Via Francigena

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Camminando nel passato, successo per la seconda edizione a Montalto Dora

S è svolta con successo la seconda edizione della manifestazione “Camminando nel passato”, con il patrocinio del Comune di Montalto Dora e dell’ Associazione Europea delle Vie Francigene.

La giornata all’insegna del Medioevo, in programma sabato 2 giugno presso la Chiesa Neo Templare di San Rocco, organizzata dall’Associazione Luci di Montalto, ha visto la fattiva collaborazione dell’Associazione Via Francigena di Sigerico , del Gruppo Storico del Canavese “IJ Ruset”, degli Allodieri di Cuorgne, della Signoria di Montalto Dora e dell’ Associazione Artistico Culturale “Il Diamante”.

Dopo aver percorso a piedi il tratto Ivrea Montalto, I viandanti della Via Francigena di Sigerico sono stai accolti dai numerosi figuranti in abito storico, e con il loro arrivo di fatto si è entrati nel vivo della manifestazione. Nel corso della giornata si sono intrecciati momenti di vita conviviale e rievocazioni di antichi rituali, il tutto ben sottolineato dalle melodie dei tamburi e delle chiarine de “IJ Ruset”.

La suggestiva Chiesa di San Rocco con i suoi stupendi affreschi del 1400, ha fornito il contesto ideale per la presentazione del libro “la Signoria dei Pont Saint Martin” con la partecipazione dell’autrice dei testi prof. Laura Decanale, del disegnatore delle tavole contenute nel libro, il Maestro Francesco Corni edella fotografa Marianna Giglio Tos. Il fatto che gli ultimi eredi dei beni della Signoria dei Pont St Martin siano stati proprio la potente famiglia dei Vallesa di Montalto, a loro volta tumulati nella chiesa parrocchiale del paese, ha fornito il giusto appiglio storico per presentare il volume edito dalle Edizioni Pedrini.

La giornata si è conclusa con la lettura a due voci di un testo inedito della scrittrice montaltese Luciana Banchelli , con la partecipazione dell’attore Davide Mindo.

Il prossimo appuntamento con la contestualizzazione della Via Francigena nel Medioevo è in programma a luglio il 13 ed il 15 Luglio a Pont St Martin, con la quarta edizione della manifestazione “Sulle orme della Via Francigena”.

Fonte: comunicato stampa

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European Francigena Marathon, il racconto di Carol Neville

Domenica, 27 maggio, ho avuto il privilegio di aggregarmi ai 2000 pellegrini che hanno percorso l’antica Via Francigena, da Acquapendente a Montefiascone.
C’era un’atmosfera d’emozione mentre la brillante folla arancione si faceva strada attraverso le antiche strade di Acquapendente, oltrepassando la Cattedrale del Santo Sepolcro e immergendosi nella campagna. La folla si assottigliava in un fiume di sfavillanti puntini arancioni, mescolandosi ai fiori primaverili sparsi per i campi.

Dopo aver camminato per 11,3 km, abbiamo raggiunto San Lorenzo Nuovo con la sua architettura neoclassica. Qui le nostre credenziali sono state timbrate e ci siamo fermati per uno spuntino energetico a base di frutta e torta. Ho apprezzato il momento di riposo, rifocillarmi e dissetarmi, mentre ammiravo il Lago di Bolsena.

Il cammino per Bolsena è cominciato entrando nella foresta, illuminata dal nostro colore arancione brillante, mentre serpeggiavamo verso il lago. Poi, quando abbiamo oltrepassato la foresta, mi sono sentita nuovamente orgogliosa di far parte del flusso di magliette brillanti, immerse nei campi di papaveri rossi e altri fiori primaverili dai colori più svariati. In questa parte del cammino, la lontana vista del lago di Bolsena, le foreste circostanti, i sentieri bianchi e i campi colorati, hanno assicurato una piacevole passeggiata verso questa tappa. Mi sentivo parte di un dipinto.

Dopo aver camminato lungo i 23,5 km, il Castello di Bolsena ci ha accolto e, con un sospiro di sollievo per le stanche membra, ci siamo goduti un piatto di pasta! È stato stupendo passeggiare per le antiche strade medievali di Bolsena, con il mirabile profilo del suo castello, il cui disegno si interseca con quello del lago. Un altro punto forte di Bolsena è la sua Basilica, consacrata a Santa Cristina: il luogo del Miracolo Eucaristico. Ma non c’era tempo per visitarla oggi – Montefiascone ci stava chiamando!

