Via Francigena

Categorie
news-import

L’anno della Via Francigena

Oggi la Via Francigena è al centro di riflettori internazionali, lo dimostra il numero di pellegrini che negli ultimi anni (e soprattutto recentemente) si sono messi in cammino da Canterbury a Roma, alcuni proseguendo per l’Italia del sud in direzione Gerusalemme. Arrivano dal Nord e dal Sud America, dall’Asia e da numerosi Paesi Europei, molti dei quali hanno già percorso diverse volte i cammini verso Santiago.

VIA FRANCIGENA, CAMMINO EUROPEO. Intorno al tracciato della Via Francigena si è via via realizzato, in virtù della componente religiosa in un primo momento e laica successivamente, il concetto stesso di Europa. Questo cammino millenario è sinonimo di ricerca interiore e spiritualità da una parte, ma oggi rappresenta anche, più compiutamente, un modo di conoscere, capire, riappropriarsi della memoria e delle radici dell’Europa, attraverso l’incontro di culture diverse: un cammino che ripercorre i passi del vescovo Sigerico attraverso 1.000 anni di storia lungo circa 1.000 miglia da Canterbury a Roma, passando Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Un cammino che prosegue poi verso le coste della Puglia, a Santa Maria di Leuca, guardando verso Geruselemme e le connessioni con la Via Egnatia e la Via orientale della Seta. Proprio nei giorni scorsi la Via Francigena è stata riconfermata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Oggi la Via Francigena è un percorso straordinariamente bello, inaspettatamente nuovo e originale anche per chi già conosce i luoghi attraversati. Cambia il punto di vista, cambia il ritmo. Ed arrivare in uno di questi luoghi a piedi, camminando lentamente, cambia definitivamente la nostra percezione della meta stessa.

 

IL BOOM DEL CAMMINO FRANCIGENO. Il boom è sotto gli occhi di tutti, questo anche in virtù dell’anno speciale dedicato ai Cammini lanciato dal Ministero italiano per i Beni Culturali e Turismo e del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Sicuramente questa “esplosione pacifica” legata alla Francigena e agli itinerari slow è anche riconducubile ad una nuova tendenza sociale che vede nel camminare uno stile di vita che maggiormente ricerca il benessere psico-fisico, la possibilità di riappropriarsi di uno dei beni più preziosi di cui disponiamo: il tempo. Camminare significa anche aprirsi al mondo ed esplorare con occhi nuovi percorsi o territori che magari già conosciamo. Come riporta il sociologo David Le Breton “L’atto del camminare riporta l’uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi (…) Spesso camminare è un espediente per riprendere contatto con noi stessi!”

Oggi grazie all’impegno di istituzioni, associazioni, volontari, operatori culturali è in forte aumento l’ospitalità per pellegrini lungo la via, si riscontra una maggiore attenzione alla segnaletica e manutenzione, si percepisce un grande senso di appartenenza e di identità verso la Francigena nei territori che si attraversano: le comunità locali, infatti, rappresentano il biglietto da visita più importante per far decollare la via Francigena nella sua dimensione ospitale e legata all’accoglienza. L’itinerario francigeno sta generando anche un importante sviluppo socio-economico ai territori, cosi come sta favorendo la nascita e lo sviluppo di altri importanti cammini. Non a caso la Via Francigena coinvolge piccoli comuni e centri minori che diventano luoghi vitali proprio grazie alla valorizzazione di un itinerario europeo come questo e mettendosi in rete tra di loro.

 

PROGETTI IN CORSO. Una bella notizia per i camminatori è la nuova guida ufficiale realizzata da Terre di Mezzo, realizzata in collaborazione con le regioni italiane e l’Associazione Europea delle Vie Francigene. La guida, in fase di ultimazione, sarà anche pubblicata in inglese entro la fine dell’anno. Si sta altresì cercando di mettere insieme i territori dal Passo del Gran San Bernardo a Canterbury per una guida ufficiale di questa tratta.

Un altro riferimento al motivi di rilancio della Francigena è il proliferare della letteratura di viaggio. Un fenomeno in grande crescita che ha visto diffondersi una letteratura legata alla Francigena, dai romanzi alle guide, dai diari di viaggio ai blog culturali, dalle riviste specializzate di settore ad approfondimenti culturali. Un trend che si manifesta anche in altre declinazioni quali Festival musicali, culturali o legati alla riscoperta delle antiche tradizioni, mestieri, gastronomia legati alla Francigena. Primo fra tutti il Festival “Via Francigena Collective Project” (realizzato da AEVF e Civita), una rete di eventi culturali francigeni che si svolgono da Canterbury a Santa Maria di Leuca, allargandosi ad altri cammini, da maggio a ottobre, coordinati da  AEVF e da Associazione Civita di Roma. La sesta edizione del Festival 2016, diretto da Sandro Polci, prevede un cartellone di quasi 700 eventi animerà la francigena nei prossimo mesi.

