Un gestore di percorsi culturali può essere un’organizzazione o un gruppo di organizzazioni legalmente registrate in uno o più Stati membri del Consiglio d’Europa, o un’istituzione pubblica, che ha la responsabilità legale, finanziaria e morale della gestione e del funzionamento di un percorso culturale e rappresenta l’itinerario stesso nei confronti del Consiglio d’Europa. L’operatore della Via Francigena è l’Associazione Europea Vie Francigene, il network di riferimento del Consiglio d’Europa per l’itinerario. Ha una forma giuridica di associazione internazionale e riunisce 179 autorità locali e 60 organizzazioni senza scopo di lucro in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, nonché oltre 300 soggetti privati nei settori dell’ospitalità e del turismo.
Maggiori informazioni qui https://www.viefrancigene.org/it/chi_siamo/.
Al 2022 il Consiglio d’Europa ha certificato 45 itinerari culturali, attraversando 46 Stati membri dell’Organizzazione e promuovendo la memoria e la cultura europea. La Via Francigena, uno dei più antichi percorsi culturali certificati, mette in pratica i valori del Consiglio d’Europa: diritti umani, diversità culturale e scambi reciproci attraverso le nazioni. Fornisce attività educative per i giovani e risorse chiave per il turismo responsabile e lo sviluppo sostenibile.
La rete di cammini, composta da oltre 1.600 membri, è un esempio di partenariato di successo tra parti interessate pubbliche e private, rappresentanti degli enti locali e regionali, associazioni e privati.
Tramite questo Programma, il Consiglio d’Europa offre un modello di gestione culturale e turistica transnazionale e favorisce sinergie tra autorità nazionali, regionali e locali e un’ampia gamma di associazioni e attori socioeconomici.
Certificazione per l’etichetta del percorso culturale
La certificazione “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” è una garanzia d’eccellenza che viene concessa in base al rispetto di criteri, definiti dal Consiglio d’Europa stesso.
I criteri principali di valutazione stabiliscono che un candidato del percorso culturale debba:
- Avere una tematica europea unitaria (che unisca Paesi, culture e tradizioni);
- Creare un network transnazionale (istituzione di un’associazione internazionale con un minimo di 3 membri degli Stati membri del Consiglio d’Europa);
- Realizzare progetti innovativi nel quadro di cinque macro settori d’azione: cooperazione in materia di ricerca e sviluppo; valorizzazione della memoria, della storia e del patrimonio europeo; scambi culturali e educativi per i giovani europei; pratiche artistiche e culturali contemporanee; turismo culturale e sviluppo sostenibile.
Gli Itinerari Culturali già certificati sono oggetto di regolare valutazione, la quale avviene ogni tre anni. Le attività e l’organismo di governance sono valutati sulla base dei criteri del Consiglio d’Europa per gli Itinerari Culturali. E’ possibile trovare maggior dettagli qui.
L’AEVF è stata abilitata come réseau porteur della Via Francigena il 9 febbraio 2007, ed è stata oggetto di valutazione nel 2013, nel 2016 e nel 2019 riconfermando con orgoglio il suo status di Itinerario Culturale.
Rapporti di valutazione:
– 2013 del Prof. Pierre Frustier
– 2016 del Prof. Pierre Frustier
– 2019 della Prof. Alessia Mariotti