Lasciando Bolsena, un cartello della Via Francigena mi ha ricordato che mancavano ancora 4,5 ore di cammino. Sapevo che la lunga, ripida salita verso Montefiascone sarebbe stata una sfida, specialmente sotto la canicola. Quelli di noi che avevano camminato da Acquapendente cominciarono a sentirsi stanchi rispetto a quelli che stavano appena iniziando a camminare da qui, da Bolsena. Ma il senso di unione e spirito di comunità ci ha permesso di andare avanti. Alla fine raggiungemmo la fresca ombra del Parco Nazionale di Turona con la sua acqua di sorgente naturale, presso cui mi sono soffermata. Tuttavia, sono rimasta molto delusa poiché il ginocchio ha iniziato a dolermi, dopo 35 km di cammino, e ho dovuto ammettere la sconfitta. Con un misto di sollievo e sconforto ho accettato il trasporto a Montefiascone.

Durante l’intero evento mi sono sentita estremamente grata per l’organizzazione impeccabile di Sergio Pieri, in particolare per il suo sorriso e il “grande” saluto alla Rocca dei Papi. Non vedo l’ora che arrivi la maratona del prossimo anno e mi sento orgogliosa di sostenere l’evento.

Ma, l’anno prossimo, il 2 giugno, sono determinata ad arrivare fino a Montefiascone!

Carol Neville

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France 2 racconta la Via Francigena e chiama i pellegrini

L’emittente televisiva pubblica francese, France 2, è alla ricerca di pellegrini per un servizio sulla Via Francigena.
 
Le riprese verranno effettuate nei prossimi giorni (tra 12 e 14 giugno) con l’obiettivo di raccontare l’esperienza di una o due persone, possibilmente italiane o francesi, in cammino lungo la Via Francigena italiana. La troupe raggiungerà e seguirà i pellegrini per una tappa, cercando di mettere in luce gli aspetti culturali, spirituali ed emozionali di un viaggio a passo lento lungo questa via di pellegrinaggio europea. Il servizio, della durata di alcuni minuti, verrà mandato in onda in Francia come news per un tg nazionale su France 2.
 
Per informazioni e adesioni scriveteci alla mail: silvia.iuliano@viefrancigene.org
 
 
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VIII European Festival Vie Francigene, Cammini, Ways e Chemins 2018

Con oltre 500 nuovi eventi e dopo sette anni trascorsi insieme, continua il cammino condiviso del Festival che, ancora più plurale e amicale, ha un nuovo nome: “VIII European Festival Vie Francigene, Cammini, Ways e Chemins 2018”. 

Promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene con la collaborazione dell’Associazione CIVITA, sarà presentato a Roma mercoledì 13 giugno, in linea con la proclamazione del 2018 quale “Anno Europeo del Patrimonio Culturale” e nell’“Anno del Cibo italiano”, proclamato dal MIBACT. 

Il tema scelto per il 2018 è: “Cammino. Il cibo dell’anima”, per celebrare non tanto il gusto – vero cult televisivo pandemico – quanto il paesaggio agricolo, le sue naturali mutazioni, la raccolta e le lavorazioni identitarie con i numerosi “follow up” di culture materiali: lavorazioni artigianali, raffinamento, riti, feste, condivisione e convivialità. 

Come ricorda Massimo Tedeschi, Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene,: “E’ un immenso patrimonio culturale su cui riflettere, da tutelare e da godere in tutta la sua bellezza grazie ai cammini storici, di fede e di natura, che sono il modo più adeguato di fruire il patrimonio paesaggistico e culturale”

Trekking e visite guidate sono centrali nel ricco programma, dedicato all’onda crescente dei viandanti che, secondo dati cauti e stime attendibili, negli ultimi 5 anni sono cresciuti, anno dopo anno, costantemente a 2 cifre. Il lavoro da oggi necessario è la creazione di un “sistema organico”: Cammini, turismo ospitale, integrazione e fruizione adeguata dell’offerta culturale, del folklore, dei servizi e dei numerosissimi eventi, celebrazioni, feste e momenti di forte spiritualità: l’idea di Pace e condivisione che anima ogni fervido pellegrino. 

