Via Francigena

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La Via Francigena si veste a festa

Mentre a Castelfiorentino fervono i preparativi della manifestazione “La Via Francigena in Valdelsa. Tra paesaggio e storia”, in programma dal 6 all’8 ottobre e inserita nel programma del Festival europeo “Via Francigena Collective Project 2017 Borghi e Nuvole”, promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, un gruppo di intraprendenti volontari della frazione di Castelnuovo d’Elsa, il cui borgo di Coiano è attraversato dall’antico tracciato, si sono messi all’opera realizzando manufatti in legno originali che sono stati collocati in questi giorni lungo il tratto castellano del percorso, sotto l’occhio vigile del Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi, e dell’Assessore al Turismo, Gianluca D’Alessio.

I volontari hanno dimostrato fin da subito, allorquando condivisero la prima idea con l’amministrazione comunale, di avere non solo una significativa abilità manuale, ma anche creatività, originalità e soprattutto attaccamento al patrimonio comune, rappresentato in questo caso dalla Via Francigena.

Non perdendo di vista le preziose indicazioni fornite dall’Associazione Europea delle Vie Francigene con il proprio Vademecum e l’Abaco della cartellonistica del tratto italiano dell’antica Via, gli abili artigiani di Castelnuovo d’Elsa si sono ingegnati realizzando oggetti di puro arredo (come cassettine per gli uccelli o per la posta dei sogni del pellegrino, casine per gli scoiattoli o panchine), oltre ad apposita segnaletica utile a orientare i sempre più numerosi camminatori, che si cimentano con uno dei tratti più spettacolari della Francigena, la tappa n. 30 che da San Miniato porta a Gambassi Terme, attraversando le suggestive colline di Castelfiorentino e di Montaione.

“Da qualche tempo abbiamo intensificato il nostro impegno nella valorizzazione del tratto comunale di tale storico percorso – affermano Centi e D’Alessio – coinvolgendo in particolar modo l’associazionismo locale e collaborando con la Regione Toscana e con l’Associazione Toscana delle Vie Francigene”.

“La realizzazione e collocazione di piccoli manufatti artigianali in legno grezzo – proseguono i due amministratori – si colloca in questa cornice e vuole sottolineare la sempre maggiore cura espressa dal territorio nei confronti del percorso”.

La Francigena quindi si fa bella in attesa degli appuntamenti di inizio ottobre.

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La Via Francigena habillée en fête

Castelfiorentino est en plein préparatifs pour la manifestation « La Via Francigena en Valdelsa.  Entre paysage et histoire », au programme du 6 au 8 octobre, insérée dans le programme du Festival Européen « Via Francigena Collective Project 2017 : Bourgs et Nuages », Festival promu par l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena. Pendant ce temps, un groupe de volontaires entreprenants de la fraction de Castelnuovo d’Elsa, dont le bourg de Coiano est traversé par l’antique tracé, se sont mis à l’œuvre en réalisant des produits manufacturés originaux en bois qui ont été placés le long du parcours, sous le regard vigilant de la Députée Maire avec délégation à la Culture, Claudia Centi, et de l’Assesseur au Tourisme, Gianluca D’Alessio.

Les volontaires ont démontré dès le début, alors qu’ils partageaient la première de leurs idées avec l’administration communale, avoir non seulement une habileté manuelle significative, mais aussi de la créativité, de l’originalité et surtout un attachement au patrimoine commun, représenté dans ce cas par la Via Francigena.

Sans perdre de vue les précieuses indications fournies par l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena avec le Vademecum et le Manuel de la signalisation du tronçon italien de l’antique Route de Pèlerinage, les habiles artisans de Castenuovo d’Elsa ont créé des objets de décoration (ex. des maisons pour les oiseaux, pour les écureuils, des boites aux lettres pour les rêves des pèlerins ou des bancs), ainsi que des signalisations utiles pour orienter les marcheurs. Ils sont toujours plus nombreux à se mettre en chemin sur un des tronçons les plus spectaculaires de la Francigena, l’étape n. 30, qui de San Miniato mène à Gambassi Terme, en traversant les collines de Castelfiorentino et de Montaione.

