Via Francigena

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Master animatore degli itinerari culturali europei

Gli itinerari culturali europei più noti sono: il cammino di Santiago de  Compostela che attraversa la Francia e la Spagna e la Via Francigena che attraversa tutta l’Europa. Ad essi si vanno aggiungendo altri cammini, quelli di San Francesco, di  San Benedetto, ma anche quelli che storicamente sono stati percorsi dalle genti per motivi di varia natura. Il loro numero tende ad aumentare perché c’è una richiesta crescente di “cammino lento”.
Accanto al turismo di massa si va infatti delineando un turismo crescente fatto di persone che cercano  l’autenticità dei luoghi, vogliono immergersi nella cultura delle comunità che attraversano, vogliono  capire gli altri e capire se stesse. Nasce dunque l’esigenza di una nuova figura professionale: l’Animatore  degli itinerari culturali europei” e degli itinerari del turismo lento tout court. Tale figura ha la missione di  aiutare gli attori del territorio a ottimizzare il percorso da seguire e il sistema di accoglienza e di accompagnare le persone in un sistema interpretativo della realtà che solo il “cammino lento” e la riflessività possono consentire. Seguire questi percorsi, intesi come percorsi educativi e di turismo alternativo, consente di sperimentare nuove forme di riposo, rigenerazione, ricerca interiore, lettura del mondo. Per le comunità che si predispongono all’accoglienza ciò comporta una rilettura della propria
cultura e lo sviluppo di una consapevolezza della propria identità e il risveglio di un orgoglio di appartenenza. La persona che intende svolgere tale ruolo deve saper:

• integrare le diverse organizzazioni del territorio perché lavorino assieme per garantire un’adeguata accoglienza ai target dei “cammini” a partire dalle condizioni della strada da percorrere a seconda dei diversi mezzi utilizzati per percorrerla (a piedi, in bici, a cavallo, in carrozzella),
• offrire servizi di consulenza alle diverse organizzazioni per lavorare “in rete”
• usare e integrare gli strumenti di comunicazione e di marketing territoriale (web, social, GIS, ecc.)
• supportare lo sviluppo di una cultura dell’accoglienza nella comunità a partire dalla Scuola, ma assicurandosi che anche gli anziani abbiano un ruolo significativo,
• formulare progetti, ricercare finanziamenti per realizzarli, seguirne la gestione e la rendicontazione

I possibili ambiti occupazionali
Gli ambiti di impiego cui è destinata questa figura sono molteplici. Le persone preparate a svolgere questo ruolo trova impiego nelle agenzie turistiche, negli enti locali, nei consorzi, nei GAL, ma soprattutto si fa spazio nel mercato lavorando in organizzazioni che contribuisce a creare per offrire un servizio che non c’è ma che ha grandi potenzialità di crescita. La consulenza risulta essere un campo privilegiato, soprattutto se opera “in rete” per garantire uniformità di soluzioni lungo un percorso lungo. La Francigena è un itinerario che parte dall’Inghilterra e attraversa tutta l’Europa.
La modalità di intervento che ad essa si richiede è quella capace di integrare ruoli e funzioni del territorio nella organizzazione, promozione e gestione dei percorsi e nell’individuazione di specificità, particolarità ed eccellenze da porre in adeguato rilievo.

La proposta formativa La proposta formativa
Il master intende formare le persone che vogliono svolgere tale ruolo con una proposta didattica innovativa, sia sul piano dei contenuti che su quello del metodo.

Sul piano dei contenuti esso intende offrire conoscenze di varia natura ma che tutte assieme riconducono ad un modello che si chiama Organizzazione Territoriale (Modello OT).

Sul piano del metodo il master, adottando la formazione-intervento®, mette in primo piano il ruolo da esercitare e l’esperienza di gestione reale di processi di integrazione territoriale. Ciò significa che i partecipanti saranno impegnati, fin dall’inizio, in un progetto di Animatore di un percorso (es. Via Francigena, Via Micaelica, ecc) per un
insieme di organizzazioni di settori diversi dello specifico territorio.