La rassegna è ideata e diretta da Sandro Polci che precisa: “Non c’è nulla di “slow” nei Cammini; sono semplicemente il “giusto passo” per riflettere, soffermarsi a vedere un albero, uno scorcio o conversare e godere di eventi di diversa natura, nella più estesa infrastruttura immateriale, spirituale, culturale e relazionale d’Europa”. 

Sono stakeholder essenziali: l’Associazione Borghi Autentici, che persegue i valori della condivisione nella crescita delle Comunità locali e ha creduto nella capacità di coesione del Festival, il Comune di Monteriggioni, ospitale “Casa del Festival”, l’Unione Monti Azzurri con l’animazione nelle aree del Sisma, l’Associazione Via Romea Germanica, Federparchi con eventi che legano saldamente la conservazione alla fruizione naturale, Legambiente e i suoi campi di “buon volontariato”, l’Unione Naz. Pro Loco con l’iniziativa a tutela dei dialetti del Belpaese, “Salva la tua lingua locale”. E ancora Autostrade per l’Italia SpA, con la promozione del Festival nelle proprie Aree di Servizio; “I.TA.CA’, Festival del Turismo responsabile, “Movimento Tellurico – Il Cammino nelle Terre Mutate”; La Fondazione Don Luigi Di Liegro con gli eventi di “Fitwalking” per il benessere psico-fisico; il Comune di Macerata, con anamorfismi e street art nei passaggi urbani, L’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio e l’amica Radio Francigena

Verrà inoltre presentato il trailer del film selezionato per il 2018: “I’ll push you” di Chris Karcher e Terry Parish sul Cammino di Santiago che unisce gioiosamente amicizia e disabilità.

Programma

Saluti ed introduzioni:

Massimo Tedeschi – Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene

Silvia Costa – Commissione Cultura del Parlamento europeo (Strasburgo)

 In cammino: alcuni eventi in programma.  

Presenta e modera: Sandro Polci – Direttore del Festival

Simonetta Giordani Atlantia

Giampiero Sammuri Presidente Federparchi

Giampiero Feliciotti – Presidente Unione Monti Azzurri

Raffaella Senesi – Sindaco Comune di Monteriggioni

Stefania Monteverde – Assessore alla Cultura Comune di Macerata

Rodolfo Valentini – Presidente Associazione Via Romea Germanica

Alberto Renzi – Vice Presidente “Movimento Tellurico” 

Conclusioni

Ivan Stomeo – Presidente Associazione Borghi Autentici d’Italia

Stefano Ciafani – Presidente Nazionale Legambiente  

Nicola Maccanico – Segretario Generale Associazione Civita

 

Info: francigenafestival@libero.it www.festival.viefrancigene.org

Scarica l’invito in allegato 

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Turismo e comunicazione, Borghi Autentici d’Italia ricerca esperti

Borghi Autentici d’Italia è alla ricerca di esperti di turismo e comunicazione.
 
L’associazione, partner dell’ottava edizione dello “European Festival Vie Francigene, Cammini, Ways e Chemins 2018” organizzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) in collaborazione con CIVITA, ha pubblicato due avvisi esplorativi finalizzati ad individuare uno o più profili professionali idonei a svolgere funzioni tecniche e strategiche nell’ambito della comunicazione web/social e di progetti di valorizzazione e promozione turistica dei borghi autentici italiani. 
 
Borghi Autentici è un’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale, attorno all’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo, rispettoso dei luoghi e delle persone e attento alla valorizzazione delle identità locali. L’obiettivo: riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare. 
 
L’avviso esplorativo sulla promozione turistica si rivolge ai candidati di età compresa fra i 25 e i 38 anni ambosessi,  in possesso di un diploma di scuola media superiore, laurea breve o magistrale in materie umanistiche, scienze del paesaggio e della pianificazione territoriale, turismo e marketing territoriale turistico, con esperienze tecniche per almeno 12 mesi negli ultimi 5 anni su progetti ed iniziative turistiche.
 
