Via Francigena

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AEVF impegnata nello sviluppo della Via Francigena in Svizzera

L’Associazione Europea delle Vie Francigene al servizio dei territori in Svizzera per implementare lo sviluppo del cammino europeo.

Dal 17 al 23 luglio 2017 si è svolta, in collaborazione con Aigle Région (Canton Vaud), una settimana di incontri nella quale Sami Tawfik (responsabile progetti AEVF) ha lavorato a stretto contatto con i comuni e le associazioni che operano sul territorio per la valorizzazione della Via Francigena.

Tawfik e Christian Schülé , Presidente dell’Associazione dello Chablais e membro dell’Ufficio di Presidenza AEVF, sono stati ospitati presso gli uffici di Aigle Région dove hanno potuto collaborare con lo staff della Regione, composto da Elodie Barras, Maryn Odermatt e Christian Minacci, Delegato economico di Aigle Région.

La visita sul terreno è stata una preziosa occasione per meglio conoscere lo stato d’avanzamento del progetto Francigena sul territorio svizzero, comprendendo le esigenze specifiche e studiando un approccio condiviso mirato alla valorizzazione delle eccellenze culturali e ambientali e alla promozione del territorio per il tramite della Via. Una attenzione particolare è stata data al percorso, all’accoglienza, alla segnaletica ed alla messa in rete degli uffici di informazione turistica.

É stata anche una proficua occasione per scambiare know-how e buone pratiche in materia di cammini e per rinforzare l’attività di AEVF, incaricata dal Consiglio d’Europa della tutela e promozione dell’Itinerario.

Il percorso della Francigena in Svizzera è lungo circa 215 chilometri, presenta una difficoltà di percorribilità media e si suddivide in 12 tappe.

Sono stati infine attivati numerosi contatti con realtà associative e con privati che operano sul territorio, al fine di migliorare l’offerta di servizi per i fruitori della Via.

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All’interno del Festival Via Francigena Collective Project nasce “il Manifesto del Cammino Avvenire”

Il 3, 4 e 5 agosto il cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, intorno al valico di Colfiorito, diventa la fantastica Terra di Mezzo grazie al 15mo Montelago Celtic Festival che quest’anno unisce le forze con il 7° Festival europeo della via Francigena collective project, in un evento che si terrà il 5 agosto alle 19.

Nel corso di un incontro/performance su ‘Turismo nomade: dalla paura al cammino, alla bellezza appenninica’, Sandro Polci, direttore del Festival Europeo della Via Francigena, proporrà la realizzazione condivisa del ‘Manifesto del Cammino Avvenire’. Nel corso dell’incontro verrà realizzata una tela lunga oltre 100 metri in cui 1.000 piedi lasceranno l’impronta-assenso per il turismo viandante d’Appennino.

“Jean Giono, noto scrittore francese, scrisse -ricorda Polci- che ‘il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino’. Così noi camminiamo (e facciamo musica, cultura, teatro) come una ‘Compagnia viandante’ per un turismo nuovo dei nostri splendidi Appennini. Bruce Chatwin ricorda che ‘la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi’ e noi lo proponiamo nei nostri luoghi del cuore e della mente”.

Inoltre, da novembre 2017 a marzo 2018 si realizzerà il progetto Epicentro attivato e voluto dal ‘Montelago Celtic Festival’ con l’intento di rivitalizzare culturalmente l’area appenninica del recente terremoto. Si tratta di un grande Festival contenitore che per tutta la stagione autunno/inverno 2017/2018 sarà itinerante nei comuni del cratere sismico e porterà artisti, musicisti e scrittori di fama nazionale che si sono dati disponibili ad esibizioni gratuite, a contatto con gli sfollati e le comunità disgregate.

Per pagare service audio/luci, Siae, stampa e diffusione promozionale, affitto generatori e tensostrutture, rimborsi spese, vitto e alloggio per gli artisti si è attivata una catena di donazioni di cui ‘Montelago Celtic Festival’ ne è portavoce e attivista.

Al progetto hanno aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo della zona appenninica delle regioni Umbria e Marche. Il territorio in questione comprende: in Umbria l’area montana che va da Assisi al valico di Colfiorito, la valle di Norcia e Cascia, la Valnerina e l’altopiano di Colfiorito; nelle Marche il sud dell’Alta Valle del Chienti fino a Caldarola, l’alta valle del Fiastrone e del Fiastrella fino a Sarnano, l’area montana che da Ascoli Piceno arriva ai confini regionali con l’Abruzzo, l’area dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso- Monti della Laga.