Il programma didattico
Per sviluppare, fin dall’inizio del master, un progetto su un tratto specifico di un itinerario significativo, i partecipanti avranno a disposizione n.120 ore di lezioni metodologiche, gestite da esperti di “progettazione partecipata” in ambito Territoriale e disporranno di n.108 ore di lavoro (project work) da impegnare direttamente sul territorio oggetto dell’intervento.
Per arricchire il bagaglio di conoscenze da utilizzare, lungo il processo progettuale sono collocati alcuni moduli tematici:

• antropologia, filosofia, teologia e storia della chiesa
• storia dell’arte, cultura e geografia economica
• organizzazione territoriale e marketing territoriale
• itinerari culturali europei
• mappe e percorsi, sistemi GIS, scale,
• normative nazionali e regionali per gli attraversamenti e per il turismo
• tecnologia e comunicazione
• valutazione dei costi di realizzazione, manutenzione, messa in sicurezza, e ottimizzazione
• finanziamenti europei e progettualità per richiederli e gestirli
• strutture di gestione dei percorsi e del target
• strutture di gestione del turismo

Queste lezioni di carattere tematico (120 ore) saranno assicurate dai docenti dell’università di Foggia, Dipartimento di Economia, dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, da referenti di Servizi tecnici dei Comuni che hanno lavorato sulla realizzazione di percorsi importanti, di esperti di percorsi perché li hanno creati ( es: Deromedis) o perché li hanno percorsi (Michele Del Giudice). Il master prevede infine delle giornate di esplorazione (96 ore di benchmarking) dedicate all’incontro con ruoli significativi da cui acquisire informazioni dirette sulle esperienze maturate o a convegni e manifestazioni significative.

L’esame finale, costituito da una prova scritta ed una orale, verrà effettuato sulla rappresentazione del progetto realizzato sull’itinerario prescelto che verrà valutato sia dai docenti del master (metodologici e tematici) e sia dagli amministratori locali dei comuni attraversati da quell’itinerario.

Il Master è organizzato da Impresa Insieme srl.

Il Master ha durata di 500 ore, suddivise in:
lezioni tematiche: 200 ore
lezioni metodologiche: 200 ore : metodologia e progettazione
team building: 40 ore
visite: 60 ore

Maggiori info nella scheda allegata

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Via Francigena, itinerario che supera i confini

Si è svolta oggi la conferenza stampa a Roma all’Associazione Civita per la presentazione del 6° Festival Europeo delle Vie Francigene che per questa edizione terminerà il 20 novembre insieme al Giubileo della Misericordia. 730 gli eventi in cartellonedi diversa natura e tipologia, nella più estesa infrastruttura immateriale, culturale e relazionale che ha appena superato l’esame triennale da parte del Consiglio d’Europa, sulla “certificazione” dei suoi percorsi.

Alla conferenza hanno partecipato il sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Antimo Cesaro, Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo, il padrone di casa, Nicola Maccanico, vice Presidente Associazione Civita, Massimo Tedeschi, Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene, Giuseppe Costa, Direttore Vicario Culture, Identità e Autonomie, Regione Lombardia, Andrea Carubi, Settore Promozione Economica, Legislazione turismo, Commercio, Regione Toscana, Massimo Locci dell’ Associazione Tevereterno, per il progetto di William Kentridge sul Tevere, Alberto Alberti, “europeista consapevole” edecano dei pellegrini, Presidente del Gruppo dei Dodici, il rappresentante di monsignor Libero Andreatta, per l’Opera Romana Pellegrinaggiche come ogni anno darà vita alCammino di Pace Betlemme – Gerusalemme, la giovanissima pellegrina Laura, in rappresentanza dei bambini senesi che hanno partecipato all’iniziativa dell’assessorato alla Cultura, “Siena Francigena kids”e infine il direttore artistico del Festival, Sandro Polci.