Il profilo idoneo per la comunicazione web e social della rete dei borghi autentici dovrà avere un’età compresa tra i 25 e i 35 anni, ambosessi, ed essere in possesso di un diploma di scuola media superiore, laurea breve o magistrale in materie umanistiche, scienze della comunicazione, giornalismo, turismo e marketing territoriale turistico. Al candidato è richiesta un’esperienza tecnica per almeno 12 mesi negli ultimi 5 anni su progetti e iniziative di comunicazione, web e social, soprattutto finalizzate a processi di organizzazione e valorizzazione delle produzioni tipiche dei territori, di valorizzazione culturale delle comunità locali e valorizzazione turistica territoriale.
 
La documentazione di candidatura dovrà essere inviata in formato pdf tramite pec a: up@pec.borghiautenticiditalia.it entro e non oltre il 12 giugno.
 
Per maggiori informazioni scarica i pdf in allegato
 

 

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L’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali celebra il 20° anniversario

L’ Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, agenzia tecnica del programma “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”, celebra il suo 20° anniversario nel 2018.
 
L’evento organizzato dal 31 maggio al 1 giugno, fa parte di questa celebrazione. Lanciati dal Consiglio d’Europa nel 1987, gli Itinerari culturali dimostrano, attraverso il viaggio nel tempo e nello spazio, che il patrimonio di diversi paesi europei contribuisce al patrimonio culturale comune. I cammini sono le reti locali che implementano i valori fondamentali del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia culturale, diversità e identità culturale, scambi e mutuo arricchimento attraverso i confini e secoli. Fungono da ponte per il dialogo interculturale e la promozione di una migliore conoscenza e comprensione della storia dell’identità europea.
 
L’evento, organizzato presso il Centro Culturale dell’Abbazia di Neumünster, accoglie gli ambasciatori dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa (Rappresentanti a Strasburgo) e vede la partecipazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene con il presidente Massimo Tedeschi e Luca Faravelli dello staff Aevf.
 
Il 31 maggio si svolge una conferenza dedicata al programma degli Itinerari culturali e gli ultimi 20 anni dell’Istituto riunendo i rappresentanti degli Itinerari Culturali certificati, Network for Cultural Routes Studies, gli utenti degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa ed esperti internazionali nei settori della cultura, del patrimonio e del turismo.
 
Per l’occasione è stata allestita una mostra aperta al pubblico il 1 ° giugno 2018 che evidenza il patrimonio culturale europeo lungo gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa.
 
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Da Roma a Londra con “Uno zaino colmo di speranza”

Uno zaino colmo di speranza. E’ il viaggio intrapreso da Paolo Previato, 59 enne della provincia di Verona, partito lo scorso 22 maggio da Roma a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC).

Dopo aver dedicato il Cammino di Santiago a Francesca, Paolo è tornato a camminare per Maria, una bambina di 9 anni della Valpolicella, nata con la fibrosi cistica.

L’impresa, patrocinata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, prevede un viaggio di 2.200 chilometri in circa 85 giorni lungo la via Francigena. Meta finale Canterbury e poi Londra con un grande obiettivo: far conoscere la malattia e raccogliere fondi a favore della ricerca FFC. “L’anno scorso ho percorso il cammino di Santiago da Fumane, dove vivo, in ricordo di Francesca, un’adolescente portata via dalla fibrosi, figlia di un’amica che ho conosciuto dopo essere entrato in contatto con la Fondazione. Quest’anno cammino con la speranza di salvare la vita delle persone colpite da questa malattia”.

Il viaggio di Paolo è infatti iniziato con una tappa speciale, a casa di Maria. “Prima di arrivare a Roma, sono passato a trovare questa bambina e la sua famiglia. Abbiamo camminato e trascorso del tempo insieme, mi sono caricato di energia, è stato commovente – racconta Paolo – porto con me, sullo zaino, un braccialetto fatto da Maria, una bambina gioiosa e sorridente”.

La fibrosi cistica è la più comune fra le malattie genetiche gravi, altera le secrezioni di molti organi che, risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi e i polmoni. Chi nasce malato ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre che sono, senza saperlo, portatori sani del gene CFTR mutato. Ad oggi, le cure sono dirette ai sintomi e alla prevenzione delle complicanze. Le statistiche suggeriscono un’aspettativa mediana di vita intorno ai 40 anni, ma queste previsioni sono in continuo miglioramento grazie ai progressi della ricerca, che di recente ha scoperto farmaci in grado di intervenire su alcuni tipi di mutazione del gene CFTR.