In cantiere altri progetti importanti legati allo sviluppo della Francigena, come quelli sull’accessibilità (da ricordare in primis il grande impegno di Pietro Scidurlo su questo tema), la segnalazione del percorso in bicicletta con la CicloVia Francigena e progettualità legate allo sviluppo della Via Francigena a cavallo. Oggi, insomma, stanno ruotando tantissime progettualità intorno allo sviluppo di questo itinerario culturale europeo. Due progetti speciali in particolare lo confermano: la recente costituituzione del Comitato promotore per la candidatura della Via Francigena a patrimonio mondiale dell’UNESCO e il lavoro avviato per l’estensione della certificazione della Via Francigena del Sud itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

CAMMINARE SULLA FRANCIGENA OGGI. Camminare sulla Francigena significa oggi credere anche in una forte cooperazione culturale, territoriale, turistica, di coesione sociale e sviluppo ambientale, con particolare attenzione ai temi-simbolo dell’Europa. Esso contribuisce a rafforzare la dimensione democratica dello scambio e del turismo culturale attraverso il coinvolgimento di reti, associazioni ed autorità locali e regionali, università e organizzazioni professionali, nonché a conservare il variegato patrimonio di temi ed itinerari turistici alternativi.

Chiunque ha il diritto di continuare a percorrerla, amarla, conoscerla e di avvicinarsi ad essa, senza distinzione di credo, classe sociale o motivazione di percorrenza, così come avviene da oltre mille anni. Buon cammino.

Luca Bruschi

 

 

Categorie
news-en-import

The Year of the Via Francigena

The Via Francigena is currently the focus of international attention, as demonstrated by the number of pilgrims (especially recently) that have set out from Canterbury to Rome, some continuing to the south of Italy to Jerusalem. They come from North and South America, Asia and Europe, and many have already traveled the paths to Santiago several times.

THE VIA FRANCIGENA, A EUROPEAN CAMINO. Along the Via Francigena, the concept of Europe emerged, first by virtue of its religious connection and then by the lay. This millennial journey is synonymous with soul searching and spirituality, and by connecting different cultures, it is also a way of knowing, understanding, reclaiming memory and roots; a journey that retraces the steps of the bishop Sigeric through 1,000 years of history along the more than 1,000 miles from Canterbury to Rome, passing through England, France, Switzerland and Italy.  A journey that continues towards the coast of Apulia, Santa Maria di Leuca, towards Jerusalem, connecting with the Via Egnatia and the eastern Silk Road.  Just within the last few days the Via Francigena has been reconfirmed as a Cultural Route of the Council of Europe.

The Via Francigena is an extraordinarily beautiful path, unexpectedly new and original even for those who already know the places visited, as it changes one’s point of view and rhythm.  When one arrives in these places on foot, walking slowly, the perception of the goal itself changes.

THE BOOM OF THE FRANCIGENO WAY. The ‘boom’ taking place on the Via Francigena is clear, in particular in this special year dedicated to walking launched by the Italian Ministry for Cultural Heritage and Tourism and the Jubilee of Mercy proclaimed by Pope Francis. Surely this “peaceful explosion” linked to the Francigena and the slow routes is connected to a new social trend that sees walking as part of a lifestyle focused on mental well-being and the ability to regain possession of one of the most valuable assets of all: time. Walking also means opening up to the world and exploring paths that may be familiar to you with new eyes. As reported by the sociologist David Le Breton “The act of walking brings human beings to the happy consciousness of their own existence, plunging them into an active form of meditation that calls for the full participation of all the senses… Often walking is a means of becoming reacquainted with ourselves! “

Thanks to the efforts of institutions, associations, volunteers and professionals working on culture, hospitality offered to pilgrims is steadily increasing, greater attention is being given to signage and maintenance, and the route is beginning to feel more connected to the identity of the territories that are crossed.  The local communities, in fact, represent the most important element in the provision of hospitality and information along the Via Francigena. The Francigena is also generating important socio -economic development of the territories, and supports the creation and development of other major routes. Not surprisingly, the Via Francigena incorporates many small towns and villages that become vital places thanks to the enhancement of a European route like this and by networking with each other.

