Via Francigena

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Antonio Tajani, new President of the European Parliament: great supporter of the Via Francigena

Antonio Tajani, new President of the European Parliament elected last 17 January in Brussels, is a supporter of the Via Francigena and the European Cultural Routes.

Tajani is an important Ambassador for the development of the Via Francigena since he was Vice-President of the European Commission (2009-2014). In September 2010, an international event focused on the Council of Europe Cultiral Routes was organised in Brusssels at the Berlaymont to celebrate the European Tourism Day.

As the President Tajani said:
Through a journey in space and time among different cultures and histories, the cultural routes clearly indicate that the heritage of the different European countries is actually a common European heritage.

It should be remembered that the Via Francigena is essentially a pedestrial route, a modern “green way”. Not only that. Actually it is a route generally outside traditional tourist itineraries and rich in ethic and popular features deeply rooted in our traditions. The values of tradition and of genuine lifestyles are likely to offer everybody, including young people, women and unskilled applicants, job opportunities and chances of professional growth.

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Previous interview with Antonio Tajani on the Magazine “Via Francigena and the European Cultural Routes” (2010)

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Via Francigena e promozione del territorio

Vie Francigena e promozione del territorio: al via il bando dell’Associazione Europea delle Vie Francigene per la produzione di materiale promozionale con il marchio ufficiale

L’AEVF intendere divulgare alle aziende del territorio locale, l’avviso ricevuto per formulare una richiesta di offerta per la produzione e la conseguente commercializzazione su scala europea dell’oggettistica ufficiale a marchio francigeno.

Le aziende interessate,  possono inoltrare la loro offerta entro e non oltre il 13 febbraio 2017 all’indirizzo di posta segreteria@viefrancigene.org, tenendo presente quanto stabilito dall’avviso.

Il bando sul sito

 

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Via Francigena and promotion of the territory

The European Association Francigena Ways has launched the call regarding the production and promotion of official EAVF products.

The EAVF “Expresses a public request for a proposal, in order to select one or more propositions, which are focused on the production and the resulting promotion at a European level of the official products marketed with EAVF brand.”

Deadline: february 13th 2017
More info: https://www.viefrancigene.org/en/AEVF/avvisi-bandi/

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Via Francigena et la promotion du territoire

L’Association Européenne des Chemins de la Via Francigena à lancé la call concernant la production et la commercialisation des produits officiels de l’AEVF.

L’Association européenne des Vie Francigene: soumet une demande publique d’offre pour sélectionner une ou plusieurs propositions liées à la production et à la commercialisation à l’échelle européenne des objets officiels de marque AEVF.

Date limite: 13 février 2017
Plus d’info

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Oggi parliamo di Via Francigena con Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza

Mons. Carlo Mazza, Vescovo della Diocesi di Fidenza dall’ottobre 2007, da molti anni ha a cuore lo sviluppo e la crescita della Via Francigena. Un impegno iniziato in prima persona negli anni romani, presso la CEI, proseguito poi a Fidenza. L’inaugurazione del nuovo ostello lo scorso 21 dicembre ne è stato un segno tangibile, un gesto d’amore verso i pellegrini e la comunità locale nell’Anno del Giubileo della Misericordia.

Giungere all’apertura dell’Ostello era un obiettivo particolarmente sentito dal Vescovo Carlo Mazza. Ne venne percepita l’importanza fin dal suo insediamento ed in questi anni si ha lavorato con grande convinzione, partendo dal presupposto che la struttura “dovesse essere vicino alla Cattedrale, perché qui a Fidenza c’è una cosa unica al mondo ed è il Martire San Donnino. Difficilmente si trova una città in cui il Martire fondatore è così radicato nella sua terra e nel suo territorio”.

Per il Vescovo Mons. Carlo Mazza, molto attento all’accoglienza dei pellegrini ed alla dimensione spirituale della Via Francigena, il cammino è una grande rete viaria, punto di incontro tra itinerari. Essa è al contempo creatrice dell’uomo europeo e fondamento di comunanza di fede.

Cosa rappresenta la Via Francigena, in passato ed oggi? TRiprendiamo l’intervento del Vescovo Mons. Mazza in occasione del XV anniversario AEVF. Parole che ci accompagnano in questo nuovo cammino nel 2017.