« Depuis quelques temps, nous avons intensifié notre engagement dans la valorisation du tronçon communal de ce parcours historique – affirment Mme Centi et M D’Alessio – en impliquant en particulier les associations locales et en collaborant avec la Région Toscane et avec l’Association Toscane des Chemins de la Via Francigena ».

« La réalisation et la mise en place de petits produits manufacturés artisanaux en bois brut – poursuivent les 2 administrateurs – s’adaptent parfaitement à ce cadre et soulignent la volonté importante de la part du territoire de prendre soin du parcours ».

La Francigena donc, se fait belle en attente des rendez-vous du début octobre. 

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I cammini come metafora della vita

Le emozioni e le personali impressioni di una camminatrice temeraria sulla Via Francigena del Sud.

La testimonianza della blogger e camminatrice Annamaria Laviano.

Chi mi conosce già lo sa! Da anni coltivo la  passione per le camminate. Fanno parte del mio stile di vita. Sono almeno otto anni,infatti, che quotidianamente sono solita percorrere diversi chilometri a piedi, rigorosamente a stretto contatto con la natura ed i suoi frutti. La meravigliosa realtà dei cammini,però,ho iniziato a conoscerla più da vicino soltanto tre anni fa,quando un po’ per caso, un po’ per la voglia di provare una nuova esperienza, io e mio padre,partimmo con un nutrito gruppo di pellegrini, già consolidato. Si trattava di un gruppo decennale che avanzava e continua a farlo lungo la Via Francigena,alla volta di Gerusalemme, sotto lo stendardo di “Viatores”- Santa Maria degli Angeli e della Speranza. Da allora ho percorso ben tre tratti della Via Francigena, da Roma in giù. Il primo anno partimmo da Marino (RM) e attraversando la Ciociaria giungemmo all’Abbazia di Montecassino,una tra le più famose al mondo. L’anno successivo memori della bella esperienza passata , partimmo da Mignano Montelungo,primo comune del casertano e giungemmo a Celle San Vito (Foggia), per concludere il percorso italiano quest’anno a Monte Sant’Angelo, meglio noto,soprattutto al sud, come:“L’angelo di Puglia”.

Sono state tre esperienze intense, diverse di volta in volta ed uniche nel loro genere, come ogni cammino sa essere. Il cammino a differenza del più banale e blasonato trekking non è solo percorrere un tratto di strada più o meno lungo, ma è un percorso volto alla ricerca e alla scoperta della propria interiorità, della propria essenza, compresi i limiti fisici e psicologici che ognuno di noi ha.
Il primo anno era tutta una scoperta. Tra i posti magnifici che abbiamo visitato, ricordo Veroli, Artena, Anagni (con particolare riferimento alla sua salita,percorsa alle 14 del giorno, con 40 gradi, che è ancora ben impressa nei muscoli di tutti i partecipanti), e poi Montecassino,Mignano Montelungo.
Quando percorri la Via Grancigena assapori di tutto, dalla fatica del cammino alla bellezza di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Sì,perché viaggiare a piedi ti offre una prospettiva unica al mondo. Ti consente di vedere i luoghi “dal basso”, di scorgerne gli odori, i sapori e le emozioni di approdare in un nuovo posto,avendocela fatta con la sola forza delle tue gambe e la tenacia del tuo cervello.

