Via Francigena

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Il 2023 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

Sono iniziate le attività del 2024 lungo la Via Francigena e, come ogni anno, diamo uno sguardo alle statistiche del sito e ai numeri che sono stati registrati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene attraverso la distribuzione delle credenziali AEVF.

Il 2023 ha confermato una importante presenza internazionale lungo l’itinerario, a conferma della dimensione mondiale della Via Francigena, sempre più ricercata anche da un pubblico giovane e proveniente da continenti extra-europei. In merito a questo punto, sicuramente ha giocato un ruolo importante la guida in lingua inglese della casa editrice londinese Cicerone, la quale ha messo in circolazione i tre volumi Canterbury-Losanna, Losanna-Lucca, e Lucca-Roma. Cresce anche la presenza di pellegrini nel tratto meridionale, cioè lungo la Via Francigena nel Sud, la cui infrastrutturazione del percorso è in fase di crescita.

I pellegrini che hanno compilato il questionario al momento della ricezione della credenziale sono stati 3.840, circa lo stesso numero dell’anno precedente. Come sempre AEVF parla di stime e non di dati statistici ufficiali, in quanto sono distribuite anche altre credenziali, soprattutto in Europa, ed aumenta il numero di camminatori che percorre ogni anno tratti di percorso di 8-10 giorni utilizzando quindi la stessa credenziale su più annualità.

Il numero delle credenziali AEVF distribuite è stato di 15.667, ed il numero di punti di distribuzione del passaporto del pellegrino è stato di 118, con un aumento in Francia e Svizzera.

PROFILO DEI VIAGGIATORI

MODALITÀ DI VIAGGIO

La maggior parte dei pellegrini sceglie di percorrere il cammino a piedi (86%), con un lieve incremento rispetto l’anno precedente. In bicicletta il rimanente 14%, anche se è stato registrato qualche singolo pellegrino che ha percorso alcuni tratti del percorso a cavallo.

ETÀ

L’età di chi frequenta la Via Francigena conferma il trend dello scorso anno, che aveva visto un incremento del numero di giovani pellegrini. Nel 2024 si contendono il primato le fasce 25-34 anni e 55-64 anni con il 22%. Poco al di sotto, con il 21,4%, la fascia 45-54 anni. Il gruppo dai 35-44 anni è al 14%, mentre rispettivamente al 10,6% e al 10% ci sono i gruppi sotto i 25 anni e gli over 65.

GENERE

La componente maschile è del 51% mentre quella femminile è del 49%, con un aumento del secondo gruppo rispetto l’anno precedente.

NAZIONALITÀ

Ci sono dati importanti in relazione alla nazionalità. Il 2023 ha confermato la dimensione internazionale della Via Francigena, facendo salire a 55* il numero dei Paesi rappresentati lungo il cammino. Il gruppo dei camminatori più numeroso rimane quello italiano con la quota che scende di due punti, al 68% rispetto al 70% del 2022. È importante segnalare il grande boom di pellegrini dagli Stati Uniti, al secondo posto come numero di presenze. Appena staccati, nell’ordine, ci sono la Svezia, la Francia e l’Australia. L’interesse fuori Europa della Via Francigena ha spaziato dal Sud Africa alla Colombia, da Singapore alla Nuova Zelanda.

MESE DI PARTENZA

Uno degli scostamenti più grandi rispetto all’anno precedente è il mese di partenza, con aprile al primo posto (22%). Quasi un pellegrino su quattro si è messo in viaggio in quel periodo. Segue il mese di settembre al 16,5%, poi agosto al 14% e maggio al 13%. Giugno e ottobre sono rispettivamente al 9% e 7%.

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO

Per luogo di partenza il 2023 registra un podio tutto toscano, con Lucca (13%), San Miniato (11%) e Siena (7%). La città di Lucca è stata al primo posto anche l’anno precedente, confermandosi quindi come punto di partenza privilegiato per chi si mette in cammino sulla Via Francigena con l’obiettivo di raggiungere Siena o Roma come destinazione. Tra i punti di partenza, le prime città nella lista sono state Bolsena, Gambassi Terme e Roma.  Da segnalare nei top 10 anche il Colle del Grand San Bernardo (Svizzera) e la città di Canterbury (Regno Unito), infine Fidenza in Emilia-Romagna, sede della nostra associazione.

Per quanto riguarda le mete del pellegrinaggio al primo posto c’è Roma, con il 44%. L’arrivo nella Città Eterna, presso la Tomba dei Santi Pietro e Paolo, rappresenta un importante obiettivo di chi si mette in cammino. Al secondo posto Siena, al 24%. Mete importanti che sono state raggiunte con frequenza sono anche state Santa Maria di Leuca, punto terminale della Via Francigena nel Sud, il Colle del Gran San Bernardo e anche Canterbury, per coloro che hanno camminato da sud verso nord.

LE MOTIVAZIONI

Le motivazioni del viaggio lungo la Via Francigena confermano l’interesse per la condivisione (50%), elemento questo che viene indicato al primo posto. Il cammino è prima di tutto, infatti, un’occasione per condividere l’esperienza, una cena tra amici, una chiacchierata sul percorso oppure del tempo all’ostello con i viandanti conosciuti lungo la via. Al vertice delle motivazioni ci sono anche quelle culturale e turistica (al 38% e 35%), nonché quella spirituale e di ricerca personale (35%). Seguono le motivazioni ambientali, sportive, religiose, enogastronomiche.