“La Via Francigena si è fatta la sua storia e costruita la sua fama dalle testimonianze di innumerevoli pellegrini che, sudando, soffrendo e sperando, hanno desiderato raggiungere la città “caput mundi” per venerare i sacelli memoriali dei Santi Apostoli Pietro e Paolo attuando la visita “ad limina apostolorum” e per riconoscere le “mirabilia” che testimoniano le vestigia di un grande impero. In primo luogo, riguardo la storia delle origini della Francigena, ancora non si è giunti all’evidenza e ci si perde nelle nebbie dei secoli tardoromani. A partire dall’VIII secolo sino ai nostri giorni, la Via ha subito direzioni, deviazioni, interruzioni molteplici, sia per ragioni di temperie naturali, sia per ragioni politiche, economiche, culturali e, non ultime, per ragioni di ordine religioso e di decretali ecclesiastiche. Il punto più alto di celebrità e di fruizione della Francigena si realizza nel tratto temporale dei secoli X-XII, contestualmente alla fioritura del fenomeno dei pellegrinaggi, tipicamente nella forma altomedievale, segnata dalla penitenza, dalla confessione di fede, dalla pietà e dalla ricerca dei “segni” martiriali.

Ciononostante, sfugge la effettiva peculiarità della Via Francigena. Questo va addebitato alla sua debole identità, non essendo definita da una meta carismatica omnicomprensiva e da contenuti religiosi omogenei ad un fine specifico e qualificante. In secondo luogo, l’intero tracciato va interpretato da ciò che significativamente è espresso e cioè da una rete viaria che man mano converge in un “unum”, gratificato dal confluire ad un arrivo. Tanto è vero che la Francigena servirà come “funzione” stradale per altre destinazioni (Santiago, Roma, Terra Santa, ecc.) divenendo così punto di incontro fra gli itinerari delle tre celebri peregrinationesmaiores medievali. In verità val bene considerare che sulla Via Francigena s’è formato un uomo nuovo, quello che poi si definirà “uomo europeo”. Nel crogiuolo fecondo di incontri, conoscenze, esperienze, si è gradualmente costituito un uomo “cosmopolita”, capace di riunire in sintesi filoni culturali e religiosi in una inedita unità antropologica, caratterizzata dalle dinamiche proprie di un’inculturazione incrociata tra fede, culture, simbologie e linguaggi.

Qui in realtà nasce l’Europa della libertà, della solidarietà, della cultura dell’accoglienza. È un’Europa “in fieri”, che si attrezza per il futuro. Il tema unificante e ampiamente condiviso di chi viaggiava sulla Via Francigena si manifesta nel dato indiscusso della fede che accumuna “in solidum” individui e società in movimento sotto la spinta di una sognata palingenesi, avvertita come necessitante promessa di un mondo purificato e libero. I pellegrinaggi altomedievali esprimono e testimoniano con autenticità lo “status” di consolidata cristianità, cioè di una società coesa in ogni modo, in cui i valori trascendenti sono dominanti e totalizzanti, ma nella forma non costrittiva, significativamente rivelatori di convinzioni profonde e sedimentate. In conclusione, la Via Francigena custodisce una naturale traccia di religiosità popolare, di fede viva.

In tale prospettiva si presta a promuovere e sostenere peregrinazioni in relazione alla coscienza di sé e al proprio destino, in linea armonica con l’“universo” delle credenze del tempo, patrimonio comune di popoli e di singole persone. Per queste ragioni appare del tutto sapiente valutare con spirito “storico” la valenza “cristiana” della Via Francigena, inserendola nel contesto di una “cristianità” forte e compatta, del tutto conforme alla sua indole e natura”

 Via Francigena vuol dire prima di tutto pellegrini in cammino. Pellegrini che incontrano luoghi d’arte e tesori unici – come la Cattedrale di Fidenza e tante testimonianze che si trovano lungo il cammino– e che hanno bisogno di una rete ricettiva importante lungo il territorio. L’itinerario europeo riparte proprio dalla sua accoglienza e dal ruolo delle comunità locali, sempre più importanti per far crescere e condividere i valori che ruotano intorno all’itinerario culturale della Via Francigena.

 

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Lettera del Presidente ai soci AEVF

Per la Via Francigena si chiude positivamente il 2016, con tanti risultati e obiettivi raggiunti per la maggiore fruibilità del cammino, accoglienza e segnaletica. Si prospetta un 2017 ricco di iniziative e nuovi progetti per valorizzare l’itinerario europeo. La lettera del Presidente AEVF Massimo Tedeschi ai sociad inizio anno.

Il 2016, che è appena terminato, è stato un anno ricco di progettualità sulla Francigena. Il flusso di persone che attraversano l’Europa lungo la Via Francigena, oltre quarantamila, risveglia l’orgoglio dei territori e genera una economia di beni e di servizi che contribuisce allo sviluppo sostenibile.

Fondamentale resta il lavoro, in corso di svolgimento, di gestione del percorso, di manutenzione, di standard uniformi di segnaletica e di ospitalità.

La Francigena ha ribadito con forza e convinzione l’impulso di essere Itinerario europeo, capace di suscitare interesse in un pubblico mondiale.

Questi i principali risultati del 2016.

  • Rinnovata ad AEVF, a seguito della valutazione triennale del Consiglio d’Europa, la qualifica di “réseau porteur” della Via Francigena a livello europeo per il triennio 2016/2019 (marzo).
  • Festeggiati i 15 anni di attività di AEVF. Ottimo l’evento del 28 e 29 aprile a Fidenza e a Piacenza. Il dr. Caterino ha redatto una sintesi di tutti gli importanti contributi che sarà consegnata ai soci in occasione dell’incontro di Monteriggioni del 28 gennaio 2017.
  • Adesione dei primi sei Comuni francesi (dalle regioni Bourgogne/Franche-Comté e Grand Est) e due nuove adesioni dal Canton Vaud; sede operativa AEVF in Francia nel comune di Champlitte (Bourgogne/Franche-Comté).
  • Approvazione vademecum degli standard europei del percorso e dell’ospitalità e del Manuale di segnaletica del tratto italiano (dicembre).
  • Il portale www.viefrancigene.org ha raggiunto un milione di visite.
  • Sesta edizione del Festival europeo “Via Francigena Collective Project” con oltre 700 eventi in tutta Europa; due edizioni (aprile/ottobre) della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes”.
  • Pubblicazione della Casa Editrice “Terre di Mezzo” di Milano della prima guida ufficiale del tratto Passo del Gran San Bernardo/Roma della Via Francigena in collaborazione con AEVF e le sette Regioni italiane attraversate (luglio).
  • Partecipazione a tre progetti europei: 1. Europe to Turkey on Foot; 2. Eurovelo 5; 3. Gli spazi del patrimonio culturale numerico: topologia e topografia degli itinerari culturali: il caso di studio della Via Francigena. In collaborazione con l’Università di Lille.
  • Insediamento del Gruppo di coordinamento finalizzato alla candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO. Si inizia col tratto italiano (aprile).
  • Approvazione della costituzione di una S.r.l. quale “braccio operativo” dell’Associazione in riferimento ad azioni di carattere economico rientranti nella mission associativa (dicembre).

Ci attende ora un 2017 altrettanto ricco di iniziative che culminerà con i festeggiamenti del 30° anniversario del Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in programma a Lucca (Toscana) a fine ottobre. L’Italia e la città di Lucca avranno l’onore di ospitare l’Advisory Forum annuale degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, importantissimo momento di scambio e di visibilità a livello internazionale. Avrà avvio concreto il lavoro per la candidatura della Francigena a Patrimonio UNESCO, garantendo, assieme alla certificazione del Consiglio d’Europa, ancora maggiore reputazione internazionale al nostro Itinerario culturale e sempre migliori standard di qualità a chi la percorre.

Alcuni importanti obiettivi del 2017:

  • APP ufficiale della Via Francigena per l’intero tracciato europeo;
  • restyling del portale web www.viefrancigene.org;
  • guida ufficiale del tratto Canterbury/Passo del Gran San Bernardo;
  • accordo con la Federation Française Randonnée Pedestre per il tracciato francese;
  • accordo con Ministero italiano Beni Culturali e Turismo/Regioni italiane per lavorare congiuntamente alla candidatura UNESCO;
  • accordo con le regioni lungo la Via Francigena nel Sud per l’implementazione e la messa in rete dell’itinerario da Roma a Santa Maria di Leuca;
  • avviare la sistematica analisi sul flusso dei pellegrini;
  • nuova credenziale del pellegrino in collaborazione con le società di trasporto ferroviario per promuovere l’utilizzo anche del treno, quale mezzo di trasporto sostenibile;
  • promozione della “Bisaccia del pellegrino” e di progetti legati ai prodotti tipici locali;
  • coinvolgimento di tour operators europei.

Concludo dicendo che, come sempre, tutto questo sarà possibile grazie al lavoro congiunto di tutte le persone – membri dell’ufficio di presidenza e dell’assemblea, personale dello staff, membri delle istituzioni e delle associazioni – che con passione e professionalità lavorano per rendere la Via Francigena sempre più ponte di culture, religioni, tradizioni diverse.

Vi aspetto a Monteriggioni (Toscana) il prossimo 28 gennaio ed auguro a tutti un ottimo 2017

Massimo Tedeschi

 

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