Camminare a piedi ti fa rendere conto di ogni minimo cambiamento del territorio, dalla vegetazione al dialetto e ti fa capire che l’Italia è davvero varia. E non lo è soltanto di regione in regione ma addirittura di provincia in provincia e di paesino in paesino.
Quando cammino ciò che noto maggiormente e che mi resta,pertanto, di più impresso nel cuore e nella mente, sono i paesaggi. Amo i panorami e i posti panoramici. Quelli che per raggiungerli devi affrontare salite che a guardarle dal di sotto sembrano improbabili, perché ti fanno godere delle viste più belle, un po’ come accade nella vita. Infatti credo fermamente che i cammini ,per questo ed altri aspetti, siano la metafora più rappresentativa della vita. I cammini ti insegnano a raggiungere grandi obiettivi a piccoli passi. Chè tutto si può fare anche da soli, ma in compagnia, con la gioia della condivisione è più bello. Chè quando ti trovi in aperta campagna e la meta non si intravede ancora nemmeno lontanamente, non devi cedere alla stanchezza,ai morsi dell’appetito e al caldo ma devi perseverare, devi andare avanti, perché non puoi fare altrimenti. Se ti fermi non raggiungi . Se ti fermi non vai avanti. Non puoi fermarti lì! Quello non è il tuo obiettivo. E quasi nulla, al pari dei cammini, ti permette di conoscere bene le persone. Il carattere non può non emergere quando sei stanco, quando cammini dall’alba e si sfiorano oramai i 40 gradi. Sì sa l’indole umana è molto suscettibile a queste variabili!

Impari ad apprezzare la freschezza della brezza mattutina. E scopri che l’alba porta con sé suoni unici come il verso di certi uccelli,destinati a scomparire col sorgere del sole o ad essere sopraffatti dai rumori, che l’uomo con la sua routine,produce,noncurante dei ritmi e dei delicatissimi equilibri della natura. Scopri che camminare contemplando la bellezza del Creato è una forma di preghiera,forse la più antica, di stampo francescano.
Ogni cammino ti cambia. Cambia il tuo modo di vedere le cose. Comprendi quali sono le priorità e di quali zavorre occorre liberarsi per andare avanti più sereni di prima. Ci vuole umiltà per intraprendere un cammino. Devi esser disposto a mettere in discussione una parte di te, quella celata ai più e collegata all’anima,con cui non puoi non venire in contatto quando scegli di fare questa esperienza.

Quando si percorre la Via Francigena, si dorme un po’ dove capita, in monasteri, ostelli, bed&breakfast, e ho imparato che spesso ce ne sono davvero di molto belli in giro, gestiti da persone genuine,di cuore, che amano incontrare pellegrini e viandanti e spesso ci chiedono di lasciare un messaggio o un semplice nome,che testimoni il nostro passaggio,sui loro “annali”.
La Via Francigena del Sud, che a tratti,prende il nome di Via Micaelica,in quanto conduce al santuario di San Michele Arcangelo,in Puglia, ha molto da offrire. Paesaggisiticamente è molto varia e i suoi connotati cambiano man mano che ci si appropinqua verso il tacco del beneamato stivale italico. Il Tavoliere è caldo. Un caldo diverso, al quale forse noi,giungendo dall’entroterra lucana,zona notoriamente più fresca, non eravamo abituati . Il sole è caldissimo già dalle prime ore del giorno senza mezze misure. Ciò che colpisce a vista d’occhio sono le grandi distese di grano,oramai mietuto che non conoscono fine,tanto che a tratti sembra di stare proprio sul percorso verso Santiago De Compostela.

Percorrere la Via Francigena è un qualcosa di unico ed emozionante. Si ha la certezza che si sta accarezzando  lo stesso suolo degli antichi pellegrini che proprio attraverso queste rotte giungevano a Gerusalemme.
I cammini ti consentono di scoprire luoghi talmente piccoli,sconosciuti ai più,di cui non si sente mai parlare. Tanto piccoli,da sembrare quasi fuori dal mondo e senza tempo, rimasti in un’epoca ormai remota, in cui per essere felici e vivere sereni bastava restare nel proprio paesino,avere a disposizione una piccola panetteria, un pezzetto di terra e tutto si svolgevà lì. Poi la gente è dovuta andar via,per far fronte al progresso,alla società che cambia e vuole di più. E quando con il tuo gruppo di pellegrini di ritrovi in un paesino come Celle San Vito,che conta 100 abitanti esatti, di cui solo 1 bambino, ti rendi conto che il mondo è fatto perlopiù di piccoli campanili,che se non fosse per questo tipo di viaggi,ignoreresti totalmente.
La bellezza dei cammini è proprio questa : ti sanno condurre dove vogliono, basta soltanto che tu voglia lasciarti trasportare