ONGOING PROJECTS. Good news for walkers is the new official guide created by Terre di Mezzo, in collaboration with the Italian regions and the European Association of the Vie Francigene. The guide, which will soon be made available, will also be published in English later this year.  Future projects include an official guide on the section from Canterbury to the Great St. Bernard Pass.

Another reason why the Francigena is currently experiencing so much popularity is the proliferation of travel literature. A fast growing phenomenon that has seen a diffusion of literature related to the Francigena, from novels to guides, travel journals to cultural blogs, from specialized magazines to those offering cultural insights. This trend is also manifesting itself in other forms such as festivals for music, culture or related to the rediscovery of traditional crafts, skills and food. First among all of these is the “Via Francigena Collective Project” (produced by AEVF and Civita), a network of Francigena cultural events taking place from Canterbury to Santa Maria di Leuca, extending to other paths, from May to October, and coordinated by AEVF and the Associazione Civita di Roma. The sixth edition of the Festival 2016, directed by Sandro Polci, envisages a program of nearly 700 events which will animate the Francigena in the next months.

Other important projects in the pipeline related to the development of the Francigena include: increased accessibility (remembering the great commitment of Peter Scidurlo on this issue), the signing of the bike path with CicloVia Francigena and projects related to the development of the Via Francigena on horseback. In short, there are currently several exciting projects in progress for the further development of this European cultural route. Two special projects in particular confirm this: the recent establishment of the organizing committee for the nomination of the Via Francigena as a world heritage site by UNESCO and the work started for the extension of the certification of the Via Francigena South Cultural Route of the Council of Europe.

WALKING ON FRANCIGENA TODAY. Walking on the Francigena today means believing in a strong cultural, territorial and tourist cooperation consisting of social cohesion and environmental development, with particular attention to symbolic issues of Europe. The Francigena helps to strengthen the democratic dimension of exchange and cultural tourism through the forging of networks between associations, local and regional authorities, universities and professional organizations, as well as in preserving the diverse heritage of themes and alternative tourist itineraries.

Everyone has the right to travel the route, to love it, know it and get closer to it, without any distinction of creed, class or motivations, as has been the case for over a thousand years.

Buon cammino. 

Luca Bruschi

Categorie
news-fr-import

Première rencontre sur la Via Francigena à Mormant

Le samedi 14 mai de nombreuses personnes sont venus à Leffonds pour une première rencontre sur la Via Francigena.

Les élus locaux avaient fait le déplacement
M. Sido Président du Conseil départemental, Mme Lavocat, Vice-Présidente du Conseil départemental, Monsieur Stephane Martinelli, conseiller départemental, Monseigneur de Metz Noblat, Évêque de Langres, M. Tedeschi Massimo, Président de l’association Européenne de la Via Francigena, Mr Bruschi Luca (Directeur de la même association),   M. Villeger Jean, Vicaire épiscopal.

Dès 9 h 00 Charles Myber présentait avec M.Tedeschi une exposition sur la Via Francigena en présence de Madame le Maire de Leffonds.  Leur principal objectif est de fédérer les associations, les institutions régionales, les départements, les communautés de communes autour d’un projet de tourisme durable afin de proposer un « produit culturel » et de permettre aux régions traversées, d’en tirer le meilleur profit économique. Tous les élus ont partagé le même élan en encourageant les acteurs de cette initiative dans la continuité de leurs actions. Tout le monde s’est retrouvé en l’église Saint-Denis pour une intervention de Monseigneur de Metz Noblat sur le sens du pèlerinage.

Le pèlerinage est une démarche qui a un sens, un but, une motivation. C’est un temps de remise en cause, un moment de quête et de questionnement. Après les passages difficiles ou risqués, il y a les bonheurs de la route, les moments heureux, qui peuvent être, eux aussi, comparés à ceux que nous rencontrons dans notre vie quotidienne. Ce fut ensuite l’inauguration d’une plaque de pèlerin sur le mur de l’église, suivi d’une marche de Leffonds à Mormant pour plus d’une centaine de participants. Une plaque a également été inaugurée sur l’abbaye. Les plaques ont été offertes par l’office de tourisme des Trois forêts qui avait également en coordination avec l’association de Mormant installé des stands de librairie et de découvertes. Après une visite du site de Mormant plus d’une centaine de personnes ont partagé sur place sous une grande tente l’assiette du pèlerin. Tout le monde était ravi, l’ambiance était conviviale et décontractée, un seul bémol une température un peu basse.