Ricerca scientifica e cura sono fondamentali e il cammino di Paolo è un viaggio per far conoscere questa malattia. Lungo il percorso, il camminatore, toccherà numerose province italiane e varcando i confini, contribuirà a raccogliere fondi a favore della ricerca FFC. “E’ un’opportunità per fare gruppo tra le varie delegazioni della Fondazione anche attraverso alcuni eventi (il 31 maggio a Siena, il 6 giugno a Lucca, il 21 giugno a Vercelli ndr.) – aggiunge il volontario – inoltre, percorrendo l’itinerario al contrario, incontro più pellegrini, ci fermiamo a parlare ed è un’occasione per pubblicizzare l’iniziativa”.

Intanto il suo viaggio di risalita in Toscana continua tra nuovi incontri e tante amicizie. Il resonconto è disponibile online con i podcast su RadioFrancigena.com, su Instagram paoloprev e sui canali social Delegazione della Valpolicella e Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Chi desidera, può unirsi a lui in cammino per qualche chilometro e scattare qualche foto da condividere usando l’hashtag #ffcinspalla.

Ad attenderlo tra qualche giorno ci saranno alcuni pellegrini speciali. “I miei 4 figli verranno a fare un pezzo di tappa con me. Ci sarà anche anche il più grande dei miei nipoti” confida Paolo. Una motivazione in più per camminare e contribuire ad una ricerca che aiuta a vivere.

Partecipa alla raccolta fondi promossa dalla Delegazione FFC della Valpolicella su Facebook “Uno zaino colmo di speranza”. Per informazioni e adesioni all’iniziativa contatta Francesca al numero 045/8127029  o via mail all’indirizzo francesca.morbioli@fibrosicisticaricerca.it

Scarica l’allegato con le tappe di Paolo in Italia e i dettagli del progetto.

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Via Francigena, il sì di Calais e la nuova guida. Le novità da Champlitte

Una grande famiglia europea al lavoro per la Via Francigena. Da Champlitte, nella regione della Bourgogne-Franche-Comté, arrivano importanti novità.

L’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), che si è svolta il 18 maggio, è stata infatti l’occasione per ufficializzare alcuni passi decisivi per il futuro dell’itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa.

Nuovi soci e collaborazione francese: cresce il sostegno della Francia con l’importante adesione di Calais e il dipartimento della Haute Saône. Salgono così a 142 i soci europei dell’associazione con 14 comuni francesi e Calais che diventa la porta della francigena in Francia per chi arriva da Canterbury.

L’assemblea generale ha dato il benvenuto anche ad altri nuovi comuni soci: Seveux (Haute-Saône, Bourgogne-Franche-Comté), Montfaucon (Doubs, Bourgogne-Franche-Comté), Etroubles (Valle d’Aosta), Ponte Buggianese (Pistoia, Toscana), Monte Sant’Angelo (Foggia, Puglia) e alle associazioni amiche: Via Francigena Voie de Sigéric – VFVS (Blessonville, Haute-Marne, Grand-Est), Association pour l’église de Montcherand (Montcherand, Vaud, Suisse) e Associazione Monte Sant’Angelo Francigena (Monte Sant’Angelo, FG, Puglia).

La sinergia francese si rafforza anche nel rapporto tra AEVF e la Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP). L’assemblea AEVF a Champlitte ha visto la partecipazione di Claude Saint-Dizier, rappresentante della Federation Française Randonnée Pedestre (FFRP), con cui AEVF sta discutendo un accordo per l’utilizzo del logo ufficiale AEVF e di cooperazione generale, a cominciare dalla prossima nuova guida ufficiale.

Guida ufficiale da Canterbury al Gran San Bernardo: nel 2019 verrà presentata la guida della Via Francigena dedicata al primo tratto che va da Canterbury al Colle del Gran San Bernardo. L’edizione, curata dell’editore svizzero Suisse Itinérance, sarà pubblicata in lingua  inglese e francese, e successivamente, con una accordo con Terre di Mezzo anche in lingua italiana.