Il progetto vuole valorizzare i tratti culturali e antropologici di un territorio avente fin dal passato forti elementi in comune come le attività economiche pastorali, agricole e di sfruttamento del bosco, e conseguentemente culturali (artistiche, folkloriche, gastronomiche, religiose) che hanno caratterizzato questi luoghi per secoli.

Gli indirizzi di sviluppo economico dell’ultimo dopoguerra hanno penalizzato le comunità montane creando una evidente emigrazione delle popolazioni verso le città e i poli industriali. E dopo lo spopolamento e quindi l’abbattimento dei servizi, si è verificato un quasi totale abbandono delle attività produttive legate alle risorse della montagna e a caduta si è avviata la fase dell’incuria territoriale. Solo nell’ultimo decennio si stava verificando un’inversione di tendenza.

La crisi del modello urbano-metropolitano e industriale stava facendo riemergere il potenziale dell’entroterra, che nel frattempo, complice anche l’abbandono subito che non ha incentivato un’espansione edile e industriale e uno sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, ha mantenuto quasi inalterate le qualità primarie che lo hanno sempre contraddistinto. Il progetto vuol ripartire dal potenziale insito nella bellezza stessa delle montagne, lavorando perché cultura e tradizioni di queste terre non siano lasciate morire ma possano essere la base di un futuro progresso, sano e responsabile.

Fonte: Adnkronos

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La Francigena toscana: 39 comuni per un ‘prodotto turistico omogeneo’

FIRENZE – Si completa oggi, con la firma della convenzione tra i 39 Comuni interessati, il percorso per la creazione del primo prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana”. I rappresentanti delle varie amministrazioni comunali hanno siglato la convenzione oggi nel corso del convegno dal titolo ‘La Francigena. L’impronta sostenibile della Toscana e dei territori protagonisti’, che si è tenuto presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze.
Con la nascita del prodotto turistico omogeneo “Via Francigena toscana” viene affidato ai 39 Comuni firmatari (raggruppati in 4 aggregazioni) l’esercizio associato delle funzioni in materia di gestione dell’accoglienza e dell’informazione turistica, di promozione e comunicazione del prodotto turistico, di manutenzione ordinaria degli itinerari escursionistici e di monitoraggio ed analisi dei flussi turistici.

Come detto, la convenzione siglata individua 4 aggregazioni di Comuni: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud.

L’aggregazione Nord comprende i comuni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso. Dell’aggregazione Centro Nord fanno parte Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese. All’aggregazione Centro Sud appartengono Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi.
Infine, l’aggregazione Sud comprende San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore.

Inoltre, la convenzione indica i 4 Comuni capofila della 4 aggregazioni: rispettivamente, Pontremoli-Massa, Lucca, Fucecchio e Siena.

La creazione del primo prodotto turistico omogeneo, in attuazione dell’articolo 15 della nuova legge regionale sul turismo relativo al prodotto turistico tematico, completa il percorso avviato dalla Regione con lo scopo di garantire la percorribilità dell’itinerario secondo gli standard essenziali definiti dalla Regione stessa per i prodotti turistici ed adottati dalla Associazione Europea delle Vie Francigene.

Secondo la convenzione, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. Per l’attività di manutenzione ordinaria, necessaria per garantire la percorribilità integrale ed omogenea lungo tutto il tracciato, i Comuni potranno avvalersi di un soggetto tra quelli partecipanti all’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione che vedrà il coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, che si occuperà dell’analisi e della comprensione dei fenomeni turistici legati al cammino della Via Francigena. In un secondo tempo, il regolamento di attuazione della nuova legge permetterà lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno accoglienza povera per pellegrini e camminatori.

Proseguono nel frattempo, grazie i finanziamenti regionali, le attività per sviluppare nuove occasioni di fruizione della Via Francigena. A breve saranno finanziate (con circa 270mila euro) la segnaletica per il percorso cicloturistico e per le ippovie. Avviato anche il lavoro per costruire un circuito di offerta termale connessa al turismo lento e alla via Francigena (oltre ai tre centri presenti sul percorso, si stanno definendo i contenuti per le altre 11 strutture termali che si trovano entro 15 km dal percorso).