DA SOLI O IN COMPAGNIA

Dati in controtendenza rispetto al 2022, quando il 54% degli intervistati aveva affermato di preferire il viaggio in 3 o più persone. Lo scorso anno al primo posto c’è stato il viaggio in coppia (39,5%), seguito da quello in solitaria (36,5%) ed infine in gruppo – almeno tre persone – (24%).

IL TESTIMONIUM A ROMA

Una notizia importante riguarda l’accoglienza dei pellegrini a Roma. Lo scorso anno è stato attivato il servizio della Fabbrica di San Pietro, con un desk dedicato nella Basilica. Il punto accoglienza è aperto dalle ore 07:30 alle ore 18:30 tutti i giorni. Il mercoledì (qualora ci fosse l’Udienza Papale in Piazza) dalle ore 13:00 alle ore 18:30. Inoltre, ogni giorno alle ore 18:00 presso l’Altare della Cattedra si celebra la Santa Messa del Pellegrino. Sono3.319 i pellegrini provenienti da 55 differenti Paesi (33 Europei e 22 extra Europei), che hanno compilato le statistiche facoltative al ricevimento del Testimonium. I mesi più frequentati sono stati agosto (563 moduli), settembre (660 moduli) e ottobre (537 moduli). La provenienza geografica internazionale è abbastanza in linea con i dati delle credenziali AEVF: nell’ordine Italia, Germania, Stati Uniti, Francia, Australia. La numerosa presenza tedesca, che non compare con numeri alti nelle credenziali AEVF, si giustifica per il fatto che i pellegrini sono soliti utilizzare la credenziale distribuita da un tour operator nazionale.

ARRIVO A BRINDISI

Nel 2023 l’accoglienza della Statio Peregrinorum di Brindisi, in Puglia, ha supportato l’animazione locale e la distribuzione del testimonium laico presso l’Accademia degli Erranti (Ex Convento delle Scuole Pie), una meravigliosa sede monumentale dove l’A.P.S. Brindisi e le Antiche Strade offre numerosi servizi per i Pellegrini, viandanti e camminatori (apertura lunedì-sabato ore 10-12 e 16-20). Sono stati accolti in sede 133 pellegrini e sono stati consegnati 103 testimonium.

LA VIA FRANCIGENA SUL WEB

Anche il web restituisce un forte interesse verso la Via Francigena, con circa 450.000 utenti unici e quasi tre milioni di visualizzazioni di pagina www.viefrancigene.org.

Il 66% ha guardato il sito su smartphone, 31% su desktop e 2% su tablet. Il 62,41% dei visitatori viene dall’Italia (67,86% nel 2022) ma la buona notizia è l’aumento di visitatori che provengono da Francia (8,88%), Svizzera (3,72%), Regno Unito (3,70%) e Stati Uniti (3,23%). Il numero complessivo del pubblico internazionale è aumentato del 5% rispetto al 2022.

Sul sito il 53% dei visitatori sono uomini e il 47% donne. L’età è così suddivisa: 25-34: 25,6%; 35-44: 25,5%; 45-54: 21,5%; 18-24: 16,6%; 55-64: 16,3%; 65+: 9,7%.

La pagina più visitata è quella del “percorso” con 152,179 visualizzazioni.

La tappa più visitata è stata quella “San Gimignano-Monteriggioni”, con 16.726 visualizzazioni.

*dato che è stato estrapolato dalla distribuzione credenziale AEVF e dalla consegna dei testimonium a Roma.

COME SONO ANDATI GLI ANNI PRECEDENTI? 👉 Dai un’occhiata ai dati nella pagina “Statistiche”

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Il 2022 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) riassume i numeri e i risultati del 2022 analizzando i dati raccolti da 3.985 intervistati che hanno compilato il sondaggio al momento della ricezione delle credenziali.

Nel 2022 i pellegrini sono tornati numerosi sulla Via Francigena, dando forti segnali di ripresa sulla frequentazione internazionale del cammino. Nonostante le restrizioni Covid-19, il turismo lento outdoor ha mostrato numeri in buona crescita.

I 3.200 km della Via Francigena, attraverso oltre 700 comuni e un percorso che si snoda per oltre l’80% in aree rurali, sono stati percorsi da viandanti provenienti da tutto il mondo con cifre complessive che si avvicinano al trend del 2019.

Come ogni anno, AEVF ha analizzato i numeri ricavati dalla distribuzione delle credenziali da parte dell’associazione. I dati che emergono sono da intendersi come stime indicative, non come numeri assoluti. Vanno fatte inoltre alcune considerazioni: non esiste oggi un osservatorio ufficiale che rileva i flussi dei camminatori sulla Via Francigena; statisticamente il 30% dei pellegrini utilizza la stessa credenziale in più anni; il 20% di viandanti non utilizza la credenziale; sono in circolazione anche altre credenziali oltre a quelle AEVF.