La guida ufficiale del secondo tratto, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma, già disponibile in italiano e inglese, sarà inoltre disponibile anche in lingua francese. “Constatiamo un avanzamento notevole del progetto Via Francigena. La guida ufficiale, promuove una maggiore frequentazione della Via. Questo è dunque un altro step che ci porta a dire che il progetto della Via Francigena appare sempre più denso di prospettive” sottolinea il presidente AEVF, Massimo Tedeschi.

Unesco: il percorso di candidatura della Via Francigena a Patrimonio Unesco si estende agli altri Paesi attraversati dall’itinerario. Le sette Regioni italiane, insieme ad AEVF, hanno messo a punto l’analisi preliminare del percorso italiano ma, afferma il presidente Tedeschi: “Oggi emerge la necessità di fare un secondo passo: integrare anche il tratto francese, svizzero e inglese a quello italiano. Il progetto, deve vedere il patrocinio delle autorità nazionali attraverso i Ministeri della Cultura, ma un aiuto del basso può arrivare se, le autorità locali, provinciali, regionali interessate, si fanno parte attiva verso i propri Governi nazionali. Ed è quanto sta avvenendo. A Champlitte – conclude Tedeschi – abbiamo riscontrato da parte delle collettività territoriali un grande interesse ed un impegno verso questo progetto”.

Guarda la video intervista al presidente AEVF, Massimo Tedeschi

 

Silvia Iuliano

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SantiaGoToRome si parte! Il progetto decolla e punta alla Liguria

SantiaGoToRome si parte! Il progetto ideato dall’Associazione Movimento Lento, patrocinato e sostenuto dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, entra nel vivo. Raggiunto il primo obiettivo con la raccolta fondi, l’iniziativa per unire il cammino di Santiago e la Via Francigena, decolla ufficialmente.

Altri due pellegrini hanno deciso di risalire contromano l’itinerario di Sigerico, attraversando la Francia per raggiungere la meta spagnola. Nuovi passi per collaudare il percorso. Valentina Prestigiacomo, siciliana, è partita da Roma, domenica 13 maggio e percorrerà la Via Francigena della Valle di Susa fino al Monginevro per arrivare ad Arles sulla Via Domizia. Luca Mattei, si metterà in cammino sempre da Roma, a giugno, andando in avanscoperta lungo il percorso che attraversa la Liguria da Sarzana a Ventimiglia.

Un viaggio tra il sogno e la sfida di ricongiungere due grandi itinerari europei per oltre 3 mila km a passo lento. Come è nata questa idea?

La Via Francigena e il Cammino di Santiago nel Medioevo facevano parte di una grande rete di comunicazione. Anche oggi, questi due percorsi sono uniti, attraverso la Francia con i GR (Grande Randonnée ndr). Così abbiamo deciso di buttare un sasso nello stagno: la Via Francigena, come allora, può connettere Roma a Santiago e da qui è partito il progetto SantiaGoToRome” spiega Alberto Conte, presidente dell’Associazione Movimento Lento.

Come si articola il progetto?: “Abbiamo inventato un’azione di comunicazione “guerrigliera”. Siccome il cammino di Santiago è segnato in direzione Santiago, ci siamo detti: “Perché non posare la segnaletica anche nella parte opposta?” è un servizio ai pellegrini ed è un’operazione di comunicazione per pubblicizzare la via verso Roma – aggiunge Conte – una volontaria, Sara Pezzuto, ha aderito al progetto con entusiasmo, ha iniziato il viaggio e si è occupata della prima posa della segnaletica. In parallelo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding di due mesi, abbiamo superato l’obiettivo grazie anche al contributo di sponsor e amici, raccogliendo circa 3 mila euro per ripagare parte dei costi di avvio del progetto”.

SantiaGoToRome ha catturato l’attenzione del web ed ora il sogno va avanti. “Seguiremo il cammino di Valentina e Luca. Ci aiuteranno a collaudare il percorso – aggiunge il fondatore di Movimento Lento – Luca Mattei, in particolare, aprirà il tratto dalla Liguria. L’itinerario che attraversa la Liguria è un percorso meraviglioso, ha un forte potenziale di sviluppo ma, ad oggi, non è ancora valorizzato come legame tra la Via Francigena e Santiago. Uno degli obiettivi di Luca sarà quello di esplorare questa via e raccontarla. Se riusciremo, vorremo tanto sensibilizzare le amministrazioni, gli stakeholder e le comunità affinché sviluppino e infrastrutturino questo percorso. La Liguria, da territorio marginale, potrebbe diventare uno snodo centrale dei cammini europei”.

