Via Francigena

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Boez: un viaggio a piedi, sei detenuti. In onda la docuserie girata lungo la Francigena del Sud

Dal 2 al 13 settembre alle 20.20 su Rai3 va in onda “Boez – Andiamo via” la docu-serie di dieci puntate che racconta il viaggio a piedi di sei ragazzi condannati per aver infranto la legge ed in regime di detenzione, interna ed esterna.

E’ un cammino lungo e impegnativo, ma loro sono pronti a partire. E il loro punto di partenza è un carcere. Perché Alessandro, Francesco, Omar, Matteo, Maria e Kekko sono stati scelti per partecipare ad uno speciale programma di espiazione esterna della pena. Li aspetta un lungo viaggio a piedi lungo la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Cinquanta tappe per oltre 900 km, una dura prova sia fisica che emotiva. 

La Docu-Serie, una coproduzione Rai Fiction-Stemal Entertainment, racconta proprio il “percorso” fisico ma anche emotivo e di “espiazione” di questi sei ragazzi. Un viaggio/pellegrinaggio che sperimenta il cammino come dispositivo di recupero, una pena alternativa già praticata in altri Paesi europei e che abbatte le percentuali di recidiva. 

Si tratta del primo prodotto televisivo che affronta questo tipo di tematiche, oltre che un esperimento rivoluzionario e dal forte impatto sociale tanto che il Ministero della Giustizia ne ha riconosciuto la sua funzione pubblica ed ha supportato in maniera fattiva la sua realizzazione credendo nel fatto che possa contribuire attivamente alla trasformazione della società. Un tema che solo Rai come concessionaria del Servizio pubblico radiotelevisivo può affrontare e raccontare. 

Anche dal punto di vista produttivo e delle riprese si tratta di un esperimento, con troupe che sono state organizzate per essere poco invasive. Poi, per rendere più autentico il racconto, è stato introdotto come elemento narrativo l’utilizzo delle riprese realizzate dai ragazzi con il telefonino: un’autorappresentazione senza filtri che integra quella delle telecamere “ufficiali”.

Il link per rivedere gli episodi su RaiPlay: https://www.raiplay.it/video/2019/08/Boez-Andiamo-via-S1E1-63111452-87a9-45a7-9f99-4899f1b04926.html

BOEZ – Andiamo via porta la firma di Roberta Cortella – Paola Pannicelli, per la regia di Roberta Cortella – Marco Leopardi. 
Con Omar Ben Aoun, Maria Cristea, Francesco Dinoi, Alessandro Paglialonga, Matteo Santoro, Francesco Tafuno. Educatrice di Comunità, Ilaria D’Appollonio e Marco Saverio Loperfido.

Marco Saverio Loperfido è guida AIGAE, scrittore, ideatore e curatore del progetto collettivo di mappatura e archiviazione dei percorsi a piedi e del sito ammappalitalia.it, mappatore dei cammini di lunga distanza «Il giro della Tuscia in 80 giorni», «Umbria: passaggi a sud-ovest» e «Paese Europa» (esperienze, queste, diventate libri e guide per Annulli Editori, l’ultimo con il titolo Le lucertole ricominciano a Friburgo).

Fonte: comuncato stampa Rai

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La Via Francigena perde Palmira Orsières, ambasciatrice del cammino. Il ricordo di AEVF

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Palmira Orsières, innamorata della Via Francigena, della natura e dell’escursionismo. Una vera ambasciatrice dei valori legati al cammino europeo, in particolar modo quelli dell’amicizia, dell’ascolto e della condivisione.

Palmira Orsières, era guida escursionistica naturalistica della Valle d’Aosta dal 1991 e guida esclusiva del Parco Nazionale del Gran Paradiso dal 2001. Ha avuto una lunga esperienza di conduzione di gruppi di camminatori lungo la Francigena in Valle d’Aosta, regioni confinanti, Liguria, Toscana, Lazio e nel tratto svizzero. Con l’aiuto prezioso di Palmira è stato tracciato il sentiero della Via Francigena nel tratto valdostano.

Palmira ha collaborato con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e alla realizzazione di numerose pubblicazioni a carattere escursionistico, naturalistico e storico. Si è occupata di storia, tradizioni, cultura alpina, piante officinali e di sentieristica. Ha guidato lungo i sentieri della Via Francigena numerosissimi viandanti e appassionati, facendosi apprezzare per le sue doti umane e per la profonda passione della sua terra.