LE CREDENZIALI NEL 2022: VEDIAMO I NUMERI

In linea con le tendenze globali, nell’ultimo anno sono stati registrati più escursionisti sul percorso rispetto al 2021, hanno segnato dal successo della marcia a staffetta “Road to Rome” in occasione del 20° anniversario dell’AEVF. Circa 50.000 pellegrini hanno percorso la Via Francigena nel 2022 (rispetto ai 40.000 stimati nel 2021) con una permanenza media sul cammino di sette giorni. È quello che emerge dalla panoramica degli indicatori chiave, nell’analisi che segue sono stati considerati i dati di 3.985 intervistati che hanno compilato il sondaggio al momento della ricezione delle credenziali.

Il numero di punti di distribuzione delle credenziali AEVF in tutta Europa è aumentato da 95 nel 2021 a 115 nel 2022. Sono state distribuite ai pellegrini circa 17.500 credenziali.

IL PROFILO DEI VIAGGIATORI
Modalità di viaggio

I dati mostrano che la maggior parte dei pellegrini sceglie di percorrere il cammino a piedi (87%), mentre altri preferiscono viaggiare in bicicletta (13%).

Fasce d’età

Il gruppo più numerosodei pellegrini è tra i 25-34 e 55-64 anni, che costituiscono rispettivamente il 22% e il 21% del campione totale. Il consolidamento e l’aumento di un pubblico giovane sulla Via Francigena è un indicatore significativo e rilevante.

Seguono le classi 45-54 (19%) e 35-44 (15%). Insieme, questi quattro gruppi rimangono i pellegrini più attivi rispetto ai livelli del 2021. E’ del 10% il numero di escursionisti di età under 24 anni, mentre quelli senior over 65 costituiscono l’11%.

Sesso

La percentuale di escursionisti di sesso femminile e maschile rimane stabile rispetto al 2021 ed è pari rispettivamente al 44% e al 56%.

Nazionalità

Nel 2022 la Via Francigena è tornata ad attirare pellegrini da tutto il mondo, con ben oltre 40 Paesi rappresentati. I viaggiatori provenienti dall’Italia rimangono il gruppo più numeroso, anche se la loro quota scende al 70% ed aumenta invece la presenza internazionale sul percorso, anche grazie all’allentamento delle restrizioni sui viaggi causate dallo scoppio della pandemia. Le prime cinque nazionalità riscontrate tra i possessori di credenziali sono Italia, Francia, Stati Uniti, Spagna e Regno Unito, seguiti da Paesi Bassi, Germania, Canada e Australia. Ma è importante vedere l’interesse verso la Via Francigena anche fuori Europa: lo scorso anno sono stati accolti sulla Via Francigena pellegrini provenienti dalle Filippine, India, Brasile, Argentina, Cile, Sud Africa, Giappone, Nuova Zelanda.

Periodo di partenza

Nel 2022 i pellegrini scelgono ancora di partire soprattutto nel periodo estivo, anche se la frequentazione del cammino è ormai da estendersi su tutti i dodici mesi dell’anno: agosto è diventato il periodo di partenza più popolare (17%), seguito da luglio (15%) e giugno (14%). Si registrano numeri elevati anche per maggio (14%), aprile (13%) e settembre (12%).

Punto di partenza

Lucca, Gambassi Terme, Ivrea, San Miniato e Siena sono i punti di partenza più richiesti. La Toscana si conferma la terra più frequentata dai viandanti considerando l’intero percorso europeo. Per coloro che si mettono in cammino per tanti giorni, i punti di partenza più frequentati sono stati Canterbury (Inghilterra), Calais e Besançon (Francia), Losanna e Passo del Gran San Bernardo (Svizzera) oppure Aosta (Italia).

Motivazione del viaggio

La condivisione dell’esperienza (42%) e le ragioni spirituali (41%) sono citate più frequentemente come motivazioni di viaggio, seguite dall’attrattiva culturale e turistica dei luoghi visitati, scelte rispettivamente dal 36% e dal 35% del campione. Le motivazioni meno frequenti sono quelle ambientali (26%), sportive/fisiche (24%), religiose (13%) ed enogastronomiche (12%).

Da soli o in compagnia?

Nel 2022 la maggior parte dei pellegrini sceglie ancora di viaggiare in un gruppo di 3 o più persone (54%), il 31% preferisce camminare in coppia e il 15% da solo.

LA VIA FRANCIGENA: ATTIVITÀ DI SITO WEB e APP

Le statistiche del sito web evidenziano il crescente interesse per l’itinerario: nel 2022, il sito ha attirato circa 700.000 utenti e ha registrato quasi 4 milioni di pagine viste, con una presenza media di visitatori sul sito di 3’ 54”.

Per quanto riguarda l’App, questo strumento si conferma molto apprezzato dai pellegrini che la hanno scaricata per 15.113 volte (mesi principali: aprile 1.886, agosto 1.825, maggio 1.802). Top 5 provenienza utenti: Italia (7.779), Stati Uniti (1.185), Regno Unito (881), Francia (872), Svizzera (670). L’App è realizzata da AEVF ed è messa a disposizione gratuitamente a tutti i pellegrini che ne fanno richiesta.