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Vie Franci-Gene: la storia millenaria del cammino diventa un quiz

La Via Francigena che da 1000 anni attraversa la nostra Città portando i pellegrini di tutto il mondo verso Roma. Gene Gnocchi, col suo talento comico e la classe che hanno solo i grandi showman.

Cosa hanno in comune? A loro modo sono due icone di Fidenza, due mondi così lontani e da oggi così vicini, che si sono finalmente incontrati per dare vita ad un Festival interamente dedicato al percorso romeo, che esordirà al Teatro Magnani il prossimo 21 settembre (ore 21, ingresso gratuito) per poi approdare in Toscana: a Pontemoli (domenica 1 ottobre) e a Siena (venerdì 20 ottobre).

Vie Franci-Gene, si chiama l’evento. Un nome che è già un manifesto programmatico, un invito a prendere carta e penna e appuntarsi per bene l’evento come imperdibile. No, stavolta niente convegni o puntuali ricerche storiografiche, niente seminari. Stavolta la via Francigena si trasformerà in un… quiz. Perché tutti la raccontiamo, tutti la promuoviamo, ma in fondo in fondo, quanto conosciamo davvero della sua storia fantastica, del suo carico di vicende mozzafiato sospese tra mito e passione. La passione della scoperta, la passione di chi si mette in cammino per fede. La passione di chi vuole riprendersi i suoi tempi, in barba al logorio della vita moderna, come avrebbe detto il grande Calindri.

GENE GNOCCHI: “LA FRANCIGENA, L’UNESCO E IL PELLEGRINO CHE HO MANDATO A BASTELLI”

Quindi: il quiz. In cattedra: Gene. Concorrente: il pubblico. Un vero e proprio format nato dalla collaborazione di Gene con l’Associazione Europea della Vie Francigene e, nel suo numero zero a Fidenza, con il sostegno del Comune

“Lungo la Via Francigena ci sono tanti comuni italiani che possono beneficiare di questo tragitto e dell’incredibile scambio di mondi e culture che portano i pellegrini lo attraversano. Mi è così venuta l’idea di raccontare tutto attraverso un quiz, col quale far capire quanto sia importante la Via Francigena”, spiega Gene.

Un quiz condotto alla maniera di Gene. Sagacia, ironia, non sense messe al servizio di un modo nuovo di raccontare il portato culturale della Via Francigena. “Partiremo da Fidenza, il tour proseguirà a Pontremoli, poi Siena ed altre località. Interrogheremo i fidentini, anche quelli illustri, per scoprire quanto sanno della via Francigena”. Benissimo. Gene e la Via Francigena, sotto con l’aneddoto: “Una volta a Fidenza mi è capitato di incontrare un pellegrino, che mi chiedeva quale era la strada corretta per andare verso Roma, e io che non sapevo niente l’ho mandato Bastelli”.

Applausi, ma torniamo seri. La Via Francigena candidata all’Unesco, come patrimonio mondiale dell’Umanità. Si sta lavorando tanto per questo obiettivo. Gene che ne pensa?

“Altro che opportunità, portare la Francigena all’Unesco è il viatico per far diventare la via un elemento di primaria importanza in tutti i contesti – fa notare Gene –. Essere patrimonio Unesco significherebbe avere un imprimatur che ti connota e identifica in modo molto marcato e, soprattutto, molto rilevante, ai fini di uno sviluppo a 360°: culturale, economico, sociale”. Non male come concorrente, Gene. Non male.

