Via Francigena

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L’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali celebra il 20° anniversario

L’ Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, agenzia tecnica del programma “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa”, celebra il suo 20° anniversario nel 2018.
 
L’evento organizzato dal 31 maggio al 1 giugno, fa parte di questa celebrazione. Lanciati dal Consiglio d’Europa nel 1987, gli Itinerari culturali dimostrano, attraverso il viaggio nel tempo e nello spazio, che il patrimonio di diversi paesi europei contribuisce al patrimonio culturale comune. I cammini sono le reti locali che implementano i valori fondamentali del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia culturale, diversità e identità culturale, scambi e mutuo arricchimento attraverso i confini e secoli. Fungono da ponte per il dialogo interculturale e la promozione di una migliore conoscenza e comprensione della storia dell’identità europea.
 
L’evento, organizzato presso il Centro Culturale dell’Abbazia di Neumünster, accoglie gli ambasciatori dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa (Rappresentanti a Strasburgo) e vede la partecipazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene con il presidente Massimo Tedeschi e Luca Faravelli dello staff Aevf.
 
Il 31 maggio si svolge una conferenza dedicata al programma degli Itinerari culturali e gli ultimi 20 anni dell’Istituto riunendo i rappresentanti degli Itinerari Culturali certificati, Network for Cultural Routes Studies, gli utenti degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa ed esperti internazionali nei settori della cultura, del patrimonio e del turismo.
 
Per l’occasione è stata allestita una mostra aperta al pubblico il 1 ° giugno 2018 che evidenza il patrimonio culturale europeo lungo gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa.
 
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The European Institute of Cultural Routes celebrates its 20th anniversary

The European Institute of Cultural Routes, technical agency of the Program “Cultural Routes of the Council of Europe”, celebrates its 20th anniversary in 2018.

The event organized at the end of May is intended to be part of this celebration. Launched by the Council of Europe in 1987, the Cultural Routes demonstrate, through the journey through time and space, that the heritage of different European countries contributes to the common cultural heritage.

The Routes are the local networks that implement the fundamental values ​​of the Council of Europe: human rights, cultural democracy, diversity and cultural identity, exchanges and mutual enrichment across borders and centuries. They act as bridges for intercultural dialogue and the promotion of a better knowledge and understanding of the history of European identity.

The event, which takes place at the Cultural Center of the Neumünster Abbey, welcomes the ambassadors of the 47 Council of Europe member states (Representatives in Strasbourg) and the European Association of the Vie Francigene with the president Massimo Tedeschi and Luca Faravelli (staff).

A conference dedicated to the program of the Cultural Routes and the last 20 years of the Institute is held on 31 Ma2018 and brings together representatives of the Certified Cultural Routes, Network for Cultural Routes Studies, users of the Cultural Routes of the Council of Europe and international experts in the fields of culture, heritage and tourism.

As part of the celebration, an exhibition is organized and open to the general public on 1 June 2018, highlighting the European cultural heritage along the Cultural Routes of the Council of Europe.

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L’Institut Européen des Itinéraires Culturels célèbre son 20ème anniversaire

L’Institut Européen des Itinéraires Culturels, agence technique du Programme des « Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe », célèbre son 20ème anniversaire cette année.

L’événement organisé à la fin de mai s’insère dans le cadre de cette célébration. Lancés par le Conseil de l’Europe en 1987, les Itinéraires Culturels démontrent, à travers le voyage dans le temps et l’espace, que le patrimoine de différents pays d’Europe contribue au patrimoine culturel commun. Les Itinéraires sont des réseaux locaux qui mettent en œuvre les valeurs fondamentales du Conseil de l’Europe : droits de l’homme, démocratie culturelle, diversité et identité culturelle, échanges et enrichissement mutuel au-delà des frontières et des siècles. Ils agissent comme des passerelles pour le dialogue interculturel et la promotion d’une meilleure connaissance et compréhension de l’histoire e de l’ identité européenne.

L’événement aura lieu au Centre Culturel de l’Abbaye de Neumünster et accueillira les ambassadeurs des 47 États membres du Conseil de l’Europe (Représentants à Strasbourg) et avec la partecipation de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena: le président Massimo Tedeschi et Luca Faravelli (Staff).

Une conférence dédiée au programme des Itinéraires Culturels et aux 20 dernières années de l’Institut aura lieu le 31 mai 2018 en présence des représentants des Itinéraires Culturels certifiés, des universités partenaires (Network for Cultural Routes Studies), des usagers des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe et des experts internationaux dans les domaines de la culture, du patrimoine et du tourisme.

Dans le cadre de la célébration, une exposition est organisée et ouverte au grand public le 1er juin 2018, mettant en valeur le patrimoine culturel européen le long des Itinéraires Culturels du Conseil de l’Europe.

 

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Da Roma a Londra con “Uno zaino colmo di speranza”

Uno zaino colmo di speranza. E’ il viaggio intrapreso da Paolo Previato, 59 enne della provincia di Verona, partito lo scorso 22 maggio da Roma a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC).

Dopo aver dedicato il Cammino di Santiago a Francesca, Paolo è tornato a camminare per Maria, una bambina di 9 anni della Valpolicella, nata con la fibrosi cistica.

L’impresa, patrocinata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, prevede un viaggio di 2.200 chilometri in circa 85 giorni lungo la via Francigena. Meta finale Canterbury e poi Londra con un grande obiettivo: far conoscere la malattia e raccogliere fondi a favore della ricerca FFC. “L’anno scorso ho percorso il cammino di Santiago da Fumane, dove vivo, in ricordo di Francesca, un’adolescente portata via dalla fibrosi, figlia di un’amica che ho conosciuto dopo essere entrato in contatto con la Fondazione. Quest’anno cammino con la speranza di salvare la vita delle persone colpite da questa malattia”.

Il viaggio di Paolo è infatti iniziato con una tappa speciale, a casa di Maria. “Prima di arrivare a Roma, sono passato a trovare questa bambina e la sua famiglia. Abbiamo camminato e trascorso del tempo insieme, mi sono caricato di energia, è stato commovente – racconta Paolo – porto con me, sullo zaino, un braccialetto fatto da Maria, una bambina gioiosa e sorridente”.

La fibrosi cistica è la più comune fra le malattie genetiche gravi, altera le secrezioni di molti organi che, risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi e i polmoni. Chi nasce malato ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre che sono, senza saperlo, portatori sani del gene CFTR mutato. Ad oggi, le cure sono dirette ai sintomi e alla prevenzione delle complicanze. Le statistiche suggeriscono un’aspettativa mediana di vita intorno ai 40 anni, ma queste previsioni sono in continuo miglioramento grazie ai progressi della ricerca, che di recente ha scoperto farmaci in grado di intervenire su alcuni tipi di mutazione del gene CFTR.

Ricerca scientifica e cura sono fondamentali e il cammino di Paolo è un viaggio per far conoscere questa malattia. Lungo il percorso, il camminatore, toccherà numerose province italiane e varcando i confini, contribuirà a raccogliere fondi a favore della ricerca FFC. “E’ un’opportunità per fare gruppo tra le varie delegazioni della Fondazione anche attraverso alcuni eventi (il 31 maggio a Siena, il 6 giugno a Lucca, il 21 giugno a Vercelli ndr.) – aggiunge il volontario – inoltre, percorrendo l’itinerario al contrario, incontro più pellegrini, ci fermiamo a parlare ed è un’occasione per pubblicizzare l’iniziativa”.

Intanto il suo viaggio di risalita in Toscana continua tra nuovi incontri e tante amicizie. Il resonconto è disponibile online con i podcast su RadioFrancigena.com, su Instagram paoloprev e sui canali social Delegazione della Valpolicella e Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Chi desidera, può unirsi a lui in cammino per qualche chilometro e scattare qualche foto da condividere usando l’hashtag #ffcinspalla.

Ad attenderlo tra qualche giorno ci saranno alcuni pellegrini speciali. “I miei 4 figli verranno a fare un pezzo di tappa con me. Ci sarà anche anche il più grande dei miei nipoti” confida Paolo. Una motivazione in più per camminare e contribuire ad una ricerca che aiuta a vivere.