LA NUOVA COMMUNITY DELLA VIA FRANCIGENA

Una delle iniziative che è stata lanciata da AEVF dopo Road to Rome 2021 è stata la creazione di una nuova community Facebook dedicata alla Via Francigena. Una pagina che ha visto l’iscrizione di 8.046 lo scorso anno, riportando numeri davvero importanti: 2.235 contenuti pubblicati, 9.011 commenti, 39.757 reazioni. Le lingue utilizzate dal pubblico sono tre: inglese, francese, italiano.

Clicca qui per confrontare le statistiche degli ultimi anni sulla Via Francigena

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La Francigena genera economia: le statistiche agli Stati Generali del Turismo

Gli scorsi 28 e 29 ottobre si sono svolti gli Stati Generali del Turismo a Chianciano Terme (SI). Si trattava della prima conferenza programmatica nazionale organizzata dal Ministero italiano del Turismo e promossa con l’intento di giungere all’elaborazione del Piano Strategico del turismo 2023-2027, attraverso l’ascolto e il lavoro condiviso di tutti gli operatori del settore, e incrementare la qualità e la quantità dell’offerta turistica nazionale. Perciò presentiamo qui alcune delle statistiche numeriche analizzate durante l’incontro.

Tra i tanti temi strategici presentati agli Stati Generali, sui quali puntare per accrescere la competitività del paese nello scenario del turismo globale, si è parlato anche di turismo sostenibile e responsabile. Analizzandone le statistiche, il Direttore dell’AEVF, Luca Bruschi, ha mostrato come l’esperienza di viaggio dei cammini deve essere considerata un asset competitivo all’interno dell’offerta turistica italiana.

Gli andamenti numerici del turismo legato alla Via Francigena

Il numero di pellegrinǝ sulla Francigena è in continuo aumento, e attualmente arrivano sul sentiero da 70 Paesi in tutto il mondo (provenienti dall’Europa, soprattutto Italia, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Paesi Scandinavi; e da fuori Europa soprattutto Stati Uniti, Canada e Australia). 8 pellegrinǝ su 10 torneranno sulla Via Francigena come turistǝ per approfondire la conoscenza dei luoghi e con una permanenza più lunga. L’economia intorno al cammino francigeno, oggi, vale già 25 milioni di euro e genera un’enorme ricchezza culturale per i borghi attraversati.

Attraverso la distribuzione credenziali AEVF, la stima di pellegrinǝ che nel 2019 hanno camminato almeno una settimana è stata di circa 50.000 individui. Nel corso del 2021, date le restrizioni dovute a Covid-19, i camminatori e le camminatrici stimatǝ sono stati circa 40.000.

Clicca qui per consultare tutti i dati del 2021

Identikit del pellegrino francigeno

Le statistiche rivelano che il/la pellegrinǝ che percorre la Francigena permane nel territorio mediamente 8-10 giorni ed ha una capacità di spesa giornaliera di 50/60€ per chi cammina per lunghe tratte, mentre aumenta sensibilmente per chi si muove nel weekend o entro la settimana. L’80% si sposta a piedi, il 20% in bicicletta. In leggera prevalenza c’è il pubblico femminile. L’età spazia da 16 a oltre 80 anni. AEVF ha stimato in 500 mila i camminatori, camminatrici e pellegrinǝ che, nell’ultimo decennio (‘12-‘21), hanno percorso l’itinerario per almeno una settimana. Il periodo? Si cammina tutto l’anno ma in prevalenza in primavera e in autunno: questo significa che si tratta di turismo qualificato in periodo di destagionalizzazione.

Le motivazioni che spingono modernǝ pellegrinǝ a intraprendere il lungo itinerario che conduce a Roma e prosegue per i porti della Puglia sono molteplici e rispecchiano le variegate esigenze della società contemporanea: per alcunǝ, una minoranza sia pur significativa, il cammino è una esperienza religiosa; altrǝ hanno motivazioni spirituali, culturali, paesaggistiche, gastronomiche, sportive, motivazioni fortemente associate al principio di mobilità lenta che contrasta con la frenesia che caratterizza la vita moderna.

I dati di IRPET

Da un recente studio IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Economica Toscana), nel decennio 2010-2019, a fronte di un aumento medio regionale dei pernottamenti del 23%, nei 28 comuni lungo il percorso si sono registrati aumenti nel settore turistico del 49%, mentre nei comuni nel raggio di 5 km dall’itinerario ci sono stati aumenti del 43%. Queste statistiche attestano che esiste un differenziale di competitività generato dalla presenza del cammino su un territorio.

La Via Francigena come promotrice del turismo lento in Europa

È importante continuare a promuovere l’offerta turistica sulla Via Francigena rinforzando il sistema dell’accoglienza, percorso, manutenzione e promozione, e allo stesso tempo arricchendo il network di partner con collaborazioni mirate pensate alla viabilità del flusso pellegrino. Tra le ultime partnership attivate dall’Associazione, uno sconto speciale dedicato a chi è munito di credenziale perché possa spostarsi lungo l’itinerario a un prezzo agevolato su uno degli autobus Flixbus: un accordo nato a partire dall’analisi di pellegrinǝ che possono così spostarsi fra oltre 40 tappe dell’itinerario o tornare a casa al termine del cammino, godendo di un 10% di sconto e con la possibilità di trasportare anche la propria bicicletta. Un best practice estendibile ai 4 Paesi attraversati dal sentiero, che potrebbero promuovere l’itinerario come ‘prodotto bandiera nazionale.