IL SINDACO MASSARI: “UN MODO NUOVO DI RACCONTARE LA FRANCIGENA”

“La Via Francigena è da sempre una eccezionale esperienza di vita. La vita dei pellegrini scolpita sui bassorilievi della Cattedrale di Fidenza. La vita dei pellegrini moderni. La vita delle Comunità che sono attraversate dal cammino – commenta il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari –. Stavolta racconteremo la vita lungo la via Francigena da una angolatura differente, mettendo il talento di Gene al servizio di un progetto che è molto più di un evento o di uno show. E’ la possibilità di conoscere divertendosi, di spalancare a tutta la comunità le porte di una storia sorprendente che deve essere sempre più patrimonio collettivo. Ringrazio Gene per il suo entusiasmo e il Presidente dell’Associazione Europea delle vie Francigene, Massimo Tedeschi, ancora una volta capace di proporre uno strumento che inserisce Fidenza tra le grandi tappe francigene”

I preziosi partner dell’evento del 21 settembre sono: Socogas, Antonella Lambri Private banker, S.i.co.r.t.

 

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Vie Franci-Gene : l’histoire millénaire du chemin devient un quizz

Fidenza, le 13 septembre 2017 – La Via Francigena depuis 1.000 ans traverse notre ville, en conduisant les pèlerins du monde entier vers Rome. Gene Gnocchi, avec son talent comique et la classe qu’ont seulement les grands showman.

Qu’ont-ils en commun ? A leur manière, ce sont deux icones de Fidenza, deux mondes tellement lointains et aujourd’hui tellement proches qu’ils se sont rencontrés pour donner vie à un Festival entièrement consacré au parcours vers Rome, qui se produira au Théâtre Magnani jeudi 21 septembre (à 21h, entrée gratuite) pour ensuite se poursuivre en Toscane : à Pontremoli (dimanche 1 octobre) et à Sienne (vendredi 20 octobre).

L’évènement s’appelle Vie Franci-Gene. Un nom qui est déjà un programme, une invitation à se munir d’un papier et d’un crayon pour noter cet évènement qu’il ne faut pas manquer. Non, cette fois pas de conférences ou de recherches historiques, pas de séminaires. Cette fois, la Via Francigena se transforme en… un quizz. Parce que nous tous nous la racontons, nous tous nous la promouvons, mais au fond, que connaissons-nous vraiment de son histoire fantastique, de sa charge d’évènements à couper le souffle entre mythe et passion. La passion de la découverte, la passion de ceux qui se mettent en chemin pour la foi. La passion de ceux qui veulent reprendre leurs temps.

GENE GNOCCHI : « LA FRANCIGENA, L’UNESCO ET LE PELERIN QUE J’AI ENVOYE A BASTELLI »

Donc : le quizz. Sur scène : Gene. Concurrent : le public. Un véritable format né de la collaboration de Gene avec l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena et de son numéro zéro à Fidenza, avec le soutien de la Commune.

« Le long de la Via Francigena, il y a beaucoup de communes italiennes qui peuvent bénéficier de ce trajet et de l’incroyable échange de mondes et de cultures qu’amènent les pèlerins qui les traversent. Ainsi m’est venue l’idée de raconter tout à travers un quizz, avec lequel faire comprendre combien la Via Francigena est importante » explique Gene.

Un quizz conduit à la manière de Gene. Sagacité, ironie, non-sens mis au service d’une nouvelle façon de raconter la portée culturelle de la Via Francigena. « Nous partirons de Fidenza, le tour se poursuivra à Pontremoli, puis à Sienne et dans d’autres localités. Nous interrogerons les habitants de Fidenza, même ceux connus, pour découvrir ce qu’ils savent de la Via Francigena ». Gene et la Via Francigena, avec cette anecdote : « Une fois, à Fidenza, il m’est arrivé de rencontrer un pèlerin qui me demandait quelle était la bonne route pour aller à Rome, et moi je n’en savais rien ; je l’ai envoyé à Bastelli (un quartier de Fidenza) ». 