La Maison dieu de Mormant fondée en 1120, située sur la Via Francigena a une vocation à cette époque de maison hospitalière pour les pèlerins. C’est une ancienne commanderie, et Mormant faisait partie des hôpitaux- hôtelleries que comptait la France au Moyen-Âge. Gérée par les augustins et dotée de nombreuses donations, Mormant passe ensuite entre les mains des Templiers, ordre militaire religieux chargé de protéger les pèlerins le long des routes qui mènent aux lieux saints. Le site aménagé en sentier pédagogique, permet de découvrir l’hôtellerie-réfectoire du XIe siècle, la Maison-Dieu du XIIe siècle, les vestiges du rempart.

Reportage photo

Charles Myber


En 1982, une association a été créée : L’Association “L’abbaye de Mormant revivra”.

Son objectif était de mieux faire connaître et de valoriser le site de Mormant. Au-delà de la poursuite des recherches historiques, elle s’attachait également à organiser des fêtes à thématique moyenâgeuse, des visites guidées ou des découvertes pédagogiques pour les scolaires, à présenter des expositions et à publier des revues et brochures.
Elle est à l’origine de la création d’un sentier de découverte du site qui amène le promeneur sur les points importants de l’abbaye. Un fléchage et des bornes thématiques permettent de mieux appréhender l’importance historique du lieu. Ainsi, de nos jours, les visiteurs peuvent voir sur le site de l’abbaye : Le bâtiment de la Maison-Dieu, appelée encore « grange dîmière ». Elle est remblayée sur environ 1,80 mètre et est composée de quatre travées. Les trois travées primitives sont voutées sur croisée d’ogive sculptées de 3 tores retombants sur des chapiteaux à la corbeille sculptées de symboles végétaux et géométriques. La dernière est voutée d’ogive, sa clef étant historiée aux armes de l’Ordre des Hospitaliers. Au premier étage du bâtiment, on trouve des cellules et un dortoir. Dans l’une de ces cellules, on trouve sur l’un des murs une fresque datée de la fin du XVIe  vandalisée depuis. On peut également voir le bâtiment de l’hôtellerie-hôpital, constitués de deux longues nefs voutées en berceaux cintrés reposant sur 21 colonnes. Les arcades, formées d’un seul rouleau en pierre de taille, déterminaient les espaces pour les malades. Sa face nord est éclairée par cinq fenêtres et compte trois portes. Subsiste également le caveau du commandeur, originellement creusé sous l’église, à l’est de la Maison-Dieu. Il présente quelques fragments du cénotaphe, débarrassé de ses ornements. Subsiste aussi des ruines de la maison forte de l’enceinte, avec quelques pans assez bien conservés, avec porte et bouche à feu. Le site est classé : Le bâtiment de la Maison-Dieu fait l’objet d’un classement au titre des monuments historiques depuis le 21juillet1989. Il est la propriété de la commune de Leffonds. L’ancien hôtellerie-hôpital, les vestiges du mur d’enceinte et le caveau du commandeur de Bosredon sont inscrits en totalité à l’Inventaire supplémentaire des Monuments historiques par arrêté du 21 juillet 1989. Ils sont propriété privée. Les conditions de sécurité n’étant plus assurées le site est interdit aux visites intérieures.
Il devient urgent de sauver ce site qui est très certainement le dernier hôpital de chemin des XIème et XIIème siècles encore debout en France. Cette manifestation était aussi une occasion de parler aux élus de sa réhabilitation, mais lorsque l’on aborde ce projet avec l’un ou l’autre on sent que cela va être très compliqué.

Categorie
news-import

Arriva da Lussemburgo la conferma della “Via Francigena Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”

Dall’Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali di Lussemburgo buone notizie per la Via Francigena: confermata la certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa per la Via Francigena e confermato il ruolo di leader per la tutela dell’itinerario da parte dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

AEVF trasmette la nota di Stefano Dominioni (Segretario Esecutivo del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato del Consiglio d’Europa sugli Itinerari culturali nonché Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari culturali di Lussemburgo) con allegato “Rapporto di valutazione” del prof. Pierre Frustier nella quale si comunica che:

  1. È stata confermata per il triennio 2016/2019 la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena (Canterbury/Roma).
  2. Per il medesimo triennio è stata confermata l’abilitazione a réseau porteur della Via Francigena a questa Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
  3. E’ stato espresso parere favorevole alla richiesta (formulata dall’assemblea generale AEVF il 19 marzo 2015) di estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla “Via Francigena nel sud”, subordinandolo all’accordo con le amministrazioni regionali geograficamente interessate. La ratifica finale dell’estensione spetta all’assemblea generale di AEVF, massimo organo del reseauporteur della Via Francigena, una volta definito ed approvato il citato accordo.