Altri interventi, di prossima realizzazione: il cosiddetto Labirinto, nel comune di Capannori; piccoli interventi presso punti di accoglienza e pernottamento gestiti da istituzioni ecclesiastiche (stanziati 50mila euro); manutenzione ordinaria del percorso, sostituzione della cartellonistica difettosa e sviluppo di un programma di attività di animazione sul percorso (altri 150mila euro); coordinamento (aperto anche agli altri cammini) fra le associazioni che operano sul percorso al fine di promuovere la stesura di un cartellone delle attività promozionali che si tengono sulla Via Francigena.

Fonte: Toscana Notizie

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Le notizie in cammino fanno più strada se condivise

FrancigenaNews inizia la collaborazione con la redazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Due giornalisti appassionati di Via Francigena e cammini, Massimiliano Scala e Silvia Iuliano di FrancigenaNews, daranno il proprio contributo redazionale ai canali di comunicazione AEVF per ampliarne ed internazionalizzare la rete informativa. 

Si tratta di “un’occasione per il nostro blog di condividere un percorso con un partner istituzionale e autorevole come AEVF. E’ l’inizio di una nuova tappa del cammino dell’informazione per crescere insieme ai nostri lettori”, ha detto Massimiliano Scala, fondatore di FrancigenaNews.

 “Vogliamo sviluppare sinergie e forme di collaborazione fra operatori dell’informazione a servizio di pellegrini, viandanti e visitatori della Via Francigena e degli altri cammini per offrire una comunicazione sempre più completa” ha detto a sua volta il Presidente AEVF Massimo Tedeschi. “Siamo molto lieti di collaborare con la piattaforma online FrancigenaNews, il cui blog tematico sta avendo molto seguito da parte dei fruitori dei cammini”.

Il portale AEVF www.viefrancigene.org ha superato lo scorso anno un milione di visitatori e le pagine vengono aggiornate nelle tre lingue della Via Francigena, italiano, francese, inglese.

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Marco Maccarini, un viaggio-slow di 400km sulla Via Francigena Toscana

Il conduttore televisivo-pellegrino Marco Maccarini ha terminato la sua esperienza di cammino sulla Via Francigena toscana, dal Passo della Cisa fino a Radicofani, al confine con il Lazio. 

Un viaggio lento di venti giorni lungo 400km attraverso tutta la via Francigena toscana, comprese alcune varianti lungo il percorso. Come ha dichiarato prima di partire: «È un modo per andare in profondità, scoprire la bellezza passo dopo passo».

Lo abbiamo seguito sulla sua pagina social in questi giorni di cammino, raccontati con leggerezza, allegria e grande coinvolgimento. Con Maccarini si sono aggiunti in ogni tappa personaggi del mondo della televisione, musica o cinema come Maccio Capatonda, Corrado Fortuna, Frankie Hi-Nrg che lo hanno accompagnato in questa esperienza di condivisione. L’Associazione Toscana delle Vie Francigene, con la guida ambientale Andrea Lombardi, ha assicurato il supporto tecnico.
La “voglia di cammino” in Maccarini è qualche cosa che non nasce oggi: già alcuni anni fa aveva seguito le orme dei pellegrini sul cammino di Santiago mentre lo scorso anno ha attraversato la Liguria piedi da La Spezia a Mentone. Un percorso un po’ ufficiale e un po’ improvvisato condiviso quotidianamente sui social con foto e video. “E lì ho scoperto che tantissime persone avevano seguito la mia camminata e si erano entusiasmati per quell’idea», ci ha raccontato.

Ecco perché quest’anno ha deciso di ripartire rifacendo una analoga esperienza lungo la Via Francigena toscana con tappe da 20-25km al giorno, prevedendo l’arrivo proprio per il giorno del suo compleanno.

Un cammino che si è trasformato in un viaggio attraverso l’Italia dei piccoli borghi con gli incontri nelle sagre paesane e nei bar, con dialoghi quotidiani con la gente comune, con tanti video-clip tra il serio ed il surreale che ci hanno mostrato tutta la splendida Via Francigena toscana. Ma questa esperienza è stata anche l’occasione per incontrare sindaci e amministratori dei territori, associazioni locali e tanti appassionati tutti orgogliosi di presentare le proprie eccellenze, dal patrimonio culturale alla gastronomia.