Applaudissements, mais redevenons sérieux. La Via Francigena candidate à l’UNESCO, comme patrimoine mondial de l’Humanité. On travaille beaucoup pour cet objectif. Gene, qu’en pense-t’il ?

« Une belle opportunité, amener Fidenza à l’Unesco est le viatique pour faire devenir la Via, de toutes façons, un élément de première importance. Etre patrimoine Unesco signifie avoir un accord qui nous donne vie et nous identifie de manière très marquée et, surtout, très important, en vue d’un développement tout azimut : culturel, économique et social ». Pas mal comme concurrent, Gene. Pas mal.

LE MAIRE, M MASSARI : « UNE NOUVELLE FACON DE RACONTER LA FRANCIGENA »

« La Via Francigena est depuis toujours une expérience de vie exceptionnelle. La vie des pèlerins sculptée sur les bas-reliefs de la Cathédrale de Fidenza. La vie des pèlerins modernes. La vie des Communautés qui sont traversées par le chemin – commente le Maire de Fidenza, Andrea Massari -. Cette fois, nous raconterons la vie le long de la Via Francigena sous un angle différent, en mettant le talent de Gene au service d’un projet qui est bien plus qu’un évènement ou qu’un show. C’est la possibilité de connaitre en s’amusant, d’ouvrir grand les portes d’une histoire surprenante qui doit être de plus en plus un patrimoine collectif. Je remercie Gene pour son enthousiasme et le Président de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, Massimo Tedeschi, encore une fois capable de proposer un instrument qui insère Fidenza parmi les grandes étapes de la Francigena ».

Les précieux partenaires de l’évènement du 21 septembre sont : Socogas, Antonella Lambri Private banker, S.i.co.r.t.

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Tenuta Ripa Alta, Cerignola (FG)

Tra le nuove possibilità di sosta e ristoro sulle Vie Francigene del Sud evidenziamo la “Tenuta Ripa Alta”, nasce nel 2013 e prende il suo nome da una località dell’agro di Cerignola, in Puglia.La “Ripa Alta” è una ripa presente sulla riva sinistra del fiume Ofanto, sulla quale sorge una cappella che si tramanda essere il luogo del leggendario ritrovamento della Madonna di Ripalta, patrona di Cerignola.

Tenuta Ripa Alta si trova nella valle dell’Ofanto, tra le campagne di un territorio fra i più fertili della Puglia. Il clima, che difficilmente porta ad avere picchi inferiori agli zero gradi centigradi e garantisce una temperatura media annuale intorno ai 16°, presenta caratteristiche particolarmente favorevoli alla crescita di viti e ulivi.

Per ulteriori info sulla struttura: 

https://www.viefrancigene.org/it/resource/accomodation/4161/

http://www.tenutaripaalta.it/

 

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Il progetto

Il progetto “Eurovelo 5 – Via Romea Francigena” è stato coordinato dall’Università di Lancashire in partenariato con organizzazioni responsabili delle reti ciclistiche nazionali, comuni, dipartimenti, reti europee e imprese turistiche specializzate da 5 nazioni europee. Iniziato il 1 aprile è terminato il 30 settembre 2017 per una durata di 18 mesi. L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha avuto il compito di coordinare il Work Package 2, destinato allo sviluppo del prodotto, in collaborazione con la Federazione Ciclistica Europea – che ha trasferito le metodologie di ottenimento degli standard per la certificazione europea Eurovelo – e gli altri partner che si sono occupati della mappatura e dello sviluppo di piani di azione locali della Via Francigena ciclabile nei rispettivi territori. Il progetto Eurovelo 5 VRF ha portato a un piano di azione  transnazionale, alla ideazione di alcuni pacchetti turistici oltre che ad una promozione congiunta.