Se Cesaro ha tenuto a sottolineare “l’attenzione del ministero che ha ritenuto di destinare a questa forma di “turismo di qualità” 60 milioni a sostegno dei percorsi”, Nicola Maccanico e Silvia Costa hanno messo in evidenza “il valore simbolico della via Francigena a livello europeo: un itinerario che unisce e supera i confini in un’Europa che oggi tende invece a dividersi”. Massimo Tedeschi ha ricordato il progetto The Europe to Turkey on foot project cofinanziato dalla UE e dalla Turchia per promuovere i valori europei, che porterà otto “pellegrini” turchi lungo la Francigena per studiarne le potenzialità. Ma la vera novità di questa edizione è l’accordo proposto da Tedeschi e accettato dalle Ferrovie dello Stato che consentirà ai pellegrini che lo vorranno e che saranno in possesso delle credenziali previste, di poter salire a bordo dei treni locali che si trovano nelle vicinanze dei sentieri pedonali, usufruendo della stessa scontistica dei gruppi e accompagnati, nel caso le abbiano, dalle loro biciclette. La mappa dei “treni francigeni” sarà pubblicata sul sito delle ferrovie che daranno ampia diffusione all’iniziativa. Domenica 5 giugno, poi, partirà la Francigena Marathon, prima maratona sull’antico itinerario di “Sigerico” da percorrere solo ed esclusivamente camminando. Organizzata dall’Assessorato Sport Turismo e Cultura del Comune di Acquapendente, con il supporto del Club Alpino Italiano Sezione di Viterbo e del Corpo Forestale dello Stato Comando Provinciale Viterbo, con la collaborazione dei Comuni di San Lorenzo Nuovo, Bolsena e Montefiascone e con il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, la maratona verrà promossa a livello Nazionale ed Internazionale con lo scopo di far conoscere un territorio ricco di bellezze naturalistiche ed artistiche che costituiscono il patrimonio storico-culturale ed ambientale dei Comuni interessati dall’ evento tra Umbria e Toscana.

A Sandro Polci il compito di tirare in conclusione un primo bilancio del festival: “con risorse che potremmo definire “francescane” – ha detto– ma con la partecipazione compatta dei comuni in tutte le regioni d’Italia il Festival è diventato un importante indotto economico per i territori e un’opportunità per destagionalizzare l’offerta turistica. Si tratta – ha detto – di economia “rigenerativa” che fa bene al territorio ma allo stesso tempo arricchisce anche chi contribuisce al suo successo”. Uno tra i tanti esempi da citare a questo proposito è quello di Alessandro Simonelli che insieme alla moglie è riuscito nella titanica impresa di riaprire l’Abbazia di S. Emiliano e San Bartolomeo in Congiuntoli.Una delle più antiche fondazioni benedettine dell’Umbria da tempo abbandonata. Nel Giugno del 2014, l’Abbazia è stata inserita nel circuito del “Festival Europeo delle Vie Francigene” e nella lista dei “Luoghi del cuore” del FAI ed è stata visitata da oltre 11 mila visitatori con inevitabili ricadute economiche e di visibilità per tutto il comprensorio.

Per consultare lalista completa degli eventi: www.festival.viefrancigene.org

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L’anno della Via Francigena

Oggi la Via Francigena è al centro di riflettori internazionali, lo dimostra il numero di pellegrini che negli ultimi anni (e soprattutto recentemente) si sono messi in cammino da Canterbury a Roma, alcuni proseguendo per l’Italia del sud in direzione Gerusalemme. Arrivano dal Nord e dal Sud America, dall’Asia e da numerosi Paesi Europei, molti dei quali hanno già percorso diverse volte i cammini verso Santiago.

VIA FRANCIGENA, CAMMINO EUROPEO. Intorno al tracciato della Via Francigena si è via via realizzato, in virtù della componente religiosa in un primo momento e laica successivamente, il concetto stesso di Europa. Questo cammino millenario è sinonimo di ricerca interiore e spiritualità da una parte, ma oggi rappresenta anche, più compiutamente, un modo di conoscere, capire, riappropriarsi della memoria e delle radici dell’Europa, attraverso l’incontro di culture diverse: un cammino che ripercorre i passi del vescovo Sigerico attraverso 1.000 anni di storia lungo circa 1.000 miglia da Canterbury a Roma, passando Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Un cammino che prosegue poi verso le coste della Puglia, a Santa Maria di Leuca, guardando verso Geruselemme e le connessioni con la Via Egnatia e la Via orientale della Seta. Proprio nei giorni scorsi la Via Francigena è stata riconfermata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Oggi la Via Francigena è un percorso straordinariamente bello, inaspettatamente nuovo e originale anche per chi già conosce i luoghi attraversati. Cambia il punto di vista, cambia il ritmo. Ed arrivare in uno di questi luoghi a piedi, camminando lentamente, cambia definitivamente la nostra percezione della meta stessa.

 

IL BOOM DEL CAMMINO FRANCIGENO. Il boom è sotto gli occhi di tutti, questo anche in virtù dell’anno speciale dedicato ai Cammini lanciato dal Ministero italiano per i Beni Culturali e Turismo e del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Sicuramente questa “esplosione pacifica” legata alla Francigena e agli itinerari slow è anche riconducubile ad una nuova tendenza sociale che vede nel camminare uno stile di vita che maggiormente ricerca il benessere psico-fisico, la possibilità di riappropriarsi di uno dei beni più preziosi di cui disponiamo: il tempo. Camminare significa anche aprirsi al mondo ed esplorare con occhi nuovi percorsi o territori che magari già conosciamo. Come riporta il sociologo David Le Breton “L’atto del camminare riporta l’uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi (…) Spesso camminare è un espediente per riprendere contatto con noi stessi!”

Oggi grazie all’impegno di istituzioni, associazioni, volontari, operatori culturali è in forte aumento l’ospitalità per pellegrini lungo la via, si riscontra una maggiore attenzione alla segnaletica e manutenzione, si percepisce un grande senso di appartenenza e di identità verso la Francigena nei territori che si attraversano: le comunità locali, infatti, rappresentano il biglietto da visita più importante per far decollare la via Francigena nella sua dimensione ospitale e legata all’accoglienza. L’itinerario francigeno sta generando anche un importante sviluppo socio-economico ai territori, cosi come sta favorendo la nascita e lo sviluppo di altri importanti cammini. Non a caso la Via Francigena coinvolge piccoli comuni e centri minori che diventano luoghi vitali proprio grazie alla valorizzazione di un itinerario europeo come questo e mettendosi in rete tra di loro.

 

PROGETTI IN CORSO. Una bella notizia per i camminatori è la nuova guida ufficiale realizzata da Terre di Mezzo, realizzata in collaborazione con le regioni italiane e l’Associazione Europea delle Vie Francigene. La guida, in fase di ultimazione, sarà anche pubblicata in inglese entro la fine dell’anno. Si sta altresì cercando di mettere insieme i territori dal Passo del Gran San Bernardo a Canterbury per una guida ufficiale di questa tratta.

Un altro riferimento al motivi di rilancio della Francigena è il proliferare della letteratura di viaggio. Un fenomeno in grande crescita che ha visto diffondersi una letteratura legata alla Francigena, dai romanzi alle guide, dai diari di viaggio ai blog culturali, dalle riviste specializzate di settore ad approfondimenti culturali. Un trend che si manifesta anche in altre declinazioni quali Festival musicali, culturali o legati alla riscoperta delle antiche tradizioni, mestieri, gastronomia legati alla Francigena. Primo fra tutti il Festival “Via Francigena Collective Project” (realizzato da AEVF e Civita), una rete di eventi culturali francigeni che si svolgono da Canterbury a Santa Maria di Leuca, allargandosi ad altri cammini, da maggio a ottobre, coordinati da  AEVF e da Associazione Civita di Roma. La sesta edizione del Festival 2016, diretto da Sandro Polci, prevede un cartellone di quasi 700 eventi animerà la francigena nei prossimo mesi.

In cantiere altri progetti importanti legati allo sviluppo della Francigena, come quelli sull’accessibilità (da ricordare in primis il grande impegno di Pietro Scidurlo su questo tema), la segnalazione del percorso in bicicletta con la CicloVia Francigena e progettualità legate allo sviluppo della Via Francigena a cavallo. Oggi, insomma, stanno ruotando tantissime progettualità intorno allo sviluppo di questo itinerario culturale europeo. Due progetti speciali in particolare lo confermano: la recente costituituzione del Comitato promotore per la candidatura della Via Francigena a patrimonio mondiale dell’UNESCO e il lavoro avviato per l’estensione della certificazione della Via Francigena del Sud itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

CAMMINARE SULLA FRANCIGENA OGGI. Camminare sulla Francigena significa oggi credere anche in una forte cooperazione culturale, territoriale, turistica, di coesione sociale e sviluppo ambientale, con particolare attenzione ai temi-simbolo dell’Europa. Esso contribuisce a rafforzare la dimensione democratica dello scambio e del turismo culturale attraverso il coinvolgimento di reti, associazioni ed autorità locali e regionali, università e organizzazioni professionali, nonché a conservare il variegato patrimonio di temi ed itinerari turistici alternativi.

