Lungo è il cammino e pieno di attese: questo il titolo del murale realizzato da Eugenio Pacchioli per conto del Comune di Bollengo (TO) sul percorso della Via Francigena.
Lungo 22 metri con una altezza che varia da 1,5 a 3,00 metri, è suddiviso in 12 quadri, ed ha l’ambizione di regalare al “caminante” che percorre la Via Francigena suggestioni che possono riempire di senso le attese legate alla propria storia ed alla sua vicenda esistenziale. La lentezza, lo stupore, la fatica, gli incontri, la bellezza, la varietà, il silenzio, la cultura, la fede, le esperienze, le storie…c’è tutto questo e molto altro nel cammino della Via Francigena.
Un tratto di singolare fascino nell’itinerario che da Cantherbury raggiunge l’Italia e Roma e che può spingersi fino a Gerusalemme. Ma intanto a Bollengo, il “caminante” è invitato ad una pausa per immaginare attese e speranze che il percorso promette ed offre. E la fatica cammina insieme alle idealità, alle speranze, alla propria realtà esistenziale.
Dichiara il Sindaco Luigi Sergio Ricca: “Bollengo ha deciso di puntare sull’arte per valorizzare la Via Francigena, un percorso candidato a Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO. Lo vogliamo fare non con una visione meramente turistica, ma con una partecipazione empatica alla filosofia del cammino che anima questa esperienza di fatica e cultura, di fede e novità. Il murale vuole contribuire all’identità del percorso, e si rivolge all’intelligenza, alla sensibilità, all’autostima del passante e del cittadino, diventa un richiamo di senso nel percorso francigeno, un ruolo di immagine che si stacca da altre “curiosità” incontrate nel cammino.”
Il murale si trova in una posizione di grande visibilità e non può essere evitato da chi è sul percorso. I colori e lo storytelling stimolano curiosità e stupore nel contesto del Centro Storico del paese. Non si tratta di graffiti, di tag. Si tratta di street art, di wall painting, di un progetto artistico vero, con una sua impostazione, un suo razionale, un suo rapporto con il contesto ambientale.
“Bollengo – conclude il Sindaco Ricca – vuole investire in modo intelligente in una cultura europea. L’uomo ha bisogno di stupore che lo inviti alla creatività ed alla riflessione. Il murale di Pacchioli ha queste ambizioni e vuole dire a che cammina che qui, a Bollengo, è invitato a fermarsi, per riflettere su ciò che il percorso può offrire, per trovare spunti per riconoscere la sostanza profonda del camminare, delle idealità, del suo sentire esistenziale. La sua collocazione comporta anche una novità forte nell’urbanistica di Bollengo, che va anche assimilata dai residenti e non solo da chi percorre la Via Francigena. Bollengo, in altre parole, si vuole configurare come luogo che ha idealità forti, che sa proporre novità, sa gestire “vedute nuove” del proprio Paese in un’ottica internazionale.”
L’autore del murale, Eugenio Pacchioli, ha alle spalle una storia artistica che da 1976 ad oggi, tradotta in cifre, conta circa 15.000 dipinti, oltre 20 grandi composizioni monotematiche, più di 50 litografie su aspetti della storia e della tradizione del territorio eporediese o su ambienti d’invenzione, più di 30 libri e migliaia di schizzi realizzati in numerosi viaggi e mostre personali in Italia ed all’estero.
Ecco i titoli dei 12 quadri in cui è suddiviso il murale:
Attesa di un nuovo Eden
Speranza di incontri forti e decisivi
Meditazione sul mito di Sisifo…per una leggerezza possibile
Attesa del mare…di fantasie, sogni e miti
La fatica del cammino e la fatica del giorno
(quel cammino che è partito da terre del Nord Europa e va verso attese piene e forti)
Il cammino regala un tempo prezioso
il cammino si riempie di cultura…un vulcano che fa teatro!
Il cammino regala il bello del silenzio
Sorprese, stimoli e novità…per l’intelligenza
Nel cammino, magari…una folgorazione
l’Arcangelo Michele…forte e sapiente sicurezza
La calma attesa di segni forti
Comunicato Stampa