AEVF ricorda con grande affetto e stima Palmira.

 
Di seguito un estratto dell’intervista realizzata da AEVF a Palmira 5 anni fa (Qui il link all’intervista completa).

– Come nasce la tua passione per i cammini e per la Via Francigena? Quanti giorni all’anno trascorri sui sentieri?:

“Cammino sui sentieri da sempre, è una passione che ho ereditato dalla mia famiglia. A un certo punto è stato quasi naturale diventare guida escursionistica e accompagnare persone sui sentieri della Valle d’Aosta e regioni confinanti, Vallese, Savoia, Alta Savoia e Piemonte.

Con la Via Francigena sono venuta in contatto negli anni 1995-1996, in occasione della creazione di un percorso escursionistico tra Aosta e Martigny, lungo i sentieri esistenti, che ripercorrono, in buona parte il percorso della strada romana e quella medioevale. L’itinerario Aosta-Martigny è diventato in seguito, il cammino della Via Francigena. Questo ha dato l’idea all’Associazione Vallesana di escursionisti, Valrando, di partire a piedi per Roma. guidati dal suo presidente, Willy Fellay e dall’abate di Saint-Maurice Joseph Roduit. E io sono stata integrata nel gruppo.

È iniziata così una bella avventura di cammino, di condivisione di esperienze e di amicizia che mi ha portata per sei anni a camminare, otto-nove giorni all’anno, lungo i sentieri della Via Francigena. Dopo aver completato il cammino a Roma,  abbiamo percorso La Via Francigena da Saint-Maurice a Canterbury. Cammino regolarmente lungo la Via Francigena: il tratto valdostano e quello canavesano lo percorro interamente, in media due volte-tre all’anno, in escursioni di una giornata. Accompagno gruppi verso Roma e verso Canterbury, camminando 9-10 giorni ogni anno.Nel 2014 abbiamo percorso un tratto, in Italia, tra l’Emilia-Romagna e la Toscana e in Francia, tra Besançon e Chaumont“.

Ti occupi del cammino da tanto tempo, in particolare nella Valle d’Aosta e nella parte svizzera del percorso. Dal tuo punto di vista, come vedi lo sviluppo della Francigena negli ultimi anni e quali sono, a tuo avviso le prospettive future. Cosa può rappresentare la Francigena per la Valle d’Aosta in ambito culturale, sociale, turistico ed economico?

Il passaggio di pellegrini lungo la Via Francigena negli ultimi anni è aumentato in modo notevole. Le statistiche lo confermano. La Via Francigena può rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo turistico ed economico delle località non troppo toccate dai grandi flussi turistici, località spesso definite “minori”, ma che racchiudono un patrimonio di architettura rurale e non solo, di arte, di cultura, di tradizioni e di storia. Ho sentito spesso ripetere la frase: In questi luoghi, non fossi passato a piedi, non avrei mai avuto la possibilità di visitarli. A mio parere la Via Francigena è una grande opportunità di sviluppo turistico, economico, culturale e sociale e merita di essere valorizzata. Questo vale per la Valle d’Aosta, ma anche per l’intero percorso“. 

 
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“Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” alla 76^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

La 2^ edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”, il Festival ideato e organizzato da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia, è stata presentata alla 76^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Domenica 1 settembre, all’Hotel Excelsior presso la Fondazione Ente dello Spettacolo, “Mònde” è stato protagonista, insieme a “Social Film Fund Con il Sud” e ai progetti “Ciak” e “Circe”, del focus dedicato alle produzioni sostenute da Apulia Film Commission e Regione Puglia.

«Un Festival come “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti legati al racconto cinematografico del territorio, interviene anche sulla rigenerazione paesaggistica nella sua accezione immateriale, un tema di assoluta attualità che include anche l’innovazione sociale. Ma è anche un festival capace di fare sistema nella complessiva strategia culturale regionale», ha spiegato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone durante l’incontro cui hanno preso parte anche la presidente della Fondazione Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente e il direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia Aldo Patruno.

A sottolineare l’importanza dell’aspetto strategico dei progetti della Regione Puglia è stata Simonetta Dellomonaco, che ha affermato: «Quello della rigenerazione paesaggistica è un tema culturale. “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti intangibili, quindi culturali, interviene sulla narrazione del paesaggio che costituisce la percezione dello stesso».

«“Mònde” è un festival cinematografico legato ai cammini. E proprio i cammini e gli itinerari culturali sono una delle strategie fondamentali delle politiche della Regione Puglia. Il 18 ottobre, infatti, si terrà per la prima volta a Bari l’Assemblea Europea delle Vie Francigene, che porterà al riconoscimento della Francigena del Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E Luciano Toriello, direttore artistico di “Mònde”, raffigura la sintesi di tutto questo», ha dichiarato Aldo Patruno.

A rappresentare al Lido “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” il direttore artistico Luciano Toriello, che ha affermato: «Essere presenti alla Mostra del Cinema di Venezia è un’importante opportunità per presentare la nostra idea di festival alla stampa e al pubblico delle grandi occasioni. In un territorio – quale il Gargano – meritevole di attenzione, la forza e l’originalità di “Mònde” risiedono nel coniugare il cinema con un’idea di turismo sostenibile e destagionalizzato. E stiamo lavorando con impegno per rendere il nostro un modello vincente ed esportabile».

La 2^ edizione di “Mònde” – il cui nome si rifà al termine dialettale con cui è chiamata la cittadina di Monte Sant’Angelo, ma al contempo rimanda anche al “mondo”, ad una dimensione più alta e universale – si terrà da giovedì 10 a domenica 13 ottobre 2019 nella cornice unica e suggestiva dello storico Rione Junno di Monte Sant’Angelo e all’interno del Parco Nazionale del Gargano.

“Mònde” è un festival cinematografico dedicato al tema del viaggio, in tutte le sue sfumature ed accezioni, ma comprende anche escursioni e camminate, “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali”, workshop, incontri con gli autori, mostre e concerti, momenti di conviviale condivisione.

E infatti, durante i giorni della Festa, Monte Sant’Angelo diventa meta e punto di partenza di ogni viaggio, pellegrinaggio e cammino, luogo di scambio, di incontro e confronto aperto tra Arti e Culture.

Oltre a “Mònde”, MAD – Memorie Audiovisive della Daunia ha presentato, in veste di produttore, il nuovo documentario diretto da Luciano Toriello, “La luce dentro”, vincitore del bando “Social Film Fund – Con il Sud” di Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD. Un bando alla prima edizione, nato con l’obiettivo di dare vita a un “racconto per immagini” del Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano, promuovendo  l’incontro tra imprese cinematografiche con enti del Terzo settore e del volontariato meridionale.

La call per partecipare alla 2^ edizione di “Mònde” è aperta fino al 7 settembre, tutte le info su http://www.mondefest.it/iscrizioni-2019/.

Il Festival è un’iniziativa della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale a valere sulle risorse del Patto per la Puglia FSC 2014-2020 – prodotta da Apulia Film Commission nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, insieme a Ente Parco Nazionale del Gargano e con il patrocinio del Comune di Monte Sant’Angelo. Soggetto ideatore e organizzatore della manifestazione è MAD – Memorie Audiovisive della Daunia per la Direzione artistica di Luciano Toriello. L’evento è inoltre realizzato in collaborazione con l’Ass. “Monte Sant’Angelo Francigena”.

 Fonte: comunicato stampa

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Un murale sulla Via Francigena a Bollengo

Lungo è il cammino e pieno di attese: questo il titolo del murale realizzato da Eugenio Pacchioli per conto del Comune di Bollengo (TO) sul percorso della Via Francigena.

Lungo 22 metri con una altezza che varia da 1,5 a 3,00 metri, è suddiviso in 12 quadri, ed ha l’ambizione di regalare al “caminante” che percorre la Via Francigena suggestioni che possono riempire di senso le attese legate alla propria storia ed alla sua vicenda esistenziale. La lentezza, lo stupore, la fatica, gli incontri, la bellezza, la varietà, il silenzio, la cultura, la fede, le esperienze, le storie…c’è tutto questo e molto altro nel cammino della Via Francigena.

Un tratto di singolare fascino nell’itinerario che da Cantherbury raggiunge l’Italia e Roma e che può spingersi fino a Gerusalemme. Ma intanto a Bollengo, il “caminante” è invitato ad una pausa per immaginare attese e speranze che il percorso promette ed offre. E la fatica cammina insieme alle idealità, alle speranze, alla propria realtà esistenziale.

Dichiara il Sindaco Luigi Sergio Ricca: “Bollengo ha deciso di puntare sull’arte per valorizzare la Via Francigena, un percorso candidato a Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO. Lo vogliamo fare non con una visione meramente turistica, ma con una partecipazione empatica alla filosofia del cammino che anima questa esperienza di fatica e cultura, di fede e novità. Il murale vuole contribuire all’identità del percorso, e si rivolge all’intelligenza, alla sensibilità, all’autostima del passante e del cittadino, diventa un richiamo di senso nel percorso francigeno, un ruolo di immagine che si stacca da altre “curiosità” incontrate nel cammino.

Il murale si trova in una posizione di grande visibilità e non può essere evitato da chi è sul percorso. I colori e lo storytelling stimolano curiosità e stupore nel contesto del Centro Storico del paese. Non si tratta di graffiti, di tag. Si tratta di street art, di wall painting, di un progetto artistico vero, con una sua impostazione, un suo razionale, un suo rapporto con il contesto ambientale.

Bollengo – conclude il Sindaco Ricca – vuole investire in modo intelligente in una cultura europea. L’uomo ha bisogno di stupore che lo inviti alla creatività ed alla riflessione. Il murale di Pacchioli ha queste ambizioni e vuole dire a che cammina che qui, a Bollengo, è invitato a fermarsi, per riflettere su ciò che il percorso può offrire, per trovare spunti per riconoscere la sostanza profonda del camminare, delle idealità, del suo sentire esistenziale. La sua collocazione comporta anche una novità forte nell’urbanistica di Bollengo, che va anche assimilata dai residenti e non solo da chi percorre la Via Francigena. Bollengo, in altre parole, si vuole configurare come luogo che ha idealità forti, che sa proporre novità, sa gestire “vedute nuove” del proprio Paese in un’ottica internazionale.”

L’autore del murale, Eugenio Pacchioli, ha alle spalle una storia artistica che da 1976 ad oggi, tradotta in cifre, conta circa 15.000 dipinti, oltre 20 grandi composizioni monotematiche, più di 50 litografie su aspetti della storia e della tradizione del territorio eporediese o su ambienti d’invenzione, più di 30 libri e migliaia di schizzi realizzati in numerosi viaggi e mostre personali in Italia ed all’estero.

Ecco i titoli dei 12 quadri in cui è suddiviso il murale:

Attesa di un nuovo Eden

Speranza di incontri forti e decisivi

Meditazione sul mito di Sisifo…per una leggerezza possibile

Attesa del mare…di fantasie, sogni e miti

La fatica del cammino e la fatica del giorno

(quel cammino che è partito da terre del Nord Europa e va verso attese piene e forti)

Il cammino regala un tempo prezioso

il cammino si riempie di cultura…un vulcano che fa teatro!

Il cammino regala il bello del silenzio

Sorprese, stimoli e novità…per l’intelligenza

Nel cammino, magari…una folgorazione

l’Arcangelo Michele…forte e sapiente sicurezza

La calma attesa di segni forti

 

 

Comunicato Stampa

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Cammini e Percorsi, a Donnas avviso di gara per la concessione di due immobili comunali sulla Francigena

Il Comune di Donnas in Valle d’Aosta, ha pubblicato un avviso di gara per la concessione di valorizzazione degli immobili di proprietà denominati Ancienne Maison Communale e Maison Henrielli.

L’iniziativa rientra nel progetto “Cammini e Percorsi” dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione di immobili dello Stato e altri Enti pubblici situati lungo itinerari storico religiosi e ciclopedonali.

Gli immobili inseriti nel progetto, saranno riutilizzati attraverso l’insediamento di nuovi usi a supporto del viaggiatore lento (turista, camminatore, pellegrino e ciclista), di servizi di accoglienza e di informazione turistica nonché di attività di animazione sociale, culturale e sportiva degli itinerari identificati.

Per partecipare alla procedura è necessario far pervenire la documentazione richiesta al punto 4.3 dell’avviso di gara entro il 14 ottobre 2019 alle 12 mentre, il termine ultimo di effettuazione sopralluogo, è fissato al 23 settembre 2019.

Per maggiori informazioni: http://www.comune.donnas.ao.it/avviso-di-gara-per-la-concessione-di-valorizzazione-di-immobili-di-proprieta-del-comune-di-donnas-denominati-ancienne-maison-communale-e-maison-henrielli-nellambito-del-progetto-cammini-e-p/

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A Corte Sant’Andrea e Orio Litta, la Festa del pellegrino – Ultreya! 2019

La Compagnia di Sigerico Laudense organizza il 14 e il 15 settembre la festa del pellegrino – Ultreya! 2019. 