Chiunque ha il diritto di continuare a percorrerla, amarla, conoscerla e di avvicinarsi ad essa, senza distinzione di credo, classe sociale o motivazione di percorrenza, così come avviene da oltre mille anni. Buon cammino.

Luca Bruschi

 

 

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Arriva da Lussemburgo la conferma della “Via Francigena Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”

Dall’Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali di Lussemburgo buone notizie per la Via Francigena: confermata la certificazione di Itinerario culturale del Consiglio d’Europa per la Via Francigena e confermato il ruolo di leader per la tutela dell’itinerario da parte dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

AEVF trasmette la nota di Stefano Dominioni (Segretario Esecutivo del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato del Consiglio d’Europa sugli Itinerari culturali nonché Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari culturali di Lussemburgo) con allegato “Rapporto di valutazione” del prof. Pierre Frustier nella quale si comunica che:

  1. È stata confermata per il triennio 2016/2019 la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena (Canterbury/Roma).
  2. Per il medesimo triennio è stata confermata l’abilitazione a réseau porteur della Via Francigena a questa Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
  3. E’ stato espresso parere favorevole alla richiesta (formulata dall’assemblea generale AEVF il 19 marzo 2015) di estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla “Via Francigena nel sud”, subordinandolo all’accordo con le amministrazioni regionali geograficamente interessate. La ratifica finale dell’estensione spetta all’assemblea generale di AEVF, massimo organo del reseauporteur della Via Francigena, una volta definito ed approvato il citato accordo.

Questa Associazione Europea conferma il proprio impegno per dare seguito alle “Raccomandazioni” espresse nel rapporto di Pierre Frustier.

In allegato:

– lettera del Direttore IEIC Stefano Dominioni
– rapporto di valutazione di Pierre Frustier
– abilitazione ad AEVF “réseau porteur” del 2007

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Festival Via Francigena Collective Project, al via la sesta edizione

Con passo dolce e condiviso fino a Roma, Canterbury, Trondheim, Turchia e Gerusalemme, salgono a circa 700 gli eventi dell’edizione 2016. Oltre 300 enti promotori e mille realtà intrise di natura, spiritualità e cultura sociale.

Dopo il crescente radicamento delle cinque precedenti edizioni, l’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’Associazione Civita, con il patrocinio del MiBACT e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, promuovono la sesta edizione del Festival europeo Via Francigena Collective Project 2016: “Festival dei Cammini”. Il Festival, che sarà presentato a Roma martedì 31 maggio alle ore 10.30 presso la Sala Gianfranco Imperatori dell’Associazione Civita, in linea con la proclamazione del 2016 quale “Anno nazionale dei Cammini”, valorizzerà i cammini storici, di fede e di natura, che rappresentano una modalità fruitiva del patrimonio naturale e culturale diffuso e l’occasione di promozione della variegata offerta di tali territori. Un invito a goderne e una volontà sempre più coesa di “divenire sistema organico” oltre la Via Francigena – sono infatti promosse numerose importanti Vie – con eventi, celebrazioni, feste e momenti di forte spiritualità – verso l’idea di Pace e condivisione che anima ogni genuino pellegrino.

Nell’anno dei Cammini, pertanto, viene offerta l’occasione di riflettere su Madre Terra e i suoi paesaggi dirompenti con eventi euromediterranei di diversa natura e tipologia, per la grande maggioranza ad accesso gratuito, nella più estesa infrastruttura immateriale ma spirituale, culturale e relazionale d’Europa e che, per questa edizione, termineranno il 20 novembre insieme al Giubileo della Misericordia. Trekking e visite guidate sono predominanti nel ricco programma dedicato all’onda crescente, anno dopo anno, dei viandanti e che, in quest’anno giubilare, hanno avuto un incremento maggiore.