Quale sarà la prossima tappa di SantiaGoToRome? “Il nostro obiettivo è quello di aprire il “fronte occidentale” per la Via Francigena creando un flusso di pellegrini che dall’estero arrivi in Italia, in particolare penso al pubblico dei camminatori francesi. Prenderemo contatti con le varie associazioni degli Amici del Cammino di Santiago di Francia per sondarne l’interesse, sempre in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene” afferma Conte.

Questo progetto, ha l’obiettivo di richiamare il fascino del brand Cammino di Santiago e riproporlo in chiave locale creando anche microeconomie. Sappiamo quando il turismo sostenibile stia diventando importante per i territori. Parliamo di un target che ha un valore economico ma soprattutto una forte valenza socio-culturale, un aspetto immateriale da non sottovalutare. Da quando abbiamo aperto il nostro ostello in Piemonte (la Casa del Movimento Lento a Roppolo, in provincia di Biella, ndr), entrare in contatto con le persone che arrivano da tutto il mondo, ha rappresentato per noi un arricchimento personale molto importante”.

Il progetto è appena iniziato. Pellegrini fatevi avanti. SantiaGoToRome vi aspetta!

Per aderire e partecipare, visita il sito www.santiagotorome.org

Silvia Iuliano

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Dialogo e collaborazione, da Champlitte lo sguardo al futuro della Via Francigena

Dialogo tra le istituzioni, le associazioni e i privati. Da Champlitte, nella regione della Bourgogne Franche Comté, dipartimento della Haute Saône, il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Massimo Tedeschi, rilancia la parola chiave per il futuro dell’itinerario europeo.

L’occasione è offerta dal convegno dedicato alla Via Francigena che precede l’Assemblea Generale AEVF per la prima volta in terra francese. Davanti ad un pubblico internazionale, rappresentativo dei territori e delle istituzioni dei 4 Paesi attraversati dall’itinerario, il presidente Tedeschi, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari soggetti per la riuscita del progetto europeo.

Questa platea è la fotografia della Via Francigena, una platea internazionale che parla inglese, francese e italiano. Siamo felici di essere qui a Champlitte, un villaggio di piccole dimensioni ma grande per l’itinerario. La nostra speranza è quella di costruire una Via Francigena ancora più forte – ha ricordato Tedeschi – La chiave del successo è l’armonia tra istituzioni, associazioni e privati. Lo scopo della nostra associazione è favorire questo dialogo”.

Un appello alla collaborazione che guarda anche alla candidatura Unesco. In un video messaggio, la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni ha richiamato i presenti a sostenere questo percorso. “Dobbiamo costruire una squadra ancora più ampia, noi abbiamo iniziato con il tratto italiano ma c’è bisogno degli altri Paesi. Stiamo costruendo un  percorso con le istituzioni, vi chiediamo di aiutarci a sensibilizzare le vostre istituzioni perché accolgano questo progetto e la Via Francigena possa diventare patrimonio dell’umanità”.

L’itinerario europeo cammina unito e l’appuntamento associativo AEVF a Champlitte conferma il grande impegno messo in campo a partire dai piccoli comuni. “Senza passione non si fa la Francigena – ha aggiunto Andrea Carubi per la Regione Toscana – Ognuno di noi è un anello della catena che forma la Francigena. Questo cammino è come un adolescente e noi siamo i genitori. Dobbiamo a aiutarlo a crescere con i valori giusti”. Una “catena” senza confini, rafforzata simbolicamente quest’oggi da un omaggio donato dalla Regione Toscana al sindaco di Champlitte, Gilles Teuscher.

Sono i piccoli comuni come Champlitte che fanno una grande Via Francigena. In Francia è un momento importante per lo sviluppo della Francigena che diventa itinerario europeo di tutto diritto, certificato dal Consiglio d’Europa nel 1994 ma di grandissima attualità per promuovere un turismo culturale di qualità, sostenibile, lento, di grande impatto sull’aspetto rurale delle regioni che attraversa” ha aggiunto Stefano Dominioni, direttore delI’Istituto Europeo degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa.