Via Francigena

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Online tutti gli incontri di #ViaFrancigenaLIVE!

Siamo felicissimi di essere stati virtualmente insieme a voi nelle ultime dieci settimane, attraverso 31 live (in tre lingue!) sulla Via Francigena e i mondi del cammino e del viaggio lento, che ci hanno tenuto compagnia sulla nostra pagina Facebook quando era possibile muoversi solo con il pensiero.

In tantissimi avete partecipato, interagito e apprezzato, in questo tempo sospeso, l’essere insieme, la scoperta di nuovi itinerari a piedi e in bicicletta, i diversi tratti del percorso europeo, le esperienze di viaggio di grandi camminatori e la filosofia del cammino…

Il vostro straordinario interesse ci ha permesso di raggiungere 552.000 persone da tutto il mondo! Le visualizzazioni dei video sono state oltre 135.000 per una media di circa 4.500 visualizzazioni uniche ogni live. Un vero successo!

Abbiamo poi iniziato anche le dirette sul nostro profilo Instagram. I primi tre live con Enrico Brizzi, Jack Jaselli e Monica Nanetti sono stati molto apprezzati! 
 

Nei prossimi mesi continueremo, in base anche ai vostri suggerimenti e richieste, a mantenere, seppur con minor frequenza, questi nostri ritrovi virtuali con appuntamenti live!

Vi ricordiamo che potete rivedere tutte le live sul nostro canale You Tube, per recuperare quelle che avete perso e approfondire tutti gli argomenti trattati, magari sul prossimo tratto della Via che vi aspetta, finalmente :), questa estate!

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In diretta Instagram con Monica Nanetti: Via Francigena for Dummies

Giovedì 11 giugno 2020 l’Associazione Europea delle Vie Francigene organizza una diretta Instagram per parlare con un’entusiasta avventuriera e pellegrina: Monica Nanetti.

Monica è giornalista freelance, scrittrice e viandante, ideatrice del blog “Se ce l’ho fatta io” (da cui poi nasce anche un bellissimo libro).

La sua grande avventura sui sentieri francigeni inizia qualche anno fa, quando quasi sessantenne, ha deciso di mettersi in viaggio in sella alla sua bicicletta e percorrere il tratto da Aosta a Roma senza molta preparazione fisica né atletica!

A tale proposito dice: «Non sono una persona particolarmente sportiva, ma ho sempre amato i viaggi: anche quelli un po’ scomodi, purché ne valga la pena. Ed è da poco che ho fatto un’interessante scoperta: per regalarsi una piccola avventura non c’è tanto bisogno di condizioni privilegiate, quanto di riuscire per un po’ a staccare la spina da quel senso del dovere che spesso ci schiaccia, e che non sempre è giustificato dai fatti.»

Dopo la prima avventura Francigena, Monica Nanetti non si è più fermata, intraprendendo molti altri viaggi su due ruote e a piedi. Recentemente ha camminato anche il tratto svizzero della Via Francigena. I viaggi di Monica sono stati raccontati brillantemente sulle frequenze di RadioFrancigena ed è possibile scaricare tutti i suoi podcast.

Da queste esperienze, è stato tratto il libro “Via Francigena for Dummies”. Un manuale concentrato di esperienze, che spiega tutto quello che c’è da sapere senza dare nulla per scontato, con indicazioni, suggerimenti e consigli per tutti, anche per i meno preparati.

Di questo e tanto altro parleremo nella diretta condotta da Luca Bruschi, direttore AEVF. Ci lasceremo ispirare e pervadere di forza e ottimismo di Monica Nanetti!

Vi aspettiamo, all’ora dell’aperitivo alla pagina Intagram: viafrancigena_aevf

 

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LIVE! Mobilità dolce e cammino, metafora della ripresa

Mercoledì 10 giugno alle 18:00 si è tenuta una nuova puntata live sulla pagina facebook della Via Francigena dedicata alla mobilità dolce e cammino, metafora della ripresa. A intervenire il vicedirettore del Corriere della Sera Antonio Polito.

“Passoterapia, la prima attività che farò” è il titolo del bell’editoriale di Antonio Polito, vicedirettore del “Corriere della Sera”, apparso sulle pagine di “Sette” del Corriere lo scorso 1 maggio.

Nella diretta organizzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene si è parlato proprio del cammino come terapia e della rinascita del turismo sostenibile legato al mondo della Via Francigena e dei cammini.

Insieme ad Antonio Polito sono intervenuti monsignor Liberio Andreatta, già amministratore di Opera Romana Pellegrinaggio, e il presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi. L’incontro è stato condotto da Stefano Landi, esperto di turismo.

Si è parlato di mobilità dolce, sviluppo locale e, ovviamente, cammini con l’auspicio di poter tornare ad essere viaggiatori consapevoli. Torneremo a camminare, riprendendo quel gesto semplice del quale abbiamo avuto tutti quanti un grandissimo bisogno durante l’emergenza sanitaria.

Un gesto quotidiano che ci riconnette con l’ambiente che ci circonda. “Camminare”, come ricorda Polito “è anche un atto spirituale e, per qualsiasi motivo si intraprenda, è sempre un po’ pellegrinaggio anche se a compierlo non è un credente”.

In Europa esiste un antico cammino che i pellegrini percorrono fin dalla sua nascita e che li guida attraverso tutta la penisola, fino a Roma. È la Via Francigena che, con la sua estensione fino a Santa Maria di Leuca, rappresenta oggi una delle più grandi opportunità per il rilancio culturale e turistico dell’Europa, così come è avvenuto con il Cammino di Santiago.

“L’Europa si è costruita in pellegrinaggio”, disse Goethe, perché il cammino è stato fatto da uomini appartenenti a culture e provenienze diverse, permettendo uno scambio di esperienze, conoscenze, emblemi e linguaggi dell’Occidente cristiano.

Rimettiamoci in cammino sulla Via Francigena.

Se ti fossi perso la diretta o vuoi rivederla la trovi qui sul canale YouTube AEVF, dove puoi trovare molti altri contenuti e tutte le FrancigenaLIVE, le dirette social AEVF!

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La Via Francigena e i Cammini d’Italia per il rilancio del turismo lento

Potremmo considerare la Via Francigena come la madre dei Cammini, per questo il suo riconoscimento europeo è senza alcun dubbio un valore aggiunto rispetto alla fitta e interessantissima rete di itinerari storico culturali e religiosi che si sono sviluppati negli ultimi anni. L’attenzione del Ministero Italiano dei Beni culturali e del turismo verso questo storico Cammino arriva da lontano, ovvero fin da quando furono allocati i primi finanziamenti da parte dell’allora Ministro Francesco Rutelli, finalizzati a una prima tracciatura e promozione.

Nel 2014, con l’insediamento del Ministro Franceschini e il passaggio delle competenze sul turismo ai Mibact, la rinnovata attenzione agli itinerari storico culturali come segmento importante di una nuova forma di fruizione turistica del paesaggio italiano è stata celebrata con l’anno dei Cammini del 2016, per entrare poi a pieno titolo nel Piano strategico del turismo.

In particolare, al tratto italiano della Via Francigena sono stati destinati 20 milioni di euro (altri 40 milioni sono andati, complessivamente, ai Cammini francescani, di San Benedetto e all’Appia) per uniformare l’intero tracciato e garantirne la fruizione in sicurezza dalla Valle d’Aosta alla Puglia. Si tratta di risorse molto importanti, ripartite tra le Regioni interessate al tracciato.

L’attenzione del Ministero verso la Via Francigena si esplica anche nella preparazione del dossier per il riconoscimento Unesco attraverso il Coordinamento e il supporto tecnico scientifico degli Uffici del Segretariato generale in collaborazione con gli altri Stati interessati – Regno Unito, Francia e Svizzera – e il supporto tecnico della Regione Toscana e dell’Associazione europea delle Vie Francigene. L’iter è ancora lungo e ovviamente l’esito non è scontato, essendo una candidatura complessa, ma si sta procedendo spediti rispettando tutte le procedure previste.

Nella fase di ripartenza, dopo la crisi sanitaria dovuta al Sars-Cov-2, è fondamentale proseguire nel supportare gli operatori impegnati nella promozione del “turismo sostenibile”. In questo senso, attraverso un ascolto di alcuni stakeholder ideatori della campagna “Io cammino in Italia”, stiamo studiando misure concrete, coerenti con il Piano strategico del turismo.

La Via Francigena attraversa luoghi molto celebrati del paesaggio e altri quasi sconosciuti, ma che dalla crescita esponenziale del Cammino hanno tratto significativi benefici socio-economici.

La politica di rilancio di un turismo di prossimità che garantisce una fruizione lenta, diffusa, destagionalizzata e di qualità vede nella Via Francigena e nella vasta rete dei Cammini, uno dei settori chiave per rilanciare la bellezza straordinaria dell’Italia e degli altri tre Paesi attraversati.

Per mettere a sistema una promozione coordinata del turismo lento è in programma il rilancio dell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia che molto probabilmente diventerà una sorta di portale in cui ricomprendere, oltre ai Cammini, tutta la rete escursionistica, i treni turistici e le ciclovie.

Pensate solo al fascino di un viaggio sul trenino della Val d’Orcia per poi, zaino in spalla o in sella a una bici, immergersi nella magica atmosfera della Via Francigena.

Lorenza Bonaccorsi
Sottosegretaria di Stato del Ministero italiano per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo

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LIVE! La Via Francigena incontra la Via di Sant’Olav

L’ Associazione Europea delle Vie Francigene continua la serie di LIVE con una nuova avventura alla scoperta della Via di Sant’Olav in Scandinavia.L’incontro è previsto martedì 9 giugno alle ore 18:00 sulla pagina facebook AEVF @ViaFrancigenaCulturalRoute per conoscere l’affascinante Via di St Olav.

L’itinerario di Sant’Olav, patrono della Norvegia, è un cammino trekking e via di pellegrinaggio che attraversa Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. È stato certificato dal Consiglio d’Europa nel 2010.

Questo itinerario culturale è considerato come la “sorella” del nord Europa della Via Francigena con la quale condivide molti aspetti: turismo sostenibile, esperienze di condivsione e pellegrinaggio, scoperta del patrimonio culturale e tradizioni, bellezze del paesaggio e natura. L’itinerario di Sant’Olav oggi è un network di cammini che portano alla Cattedrale Nidaros a Trondheim, in Norvegia.

Olav II Haraldsson, successivamente conosciuto come St. Olav, è stato re di Norvegia dal 1015 al 1028. Dopo la sua morte nel 2013 è stato dichiarato martire e santo. I pellegrini da allora hanno iniziato a mettersi in cammino attraverso la Scandinavia per raggiungere la Cattedrale Nidaros, il luogo dove si trova la sua tomba. Oggi la Via di Sant’Olav è uno dei cammini più affascinanti del nord Europa attraverso una natura incontaminata, paesaggi straordinari e spiritualità. Nel live scopriremo anche gli aspetti tecnici dell’itinerario, le tradizioni locali ed il sistema dell’accoglienza.

La Via Francigena coopera con la Via di Sant’Olav dal 2012 quando i due itinerari hanno preso parte al progetto europeo CERTO. Da quel momento si sono sempre succeduti incontri e momenti di confronto per scambiare buone pratiche.

Al live intervengono Hans Morten, manager dell’Itinerario e direttore del National Pilgrim’s Centre, Ingeborg Collin Høgseth, direttore del Nidaros Pilgrim Center a Trondheim e Chin-Yu Lee, pellegrino e blogger che ha scritto una guida di St Olav.

Un evento da non perdere per scoprire questo itinerario!
Live in lingua inglese

Maggiori info:

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Facebook Live: “La Via Francigena verso est, sulla strada per la Turchia”

Venerdì 5 giugno alle 18, dedicheremo una diretta in lingua inglese sulla nostra pagina Facebook, alla Via Francigena che procede verso est, in direzione Turchia.
La Via Francigena, una delle Peregrinazioni Maiores (principali pellegrinaggi) di epoca medievale, faceva parte della rete di rotte che portavano i pellegrini a Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.

Sulla strada per Gerusalemme la Via Francigena attraversa l‘Italia meridionale, i Balcani, la Grecia e la Turchia. Sarà proprio questa l’area geografica su cui ci concentreremo con i nostri ospiti durante la diretta.

Andremo alla scoperta di percorsi locali e internazionali, diverse culture, tradizioni e gastronomia. Parleremo inoltre dei progetti realizzati dai nostri ospiti della ONG turca Culture Routes Society e della visita di studio in Puglia lungo la Via Francigena del Sud.

Di tutto questo ci confronteremo con Kate Clow, fondatrice della famosa Via Licia e autrice di numerose guide di percorsi escursionistici in Turchia, oltre a essere presidente della Turkish Culture Routes Society e una grande appassionata di cammini.

Sarà con noi anche Hüseyin Eryurt, coordinatore del progetto presso la Culture Routes Society (CRS) e viaggiatore appassionato, particolarmente interessato di archeologia e arte.

Infine parleremo con Elena Dubinina, collaboratrice AEVF relativamente ai percorsi culturali e relazioni internazionali. Elena è una grande pellegrina e ci parlerà della sua esperienza come organizzatrice di una visita di studio dei rappresentanti dei comuni turchi lungo la Via Francigena, nel sud, nella primavera del 2019.

Ti aspettiamo questo venerdì 5 giugno alle 18.00 sulla nostra pagina Facebook!

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Candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO. Importante passo avanti

Incontro dei rappresentanti dei Ministeri d’Italia, Svizzera, Regno Unito e Vaticano e di AEVF.

Giovedì 28 maggio si è svolta la prima importante riunione internazionale fra funzionari ministeriali di quattro Paesi della Via Francigena (Italia, Svizzera, Regno Unito, Santa Sede) organizzata dal Ministero italiano dei Beni culturali.

All’incontro, organizzato e coordinato da Adele Cesi (Italia,MIBACT), hanno preso parte Enid Williams (Regno Unito, Ministero Cultura) e Mike Collins (Regno Unito, Historic England), Oliver Martin (Svizzera, Ufficio Federale Cultura), Alessandra Uncini e Maria Serlupi (Santa Sede, Musei Vaticani). Per l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno partecipato Paola Falini, ordinario di urbanistica all’università di Roma, Luca Bruschi, direttore AEVF, e Luca Faravelli, project manager AEVF, componenti del gruppo tecnico di AEVF che dal 2017, per incarico di Regione Toscana e in collaborazione con Regione Lombardia, in rappresentanza delle Regioni italiane della Via Francigena, si occupa della candidatura UNESCO della Via Francigena.

E’ stato presentato lo “Studio di inquadramento europeo” del tratto Canterbury-Roma della Via Francigena, redatto da AEVF, e sono stati illustrati i singoli tratti nazionali, che potranno poi essere candidati separatamente a patrimonio UNESCO.

Adele Cesi ha presentato la metodologia storica e scientifica del lavoro alla base dello “Studio di inquadramento” e ha ripercorso le fasi del lavoro dal 2015 ad oggi, a partire dall’avvio dei contatti fra MiBACT, Regione Toscana e AEVF, la successiva formazione del gruppo scientifico di lavoro e la condivisione del processo di candidatura con rappresentanti ICOMOS e UNESCO a Parigi nel marzo 2018. 
I risultati tangibile di questo lavoro sono stati due: in primis la pubblicazione dell’”Analisi preliminare per la candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO” del tratto italiano, realizzata nel maggio 2018 ed inserita a gennaio 2019 nella tentative list italiana (https://www.viefrancigene.org/en/UNESCO/); in seguito la pubblicazione dello “Studio di inquadramento europeo” propedeutico alla candidatura del percorso da Canterbury a Roma. Quest’ultimo dossier, presentato al MIBACT a fine settembre 2019, vede la suddivisione del tratto europeo in dieci aree geografiche tematiche.

Durante la discussione sono state approfondite le principali tematiche della candidatura: definizione di Via Francigena; valore universale della Via Francigena; criteri di individuazione degli oltre 500 beni indicati nello “Studio di inquadramento”.

Il gruppo AEVF ha presentato una selezione di mappe cartografiche realizzate nei tratti inglese, francese, svizzero e italiano, specificando la metodologia adottata da un punto di vista geografico, storico, culturale.

Il secondo incontro si terrà mercoledì 24 giugno prossimo.

Leggi di più: https://www.viefrancigene.org/it/UNESCO/

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EAVF partecipa al webinar del Consiglio d’Europa

L’Associazione Europea Vie Francigene partecipa al webinar organizzato dal Consiglio d’Europa nel Programma degli itinerari culturali.La teleconferenza “Covid-19 e gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa: impatti e conseguenze” ha avuto luogo il 28 maggio, coinvolgendo rappresentanti di 38 itinerari culturali certificati, l’Istituto europeo degli itinerari culturali e l’Organizzazione mondiale del turismo.

Il webinar si è concentrato sulla valutazione degli impatti preliminari del COVID-19 sugli itinerari culturali e sulle strategie di recupero.

L’impatto della pandemia di COVID-19 sul settore culturale e turistico si fa sentire in tutta Europa e le reti degli itinerari culturali sono state gravemente colpite dalla situazione attuale. Molte attività riguardanti i percorsi culturali sono state annullate o rinviate, tra cui molti eventi importanti, come conferenze, riunioni statutarie e festival.

Tuttavia, affrontando una situazione difficile, gli itinerari hanno trovato modi innovativi per continuare il loro lavoro in formato digitalizzato, realizzando  eventi tramite teleconferenze. Numerosi  Enti e associazioni hanno organizzato webinar online per membri e stakeholders, corsi digitali e formazione a distanza, nonché campagne di comunicazione e social.

AEVF, rappresentato da Elena Dubinina, responsabile per le relazioni internazionali degli itinerari culturali, ha condiviso le migliori pratiche dell’Associazione per la ripresa dal Covid-19 e il  nuovo piano di comunicazione:  chiamato “Mantieni viva l’esperienza”, incentrato su pellegrini e camminatori da un lato e sui membri AEVF dall’altro.

La comunicazione mirata a pellegrini e camminatori comprende una serie di trasmissioni settimanali in diretta Facebook e Instagram che ospitano scrittori, cantanti, fotografi e appassionati del percorso ispirati al motto “Viaggia da casa con il cuore”. Questa strategia di comunicazione ha portato 5k nuovi follower sui social media con una media per video di circa 15k persone in ognuna delle ultime 20 trasmissioni.

La comunicazione con gli stakeholders della Associazione si concentra su un chiaro flusso di informazioni sulle direttive nazionali e regionali, nonché sulle strategie di comunicazione dedicate all’accoglienza, le strutture turistiche e altri  servizi durante le fasi Covid e post-Covid.

Un rappresentante dell’Organizzazione mondiale del turismo ha presentato le raccomandazioni dell’UNWTO per la ripresa del turismo, che includono:

  • Migliorare lo scambio di informazioni e dati,
  • Lancio di partnership innovative,
  • Rafforzamento della struttura di governance,
  • Attrarre nuovo pubblico,
  • Passare dalla quantità alla qualità.

AEVF, seguendo una serie di strategie di comunicazione, è stata in grado di attrarre nuovi followers e ha aumentato l’interesse per il percorso e il turismo lento . Attraverso webinar e teleconferenze ha rafforzato la rete di autorità pubbliche – membri dell’associazione e stakeholders privati, ​​attraverso un approccio partecipativo in gruppi di discussione chiusi.

Il percorso della Via Francigena è un ottimo esempio di destinazione transfrontaliera resiliente in grado di superare l’emergenza sanitaria e contribuire alle comunità locali e al benessere di escursionisti e pellegrini lungo il percorso.

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AEVF interviene alla conferenza finale del progetto europeo Cult Ring Interreg

Il 26 maggio 2020 l’Associazione europea delle Vie Francigene ha partecipato alla conferenza finale del progetto Cult-Ring Interreg Europe,  che ha avuto luogo in videoconferenza. Il progetto Cult-Ring – Percorsi culturali come investimento per la crescita e l’occupazione – è stato realizzato tra il 2017-2020 sotto la gestione di ECTN, European Cultural Tourism Network, in collaborazione con Europa Nostra e la European Travel Commission. È un progetto di cooperazione interregionale per migliorare le politiche del patrimonio naturale e culturale nell’ambito del programma Interreg Europe.

Tra le tante regioni italiane, partecipanti al progetto, era presente Regione Lazio  – membro AEVF, che ha rappresentato la Via Francigena e beneficiato direttamente del Cult-Ring.

La conferenza finale ha riunito tutte le parti interessate del progetto ed ha ospitato le presentazioni del deputato europeo István Ujhelyi, vicepresidente della Commissione Trasporti e Turismo al Parlamento Europeo, Sneška Quaedvlieg – Mihailovic, il segretario generale di Europa Nostra e Iulia Niculica della European Travel Commission.

AEVF, rappresentata in conferenza da Elena Dubinina, responsabile delle relazioni internazionali riguardanti gli itinerari culturali, ha fatto un intervento sull’importanza strategica dei percorsi culturali in generale e della Via Francigena, in particolare per lo sviluppo del turismo sostenibile a livello regionale e locale. La Via Francigena attraversa le aree rurali di Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, offrendo un’esperienza fuori dal comune a pellegrini ed escursionisti, offre vantaggi diretti alle comunità locali e stimola la creazione di piccole e medie imprese. Questo percorso culturale di scambio, esperienze condivise e dialogo può contribuire in modo significativo alla ripresa del turismo post Covid-19.

Silvio Marino del Dipartimento Turismo della Regione Lazio ha sottolineato come la Via Francigena offra una fantastica opportunità di viaggio lento e scoperta culturale nel regione, introducendo i viaggiatori a tradizioni, patrimonio culturale ed enogastronomico. Il lento viaggio lungo la Via Francigena rappresenta opportunità economiche per professionisti e imprenditori del turismo locale, nonché ai rappresentanti del patrimonio e delle industrie creative.

La Regione Lazio è di importanza strategica per la Via Francigena, in quanto è la regione finale dell’itinerario di Sigerico verso Roma e la prima sezione della Via Francigena nel sud. Ecco perché lo sviluppo del percorso su questo tratto è vitale per AEVF.

AEVF è membro della Cultural Tourism Network ECTN, che ha elogiato l’Associazione, per la sua attività di sviluppo turistico transfrontaliero attraverso il premio ECTN per le destinazioni di turismo sostenibile 2019. Inoltre, AEVF insieme ECTN, ha presentato una candidatura per il progetto HORIZON 2020 ed è in attesa dei risultati previsti per agosto 2020.

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Nuova segnaletica lungo il primo tratto della Via Francigena, da Canterbury a Dover

Buone notizie da Canterbury ed il primo tratto inglese del cammino. Riportiamo la news pubblicata dalla Confraternity Pilgrims to Rome, amici dell’AEVF.

A marzo, il Kent Downs, partner del Green Pilgrimage Project ha ricevuto un finanziamento di € 124.040 dal programma Interreg Europe per investire nella Via Francigena da Canterbury a Dover.

E’ giunto alla fase finale il Green Pilgrimage Project, in cui sei regioni europee nel Regno Unito, Romania, Norvegia, Svezia e Italia (la regione Puglia è stata partner di progetto) hanno condiviso le best practices nella gestione e promozione delle rotte di pellegrinaggio.

Il Kent Downs ha ricevuto il finanziamento con lo scopo di realizzare un progetto pilota lungo le sezioni britanniche della Francigena. I membri della Confraternity Pilgrims to Rome che hanno già camminato sulla Via Francigena da Canterbury a Dover, hanno potuto notare che sebbene il percorso sia ben tenuto e semplice da seguire, ci sono pochi segni che indicano che si sta percorrendo lo storico itinerario. La segnaletica si può perdere facilmente.

Questo finanziamento sarà utilizzato quindi proprio per installare una segnaletica nuova e funzionale, pannelli informativi in ​​luoghi di interesse storico, panchine scolpite in punti panoramici dove i pellegrini possono riposare e ammirare i panorami e punti d’acqua.

Il Kent Downs prevede di installare la nuova segnaletica entro la primavera del 2021. Si prevedono alcuni ritardi a causa delle attuali limitazioni causate dal coronavirus, tuttavia, i leader del progetto sono ottimisti sul fatto che i miglioramenti sul percorso avverranno in tempo per i primi pellegrini che si rimetteranno in viaggio.

I progetti per la segnaletica sono attualmente in fase di approvazione. Verrà utilizzato il pellegrino ufficiale della Via Francigena.

Fonte: Confraternity Pilgrims to Rome