Alla rassegna, diretta da Sandro Polci – realizzata con il contributo di Regione Toscana, Regione Lombardia e Novasol, oltre che con il supporto del progetto europeo “Europe to Turkey on Foot”, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Repubblica di Turchia nell’ambito del Programma “Civil Society Dialogue”, grazie ad un partenariato tra AEVF e l’Associazione “Turkey’s Culture Routes Society”– partecipano: l’Unione Nazionale delle Pro Loco italiane, straordinarie per il sostegno a ogni iniziativa locale dei migliaia di comuni aderenti; l’Opera Romana Pellegrinaggi che promuoveil “Cammino della Pace da Betlemme a Gerusalemme”;la catena solidale del “Pilgrims Crossing Borders, in cammino dalla Scandinavia a Gerusalemme” per oltre 3.000 km, con sosta ed eventi a Roma. Verrà inoltre presentato il film, in prossima distribuzione nelle sale italiane: “I volti della Via Francigena” di Fabio Dipinto. È inoltre interessante il progetto in cantiere e qui presentato dell’interazione nella mobilità pedonale e sulle ferrovie regionali di FF.SS. 

 


 

PROGRAMMA

 WELCOME COFFEE

 SALUTI E INTRODUZIONI

Nicola Maccanico, Vice Presidente Associazione Civita

Massimo Tedeschi, Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene

Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

 

Video: Joseph Roduit, Abate di Saint-Maurice (1939-2015).“L’esperienza della Via Francigena”

 

Giuseppe Costa, Direttore Vicario Culture, Identità e Autonomie,Regione Lombardia

Andrea Carubi, Settore Promozione Economica, Legislazione turismo, Commercio, Regione Toscana

 

IN CAMMINO: ALCUNI EVENTI IN PROGRAMMA

PRESENTA E MODERA

Sandro Polci, Direttore artistico del Festival

 

Mons. Liberio Andreatta, Opera Romana Pellegrinaggi

CAMMINO DI PACE BETLEMME-GERUSALEMME

Laura, Giovane pellegrina

DA “SIENA FRANCIGENA KIDS” ALLA “NOTTE BIANCA DEGLI OSTELLI SENESI”

Orazio Iacono, Direttore Divisione Passeggeri Regionale, Trenitalia

LA VIA FRANCIGENA IN TRENO

 

Trailer: “I volti della francigena” di Fabio Dipinto

 

Massimo Locci, Associazione Tevereterno

WILLIAM KENTRIDGE “TRIUMPHS AND LAMENTS: A PROJECT FOR THE CITY OF ROME”

Alberto Alberti. Presidente Gruppo dei Dodici

PILGRIM CROSSING BORDERS

 

CONCLUSIONI

Silvia Costa, Presidente Commissione Cultura del Parlamento europeo

 

Ufficio Stampa evento di presentazione Festival  delle Vie Francigene 2016

Associazione Civita

Rachele Mannocchi – tel. 06 692050307 e-mail mannocchi@civita.it www.civita.it

 

Ufficio Stampa Festival delle Vie Francigene 2016

Francesca Cusumano 335.5236641; francusumano@gmail.com

 

Info: francigenafestival@libero.it; www.festival.viefrancigene.org

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San Gimignano, inaugurato il “Villaggio del Pellegrino” lungo la via Francigena

Un servizio atteso da tempo da tutti i pellegrini e che completa la progettualità di San Gimignano sul tema della Francigena proprio quando la via di Sigerico si avvia alla presentazione della candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nelle scorse settimane gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del tratto di Francigena in zona Strada grazie anche ai contributi di Provincia di Siena e Regione Toscana

 

Nuovi spazi per accogliere viandanti e turisti che, percorrendo la via Francigena, scelgono di fare sosta a San Gimignano. Sono quelli inaugurati oggi proprio lungo il tracciato della via Romea che, al cospetto delle torri medievali, fanno nascere “Il Villaggio del Pellegrino” al camping Boschetto di Piemma in località Santa Lucia. Nove case mobili per un totale di 54 posti letto sono pronte ad accogliere i viandanti in un’area attrezzata inoltre con impianti sportivi e punti di ristorazione. Ogni casa mobile è di 32 metri quadri ed è suddivisa in 2 camere triple. All’interno di ogni camera, suddivisa in letti singoli o matrimoniali, ci sono poi tutti i comfort necessari tra cui riscaldamento e aria condizionata, un frigobar e un bagno con doccia. Da evidenziare anche il costo di ciascun posto letto: 10 euro a notte (15 euro nei mesi di luglio e agosto).

Il Villaggio del Pellegrino è stato realizzato con i fondi di Regione Toscana e Comune di San Gimignano.

«Questo progetto in realtà ha mille anni, nel senso che San Gimignano deve la sua nascita e il suo sviluppo proprio alla via Francigena – ha spiegato il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi -. Per questo motivo questa via dei pellegrini è per noi sinonimo di esistenza. Oggi diamo un servizio efficiente e necessario ai pellegrini e all’intero progetto legato alla Via Francigena che sta crescendo in maniera esponenziale». 

«Un altro passo nel cammino di valorizzazione della via Francigena – ha aggiunto l’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo -. E passo dopo passo i Comuni della Toscana stanno costruendo una rete implementandola di accoglienza. Questo dobbiamo fare, valorizzare quanto è stato fatto e coprire quello che manca con nuove iniziative. A San Gimignano stiamo declinando la capacità della Toscana di mostrarsi al mondo con il suo carattere distintivo fatto di cultura, accoglienza e qualità». 

«Abbiamo trovato il luogo perfetto per l’accoglienza dei pellegrini che numerosissimi attraversano San Gimignano – ha sottolineato l’assessore al turismo del Comune di San Gimignano Carolina Taddei -. In questo villaggio e in questa area i viandanti potranno riposare, rifocillarsi e godere di uno degli angoli più suggestivi e affascinanti della nostra città». Un servizio atteso da tempo da tutti i pellegrini e che completa la progettualità di San Gimignano sul tema della Francigena proprio quando la via di Sigerico si avvia alla presentazione della candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nelle scorse settimane gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del tratto di Francigena in zona Strada grazie anche ai contributi di Provincia di Siena e Regione Toscana.

Fonte: Valdelsa.net

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Recupero del “saper fare”, studio di monumenti e valorizzazione della Via Francigena

Si parte questo weekend con l’arte della lavorazione della pietra a Cassio di Terenzo, poi i workshop patrocinati dal Ministero dei Beni Culturali e in attesa di conferma dei crediti universitari per gli studenti. L’architetto Del Lesto (MU): “Scommettiamo sui giovani per aprire la mente al domani”. Il Presidente Tedeschi (AEVF): “Grande sintonia, MU comprende i valori della Cultura e del Patrimonio”.

Cinque workshop che abbracciano un compendio delle principali tematiche di Architettura e Ingegneria, dal recupero del “saper fare” manuale allo studio e la diagnostica dei monumenti, dalla riqualificazione degli edifici alla valorizzazione della via Francigena: è l’attività formativa che Manifattura Urbana offrirà a studenti e neolaureati per l’estate 2016, presentata nella sede operativa temporanea dell’associazione al Workout Pasubio di Parma. Tre di questi workshop godono già del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza; due sono in attesa di conferma, da parte dell’Università degli Studi di Parma, della possibilità di ottenere crediti formativi universitari per gli studenti che vorranno prendervi parte.

È stato l’architetto Sandro Del Lesto, membro del Direttivo di MU, ad illustrare nel corso di una conferenza stampa il calendario degli eventi didattici che l’associazione intende proporre sottolineando che, come avvenuto per tutti i precedenti workshop organizzati e coordinati da MU, alla didattica e alle lezioni teoriche della mattinata si alterneranno pomeriggi di laboratori pratici, nei quali i partecipanti saranno divisi in gruppi a seconda delle attività da svolgere. Alla sera, infine, l’associazione accompagnerà gli studenti nei vicini luoghi di ristoro: un momento conviviale per cementare l’unione del gruppo e, al tempo stesso, consentire ai partecipanti di conoscere e apprezzare la ricchezza del Parmense non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche sotto il profilo agroalimentare, consentendo così il rilancio dell’economia dei nostri territori.

Si partirà sabato 21 e domenica 22 Maggio con il “Workshop sulla lavorazione della pietra” a Cassio di Terenzo: quattro giornate (suddivise in due weekend, in quanto la formula include anche sabato 28 e domenica 29 maggio) con i maestri scalpellini, per coloro che non possono frequentare le lezioni didattiche durante la settimana. Il workshop si svolgerà infatti da lunedì 23 a venerdì 27 maggio e sarà aperto dal saluto del Sindaco di Terenzo Danilo Bevilacqua, intervenuto alla presentazione al Wo-Pa insieme allo scultore Paolo Sacchi, che avrà il compito di guidare i ragazzi alla scoperta dei segreti di una tra le più antiche arti della tradizione del nostro Appennino.

Sei le aree tematiche su cui verterà la didattica: nozioni e strumenti per la lavorazione della pietra; storia dell’uso della pietra locale nel corso dei secoli: applicazioni ed esempi; caratteristiche geologiche dei tipi di pietra in Val Baganza; il restauro lapideo; realtà virtuale e nuove tecnologie per uno studio della lavorazione della pietra; progettazione partecipata di un museo virtuale. Ricco e qualificato il team di docenti: oltre a Paolo Sacchi, lo stesso Sandro Del Lesto e a Filippo Olari – archeologo di MU, Vicepresidente dell’associazione di Promozione Sociale ACMÈ e organizzatore del workshop –  gli studenti potranno contare sulla presenza dei geologi Giovanni Michiara e Paolo Vescovi, del Dott. Marco Bazzani e di Silvia Simeti di Archè Restauri. Sarà inoltre effettuata una visita guidata alla cava “La Pietra di Cassio”, con la proprietaria Giulia Magnani che ne mostrerà ai ragazzi le bellezze e i segreti.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche Gianmario Venturini, Responsabile Costruzioni del CNA Parma, ente patrocinante l’evento che MU ha pubblicamente ringraziato per la sensibilità verso le importanti tematiche espresse dal workshop; e Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, che si è detto « felice di aver concesso il patrocinio agli eventi formativi di Manifattura Urbana, con cui vi è profonda sintonia per le tematiche della Cultura, del recupero del Patrimonio e dell’attenzione verso i piccoli comuni, vera ricchezza dei nostri territori ».

« Scommettere sui giovani, sulle loro potenzialità e sulla loro competenza per noi è altamente significativo perché vuol dire aprire la mente al domani – ha concluso Sandro Del Lesto – e siamo pronti a dare il massimo per condividere insieme ai ragazzi una estate di formazione e crescita reciproca sia umana che professionale ».

Alberto Maieli

 

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Una task force di volontari sulla via Francigena

Si e’ concluso a Pont Saint Martin e a Donnas il corso di “Accoglienza sulla via Francigena” organizzato dalle due Amministrazioni comunale e tenuto d Laura Decanale, Teresa Charles e dall’arch. Silvia Stroppa.

Patrocinato dall’Associazione Europea della Via Francigena e avviatosi nel novembre 2015, il corso che si e’ tenuto sul campo in tre sessioni piu’ una teorica, ha raggiunto l’obiettivo di formare un gruppo di volontari idonei ad accogliere e prestare attenzione alle prime necessità ai gruppi di pellegrini in transito nei Comuni di Pont Saint Martin e Donnas.

Sono stati 23 gli attestati di frequenza rilasciati dai Sindaci di Pont Saint Martin e Donnas, rispettivamente Marco Sucquet e Amedeo Follioley, e sono stati assegnati a: Anna Bertino, Anna Challancin, Ennio Pedrini, Xavier Laurenzio, Daniela Benone, Teresa Charles, Silvia Stroppa, Enio Ratto, Giovanni Bertoni, Daniele Giovanni Frassy, Laura Bertone, Marilena Giovanetto, Mario Albusceri, Sergio Yon, Gino Agnesod, Amanda DI Domenica, Davide Mindo, Ugolino Enza, Gabriele Grosso, Martine Peretto, Franca Giovanetto, Michela Herera e Alfredino Vuillermoz.

Tra i prossimi obiettivi dei volontari, attivi su richiesta di pellegrini o gruppi di pellegrini relativamente ai territori dei Comuni di Pont Saint Martin e Donnas e che operano senza alcun compenso, e’ in corso lo studio per l’apertura di alcune chiese ed il presidio di alcuni monumenti storici sul tracciato francigeno nei week-end di luglio e agosto