Partecipa alla raccolta fondi promossa dalla Delegazione FFC della Valpolicella su Facebook “Uno zaino colmo di speranza”. Per informazioni e adesioni all’iniziativa contatta Francesca al numero 045/8127029  o via mail all’indirizzo francesca.morbioli@fibrosicisticaricerca.it

Scarica l’allegato con le tappe di Paolo in Italia e i dettagli del progetto.

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From Rome to London with “A rucksack full of hope”

A rucksack full of hope. This is the journey of Paolo Previato, 59 years old, of the province of Verona, who left Rome on 22nd May in support of the Cystic Fibrosis Research Foundation (FFC).

After having dedicated the Camino de Santiago to Francesca, Paolo returned to walk for Maria, a 9 year old girl from Valpolicella, born with cystic fibrosis.

The company, sponsored by the European Association of Via Francigena Ways, has planned a journey of 2,200 kilometres along the Via Francigena in about 85 days. Final destination, Canterbury, and then London with a great goal: to raise awareness of the disease and raise funds for FFC research. “Last year I walked the path of Santiago from Fumane, where I live, in memory of Francesca, an adolescent taken away by fibrosis, daughter of a friend I met after coming into contact with the Foundation. This year I walk with the hope of saving the lives of those affected by this disease“.

In fact, Paolo’s journey began with a special stage at Maria’s home. “Before arriving in Rome, I went to see this girl and her family. We walked and spent time together, it was moving – says Paolo – I’ll just have my rucksack on the road, and a bracelet made by Maria, a joyful and smiling little girl“.

Cystic fibrosis is the most common among serious genetic diseases; it alters the secretions of many organs that, being more dense and dehydrated contribute to their damage. The bronchi and lungs are the most affected. Those who are born sick inherit a defective gene from both parents who are, without knowing it, healthy carriers of the mutated CFTR gene. To date, treatments are directed at symptoms and prevention of complications. Statistics suggest a median life expectancy of around 40, but these predictions are constantly improving thanks to the progress of research, which has recently enabled the discovery of drugs able to intervene in some types of mutation of the gene.

Scientific research and care are fundamental and Paul’s journey is to raise awareness for this disease. Along the way, the walker will pass many Italian provinces and crossing these borders will help raise funds for FFC research. “It is an opportunity to group the various delegations of the Foundation through events (31st May in Siena, 6th June in Lucca, 21st June in Vercelli) – adds the volunteer – in addition, by traveling the route backwards I meet more pilgrims, we stop to talk and it is an opportunity to publicise the initiative“.

Meanwhile, his journey in Tuscany continues, with new encounters and many friendships. The report is available online with podcasts on RadioFrancigena.com, on Instagram following ‘paoloprev’ and on social media by searching ‘Delegazione della Valpolicella’ and the ‘Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica’. Those who wish can join Previato on the road for a few kilometres and take some photos to share using the hashtag #ffcinspalla.

Some special pilgrims will be waiting for him in a few days. “My 4 children will come to do a piece of the route with me. The oldest of my nephews will come too, “confides Paolo. Added motivation to walk and contribute to research that helps lives.

Participate in the fundraising promoted by the FFC Delegation of Valpolicella on Facebook “A rucksack full of hope”. For information and access to the initiative contact Francesca at 045/8127029 or via email at francesca.morbioli@fibrosicisticaricerca.it.

Download the attachment below, of Paolo’s journey in Italy and the details of the project

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De Rome à Londres avec « un sac rempli d’espoir »

Un sac rempli d’espoir. C’est le voyage entrepris par Paolo Previato, 59 ans de la province de Vérone, parti le 22 mai dernier de Rome en soutien à la Fondation de Recherche contre la Mucoviscidose (FFC).

Après avoir dédié le Chemin de Saint Jacques à Francesca, Paolo est revenu marcher pour Maria, une petite fille de 9 ans de Valpolicella, née avec la mucoviscidose.

L’entreprise, parrainée par l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena, prévoit un voyage de 2.200 kilomètres en environ 85 jours le long de la Via Francigena. La destination finale est Canterbury et puis Londres avec un grand objectif : faire connaitre la maladie et collecter des fonds pour la recherche FFC. « L’année dernière, j’ai parcouru le chemin de Saint Jacques de Fumane, où je vis, en souvenir de Francesca, une adolescente partie trop tôt à cause de la maladie, fille d’une amie que j’ai connue après être entré en contact avec la Fondation. Cette année, je marche avec l’espoir de sauver la vie des personnes atteintes de cette maladie ».