L’iniziativa, in programma a Corte Sant’Andrea e a Orio Litta, prevede diversi momenti. A dare il via alla festa, sabato, alle 17 sarà l’inaugurazione presso palazzo Zanardi Landi a Guardamiglio (Lo) della mostra “Laudato Sì”, sessanta artisti interpretano la cura della casa comune in una grande mostra di arte contemporanea.

Domenica 15 settembre, si entrerà nel vivo della festa a Corte Sant’Andrea presso ‘Hospitium Peregrinorum ad Padum’. Alle 16 è in programma un intervento sulla sulla Compagnia di Sigerico Laudense mentre alle 17 verrà celebrata la Santa Messa nella Chiesa di San Rocco. Alle 18, nel comune di Orio Litta presso la Grangia Benedettina avrà luogo il concerto del gruppo Enerbia di Maddalena Scagnelli, musica antica e tradizionale con ingresso libero. Alle 20 spazio al gusto per la a cena con la Francigena – i cibi e la cucina del menù dei pellegrini (prenotazione necessaria) con l’accoglienza degli amici e l’accompagnamento musicale. 

Per prenotazioni cena: 339 6595618 – 3332732067 / sito: www.compagniadisigericolaudense.it.

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Settembre del pellegrino presso L’Archetto – Antichissima Città di Sutri

Da oggi offriamo al pellegrino un’accoglienza da “re” a prezzi ancora più convenienti: 20€ a persona, per pernottamento e prima colazione.

Sarete accolti in una caratteristica casa dell’antico Borgo, nella splendida cornice della medievale Piazza Cavour, nel quartiere dove visse e giocò l’eroe epico Orlando Paladino.

Inoltre, per tutto il mese di settembre, in omaggio a tutti i pellegrini una gift bag di prodotti tipici locali bio della nostra tenuta (o tisana del pellegrino o fagioli o nocciole di Sutri, fino ad esaurimento scorte).  

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La Via Francigena incontra l’ufficio federale della cultura svizzero e gli itinerari culturali

L’ufficio federale della cultura Svizzera ha riunito a Berna venerdì 23 agosto i differenti itinerari culturali presenti sul territorio elvetico.
Questo primo incontro avviene dopo l’adesione della Svizzera (2012) all’accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Sono state riunionte le otto associazioni o fondazioni di riferimento che hanno visto anche la partecipazione della Via Francigena con la partecipazione di Gaëtan Tornay, vice-président per la Svizzera  Christian Schüelé, membro e collaboratore scientifico (foto).
 
La sessione di lavoro ha permesso agli itinerari culturali di presentarsi e di condividere alcune problematiche comuni come quella relativa al finanziamento delle attività, la comunicazione o l’ospitalità. Sono state indirizzate all’ufficio federale diverse piste di riflessione come l’organizzazione di una riunione semestrale o annuale con il fine di scambiare le buone pratiche di cascun itinerario, la creazione di un portale web dedicato per mettere in evidenza gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa all’interno del territorio svizzero rivolto a turisti ed esperti del settore.
 
Con la propria esperienza in ambito internazionale, la si impegna a partecipare attivamente alla rete e a condividere la propria conoscenza sullo sviluppo di itinerari culturali in Svizzera.
 
 
 
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Routes4U, incontro di formazione a Romainmôtier sulla Via Francigena

Romainmôtier, nel cantone Vaud, il 22 agosto si è svolto l’incontro d’informazione sulla Via Francigena all’interno del progetto Routes4U nella macro regione Alpina (EUSALP).
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), destinataria del mini-grant Routes4U finanziato dall’Unione Europea, sta portando avanti le azioni inserite nella macro-regione alpina dove sono coinvolte numerose regioni sulla via Francigena: Bourgogne/Franche-Comté; Vaud; Vallese; Valle d’Aosta; Piemonte; Lombardia; Liguria.

Il progetto presentato da AEVF, si basa sulla diffusione del sistema di governance e delle “buone pratiche” della Via, al fine di stimolarne la replicabilità nell’intera area della macro-regione, garantendo al contempo la valorizzazione dell’ambiente alpino e dei valori ad esso legati. 