Sono inoltre da tenere a mente i due prossimi traguardi che doneranno ancora più visibilità al cammino: la candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO e il Giubileo del 2025, per il quale auspichiamo l’arrivo di almeno 100.000 pellegrinǝ a piedi e in bicicletta in Piazza San Pietro a Roma.

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Il 2021 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha analizzato un campione di 1430 credenziali distribuite durante il 2021, rendendo disponibili alcuni importanti dati statistici.

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Turismo: Via Francigena, in Toscana +630.000 presenze in 10 anni

L’impatto positivo sui flussi del turismo dopo gli interventi di ristrutturazione, valorizzazione e promozione condotti dalla Regione Toscana insieme ai Comuni lungo la Via Francigena ha avuto come risultato la presenza di 613.000 pellegrini in più nel decennio 2009 – 2019 rispetto al decennio precedente.

Questo è quanto riporta uno studio di IRPET, Istituto Regionale per la Programmazione Economica Toscana, che aggiorna così una ricerca precedente realizzata nel 2014 (con riferimento al periodo 2009 – 2012).

Per vedere la sintesi dei risultati dello studio IRPET clicca qui

Vedi i risultati precedenti della Via Francigena secondo gli studi IRPET

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Il 2019 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

Riportiamo una fotografia di sintesi sull’andamento della Via Francigena nel 2019 attraverso l’analisi a campione di 2.000 credenziali AEVF e alcune riflessioni. Si tratta di stime, non esaustive, ma utili per stimolare riflessioni sulle potenzialità della Via Francigena. Proprio la Via Francigena, gli itinerari culturali e il sistema del cammini rappresentano un esempio ideale di turismo post-pandemia. 

Invitiamo a consultare il documento completo di tutti i dati, disponibile al seguente link.

DATI IN EVIDENZA

  • La Via Francigena diventa sempre più internazionale: le persone provengono da oltre 60 Paesi! In Europa, oltre l’Italia, i grandi frequentatori del cammino sono francesi, tedeschi e svizzeri;
  • Dall’America incrementano Sati Uniti e Canada. In Asia emergono Cina, Corea del Sud, Giappone;
  • A piedi l’80%, in bicicletta il 19,7%, a cavallo lo 0,3%;
  • La scelta dell’accoglienza si conferma al 50% presso ostelli, l’altro 50% presso strutture che offrono maggiori servizi;
  • I luoghi preferiti per la partenza: Passo del Gran San Bernardo, Lucca, Siena, Fidenza e Pavia in Italia. Losanna in Svizzera;
  • La Via Francigena abbraccia un pubblico tra 16 e 80 anni. Cresce la fascia 25-34 anni;
  • Il profilo del pellegrino: istruito, appassionato di cultura e natura, curioso, alla ricerca di esperienzialità, amante del buon cibo lungo il cammino.
  • Aumentano il numero di servizi ed imprese che sostengono la Via Francigena;
  • La Via Francigena favorisce lo sviluppo dell’economia dei territori;
  • La stima dei camminatori 2019 è di 50.000, suddivisi sul percorso europeo;
  • Sul sito www.viefrancigene.org oltre 4 milioni di pagine visitate e registrati 620.000 utenti;

CREDENZIALI. Sono aumentati i punti di distribuzione delle credenziali AEVF, grazie anche alla collaborazione di molti uffici del turismo e associazioni locali. Si è passati da 52 a 74 unità lungo tutto il tratto europeo.  Tra i nuovi punti si segnalano, tra gli altri, Canterbury (UK), Parigi (FR), Orsiéres (CH), Aosta, Milano, Viterbo (IT). Per la Via Francigena nel Sud, Monte Sant’Angelo e Barletta.

IL PROFILO DI CHI VIAGGIA. Il mezzo di trasporto? A piedi per l’80%, in bicicletta per il 19,7% e a cavallo per lo 0,3%. L’età media dei pellegrini è così suddivisa: 8% tra 18-24; 21% tra 25-34, 18% tra 35-44, 19% tra 45-54, 22% tra 55-64, 10%. I giovani sotto i 17 anni il 2%.
La percentuale di uomini e donne registrata è stata rispettivamente di 52% e 48%.
I mesi di partenza preferiti sono stati, nell’ordine, agosto (19%) e settembre (16%), aprile (12%) e ottobre (12%). I mesi freddi, da dicembre a gennaio, hanno raccolto oltre il 10% di camminatori.

La nazionalità di riferimento rilevata dalla credenziali AEVF è stata in prevalenza italiana (70%) a conferma di tre fattori: una tendenza in crescita nella Penisola di un turismo fatto di esperienzialità, outdoor e di cammini; la poca conoscenza della Via Francigena al di fuori dell’Italia; in alcuni Paesi, come Germania e Paesi Bassi, i tour operator e associazioni distribuiscono una loro propria credenziale.

Per quanto riguarda le nazionalità più presenti sulla Via Francigena, in Europa si segnalano, in ordine decrescente: Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio. Dall’America sono in prevalenza gli Stati Uniti e Canada i Paesi di riferimento per la parte nord, Brasile e Argentina per la parte sud. Dall’Asia, è rilevante l’incremento di pellegrini dalla Cina, Corea del Sud e Giappone. L’Australia si conferma un continente “amico” della Via Francigena con un flusso costante di pellegrini verso tutto il tratto europeo del cammino. In totale si contano oltre 60 Paesi rappresentati sul cammino, tra i quali Singapore, Nuova Zelanda, Taiwan. Si evidenzia un enorme spazio di crescita che, con un’adeguata azione promozionale, può arrivare a decuplicare i numeri attuali della Via Francigena.  

LA PARTENZA, UNA META, TANTE METE. Interessanti i dati relativi ai diversi punti di partenza della Via Francigena in Italia. In ordine sono: il Passo del Colle del Gran San Bernardo 17%, Lucca 15%, Siena, Fidenza e Pavia 6%. Seguono poi Siena, Acquapendente, Viterbo. Sono comunque molteplici i luoghi scelti per la partenza in ognuno dei quattro Paesi. Canterbury per l’Inghilterra, km zero del cammino. Per la Svizzera, emerge Losanna.
Per quanto riguarda la meta finale del viaggio, la città di Roma e la Basilica di San Pietro in Vaticano sono stati il punto di arrivo per il 48% dei viandanti.

LE MOTIVAZIONI. Quali sono le motivazioni dei pellegrini? Si confermano quelle spirituali, legate alla ricerca e a un contesto immateriale che ben si coniuga con l’esperienza del cammino. La motivazione spirituale, per la maggior parte, viene abbinata a quella del turismo culturale.

L’andamento del 2022 conferma per certi versi quanto già registrato, ad esempio sulla preferenza del percorrere il cammino a piedi rispetto all’uso bici, e della nazionalità dei pellegrini che conferma l’attrattività della Via Francigena soprattutto verso gli italiani, sebbene l’interesse verso il cammino stia crescendo sempre di più sia dentro che fuori dall’Europa. Tra le motivazioni che spingono ad intraprendere il viaggio è sempre presente una componente spirituale per alcuni, ma le ragioni sono per lo più legate a preponderante desiderio di vivere la natura praticando attività sportiva e in buona parte di scoprire nuovi gusti e sapori.

L’esperienza del cammino della Via Francigena è un viaggio in condivisione, poiché molti partono in gruppo o in coppia. Questo perchè, anche per i pellegrini più esperti, vivere il cammino insieme consente di affrontare le bellezze e le difficoltà condividendo le emozioni, un fattore che rende realmente indimenticabile l’esperienza. Nel tempo sono nati e cresciuti gruppi anche online per lo scambio di consigli e informazioni, oltre che di racconti sui viaggi lungo la Via Francigena. In questo può sicuramente essere utile la app di All Trails, in cui è possibile scambiare suggerimenti e segnalazioni lungo i percorsi del cammino e scaricare mappe, fruibili anche offline, ma anche foto del proprio viaggio in tempo reale.

LE SFIDE PIU’ GRANDI PER IL FUTURO. Nel futuro più immediato si tratterà in primis di capire come la Via Francigena e tutto il suo sistema di accoglienza, ospitalità ristorazione, servizi, riusciranno a reagire all’emergenza sanitaria COVID ancora in corso, anche in base alle direttive che verranno prese ai livelli nazionali. Questo è uno dei punti che, tra gli altri, verrà discusso con il Comitato Europeo di Coordinamento Interregionale Internazionale (CECTI) convocato da AEVF per il 28 aprile 2020 in via telematica. In questa fase di incertezza, anche per il turismo, è importante cercare di trovare strategie comuni per affrontare al meglio il futuro della Via Francigena, outdoor e cammini.

I dieci punti strategici per il futuro: la promozione internazionale ed servizio dell’accoglienza pellegrina con particolare riferimento ad ostelli, strutture religiose, rifugi per viandanti. Un maggiore protagonismo e consapevolezza di regione Lazio, la “Galizia” della Via Francigena, per far decollare la Via Francigena. Utilizzare al meglio i 20 milioni di euro che il Ministero dei Beni Culturali Italiano ha assegnato al tratto italiano del percorso, nonché perfezionare un sistema strutturato di manutenzione del percorso su scala europea. Necessario implementare gli strumenti di comunicazione e lo story telling del cammino, così come occorre recuperare i valori spirituali della Via Francigena, iniziando a pensare al Giubileo 2025. Servirà la creazione di un osservatorio unico e un obiettivo da non mancare è quello della candidatura europea della Via Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Ritengo fondamentale che si lavori allo sviluppo e fruizione di alcuni tratti simbolici del cammino, percorribili in 8-10 giorni, come ad esempio Canterbury-Arras, Arras-Reims, Besançon-Losanna; Martigny-Ivrea o Fidenza-Lucca. Ampliare infine la collaborazione con le associazioni amiche e trails angels lungo la Via Francigena per la sua animazione su scala locale.

Luca Bruschi
Direttore AEVF

Si invita a scaricare il documento completo di tutti i dati, qui allegato in formato scaricabile.