Le voyage de Paolo a en effet commencé avec une étape spéciale, la maison de Maria. « Avant d’arriver à Rome, je suis allé voir cette petite fille et sa famille. Nous avons marché et passé du temps ensemble, je me suis chargé d’énergie, cela a été émouvant – raconte Paolo – je porte avec moi, sur le sac à dos, un bracelet fait par Maria, une petite fille joyeuse et souriante ».

La mucoviscidose est la plus commune parmi les maladies génétiques graves, elle altère les sécrétions de plusieurs organes qui, plus denses, déshydratées et peu fluides, contribuent à leurs destructions. Les bronches et les poumons subissent les atteintes les plus graves. Ceux qui naissent malades ont hérité d’un gène défectueux du père ou de la mère qui sont, sans le savoir, porteurs saints du gène CFTR muté. Aujourd’hui, les soins sont symptomatiques et en prévention des complications. Les statistiques suggèrent une moyenne de vie d’environ 40 ans, mais ces prévisions sont en amélioration continue grâce aux progrès de la recherche, qui récemment a découvert des médicaments capables d’intervenir sur certains types de mutation du gène CFTR.

Recherche scientifique et soins sont fondamentaux et le chemin de Paolo est un voyage pour faire connaitre cette maladie. Le long du parcours, le marcheur passera par plusieurs provinces italiennes et traversera les frontières, il contribuera à collecter des fonds en faveur de la recherche FFC. « C’est une opportunité pour faire groupe entre les différentes délégations de la Fondation à travers certains événements (le 31 mai à Sienne, le 6 juin à Lucques, le 21 juin à Vercelli) – ajoute le volontaire – en plus, en parcourant l’itinéraire à l’envers, je rencontre plus de pèlerins, nous nous arrêtons pour parler et c’est une occasion pour faire de la publicité à l’initiative ».

Pendant ce temps, son voyage de remontée de la Toscane se poursuit avec de nouvelles rencontres et beaucoup d’amitiés. Le compte-rendu est disponible en ligne avec les podcast sur RadioFrancigena.com, sur Instagram paoloprev et sur les canaux sociaux Delegazione della Valpolicella et Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Ceux qui le veulent, peuvent s’unir à lui en chemin pendant quelques kilomètres et prendre des photos à partager en utilisant l’hashtag #ffcinspalla.

Des pèlerins un peu particuliers l’attendront dans quelques jours. « Mes 4 fils viendront faire un bout d’étape avec moi. Il y aura aussi le plus grand de mes neveux » confie Paolo. Une raison supplémentaire pour marcher et contribuer à une recherche qui aide à vivre.

Participer à la collecte de fonds promue par la Délégation FFC de la Valpolicella sur Facebook « Uno zaino colmo di speranza”. Pour plus d’informations et adhésions à l’initiative, contacter Francesca au +39 045/8127029 ou par mail à francesca.morbioli@fibrosicisticaricerca.it

Télécharger le document ci-joint avec les étapes en Italie de Paolo et les détails du projet.

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Via Francigena, il sì di Calais e la nuova guida. Le novità da Champlitte

Una grande famiglia europea al lavoro per la Via Francigena. Da Champlitte, nella regione della Bourgogne-Franche-Comté, arrivano importanti novità.

L’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), che si è svolta il 18 maggio, è stata infatti l’occasione per ufficializzare alcuni passi decisivi per il futuro dell’itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa.

Nuovi soci e collaborazione francese: cresce il sostegno della Francia con l’importante adesione di Calais e il dipartimento della Haute Saône. Salgono così a 142 i soci europei dell’associazione con 14 comuni francesi e Calais che diventa la porta della francigena in Francia per chi arriva da Canterbury.