Ho avuto il piacere di camminare con Maccarini nell’ultima tappa -forse una delle più belle!- da San Quirico d’Orcia a Radicofani. E’ stata anche l’occasione per approfondire alcuni aspetti legati all’accoglienza, al percorso, alla segnaletica e manutenzione, così come per condividere alcune criticità che si stanno cercando di affrontare. Infine, è stata l’occasione per raccogliere in prima persona l’autentica e positiva testimonianza di Marco, fortemente affascinato dalla bellezza di questo percorso e dagli incontri lungo il cammino. Nel video “live” che ha trasmesso sulla pagina facebook delle Vie Francigene ci ha raccontato (a modo suo, ovviamente!) il cammino.

L’esperienza #quasiquasifaccioungiro si è conclusa ieri con un momento finale di condivisione aperto al pubblico nello spirito di “condivisione pellegrina”. A Gambassi Terme, insieme a Marco Maccarini si sono riuniti decine di pellegrini per una giornata di festa e di cammino, alla quale ha partecipato anche il Primo Cittadino Paolo Campinoti.

E se fosse per Marco l’inizio di una serie di cammini sulle Vie Francigene? A noi non dispiacerebbe continuare a seguirlo sulle orme degli antichi viandanti, trascinati  dalla sua inconfondibile energia e simpatia.

Luca Bruschi

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Nominate due nuove Vice Presidenti dell’Associazione Europea Vie Francigene

Il presidente Tedeschi lo ha comunicato nell’ultimo Ufficio di Presidenza. La nomina di Martine Gautheron e di Lucia Baracchini rafforza l’impegno per la Via Francigena in Francia e conferma il ruolo della regione Toscana.
 
Martine Gautheron, consigliere delegato del comune di Champlitte (Regione Borgogna/Franca Contea), e Lucia Baracchini, sindaco di Pontremoli (Regione Toscana), sono state nominate dal presidente Massimo Tedeschi tra i sei Vice Presidenti dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. La nomina è stata comunicata in occasione dell’Ufficio di Presidenza svoltosi martedì 11 luglio scorso a Milano presso la sede di Regione Lombardia. Le due nuove Vice Presidenti si affiancano al Vice Presidente Vicario, Francesco Ferrari, e ai due altri Vice Presidenti in carica Velia Coffey (Città di Canterbury) e Gaetan Tornay (Regione Basso Vallese), nominati in occasione dell’Assemblea generale di Fidenza del 30 aprile 2016. L’Ufficio di presidenza ha poi approvato la proposta di cooptazione fra i propri membri del rappresentante del Comune di Altopascio (Toscana).

La provenienza dei Vice Presidenti sottolinea la natura internazionale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, organismo incaricato dal Consiglio d’Europa della valorizzazione dell’itinerario nei quattro Paesi attraversati, Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, anche nella sua futura estensione verso sud. “Martine Gautheron e Lucia Baracchini, donne di grande carattere e di grande impegno, che ringrazio di cuore, contribuiranno a dare forte impulso all’attività della Via Francigena. Per quanto riguarda il territorio francese, dalla firma dell’accordo con il comune di Champlitte e l’avvio della sede operativa, agosto 2016, ben undici comuni francesi hanno aderito ad AEVF. Continueremo pertanto ad investire energie per aiutare collettività locali e associazioni a far conoscere e a far crescere l’itinerario europeo” ha sottolineato il Presidente Tedeschi.

Altri punti esaminati dall’Ufficio di presidenza sono stati: stato dell’arte del percorso in Svizzera ed in Francia; segnaletica e manutenzione nel tratto italiano; analisi preliminare della candidatura della Via Francigena a patrimonio UNESCO; implementazione della Via Francigena verso Santa Maria di Leuca; progetti e bandi europei, nazionali, regionali. A seguire, con i rappresentanti delle sette Regioni italiane, è stata discussa la proposta di APP della Francigena da realizzare entro fine anno.

E’ stato infine presentato il progetto pilota “I love Francigena”, realizzato in cooperazione tra AEVF e Regione Lombardia, per la manutenzione, segnaletica, animazione, promozione del tratto lombardo del cammino in collaborazione con comunità e associazioni locali. Una buona pratica da esportare in tutte le Regioni europee della Francigena.

Luca Bruschi

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Ristoro e Relax sulla Via Francigena a Gambassi Terme (FI)

Apre dopo una attenta ristrutturazione in chiave conservativa la CASA DEL PRINCIPE, Bar e B&B situato sulla Via Francigena a Gambassi Terme, a 35 km da Firenze;

La CASA DEL PRINCIPE vanta interni, una terrazza con vista sul giardino ed una location davvero suggestive.

Le sistemazioni di questo bed & breakfast includono l’aria condizionata, una TV a schermo piatto, una macchina da caffè, un bagno privato con accappatoi, set di cortesia e asciugacapelli, e la connessione WiFi gratuita in tutte le aree.

Presso la struttura troverete un salotto in comune.

Avrete la possibilità di dedicarvi a varie attività quali cicloturismo ed escursionismo.

La Casa del Principe vi attende a 39 km da Siena, a 49 km da Pisa e a 35 km dall’Aeroporto di Firenze. 

 

maggiori info: http://www.viefrancigene.org/it/resource/accomodation/4142/

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La Ciclovia Francigena, un breve questionario per continuare a migliorarci

Un questionario sulla CicloVia Francigena per il  progetto di tesi magistrale di Nadim Hammami, riguardante lo stato attuale della CicloVia ad un anno dalla messa in posa della segnaletica.

Chiediamo ai fruitori della Via Francigena di dedicare 5-7 minuti al questionario, utile per raccogliere dati.

Questo il link in italiano: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdkqPN9w6OyMNUybKJlnJELnGTU1utDhweH4Vc3sn3PMFfSBQ/viewform?usp=sf_link

Il questionario presenta dei filtri di domanda, principalmente in base al fatto che uno abbia viaggiato più volte, abbia viaggiato una volta o stia organizzando il viaggio sulla CicloVia e, per gli utenti che abbiano già viaggiato, se hanno compiuto il viaggio prima o dopo il 2016 (con in questo caso alcune domande più specifiche inerenti al percorso ufficiale della CicloVia).

Oltre a ciò, è stato anche creato anche un questionario cartaceo, sempre in doppia versione italiano/inglese, che verrà lasciato lungo le strutture della Via Francigena, per raccogliere ulteriori dati di persone che stanno compiendo il viaggio sulla CicloVia. Si tratta di uno studio fatto in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene.

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‘Cammini e Percorsi’, il 24 luglio il bando per i primi 46 immobili

Oltre 100 beni pubblici saranno assegnati in concessione gratuita agli under 40 per trasformarli in ostelli, piccoli hotel e ciclofficineSarà pubblicato il 24 luglio prossimo il primo Bando ‘Cammini e Percorsi’ per l’assegnazione in concessione gratuita a imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da under 40 di 46 immobili situati lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi italiani.
 
Lo hanno annunciato stamattina l’Agenzia del Demanio e il Touring Club Italiano presentando alla stampa i risultati finali della consultazione pubblica del progetto, che ha raccolto quasi 25.000 contributi, il 78% compilati da under 40, 6mila provenienti dall’estero. Le idee e gli spunti arrivati saranno utilizzati per completare il quadro di riferimento del progetto in vista del bando. 
 

Il primo Bando ‘Cammini e Percorsi’

Attraverso il Bando, 46 immobili saranno affidati in concessione gratuita (9 + 9 anni)  ad imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti under 40.

“Con la pubblicazione del primo bando – spiega il comunicato – comincerà un percorso che, nei prossimi anni, restituirà molti immobili abbandonati a luoghi italiani lontani dalle grandi città ma carichi di suggestione, immersi in itinerari di pace e bellezze naturali, promuovendo lo sviluppo di nuove forme di turismo più consapevole”.
 
“La grande partecipazione dei cittadini e l’enorme riscontro sui media di Cammini e Percorsi – spiega l’Agenzia del Demanio – confermano la strategicità di un progetto con cui l’Agenzia del Demanio si propone di coinvolgere tutti, soprattutto le nuove generazioni, nella tutela e nel recupero del patrimonio pubblico attraverso una gestione attenta e responsabile di questa iniziativa perché possa essere una leva concreta di sviluppo e di nuove opportunità”.  
 