A Romainmotier sono state condivise le attività in corso: 

– posa di segnaletica informativa e turistica in quattro luoghi strategici della macro-regione attraversati dalla Via
– coinvolgimento degli attori privati e categorie economiche che operano lungo la Francigena
– sviluppo di convenzioni legate alla credenziale ufficiale del pellegrino
– coinvolgimento di tour operator per la creazione di pacchetti tematici riferiti alla Via nella macro-regione.
– distribuzione di materiale informativo

È stata inoltre presentata la grafica dei pannelli, flyer e documentazione prevista all’interno del progetto.

Sono intervenuti sindaco di Romainmotier e membro dell’Ufficio Presidenza AEVF Fabrice de Icco e lo staff della stessa associazione: Luca Bruschi, direttore; Sami Tawfik, responsabile progetti; Leslie Maussang, responsabile sviluppo Via Francigena in Francia. 

Presenti rappresentanti di amministrazioni, responsabili di uffici turismo, operatori privati e volontari di associazioni dei territori di Champlitte, Romainmotier, Yverdon Les Bains, Montreaux, Orbe, Vallorbe, Aigle, Morges, Bex, Losanna.

Maggiori info sul bando:

 

© Riproduzione riservata   

 

 
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Peregrinus, da un workshop l’idea di due rifugi per i pellegrini in cammino

L’architettura ispira nuove soluzioni di accoglienza, l’ultimo esempio è il brillante progetto denominato “Peregrinus“. Nel giardino dell’Abbazia di Salaz a Ollon, nel Canton Vaud, sono stati costruiti due piccoli rifugi al servizio di pellegrini.

L’iniziativa è stata realizzata in 10 giorni da venti studenti che si sono ritrovati ad a Villars sur Ollon durante l’assemblea annuale EASA Tourism 2019.  

L‘Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) che ha patrocinato lo studio, si è recata a Ollon dove ha incontrato tre dei protagonisti del progetto, gli architetti Laurent Chassot, Elena Chiavi e Thibault Smith. Un colloquio costruttivo che ha permesso di vedere le opere dal vivo e parlare dell’evoluzione del progetto, anche in una prospettiva internazionale e di riproposizione in altri territori della Francigena.

L’itinerario europeo che unisce Canterbury a Rome attraversa il territorio svizzero per 215 km. Passando per lo Jura, il cammino costeggia il lago Léman, passa per l’Abbaye de St-Maurice e si dirige verso il colle del San Bernardo. Prima di transitare a San Maurice, il tracciato passa appunto presso l’Abbazia di Salaz che oggi è adibita a luogo di produzione vino e alloggio per pellegrini, gestitor dalla famiglia Huber-Kropf.

“Peregrinus” è il nome della semplice unità abitativa che accoglie i pellegrini ed è anche un workshop di costruzioni volto ad esplorare strutture abitative minimali per i pellegrini in cammino sulla Via Francigena. “Il tema turismo è stato la linea direttrice del workshop che ha sviluppato forme di rifugio per pellegrini in contesti naturali attraverso uno studio dell’architettura e del paesaggio. Ecco che hanno preso forma due capanne in legno primitive sulla Via Francigena, in un luogo splendidamente immerso tra natura e vigneti.  I due habitat realizzati, si sono ispirati ai materiali locali e alle tecniche di costruzioni specifiche in Svizzera.

il progetto parteciperà al festival Feÿ arts in Bourgogne nel mese di settembre 2019. Entrambi i rifugi riceveranno i pellegrini per 3 giorni e faranno parte di un grande evento culturale.

Contatti: peregrinus.easa@gmail.com – Instragam: peregrinus_easa

Architetti Laurent Chassot, Elena Chiavi, Agathe Mignon, Thibault Smith – Partner: EASA CH, Abbaye de Salaz, Associazione Europea delle Vie Francigene, ALICE EPFL – Equipe tutors: Laurent Chassot, Elena Chiavi, Agathe Mignon, Thibault Smith

Partecipanti: Evelina Bartusevičiūtė, Luís Correia, Leda Demetriadou, Eneida Firaku, Evelyn Flores, Matteo Fontana, Julia Frendo, Lars Gustav Rogne, Ezgi Hoca, Dirk Hoogeveen, Michal Karpeta, Eglė Kliučinskaitė, Yimika Koya, Manogna Murari, Pantelis Ninis, Csongor Nyíri, Dinesh Prasad, Annachiara Squitieri, Noa Akosuka Wilhemi, Daniel Xuereb