Questa Associazione Europea conferma il proprio impegno per dare seguito alle “Raccomandazioni” espresse nel rapporto di Pierre Frustier.

In allegato:

– lettera del Direttore IEIC Stefano Dominioni
– rapporto di valutazione di Pierre Frustier
– abilitazione ad AEVF “réseau porteur” del 2007

Categorie
news-en-import

Via Francigena confirmed as “Cultural Route of Council of Europe”

Via Francigena has been confirmed as Cultural Route of Council of Europe and the EAVF has confirmed as “leader of network”.

EAVF forwards the message from Stefano Dominioni (Executive Secretary of the Council of Europe Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes and Director of the European Intitute of Cultural Routes) and the evaluation report of Pierre Frustier where you can be informed about the following points :

1.    The certificate of the «Via Francigena Cutural Routes of the Council of Europe » has been confirmed for the next three years 2016/2019 ;

2.    For these three years the European Association of the Francigena Ways has been confirmed as a « leader network » for the Via Francigena ;

3.    A positive opinion has been expressed about the request to extend the certificate of the  « Via Francigena Cultural Route of the Council of Europe » to the « Via Francigena of the South » (asked by the AEVF General Assembly on 19 march 2015). The extention of the certificate must be agreed by the Regions involved in the network : a mutual agreement has to been signed. However, the final decision of this extention will be taken by the EAVF General Assembly, the governing body of the Via Francigena leader network.

The EAVF confirms to follow the recommendations included in the report of Pierre Frustier

Attached:

– Report Pierre Frustier
– Letter of Robert Palmer about AEVF leader network
– Letter of the EICR Director Stefano Dominioni

Categorie
news-fr-import

Du Luxembourg, arrive la confirmation de la « Via Francigena, Itinéraire Culturel du Conseil de l’Europe »

De bonnes nouvelles pour la Via Francigena par l’Institut Européen pour les Itinéraires Culturels du Luxembourg : la certification d’Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe pour la via Francigena a été confirmée et également le rôle de leader pour la tutelle de l’itinéraire par l’Association Européenne des Vie Francigene.

AEVF transmet le rapport de Stefano Dominioni (Secrétaire Exécutif du Governing Board de l’Accord Partiel Elargi du Conseil de l’Europe sur les itinéraires culturels et Directeur de l’Institut Européen des itinéraires culturels du Luxembourg) avec ci-joint le « Rapport d’évaluation » du Professeur Pierre Frustier dans lequel il précise que :

  1. La certification triennale 2016/2019 d’ « Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe » a été confirmée pour la Via Francigena (Canterbury/Rome).
  2. Pour la même période, l’habilitation de réseau porteur de la Via Francigena a été confirmée pour cette Association Européenne des Vie Francigene (AEVF).
  3. Un avis favorable a été émis pour la demande (formulée par l’Assemblée Générale AEVF le 19 mars 2015) d’extension de la certification d’ « Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe » à la « Via Francigena du Sud », en le subordonnant à l’accord avec les administrations régionales géographiquement intéressées. La ratification finale de l’extension appartient à l’Assemblée Générale d’AEVF, organe suprême du réseau porteur de la Via Francigena, une fois défini et approuvé l’accord susmentionné.

Cette Association Européenne confirme son propre engagement pour donner suite aux « Recommandations » exprimées dans le rapport de M.Pierre Frustier.     

Ci-joint :

  • La lettre du Directeur IEIC Stefano Dominioni
  • Le rapport d’évaluation de Pierre Frustier
  • L’habilitation d’AEVF « réseau porteur » depuis 2007

 

Categorie
news-import

Festival Via Francigena Collective Project, al via la sesta edizione

Con passo dolce e condiviso fino a Roma, Canterbury, Trondheim, Turchia e Gerusalemme, salgono a circa 700 gli eventi dell’edizione 2016. Oltre 300 enti promotori e mille realtà intrise di natura, spiritualità e cultura sociale.