Dopo l’estate il secondo Bando ‘Cammini e Percorsi’

Dopo l’estate sarà pubblicato il secondo bando, dedicato agli immobili di maggior pregio, che assegnerà i restanti beni in concessione di valorizzazione fino a 50 anni ad operatori, senza limiti di età, che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.
 

La consultazione pubblica

I contributi arrivati all’Agenzia durante la consultazione – si legge nel comunicato – “evidenziano la piena condivisione dell’obiettivo di recupero e valorizzazione degli immobili in disuso, creando nuove forme di accoglienza e un’offerta turistica partecipata e condivisa dalle comunità locali. È inoltra emersa una notevole attrazione esercitata dal tema del turismo lento e della mobilità dolce, rafforzata anche da un diffuso interesse a partecipare ai bandi di gara pur non avendo molta esperienza nel settore turistico”.
 

Il progetto ‘Valore Paese – Cammini e Percorsi’

Gli immobili coinvolti nel progetto (masserie, castelli, monasteri, cascine, mulini, stazioni, ecc.) si trovano lungo 7 Tracciati e altri itinerari locali: la Via Appia (9 immobili), la Via Francigena (18 immobili), il Cammino di Francesco (3 immobili) e il Cammino di San Benedetto (1 immobile), lungo la Ciclovia VEnTO (15 immobili), la Ciclopista del SOLE (32 immobili) la ciclovia Acqua dell’Acquedotto Pugliese (11 immobili), e lungo altri itinerari riconosciuti a livello locale (14 immobili).
 
L’obiettivo è quello di trasformare i 103 immobili in ostelli, piccoli hotel, punti di ristoro, ciclofficine per i pellegrini, i turisti, i camminatori e i ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati, sostenendo lo sviluppo del turismo lento e il riuso degli immobili come contenitori di servizi e di esperienze autentiche, fortemente radicate sul territorio.
 
Il progetto ‘Valore Paese – Cammini e Percorsi’ – ricordiamo – fa parte del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche ed è finalizzato alla salvaguardia e al riuso del patrimonio tipico della tradizione locale (masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere, caselli idraulici) e del patrimonio culturale di pregio (monasteri, castelli, ville).
 

Rossella Calabrese
Fonte: Ediportale

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Tappa a Fidenza per i ciclisti inglesi diretti a Roma

Poche ore dopo l’alba del 17 luglio, diciotto ciclisti inglesi, tra cui la Vice Presidente AEVF Velia Ann Coffey e il Vescovo di Ramsbury Edward Francis Condry, giungono alla Cattedrale di Fidenza, crocevia secolare dell’Itinerario Culturale Europeo della Via Francigena.
Sono attesi dal Presidente Massimo Tedeschi e dallo staff AEVF, dal neo insediato Vescovo di Fidenza Ovidio Vezzoli e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Maria Pia Bariggi, per un momento di saluto e la benedizione del loro pellegrinaggio che è iniziato dieci giorni fa partendo dalla pietra “miliare 0” di Canterbury.

Il Presidente Massimo Tedeschi ha accolto i pellegrini a nome dell’Associazione Europea delle Vie Francigene:
“Sono molto soddisfatto che questa delegazione inglese sia arrivata fino a qui, a Fidenza, dove ha fondazione dal 2001 la Sede Europea della Via Francigena, di cui Canterbury è membro dal 2005. Ringrazio in particolare la Vice Presidente AEVF Velia Coffey ed il Vescovo anglicano Edward Condry per aver voluto incontrare la nostra comunità e per averci mostrato il loro spirito francigeno di incontro e accoglienza”

I pellegrini sono ripartiti poco dopo, verso Aulla, al di là degli Appennini e del Passo della Cisa, una delle ultime cinque tappe che li attendono prima di essere abbracciati, venerdì 21 luglio, dal bianco colonnato della Piazza di San Pietro a Roma.

Questo viaggio, che riprende il pellegrinaggio avvenuto dieci anni fa e guidato sempre da Coffey e Condry, rappresenta un simbolico cammino che mette in evidenza il valore interculturale ed internazionale della Via Francigena, “un ponte tra l’Europa del Nord e l’Europa Mediterranea” così come l’ha definita Jacques Le Goff

Luca Faravelli