando e tutte le aziende del settore che si impegnano a ridurre il loro impatto energetico. Dall’inizio del progetto a maggio 2019, il consumo di bottiglie di plastica è stato ridotto di circa 1.5 milioni. L’Associazione delle Vie Francigene ha condiviso il progetto con le circa 300 strutture di accoglienza appartenenti alla rete VisitVieFrancigene sensibilizzando albergatori e ristoratori proponendo la partecipazione al progetto. SloWays ha contribuito alla realizzazione delle borracce personalizzate, finanziando il progetto e sensibilizzando i camminatori all’utilizzo della borraccia e alla possibilità di indicare direttamente sulla mappa i punti di acqua potabile non indicati.

 Per scoprire come funzionano le borracce e il QR code collegato alla Refill Map potete vedere questo video:

Gli obiettivi del progetto:

  • Ridurre il consumo delle bottiglie di plastica
  • Facilitare la localizzazione dei punti d’acqua potabile tramite mappa
  • Incentivare lo sviluppo dei punti d’acqua potabile pubblici e privati
  • Promuovere un turismo sostenibile e stile di vita responsabile

Come puoi partecipare al progetto Refill Now? Acquista sullo shop di SloWays la borraccia in acciaio inossidabile della Via Francigena fornita di QR code, condividi il progetto con i tuoi amici e aiutaci a mappare i punti d’acqua lungo il cammino. Un modo semplice, divertente e veloce di ridurre il consumo di plastica e il tuo impatto sull’ambiente che ci circonda.

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La Via Francigena Emiliana raccontata in un video

E’ apparso sul sito “Cammini Emilia Romagna” il video che racconta le bellezze storiche, naturalistiche e paesaggistiche della Via Francigena Emiliana. Si legge sul portale:

“La Via Francigena è un antico tracciato di pellegrinaggio che conduceva dall’Europa Nord-Occidentale a Roma e il suo nome designava la provenienza dalla “Terra dei Franchi”. Al contrario di quanto si potrebbe credere, non era costituita da un unico itinerario, ma da un insieme di sentieri che nel complesso costituivano un sistema viario verso la città di Roma, anche se l’itinerario francigeno da noi oggi maggiormente conosciuto è quello indicato nel 990 d.c. nel minuzioso diario di viaggio di 97 tappe redatto dal Vescovo Sigerico che da Canterbury si recò a Roma per essere ricevuto al soglio pontificio.”

Ecco il video: