Via Francigena

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Immagini e racconti sulla Francigena. Una vacanza “diversamente comoda”

Un blog per raccontare con immagini e racconti la Francigena. Il fotografo Marco Tortato, in arte Yorick, ha organizzato una vacanza “diversamente comoda” sulla Via Francigena. Un viaggio da Firenze a Roma.

Yorick, ritrattista e docente, ha convinto tre allievi a seguirlo sulla Via Francigena per raccontare a piedi e con la macchina fotografica un pezzo di Italia da osservare attraverso l’intercedere lento del cammino. Una iniziativa sponsorizzata nel percorso da Manfrotto e da Fujifilm, che gli hanno fornito il materiale tecnico..

Un racconto da leggere e da gustare, sia per coloro che la Francigena già l’hanno percorsa, sia per coloro che ancora non l’hanno fatto. Il racconto e le immagini sul blog:  http://zainidimegapixel.com/

 

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Un nuovo punto sosta per i pellegrini, nei pressi di Monteriggioni

Un nuovo punto sosta e ristoro in uno dei luoghi più belli della Via Francigena, tra Monteriggioni e Siena, in Toscana. Una sosta in stile francigeno, animata da accoglienza con punto ristoro per i pellegrini.

Dove si trova?
Lungo il percorso della Francigena alla tappa numero 32 Località La Villa: si trova a 7 km da Monteriggioni ed a 13km a Siena

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La vacanza di Mirko e il diario del pellegrino su Facebook. A piedi, verso Roma.

Chiudersi la porta di casa alle spalle e incamminarsi per 330 chilometri sulla Francigena verso Roma. Mirko Manetti, montelupino di 33 anni, è partito due giorni fa, il 20 agosto, affascinato dal ‘primo passo’.

«Ho già percorso il Cammino di Santiago tra il 2006 e il 2007 – spiega – con altri amici. Mi mancava il percorso della Francigena. E visto che ce l’ho quasi dietro casa, ho deciso che quest’anno la mia vacanza sarebbe stata questa.

Fonte: Corriere Fiorentino

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Quattro nuovi sentieri per scoprire il Monte Amiata da una prospettiva inedita

Oggi si inaugurano i sentieri ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena.
L’appuntamento rappresenta un ulteriore tassello nella già ricca offerta estiva nelle Terre di Siena, prima area vasta europea Carbon Free dal 2013 e meta ideale per un turismo “lento e consapevole”.

Quattro percorsi per scoprire le meraviglie del Monte Amiata da una prospettiva diversa, “inedita” a turisti e appassionati di trekking e bici. Vengono inaugurati oggi, sabato 23 agosto, ad Abbadia San Salvatore in provincia di Siena, quattro nuovi sentieri che permetteranno di raggiungere dalla città amiatina i luoghi più suggestivi del Monte, attraverso itinerari adatti sia a camminatori senza particolari velleità sportive che ad appassionati esperti di bici o trekking.

Un progetto che si inserisce tra le tante iniziative senesi legate alla Via Francigena, come Il contest fotografico #apieditralepievi e Il trekking urbano #SienaFrancigena con la “bisaccia del pellegrino”

Fonte: Siena Free

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Un viaggio intergenerazionale in bici sulla Francigena. Un progetto educativo da sostenere

Il giovane Marco in viaggio con il padre, in bicicletta. Un viaggio epico attraverso Inghilterra, Francia Svizzera e Italia per poi raggiungere la nostra città natale, Mariano Comense. Da Canterbury al San Bernardo seguendo la Francigena per un itinerario intergenerazionale.

Un giovane pellegrino in viaggio da Canterbury alle Alpi, su due ruote insieme al padre. L’anno scorso hanno pedalato dal San Bernardo a Roma e quest’anno stanno concludendo la rimanente parte del pellegrinaggio. Stanno raccontando leloro avventure su un blog e invitano, chi interessato, a fare una donazione per un progetto educativo in Kenya dove Marco andrà a lavorare a Gennaio.

Eccoil link al blog dove troverete i racconti delle tappe e maggiori informazioni sul progetto che vogliono sostenere. https://londramariano.wordpress.com/


 

Avendo fatto Londra-Mariano in aereo un centinaio di volte ho voglia di scoprire cosa c’è di mezzo a queste due realtà dove sono cresciuto. Cosa mi perdo ogni volta che prendo un aereo?

Viaggiare in bicicletta ti mette a diretto contatto con le persone che vivono nei piccoli paesi che attraversi, si è lontani dalle autostrade e dal caos e a diretto contatto con delle minuscole realtà che si ripetono in modo diverso in posti diversi.

Mi viene in mente, per esempio, quando ho valicato il passo della Cisa tra l’Emilia e la Toscana tra la nebbia e la pioggia. Forse 5 o 6 ore di pedalata in salita, per poi uscire dall’altro verso del monte e trovare il sole che si faceva spazio tra le nubi e una pastora sulla sessantina con i capelli rossi fuoco che stava lì, seduta su una panca a curare un gregge di capre. Poche parole, una vita trascorsa in serenità sui colli vicino a Pontremoli e la triste storia di cinque capre divorate da un lupo e una assicurazione per capre troppo costosa. Un momento magico e indimenticabile nella sua semplicità.

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Ritratti sottratti, lungo la Francigena in Toscana

Un piccolo viaggio intorno a chi cammina sulla Via Francigena: da solo, in gruppo, in solienzio. Tanti volti e tanta umanità sul millenario percorso francigeno.

La Francigena è prima di tutto luogo di condivisione, luogo di incontri, luogo dove la dimensione umana ritrova la sua naturelezza e semplicità. Ecco qui raccolte alcune storie, tutte diverse fra di loro, che hanno come filo conduttore la Via Francigena. La lentezza del cammino è in grado di favorire i racconti, ognuno dei quali è in grado di trasmettere pennellate di colore e di calore. Storoe. Vere. Sul cammino.

Giacomo, Cristina, Benedetto, Giovanni, don Lorenzo. Sono solo alcuni degli incontri autentici che farete con questo viaggio attraveso l’umanità francigena.

Un ebook da sfogliare, con belle foto e testi in grado di raccontare le emozioni di chi cammina.
Un progetto della Regione Toscana, con foto e testi di Enrico Caracciolo e Paolo Simoncelli


 

Umani paesaggi

Un piccolo viaggio intorno all’uomo. Anche questo è un pellegrinaggio. A volte la via Francigena ci scorre in mezzo. Altre volte se ne sta in disparte, a qualche chilometro. Altre ancora non si fa vedere perché sepolta dall’asfalto. Però la sua presenza si sente sempre. A distanza di tanto tempo aleggia su uomini e cose.

I Ritratti Sottratti alla via Francigena sono punti fermi. Pietre miliari lungo il cammino che catturano chi vive di nomadismo, laico o spirituale. Persone che hanno raccontato le loro vite nel proprio ambiente naturale: davanti a un camino, sulle pietre di un vecchio selciato, lungo la riva del fiume, accanto a una mola di rame.

Uno di loro ha cercato invano il vento per far volare il suo aquilone, un altro si è commosso ricordando l’amico morto schiacciato da una “carica” di marmo, su alle cave di Carrara. Una giovane attrice ha recitato versi nel teatrino di casa e un’anziana pittrice inglese, a zonzo per trent’anni sulle orme di Sigeric, ha spulciato i suoi acquerelli come fa un baro con un mazzo di carte. Un cantastorie ha dato fiato all’armonica sotto le sette arcate di un caffè mentre un artista di Pietrasanta ha deciso che la provocazione è l’unico modo di far riflettere.
C’è un prete come dovrebbero essere tutti i preti che insegna il Corano ai piccoli musulmani e un oste scrittore che scrive romanzi in una Twin Peaks vicino alla Cisa dove passano più cani che automobili. C’è persino un angelo in carne e ossa che aspetta i pellegrini a San Maniato e alla fine della strada li abbraccia dicendo loro “Ti voglio bene”. Voci, mani, respiri, sussurri raccontano storie e stati d’animo, esplorano la dimensione verticale di un paesaggio umano ricco di valori. Piedi e anime seguono le tracce di Sigerico da più di mille anni. Nel segno della viandanza.

Buon cammino lungo la via Francigena da ascoltare.

Enrico Caracciolo
Paolo Simoncelli

 

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Terlizzi da Venezia: tappa per 60 universitari in “cammino” per scoprire il paesaggio pugliese

Studenti, docenti ed esterni del laboratorio “La via Francigena 2014”, seminario itinerante promosso dall’Università Iuav di Venezia. Prossime tappe fino a Brindisi e Otranto dove ci si imbarcava per la Terra Santa.

Dal 16 al 30 agosto 2014 si tiene il seminario itinerante di ecologia del paesaggio “La via Francigena 2014”.

Dal 2000 un gruppo di studenti dell’Università Iuav di Venezia e di persone esterne percorre ogni estate una parte delle storiche vie dei pellegrinaggi europee. Fino ad ora sono stati percorsi il cammino di Santiago e la via Francigena del nord da Roma a Canterbury. Lo scorso anno si è iniziato il percorso della via Francigena del sud camminando da Roma a Monte Sant’Angelo, nel Gargano.
Quest’anno, in agosto, è previsto il proseguimento verso Brindisi e Otranto, antichi porti di imbarco per la Terra Santa.

A piedi, in cammino come un pellegrinaggio. E’ questo infatti il filo conduttore dell’iniziativa del seminario itinerante promosso dall’Università Iuav di Venezia. Un laboratorio di una lunga “staffetta” che da 14 anni si svolge ogni anno.   

Fonte: Terlizzi live

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Sulla Via Francigena senza vedere e con tanto entusiasmo

Recentemente un gruppo di una trentina di amici, ciechi, ipovedenti e vedenti, hanno percorso insieme un tratto dellla Via Francigena. Un percorso di condivisione, spirituale e di ricercaa interiore. In viaggio verso Roma, lentamente.

L’esperienza era iniziata già lo scorso anno con una tappa da Lucca a Siena ed è stata ripresa quest’anno proprio da Siena, da dove, con zaino in spalla e percorrendo a piedi tappe di oltre 20 chilometri al giorno, il gruppo è arrivato a Viterbo in una settimana.
Una bella esperienza di cammino per il piacere di scoprire questi luoghi spesso cosi vicini a casa ma talvolta sconosciuti, e per camminare insieme nelle tappe verso Roma.

Sono tante le motivazioni che spingono le persone non vedenti a fare una scelta simile. In primis si tratta di persone allenate e abituate a camminare, che da diversi anni con l’ADV (Associazione Disabili Visivi) praticano varie attività sportive, come il trekking, lo sci nordico e quello alpino, la vela, la canoa, il sub. Li accomuna non solo l’handicap, ma soprattutto la voglia di vivere, il piacere di stare insieme e di condividere praticamente tutto, dalla stanchezza al divertimento e alle risate, dalla fame al gusto di mangiare, dalle difficoltà di arrangiarsi e di organizzarsi e al cavarsela nel bene e nel male.

Un articolo da leggere.

Fonte: superando.it

 

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Intervista con Raul Goni Santiago, pellegrino-giornalista free lance appassionato di cammini

Intervista con Raul Goni Santiago, pellegrino-giornalista spagnolo free lance appassionato di cammini ed innamorato della Via Francigena, sulla quale ha già camminato in diverse occasioni.

Nel 2012 ha fondato a Pamplona l’Associazione Via Francigena Spagna www.viafrancigena.es, con la quale AEVF collabora. Il numero dei pellegrini spagnoli che si riversano sui cammini di Santiago (lo scorso anno sono stati 215.000!) interessati alla Via Francigena è in forte aumento, anche grazie all’attività di comunicazione e supporto che l’associazione spagnola sta dando.

1.Quali sono le attività che l’Associazione Via Francigena Spagna sta facendo per promuovere l’itinerario francigeno e quale è la percezione del potenziale della Via Francigena tra i pellegrini spagnoli, che già da molti anni camminano sulle vie che conducono Santiago?

L’Associazione della Via Francígena in Spagna (AVFF) sta cercando di far conoscere questa antica via di pellegrinaggio che conduce a Roma, non solo in Spagna e nella Penisola Iberica, ma anche in tutto il Continente americano dove si parla spagnolo, ed a tutti i pellegrini, viandanti ed appassionati di cammini che parlano questa lingua. Vogliamo informare e favorire una formazione sulla Via Francigena che ancora oggi in Spagna non è così conosciuta come il celebre Cammino di Santiago. Tante persone comunque chiedono informazioni sulla Francígena perché trovano nel Cammino spagnolo un luogo spesso sovraffollato e cercano quella tranquillità che un cammino come la Francigena può trasmetere. Inoltre, camminare attraverso Paesi come Francia, Svizzera e soprattutto l’Italia, è un’esperienza straordinaria, così come arrivare a piedi da Roma, uno dei posti più significativi della nostra cultura cristiana.
AVFF sta partecipando a conferenze, incontri, supporta la comunicazione e favorisce lo sviluppo di progetti culturali lungo la Via.
Infine vengono fornite informazione e credenziali a tutti i pellegrini e viandanti che intraprendono il cammino verso Roma.


2.Hai fatto recentemente una lunga esperienza come hospitalero in Italia, sul Passo del Gran San Bernardo. Raccontaci come si svolgeva la tua giornata, i tuoi incontri con i pellegrini e le attività che quotidianamente si svolgono sul mitico Colle a 2.500 m di altezza.

Il Passo del Gran San Bernardo è senza dubbio uno dei luoghi mitici in Europa, un posto carico di storia. Per questo motivo molti pellegrini provenienti da tutto il mondo lo scelgono come punto di partenza per arrivare da Roma. Lì arrivano pieni di energia positiva e con la volontà di attarversare l’Italia per arrivare alla Città Eterna.
Questo colle è un posto magico ed affascinante, luogo di incontro con persone. Tutti i viandanti che arrivano all’Ospizio del Gran San Bernardo sono accolti nello stesso modo. I pellegrini sono dapprima accompagnati alla sala da pranzo per trovare un luogo caldo dove ristorarsi, viene quindi offerta loro una tazza di tè caldo prima assegnare la camera.
Oltre ad aiutare i canonici nell’accoglienza dei pellegrini e nella preparazione dei pasti, invitiamo i pellegrini a condividere la spiritualità di questo luogo; li accompagnamo a visitare il celebre museo, i sentieri storici senza dimenticare di incontrare i famosi cani San Bernardo che in passato hanno soccorso tanti camminatori.
Quest’ anno abbiamo notato il forte incremento di persone spagnole e latinoamericane che hanno scelto di cominciare il loro cammino proprio dal Colle dl Gran San Bernardo. Possiamo considerare questo “valico” come il fratello di quello di Roncisvalle nei Pirenei, che conduce verso Santiago.


3.Papa Francesco in molte occasione ha espresso belle parole verso i cammini ed i pellegrinaggi, con particolare riferimento alla Via Francigena. Il carisma e la capacita comunicativa di Papa Francesco possono attirare la popolazione mondiale ispanica verso la Via Francigena?

Papa Francesco ha molta fiducia nel ruolo della Via Francigena. Non a caso ha da subito attivato un ufficio preposto per la valorizzazione della Francigena. Inoltre, come Gesuita,  conosce bene che il suo fondatore San Ignazio di Loyola ebbe la rivelazione di creare la Compagnia di Gesù proprio a La Storta, nella periferia di Roma, sul cammino francigeno. Le persone provenienti dall’America Latina, sia quelle cattoliche sia quelle non cattoliche, sono fortemente attratti dalla figura e dal carisma di Papa Francesco.
Addirittura tante persone ci scrivono per ottenere una udienza con il Santo Padre, una volta che saranno arrivati a piedi a Roma. Ovviamente questa cosa non possiamo farla!
Il fatto che numerose persone provenienti da altri continenti vengano a camminare sulla Via Francigena, supporta l’idea che le strade di peregrinazione come la Francigena debbano essere considerate come grandi rotte di scambio culturale e spirituale; su questi cammini si devono creare delle “zone franche” nel quale le persone possano camminare liberamente, ognuno con la propria motivazione. E proprio in questo, Papa Francisco e la Chiesa Cattolica come Organizzazione, possono dare un forte contributo.

4.La Via Francigena, come insegna il Cammino di Santiago, può creare oggi importanti opportunità di lavoro per giovani e sviluppare una sostenibilità economica a livello locale. Come pensi che si possa sviluppare questo segmento, mantenendo l’autenticità del cammino?

L’economia globale ha dimostrato che stiamo distruggendo l’autenticità, il futuro delle persone e delle economie locali appiattendo tutto quanto. La Via Francigena, come il Cammino di Santiago, sono grandi reti composte da tante persone, provenienti ognuna da una diversa estrazione sociale, territori, piccole località o mondi lavorativi differenti. E così le cose devono rimanere. Sulla Via Francigena c’è la possibilitò di creare lavoro per tante persone. Il piccolo imprenditore, sia esso giovane o meno giovane, può creare una piccola impresa di prodotti e servizi a supporto della Via Francigena mettendosi in rete con altri piccoli imprenditori locali, in maniera associativa e solidale.
Sulla Francigena ci sono ancora tanti spazi da colmare. Essa non favorisce solo lo sviluppo di una economia a livello locale, ma aiuta alla creazione di una rete di persone e imprese in risposta alle grandi multinazionali internazionali.
Le associazioni e le istituzioni devono cercare di garantire un equilibrio in questo sviluppo affinché sia equo e possa favorire un dialogo tra pubblico-privato, in ottica sostenibile. La Via Francigena, cosi come il Cammino di Santiago, non è solamente una strada sulla quale camminano le persone. I pellegrini e viandanti sopra quel percorso mangiano, dormono, spendono e hanno bisogno di servizi: è nostro compito aiutarli e rispondere ai loro bisogni. Così è sempre stato nel corso della storia, e cosi continueranno ad andare le cose.
E’ importante cercare di preservare l’autenticità della Francigena per svluppare una micro ecnomia sostenibile sui territori.

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Avviso per la promozione e valorizzazione della Francigena nel Lazio

La Regione ha emesso un bando pubblicato sul BUR n. 63 del 7 agosto 2014. l’Avviso pubblico per la presentazione di  iniziative per la valorizzazione dei percorsi  della via francigena nel Lazio per il biennio 2014-2015.

A chi è rivolto il bando

L’Avviso è rivolto esclusivamente ad aggregazioni di comuni interessati dalle diverse direttrici della Via Francigena.Un comune capofila provvederà a sottoscrivere ed inviare la domanda elencando tutti i comuni componenti l’aggregazione costituita o costituenda.

Quali  proposte progettuali si possono presentare:

1. la manutenzione ordinaria dei percorsi e della relativa segnaletica, ai fini del miglioramento dell’accessibilità dei tracciati;

2. attività atte a sviluppare il prodotto culturale, turistico e ambientale tramite servizi di accoglienza e di logistica per il pellegrino (transfer persone e bagagli, affitto biciclette, ecc.);

3. progetti editoriali e multimediali finalizzati alla diffusione della conoscenza e alla migliore fruizione degli itinerari e del patrimonio culturale afferente gli stessi. Con particolare riferimento a proposte riguardanti Applicativi (App) per dispositivi mobili e e-book , fruibili dalla maggior parte dei dispositivi esistenti e con contenuti preferibilmente almeno in italiano e inglese.

Quante sono le risorse  finanziarie disponibili
Le risorse destinate al finanziamento dell’avviso pubblico sono pari complessivamente ad a € 300.000,00 per il biennio 2014-2015

Quando scade l’avviso
Le domande potranno essere presentate entro e non oltre il 25 settembre 2014 esclusivamente per posta elettronica certificata, PEC, all’indirizzo:
valorizzazionepatrimonioculturale@regione.lazio.legalmail.it

 A chi rivolgersi per Informazioni o chiarimenti:

Responsabile del procedimento
 Nadia Carlotta
Tel.  06 5168 8062
e-mail ncarlotta@regione.lazio.it

Simone Quilici
Tel 06 5168 8987
e-mail squilici@regione.lazio.it

Alessandro Liberati
Tel. 06 51688400
 e- mail  alessandro.liberati@regione.lazio.it

Per scaricare il bando vai sul sito

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