Partner di progetto: 

  • University of Central Lancashire (United Kingdom) Lead partner
  • Saddle Skedaddle (UK)
  • Verde Natura (Italy)
  • Regione Puglia (Italy)
  • European Cyclists´ Federation (Belgium)
  • Brussels Mobility, Brussels Region (Belgium)
  • Luxembourg Cycling Initiative (Luxembourg)
  • Conseil General du Bas-Rhin (France)
  • Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Italy)
  • Associazione Europea delle Vie Francigene (Italy)
  • ItinerAria (Italy)

Partner associati

  • SwitzerlandMobility Foundation (Switzerland)
  • Regione Puglia (Italy)
  • DIRECCTE Alsace (France)
  • Toerisme Vlaanderen (Belgium)
  • Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Italy)
  • Tourism South East (UK)
  • Visit England (UK)
  • Ministère de l’Economie (Luxembourg)
  • Agenzia Nazionale del Turismo –ENIT (Italy)

NEWS DI PROGETTO

Inizio del progetto a Canterbury

Bari accoglie i partner di Eurovelo 5 VRF 

Primo pannello informativo del Dipartimento del Basso Reno 

Racconti dai cicloturisti

Eurovelo alla ITB di Berlino 2017 

Comitato interregionale AEVF si riunisce sull’itinerario ciclabile

Evento finale a Bruxelelles

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EUROVELO 5 VIA ROMEA FRANCIGENA PROJECT

Le projet EV5 –Via Romea Francigena a été coordonné par l’Université de Lancashire en partenariat avec les organisations responsables des réseaux cyclistes nationaux, des communes, des départements, des réseaux européens et des entreprises touristiques spécialisées. Commencé le 1 avril, il est terminé le 30 septembre 2017 pour une durée de 18 mois. L’Association Européenne des Vie Francigene a coordonné le Work Package 2, destiné au développement du produit touristique, en collaboration avec la European Cyclist Federation – qui s’est occupée de transférer les méthodologies d’obtention des standards pour la certification européenne Eurovelo –ainsi qu’ avec les partenaires qui se sont occupés de la cartographie et des plans d’actions locaux de la Via Francigena cyclable dans leurs territoires. Le projet Eurovelo 5 VFR a été ainsi à l’origine de la création de certaines formules touristiques et du développement d’un plan d’action transnational et d’une promotion conjointe.

Parténaires du Projet:

  • University of Central Lancashire (United Kingdom) Lead partner
  • Saddle Skedaddle (UK)
  • Verde Natura (Italy)
  • Regione Puglia (Italy)
  • European Cyclists´ Federation (Belgium)
  • Brussels Mobility, Brussels Region (Belgium)
  • Luxembourg Cycling Initiative (Luxembourg)
  • Conseil General du Bas-Rhin (France)
  • Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Italy)
  • Associazione Europea delle Vie Francigene (Italy)
  • ItinerAria (Italy)

 Partenaires associés

  • SwitzerlandMobility Foundation (Switzerland)
  • Regione Puglia (Italy)
  • DIRECCTE Alsace (France)
  • Toerisme Vlaanderen (Belgium)
  • Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Italy)
  • Tourism South East (UK)
  • Visit England (UK)
  • Ministère de l’Economie (Luxembourg)
  • Agenzia Nazionale del Turismo –ENIT (Italy)

LES ACTUALITE SUR LE PROJET

Start of the project in Canterbury 

Bari welcomes Eurovelo 5 project partners

First information panel in Department of Bas-Rhin 

Cycle-tourists stories

Eurovelo 5 in ITB Berlin 2017 

Via Francigena interregional committee on cycle route

Final event in Brussels

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EUROVELO 5 VIA ROMEA FRANCIGENA PROJECT

THE EV5-VRF has been coordinated by the University of Lancashire in partnership with organizations in charge of national cycle routes networks, municipalities, departments, European networks and specialized tourism enterprises from 5 European countries. It started on 1st April and run for 18 months. The European Association of the Via Francigena has coordinated the Work Package 2, devoted to the product development. The EAVF has thus carried out its task in cooperation with the European Cyclist Federation – responsible for the transfer of the methodology related to the Eurovelo label certification standards –as well as with all partners which mapped the Via Francigena by bike in their respective territories and outline local action plans. A transnational action plan, tourism packages and joint promotion and communication activities were also developed.