L’assemblea generale ha dato il benvenuto anche ad altri nuovi comuni soci: Seveux (Haute-Saône, Bourgogne-Franche-Comté), Montfaucon (Doubs, Bourgogne-Franche-Comté), Etroubles (Valle d’Aosta), Ponte Buggianese (Pistoia, Toscana), Monte Sant’Angelo (Foggia, Puglia) e alle associazioni amiche: Via Francigena Voie de Sigéric – VFVS (Blessonville, Haute-Marne, Grand-Est), Association pour l’église de Montcherand (Montcherand, Vaud, Suisse) e Associazione Monte Sant’Angelo Francigena (Monte Sant’Angelo, FG, Puglia).

La sinergia francese si rafforza anche nel rapporto tra AEVF e la Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP). L’assemblea AEVF a Champlitte ha visto la partecipazione di Claude Saint-Dizier, rappresentante della Federation Française Randonnée Pedestre (FFRP), con cui AEVF sta discutendo un accordo per l’utilizzo del logo ufficiale AEVF e di cooperazione generale, a cominciare dalla prossima nuova guida ufficiale.

Guida ufficiale da Canterbury al Gran San Bernardo: nel 2019 verrà presentata la guida della Via Francigena dedicata al primo tratto che va da Canterbury al Colle del Gran San Bernardo. L’edizione, curata dell’editore svizzero Suisse Itinérance, sarà pubblicata in lingua  inglese e francese, e successivamente, con una accordo con Terre di Mezzo anche in lingua italiana.

La guida ufficiale del secondo tratto, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma, già disponibile in italiano e inglese, sarà inoltre disponibile anche in lingua francese. “Constatiamo un avanzamento notevole del progetto Via Francigena. La guida ufficiale, promuove una maggiore frequentazione della Via. Questo è dunque un altro step che ci porta a dire che il progetto della Via Francigena appare sempre più denso di prospettive” sottolinea il presidente AEVF, Massimo Tedeschi.

Unesco: il percorso di candidatura della Via Francigena a Patrimonio Unesco si estende agli altri Paesi attraversati dall’itinerario. Le sette Regioni italiane, insieme ad AEVF, hanno messo a punto l’analisi preliminare del percorso italiano ma, afferma il presidente Tedeschi: “Oggi emerge la necessità di fare un secondo passo: integrare anche il tratto francese, svizzero e inglese a quello italiano. Il progetto, deve vedere il patrocinio delle autorità nazionali attraverso i Ministeri della Cultura, ma un aiuto del basso può arrivare se, le autorità locali, provinciali, regionali interessate, si fanno parte attiva verso i propri Governi nazionali. Ed è quanto sta avvenendo. A Champlitte – conclude Tedeschi – abbiamo riscontrato da parte delle collettività territoriali un grande interesse ed un impegno verso questo progetto”.

Guarda la video intervista al presidente AEVF, Massimo Tedeschi

 

Silvia Iuliano

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The Via Francigena: Calais and the new guide. News from Champlitte

A large European family at work on the Via Francigena: important news arrives from Champlitte, in the Bourgogne-Franche-Comté region.

The General Assembly of the European Association of Via Francigena Ways (AEVF), which took place on 18th May, was in fact the opportunity to formalise some decisive steps for the future of the cultural route certified by the Council of Europe.

New members and French collaboration: France’s support grows following the important accession of Calais and the Haute Saône department. So the European members of the association increase to 142 with 14 municipalities in France and Calais, the door into France from Canterbury.

The General Assembly also welcomed other new municipalities: Seveux (Haute-Saône, Bourgogne-Franche-Comté), Montfaucon (Doubs, Bourgogne-Franche-Comté), Etroubles (Valle d’Aosta), Ponte Buggianese ( Pistoia, Tuscany), Monte Sant’Angelo (Foggia, Puglia); and the friend associations: Via Francigena Voie de Sigéric – VFVS (Blessonville, Haute-Marne, Grand-Est), Association pour l’église de Montcherand (Montcherand, Vaud, Suisse) and Associazione Monte Sant’Angelo Francigena (Monte Sant’Angelo, FG, Puglia).

This collaboration with France also strengthens the relationship between the AEVF and the Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP). The AEVF assembly in Champlitte welcomed Claude Saint-Dizier, representative of the Federation Française Randonnée Pedestre (FFRP), with whom the AEVF is currently discussing an agreement to use the official AEVF logo, as well as general cooperation, starting from the new official guide.