Dopo il crescente radicamento delle cinque precedenti edizioni, l’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’Associazione Civita, con il patrocinio del MiBACT e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, promuovono la sesta edizione del Festival europeo Via Francigena Collective Project 2016: “Festival dei Cammini”. Il Festival, che sarà presentato a Roma martedì 31 maggio alle ore 10.30 presso la Sala Gianfranco Imperatori dell’Associazione Civita, in linea con la proclamazione del 2016 quale “Anno nazionale dei Cammini”, valorizzerà i cammini storici, di fede e di natura, che rappresentano una modalità fruitiva del patrimonio naturale e culturale diffuso e l’occasione di promozione della variegata offerta di tali territori. Un invito a goderne e una volontà sempre più coesa di “divenire sistema organico” oltre la Via Francigena – sono infatti promosse numerose importanti Vie – con eventi, celebrazioni, feste e momenti di forte spiritualità – verso l’idea di Pace e condivisione che anima ogni genuino pellegrino.

Nell’anno dei Cammini, pertanto, viene offerta l’occasione di riflettere su Madre Terra e i suoi paesaggi dirompenti con eventi euromediterranei di diversa natura e tipologia, per la grande maggioranza ad accesso gratuito, nella più estesa infrastruttura immateriale ma spirituale, culturale e relazionale d’Europa e che, per questa edizione, termineranno il 20 novembre insieme al Giubileo della Misericordia. Trekking e visite guidate sono predominanti nel ricco programma dedicato all’onda crescente, anno dopo anno, dei viandanti e che, in quest’anno giubilare, hanno avuto un incremento maggiore.

Alla rassegna, diretta da Sandro Polci – realizzata con il contributo di Regione Toscana, Regione Lombardia e Novasol, oltre che con il supporto del progetto europeo “Europe to Turkey on Foot”, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Repubblica di Turchia nell’ambito del Programma “Civil Society Dialogue”, grazie ad un partenariato tra AEVF e l’Associazione “Turkey’s Culture Routes Society”– partecipano: l’Unione Nazionale delle Pro Loco italiane, straordinarie per il sostegno a ogni iniziativa locale dei migliaia di comuni aderenti; l’Opera Romana Pellegrinaggi che promuoveil “Cammino della Pace da Betlemme a Gerusalemme”;la catena solidale del “Pilgrims Crossing Borders, in cammino dalla Scandinavia a Gerusalemme” per oltre 3.000 km, con sosta ed eventi a Roma. Verrà inoltre presentato il film, in prossima distribuzione nelle sale italiane: “I volti della Via Francigena” di Fabio Dipinto. È inoltre interessante il progetto in cantiere e qui presentato dell’interazione nella mobilità pedonale e sulle ferrovie regionali di FF.SS. 

 


 

PROGRAMMA

 WELCOME COFFEE

 SALUTI E INTRODUZIONI

Nicola Maccanico, Vice Presidente Associazione Civita

Massimo Tedeschi, Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene

Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

 

Video: Joseph Roduit, Abate di Saint-Maurice (1939-2015).“L’esperienza della Via Francigena”

 

Giuseppe Costa, Direttore Vicario Culture, Identità e Autonomie,Regione Lombardia

Andrea Carubi, Settore Promozione Economica, Legislazione turismo, Commercio, Regione Toscana

 

IN CAMMINO: ALCUNI EVENTI IN PROGRAMMA

PRESENTA E MODERA

Sandro Polci, Direttore artistico del Festival

 

Mons. Liberio Andreatta, Opera Romana Pellegrinaggi

CAMMINO DI PACE BETLEMME-GERUSALEMME

Laura, Giovane pellegrina

DA “SIENA FRANCIGENA KIDS” ALLA “NOTTE BIANCA DEGLI OSTELLI SENESI”

Orazio Iacono, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, Trenitalia

LA VIA FRANCIGENA IN TRENO

 

Trailer: “I volti della francigena” di Fabio Dipinto

 

Massimo Locci, Associazione Tevereterno

WILLIAM KENTRIDGE “TRIUMPHS AND LAMENTS: A PROJECT FOR THE CITY OF ROME”

Alberto Alberti. Presidente Gruppo dei Dodici

PILGRIM CROSSING BORDERS

 

CONCLUSIONI

Silvia Costa, Presidente Commissione Cultura del Parlamento europeo

 

Ufficio Stampa evento di presentazione Festival  delle Vie Francigene 2016

Associazione Civita

Rachele Mannocchi – tel. 06 692050307 e-mail mannocchi@civita.it www.civita.it

 

Ufficio Stampa Festival delle Vie Francigene 2016

Francesca Cusumano 335.5236641; francusumano@gmail.com

 

Info: francigenafestival@libero.it; www.festival.viefrancigene.org