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Il 2016 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

L’Associazione Europea delle Vie Francigena fornisce dati sul profilo del camminatore, pellegrino ed escursionista in viaggio sull’itinerario europeo.
Il camminatore va a quatto o cinque km all’ora. Il pellegrino ama prendere tempo per sé, fermarsi e sostare in luoghi non conosciuti. Non ama adeguarsi alle scadenze durante il cammino, occasione che diventa momento di incontro, conversazione, ascolto. Un viaggio che si trasforma in scoperta di noi stessi e degli altri, immersi nella grande bellezza della Via Francigena. E come afferma Lacarrière, “Camminare ai giorni nostri, non è tornare ai tempi del Neolitico, ma piuttosto essere profeti”.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha valutato 2.000 schede auto-compilate da pellegrini che hanno chiesto la credenziale nel 2016, su un totale di quasi 12.000 distribuite, per definire meglio il profilo del viaggiatore della Via Francigena. Parliamo di un campione che non ha le caratteristiche statistiche della significatività rispetto all’universo dei camminatori e dei pellegrini francigeni. Si tratta di una mera valutazione di AEVF sulla base delle  schede e di informazioni provenienti dai membri AEVF dell’itinerario, anche se vengono fornite informazioni utile per conoscere meglio il profilo del pellegrino del terzo millennio. Lo scorso anno sono stati stimati circa 40.000 camminatori.
Dal sondaggio si possono mettere in evidenza i seguenti punti:
  • La Via Francigena accoglie un pubblico sempre più internazionale.
  • Vengono scelte dai pellegrini tutte le modalità di alloggio, dagli ostelli alle strutture che offrono maggiori servizi
  • La Via Francigena è un cammino “intergenerazionale”, con una fascia che si allarga tra 16 e 75 anni
  • Nascono lungo il cammino servizi ed imprese a sostegno dell’itinerario
  • La Via Francigena favorisce il dialogo tra i territori e stimola il senso di appartenenza delle comunità locali
FASCE DI ETA’. La via Francigena diventa sempre più un grande itinerario culturale europeo in grado di attirare persone da tutto il mondo. Un cammino “intergenerazionale” che coinvolge tutte le classi di età, da 16 a 75, con aumento di presenze over 70 ed un forte incremento degli under 20 rispetto al 2015. Le fasce più rappresentate sono tra 40-60 anni (41%). A seguire, non distanti, la fascia 30-40 e 20-30 anni. Chi cammina è un tipo autonomo, ben informato, ama organizzarsi in modo autonomo ed acquista prodotti editoriali dedicati al cammino.

IL MEZZO DI TRASPORTO. Si conferma il trend di pellegrini che si mettono in cammino a piedi (79%), in aumento di 4 punti sul 2015. Sicuramente il numero costante di pellegrini che percorrono in bicicletta la via Francigena (21%) rappresenta una grande opportunità per ampliare maggiormente la fruizione della Via Francigena agli amanti della bici. Necessario aumentare i servizi nel percorso e accoglienza, oltre alla messa in sicurezza del percorso che necessita di investimenti adeguati.
Un pellegrino su tre ama partire in gruppo, o almeno con un altro compagno di viaggio fin dalla partenza.

MOTIVO DEL VIAGGIO. La motivazione principale di chi si mette in viaggio sulla via Francigena è il cammino stesso, prima ancora della meta. Ma una delle vere motivazioni è quella deI “saper perder tempo”, oggi considerato nella società moderna quasi inopportuno perché siamo sempre a cercare di recuperare il tempo che ci manca. Emergono la spiritualità, conoscenza dell’io e ricerca intima che avvicina con la natura e con l’ambiente che ci circonda. La Via Francigena offre un tempo per riflettere, per pensare, per scoprire. L’aspetto culturale è altrettanto importante: il cammino riserva un viaggio nella storia, nel tempo e nella cultura europea.  Rimane stabile al 15% la motivazione religiosa. In crescita l’interesse legato alla scoperta dei prodotti gastronomici del territorio che spesso sono in grado di allietare la tappa a fine giornata e diventano un modo per conoscere le tradizioni locali lungo la Via Francigena.

PROVENIENZA. La conoscenza della Via Francigena è in aumento su scala europea. Se è vero che circa il 70% è italiano, sempre più la Via Francigena si rivela un itinerario internazionale che attira pellegrini da tutto il mondo. In Europa i camminatori più numerosi provengono rispettivamente da Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Austria, mentre dal resto del Mondo le provenienze maggiori arrivano da Stati Uniti, Canada, Brasile, Norvegia, ma si segnalano presenze in aumento da Giappone, Corea del Sud, Australia, Messico, Perù, Venezuela.

PERIODO E TAPPE DI PARTENZA. Nonostante il clima caldo, la maggior parte delle partenza si concentra nel periodo estivo: luglio ed agosto sono i mesi che vedono sul cammino una maggiore frequenza, anche in relazione alla possibilità di prendere le vacanze per un medio-lungo periodo.  Nel periodo primaverile e autunnale si concentra invece in modo maggiore la presenza di pellegrini non italiani. Da segnalare che si registrano presenze di pellegrini tutto l’anno, anche nei mesi invernali dicembre, gennaio, febbraio.
Alcune località sulla Via Francigena sono ritenute particolarmente strategiche per cominciare il cammino, almeno è quanto emerge dall’analisi dei dati. In Svizzera un numero crescente di pellegrini inizia da Losanna: splendida città sul lago di Lemano, facile da raggiungere e  a due passi dalle Alpi. In alcuni giorni di cammino si arriva ad uno dei luoghi mitici del percorso, il Passo del Gran San Bernardo. Lo stesso Passo è un altro dei luoghi preferiti dai camminatori con luogo di partenza. In Italia le città scelte principalmente per la partenza sono Fidenza, Lucca, Siena, Viterbo.

PERIODO DI CAMMINO E SOGGIORNO. Il periodo medio è di 7-8 giorni (50%), anche se molti scelgono di camminare ad esempio nei weekend o nei “lunghi” ponti primaverili sulla Via Francigena. Oltre il 20% cammina invece più di due settimane.
La metà dei pellegrini preferisce dormire in ostelli comunali, religiosi o privati. Quello che conta è lo spirito di condivisione ed accoglienza, a partire da un pasto a fine tappa che diventa occasione di scambio sulle esperienze vissute. Chi si mette in cammino per un lungo periodo sulla Via Francigena preferisce decisamente queste strutture, più affini alla dimensione del cammino. Chi viaggia per periodi più brevi, preferisce strutture che offrono maggiori confort e servizi, come hotel e/o B&B, dai quali ci si aspetta sempre comunque una attenzione di riguardo verso la categoria dell’escursionista. Sicuramente l’aumento di strutture ricettive a basso costo, in primis ostelli e ospitali, diventa l’elemento più importante per aumentare il flusso di pellegrini.

IL CAMMINO COME FILOSOFIA DI VITA. L’analisi conferma un forte trend in atto in questi anni, in aumento anche in Italia. Quello cioè del cammino inteso in tutte le sue forme e dimensioni, un’ “arte” che da un paio di secoli almeno viene celebrata da autori molto famosi (Rousseau, Hermann Hesse, Thoreau, Leigh Fermor, Ollivier, Muir), ma anche di autori meno noti per lo meno a noi italiani. E’ davvero una bella rivoluzione lenta quella che mette al centro il camminare, la sensorialità, la spiritualità, l’autenticità legata al viaggio. Come segnala uno dei massimi esperti di cammini, lo scrittore francese David Le Breton, è in atto un forte cambiamento positivo della cultura del camminare ed il camminatore stesso ha acquisito una dignità sociale. “Lo statuto del camminare è cambiato moltissimo in una trentina d’anni, affidandosi solo al proprio corpo e alla propria volontà, è un anacronismo in un’epoca di velocità, istantaneità, efficienza, rendimento, utilitarismo.”

2017: ANNO DEL BOOM E OPPORTUNITA’ PER I TERRITORI. I pellegrini sono già in cammino sulla Via Francigena da inizio anno. Per il 2017 ci si aspetta un vero boom in grado far aumentare la conoscenza di questo percorso europeo, anche grazie ad impegno sempre maggiore di istituzioni, associazioni e operatori privati. Si accendono i riflettori soprattutto sui piccoli comuni, quelli che compongono l’Europa “minore” e che sono stati celebrati al recente Forum sulla Via Francigena a Monteriggioni lo scorso 28 gennaio.
I territori possono giocare un ruolo molto importante per favorire la messa in rete dell’humus imprenditoriale e creativo attirando energia positiva e fiducia. Il tema dell’occupazione (non solo giovanile) oggi è più che mai al centro delle politiche europee,nazionali e regionali. La Via Francigena e tutti gli altri cammini ad essa collegati, possono diventare ottime piattaforme sperimentali per generare flussi occupazionali intorno a temi culturali, declinati in tutte le loro molteplici forme di sostenibilità ed accessibilità.
Luca Bruschi
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L’impatto socio-economico della Via Francigena in Toscana. Studio IRPET

Patrimonio ambientale e culturale come volano per lo sviuppo economico, sociale e per lo sviluppo delle politiche locali. Il caso di studio della Via Francigena in Toscana.

Il Volume “The European Pilgrimage Routes for promoting sustainable and quality tourism in rural areas” è il risultato dei lavori della Conferenza Internazionale sui percorsi di pellegrinaggio in europa per la promozione del turismo sostenibile e di qualità nelle zone rurali che si è svolta dal 4 al 6 dicembre 2014 a Firenze ed è stata organizzato dall’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con la Regione Toscana, il Dipartimento di Studi qualità della vita e Dipartimento di Scienze Agrarie – Università di Bologna, l’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria e dall’Associazione Europea della Via Francigena. La Conferenza ha coinvolto 150 esperti provenienti da 18 paesi ed è stata divisa in cinque aree di discussione: la conservazione e l’evoluzione del paesaggio lungo le rotte; qualità della vita e impatto sociale; il turismo e lo sviluppo locale; la sostenibilità nelle aree rurali; strumenti e metodi per la costruzione di una attrazione turistica.

L’IRPET ha contribuito con il paper The European Cultural Routes as engine for sustainable development. The case of Via Francigena in Tuscany realizzato da Enrico Conti, Sabrina Iommi, Stefano Rosignoli, Leonardo Piccini.

Il Volume “The European Pilgrimage Routes for promoting sustainable and quality tourism in rural areas” a cura di Gianluca Bambi e Matteo Barbari, ( Firenze university press 2015), può essere scaricato dalla pagina dedicata sul sito Firenze Universitary Press

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