The official guide from Canterbury to the Great St Bernard: in 2019 the Via Francigena guide will be presented, dedicated to the first section from Canterbury to the Great St Bernard Pass. The edition, edited by the Swiss publisher Suisse Itinérance, will be published in English and French, and subsequently, with an agreement with Terre di Mezzo, in Italian.

The official guide for the second section, from the Great St Bernard Pass to Rome, already available in Italian and English, will become available in French. “We see remarkable progress of the Via Francigena project. The official guide promotes greater use of the Way. This is therefore another step that leads us to say that the Via Francigena project appears to have increasingly higher prospects” highlights the AEVF president, Massimo Tedeschi.

Unesco: the candidacy of the Via Francigena as Unesco Heritage extends to the other countries crossed by the route. The seven Italian Regions, together with the AEVF, have finalised the preliminary analysis of the Italian path, but as says President Tedeschi: “Today there is a need to take a second step: to integrate the French, Swiss and English sections to the Italian. The project must see the support of the national authorities through the Ministries of Culture, but the involvement of local, provincial and regional authorities in their national governments will help us greatly. And that’s what’s happening. At Champlitte – concludes Tedeschi – we found great interest and commitment towards this project on the part of local communities”.

Watch the video interview with the AEVF President, Massimo Tedeschi

 

Silvia Iuliano

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SantiaGoToRome begins! The project created by Associazione Movimento Lento, sponsored and supported by the European Association of Via Francigena Ways, comes to life. Having achieved its first fundraising goal, the initiative to unite the path of Santiago and the Via Francigena has officially been launched.

Two pilgrims decided to return to Sigeric’s route backwards, crossing France to reach their destination in Spain: new steps to test the route. Valentina Prestigiacomo, from Sicily, left Rome on Sunday 13th May and will travel along the Via Francigena of the Valle di Susa up to the Montgenèvre, to Arles on Via Domizia. Luca Mattei, will also start from Rome, in June, on the route that crosses Liguria from Sarzana to Ventimiglia.

It’s a journey – half dream, half challenge – to reunite two major European routes of over 3 thousand km at a slow pace. How was this idea born?

“In the Middle Ages, the Via Francigena and the Camino de Santiago were both part of a large communication network. Even today, these two paths are connected through France with the GR (Grande Randonnée). So we decided to throw a stone into the pond: the Via Francigena can connect Rome to Santiago and from here the SantiaGoToRome project started,” explains Alberto Conte, president of Associazione Movimento Lento.

How is the project structured?: “We invented a “guerrilla” communication style. As the path of Santiago is marked towards Santiago, we said: “Why not put signs on the other side?” It is a service to pilgrims and a communication operation to publicise the way to Rome – adds Conte – a volunteer, Sara Pezzuto, enthusiastically joined the project; she started the journey and took care of the first signs. At the same time, we launched a two-month crowdfunding campaign; we exceeded the target thanks to the contribution of sponsors and friends, collecting about 3 thousand euros to repay part of the costs of starting the project”.

SantiaGoToRome has captured the attention of the web and the dream continues. “We will follow Valentina and Luca on their journey. It will help us to test the route – adds the founder of Slow Motion – Luca Mattei will follow the stretch from Liguria. The route that crosses Liguria is wonderful, it has strong potential for development but has not yet been valued as a link between the Via Francigena and Santiago. One of Luca’s objectives will be to explore and narrate this path. If we succeed, we want to raise awareness among administrations, stakeholders and communities to develop the route. Liguria, from marginal territory, could become a central hub of European paths”.

What’s next for SantiaGoToRome? “Our goal is to open the “western front” of the Via Francigena by creating a flow of pilgrims from abroad to Italy, from France in particular. We will contact the various associations of the ‘Friends of the Way of Saint James’ of France to explore their interest, in collaboration with the European Association of the Via Francigena Ways”says Conte.

This project aims to recall the appeal of the Cammino di Santiago brand and propose locally, as well as creating microeconomics. We know when sustainable tourism is important for territories; we’re talking about a target that has economic value but above all a strong socio-cultural value, an intangible aspect that should not be underestimated. Since we opened our hostel in Piedmont (the Casa del Movimento Lento in Roppolo, in the province of Biella) getting in touch with people coming from all over the world has become a very important form of personal enrichment”.

The project has just begun. Pilgrims step up. SantiaGoToRome awaits you!

To join and participate, visit www.santiagotorome.org

Silvia Iuliano

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Via Francigena, le « oui » de Calais et le nouveau guide. Les nouveautés de Champlitte

Une grande famille européenne au travail pour la Via Francigena. D’importantes nouveautés arrivent de Champlitte, dans la région Bourgogne-Franche-Comté.

L’Assemblée Générale de l’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena (AEVF), qui s’est déroulée le 18 mai, a été l’occasion pour officialiser certains pas décisifs pour le futur de l’itinéraire culturel certifié par le Conseil de l’Europe.

De nouveaux associés et une collaboration française : le soutien de la France s’élargit avec l’importante adhésion de Calais et du département de la Haute-Saône. Ainsi, les membres européens de l’association sont 142, avec 14 communes françaises et Calais devient la porte de la Francigena en France pour ceux qui arrivent de Canterbury.

L’Assemblée générale a aussi souhaité la bienvenue à d’autres communes associées : Seveux (Haute-Saône, Bourgogne-Franche-Comté), Montfaucon (Doubs, Bourgogne-Franche-Comté), Etroubles (Val d’Aoste), Ponte Buggianese (Pistoia, Toscane), Monte Sant’Angelo (Foggia, Pouilles) et aux associations amies: Via Francigena Voie de Sigéric – VFVS (Blessonville, Haute-Marne, Grand-Est), Association pour l’église de Montcherand (Montcherand, Vaud, Suisse) et Associazione Monte Sant’Angelo Francigena (Monte Sant’Angelo, FG, Pouilles).

La synergie française se renforce aussi dans le rapport entre l’AEVF et la Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP). Claude Saint-Dizier a participé à l’Assemblée de l’AEVF à Champlitte, c’est le représentant de la Fédération Française de la Randonnée Pédestre (FFRP) avec laquelle l’AEVF discute un accord pour l’utilisation du logo officiel de l’AEVF et pour la coopération en générale, à commercer par le nouveau guide officiel.

Guide officiel de Canterbury au Grand Saint Bernard : en 2019, le guide de la Via Francigena consacré au premier tronçon qui va de Canterbury au Col du Grand Saint Bernard sera présenté. L’édition, à la charge de l’éditeur suisse « Suisse Itinérance », sera publiée en anglais et en français, et par la suite, après un accord avec Terre di Mezzo, en italien.

Le guide officiel du second tronçon, du Col du Grand Saint Bernard à Rome, déjà disponible en italien et en anglais, sera disponible aussi en français. « Nous constatons un avancement considérable du projet Via Francigena. Le guide officiel promeut une plus grande fréquentation de la Via. C’est donc une autre étape qui nous amène à dire que le projet de la Via Francigena possède de plus en plus de perspectives » souligne le président de l’AEVF, Massimo Tedeschi.

Unesco : le parcours de candidature de la Via Francigena au Patrimoine de l’UNESCO s’étend aux autres pays traversés par l’itinéraire. Les 7 Régions italiennes avec l’AEVF, ont mis au point une analyse préliminaire du parcours italien, mais le président Tedeschi affirme : « aujourd’hui, la nécessité de faire un second pas est arrivée : intégrer aussi le tronçon français, suisse et anglais à celui italien. Le projet doit voir le parrainage des autorités nationales à travers les Ministères de la culture, mais une aide venant du bas peut arriver si, les autorités locales, provinciales, régionales intéressées, interviennent auprès de leurs propres Gouvernements nationaux. Et c’est ce qui est en train de se passer. A Champlitte, nous avons rencontré un grand intérêt et un engagement vers ce projet de la part des collectivités territoriales ».

Silvia Iuliano

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SantiaGoToRome si parte! Il progetto decolla e punta alla Liguria

SantiaGoToRome si parte! Il progetto ideato dall’Associazione Movimento Lento, patrocinato e sostenuto dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, entra nel vivo. Raggiunto il primo obiettivo con la raccolta fondi, l’iniziativa per unire il cammino di Santiago e la Via Francigena, decolla ufficialmente.

Altri due pellegrini hanno deciso di risalire contromano l’itinerario di Sigerico, attraversando la Francia per raggiungere la meta spagnola. Nuovi passi per collaudare il percorso. Valentina Prestigiacomo, siciliana, è partita da Roma, domenica 13 maggio e percorrerà la Via Francigena della Valle di Susa fino al Monginevro per arrivare ad Arles sulla Via Domizia. Luca Mattei, si metterà in cammino sempre da Roma, a giugno, andando in avanscoperta lungo il percorso che attraversa la Liguria da Sarzana a Ventimiglia.

Un viaggio tra il sogno e la sfida di ricongiungere due grandi itinerari europei per oltre 3 mila km a passo lento. Come è nata questa idea?

La Via Francigena e il Cammino di Santiago nel Medioevo facevano parte di una grande rete di comunicazione. Anche oggi, questi due percorsi sono uniti, attraverso la Francia con i GR (Grande Randonnée ndr). Così abbiamo deciso di buttare un sasso nello stagno: la Via Francigena, come allora, può connettere Roma a Santiago e da qui è partito il progetto SantiaGoToRome” spiega Alberto Conte, presidente dell’Associazione Movimento Lento.

Come si articola il progetto?: “Abbiamo inventato un’azione di comunicazione “guerrigliera”. Siccome il cammino di Santiago è segnato in direzione Santiago, ci siamo detti: “Perché non posare la segnaletica anche nella parte opposta?” è un servizio ai pellegrini ed è un’operazione di comunicazione per pubblicizzare la via verso Roma – aggiunge Conte – una volontaria, Sara Pezzuto, ha aderito al progetto con entusiasmo, ha iniziato il viaggio e si è occupata della prima posa della segnaletica. In parallelo abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding di due mesi, abbiamo superato l’obiettivo grazie anche al contributo di sponsor e amici, raccogliendo circa 3 mila euro per ripagare parte dei costi di avvio del progetto”.

SantiaGoToRome ha catturato l’attenzione del web ed ora il sogno va avanti. “Seguiremo il cammino di Valentina e Luca. Ci aiuteranno a collaudare il percorso – aggiunge il fondatore di Movimento Lento – Luca Mattei, in particolare, aprirà il tratto dalla Liguria. L’itinerario che attraversa la Liguria è un percorso meraviglioso, ha un forte potenziale di sviluppo ma, ad oggi, non è ancora valorizzato come legame tra la Via Francigena e Santiago. Uno degli obiettivi di Luca sarà quello di esplorare questa via e raccontarla. Se riusciremo, vorremo tanto sensibilizzare le amministrazioni, gli stakeholder e le comunità affinché sviluppino e infrastrutturino questo percorso. La Liguria, da territorio marginale, potrebbe diventare uno snodo centrale dei cammini europei”.

Quale sarà la prossima tappa di SantiaGoToRome? “Il nostro obiettivo è quello di aprire il “fronte occidentale” per la Via Francigena creando un flusso di pellegrini che dall’estero arrivi in Italia, in particolare penso al pubblico dei camminatori francesi. Prenderemo contatti con le varie associazioni degli Amici del Cammino di Santiago di Francia per sondarne l’interesse, sempre in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene” afferma Conte.

Questo progetto, ha l’obiettivo di richiamare il fascino del brand Cammino di Santiago e riproporlo in chiave locale creando anche microeconomie. Sappiamo quando il turismo sostenibile stia diventando importante per i territori. Parliamo di un target che ha un valore economico ma soprattutto una forte valenza socio-culturale, un aspetto immateriale da non sottovalutare. Da quando abbiamo aperto il nostro ostello in Piemonte (la Casa del Movimento Lento a Roppolo, in provincia di Biella, ndr), entrare in contatto con le persone che arrivano da tutto il mondo, ha rappresentato per noi un arricchimento personale molto importante”.

Il progetto è appena iniziato. Pellegrini fatevi avanti. SantiaGoToRome vi aspetta!

Per aderire e partecipare, visita il sito www.santiagotorome.org

Silvia Iuliano

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