Project partners: 

  • University of Central Lancashire (United Kingdom) Lead partner
  • Saddle Skedaddle (UK)
  • Verde Natura (Italy)
  • Regione Puglia (Italy)
  • European Cyclists´ Federation (Belgium)
  • Brussels Mobility, Brussels Region (Belgium)
  • Luxembourg Cycling Initiative (Luxembourg)
  • Conseil General du Bas-Rhin (France)
  • Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Italy)
  • Associazione Europea delle Vie Francigene (Italy)
  • ItinerAria (Italy)

 Associated partners:

  • Switzerland Mobility Foundation (Switzerland)
  • Regione Puglia (Italy)
  • DIRECCTE Alsace (France)
  • Toerisme Vlaanderen (Belgium)
  • Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Italy)
  • Tourism South East (UK)
  • Visit England (UK)
  • Ministère de l’Economie (Luxembourg)
  • Agenzia Nazionale del Turismo –ENIT (Italy)

NEWS FROM THE PROJECT

Start of the project in Canterbury 

Bari welcomes Eurovelo 5 project partners

First information panel in Department of Bas-Rhin 

Cycle-tourists stories

Eurovelo 5 in ITB Berlin 2017 

Via Francigena interregional committee on cycle route

Final event in Brussels

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Ornans, cittadina lungo il corso del fiume Loue

Situata nel verde cuore della Valle della Loue, Ornans, in Bourgogne/Franche-Comté, è un centro culturale ed artistico del primo altopiano del Giura.

Atipico, acquatico, artistico e… autentico di sicuro. Questa incantevole città è soprannominata “piccola Venezia del Doubs” in riferimento alle sue case pittoresche edificate su palafitte sulle rive del fiume Loue.

Ornans appare per la prima volta nella documentazione storica alla fine del XI secolo: viene infatti menzionato un castello, di cui purtroppo non è reperibile la data di edificaizone. Una delle cappelle, ancora oggi esistente e denominata Saint Georges chapel, è stata costruita nel 1289 da Ottone IV. Ornans possiede inoltre un ricco patrimonio di dodici monumenti storici e molte dimore.

Il pittore Gustave Courbet (1819-1877), antesignano del movimento realista, ha lasciato un’impronta senza precedenti a Ornans. Gran parte del suo lavoro è stato infatti portato avanti nella valle della Loue. Il suo museo ha assunto importanza nazionale e internazionale, con il ritorno della famosa “Quercia di Flagey” e con le sue numerose mostre di qualità.

La città offre ai turisti una vasta gamma di attività all’aria aperta, grazie al fiume che l’attraversa e alle scogliere che la circondano: è un grande parco giochi per canoa, arrampicata, mountain bike, pesca, trekking e arrampicata.

L’energia delle associazioni locali permette anche Ornans di distinguersi in vari ambiti, come le tradizionali feste estive dedicate ad Arti e Mestieri, i mercatini, l’accogliente mercato di Natale della prima domenica d’Avvento. Senza dimenticare dello sport con la “X-Trem sur Loue”: camminate e competizioni in mountain bike di fama internazionale. Nel 2017 questa prove sarà qualificante per il campionato del mondo di maratona.

Ornans ha combinato con successo la valrizzazione del suo passato con il desiderio di far crescere la sua posizione economica. Valorizzata dal suo tessuto locale di artigiani, Ornans è infatti diventata importante centro economico per la presenza di impianti industriali come Alstom, Guillin Emballages, ITW Rivex, DDLG Décolletage Luxe.