Via Francigena

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Capannori Ospitale: la richiesta alla Regione per una nuova struttura per i pellegrini

L’amministrazione Menesini ha fatto il primo passo verso un nuovo progetto a Capannori, dove si vuole ristrutturare un vecchio edificio per metterlo a disposizione dei pellegrini sulla Via Francigena
Il progetto ‘Capannori Ospitale’ è stato proposto nell’ambito delle azioni messe in campo per dar vita ad un turismo sostenibile e valorizzare la via storica che attraversa il centro di Capannori.

La realizzzazione del progetto è vincolata dall’ottenimento di fondi regionali previsti per questo tipo di interventi, che potrebbero finanziare l’opera, il cui costo è stimato in 760 mila euro, al 60 per cento dell’importo complessivo.

La nuova infrastruttura sarebbe collocata in un punto strategico del percorso storico, nel centro di Capannori, dove adesso si trova un edificio che il Comune intende recuperare per destinarlo a sede di questa particolare struttura ricettiva riservata a viaggiatori particolari come i viandanti della via Francigena.
Nei prossimi giorni nella sede di Athena, in via Carlo Piaggia a Capannori, sarà anche inaugurato un punto tappa e un punto timbro delle credenziali dei pellegrini (disponibile anche nelle ore di chiusura tramite una cassetta esterna porta timbro con dispositivo antivandalico), dove 
sarà anche installata una postazione touch screen autoportante. In prossimità della struttura culturale sarà posizionato un totem informativo a torre verticale con QR code.


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Un’alleanza per rilanciare la cultura europea e gli itinerari culturali

Intervento di Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, sull’utilizzo delle risorse della programmazione 2014-2020 a favore delle politiche culturali ed itinerari culturali europei. L’intervista è stata pubblicata sul Sole 24 Ore.

Silvia Costa, già relatrice di Europa Creativa 2014-2020, nella precedente leguislatura si era fatta promotrice per l’inserimento degli itnerari culturali europeiall’interno del programma. Grazie ad una forte azione di coinvolgimento delle varie commissioni, ed a seguito di una azione pilota di tre anni, è stato realizzato un fondo europeo permanente per lo sviluppo delle azioni territoriali a vantaggio degli itinerari culturali europei.
Una attenzione particolare viene riservata al progetto per l’implementazione della Francigena verso Gerusalemme, all’interno del programma degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa

“Pur nel pieno della crisi economica, cultura, educazione e creatività non hanno subito tagli nella programmazione Ue 2014-2020 e anzi hanno registrato un incremento negli investimenti. Un segnale chiaro, fondato sulla convinzione che il sostegno a questi settori porti ai territori crescita sostenibile e occupazione di qualità, nel rispetto del modello sociale europeo. Una battaglia del Parlamento, senza la cui azione oggi Horizon 2020 non includerebbe le scienze umanistiche; i Por Fesr non contemplerebbero più le parole cultura, valorizzazione del cultural heritage e delle industrie culturali e creative (Icc) tra gli Obiettivi tematici; il Fondo Sociale non sosterrebbe la formazione e lo sviluppo tecnologico e occupazionale per le attività culturali; l’Agenda Digitale avrebbe ignorato le Icc; Cosme non dedicherebbe specifica attenzione alle Pmi del turismo. È giunto il momento di cogliere le opportunità mettendo a regime con decisione gli spazi che la nuova programmazione apre nei programmi a gestione diretta, nei Piani operativi nazionali e soprattutto regionali, nelle azioni per le città metropolitane e le aree interne. Ma anche nei Gal e nei Leader dello Sviluppo Rurale. In Parlamento Europeo presenteremo Relazioni sulla revisione di Europa 2020 perché la cultura sia più centrale e stiamo lavorando alla relazione sulla comunicazione della Commissione per un approccio integrato al patrimonio culturale. Attendiamo gli esiti del Semestre di Presidenza Italiana, in particolare su workplan, heritage e audiovisivo. Sui programmi diretti tocca ora ai beneficiari, invitati a presentare progetti di qualità per Europa Creativa, Horizon 2020, Cosme, Erasmus+, Connecting Europe. Gli enti locali non devono considerarsi estranei a questi interventi, anzi: spesso sono loro a fare la differenza. È soprattutto nella programmazione territoriale che essi possono dare corpo alla loro visione di sviluppo, legato alle radici e proiettato verso l’Europa. Nel settore pubblico quanto in quello privato, profit e non, le Icc sono prevalentemente piccole realtà che affrontano con difficoltà il salto ad una maggior dimensione gestionale, tecnologica, di rete, di investimenti, di promozione e marketing sovranazionale.

La creazione di distretti, la messa in comune di servizi, la pratica delle residenze per artisti e creativi, l’adesione a progetti di lungo periodo, come le Capitali europee della Cultura, le Città capitali dei giovani o il marchio Unesco hanno fatto maturare nuovi know-how e capacità progettuali integrate e dotate di maggiore attrattività per i finanziamenti e impatto sulla vita dei cittadini. Il caso del turismo culturale merita una riflessione specifica. La cultura è la prima ragione per visitare l’Europa, prima meta turistica mondiale. La qualità di sviluppo indotta dal turismo culturale è la più desiderabile: educata, pulita, veicola dialogo interculturale con ricadute dirette sull’ospitalità e la valorizzazione del paesaggio, delle strutture di accoglienza e degli edifici storici, della gastronomia e del lifestyle. E sulla consapevolezza dei cittadini, specie giovani. Parlamento Europeo, Commissione e Consiglio d’Europa con le Regioni, i Comuni e le associazioni hanno stretto un’alleanza forte, che ho personalmente promosso e incoraggiato, per un rilancio strategico del Programma degli itinerari culturali europei, con l’impegno dell’Italia a completare il tracciato della Via Francigena fino a Gerusalemme.

Ma l’approccio integrato riguarda anche il modo di lavorare del Parlamento e della Commissione: la non adeguata percezione della trasversalità della cultura dipende anche dal riparto inadeguato delle competenze. Da qui, la necessità di lavorare in costante collegamento. Sul fronte della comunità culturale e creativa è tempo di metabolizzare la legittimazione economica che il settore ha acquisito e affrontare il tema del valore intrinseco di cultura, creatività e innovazione per società coese, democratiche e animate da cittadini più felici.”
Silvia Costa

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“Imago Francigena, la strada che unisce”: mostra fotografica al parco del Pineto

S’inaugura sabato 22 novembre, dalle ore 11,00, nella Biblioteca Casa del Parco, via Pineta Sacchetti 78, la mostra fotografica collettiva “Imago Francigena. La strada che unisce” a cura di Ilaria Canali, con l’organizzazione dell’Università Popolare Terre della Francigena in collaborazione con la Biblioteca Casa del Parco, Biblioteche di Roma, e con il Patrocinio di Roma Capitale.

La mostra, che si protrarrà fino al 31 dicembre 2014, è inserita nel Festival Europeo “Collective Project 2014″ e celebra il semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea ispirandosi ai valori di integrazione che questa via rappresenta.

Fonte: VignaClaraBlog

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La Via Francigena: concorso fotografico Ponte in Festa

La Francigena ancora una volta diventa il terreno ideale per sviluppare iniziative culturali, legate alla valorizzazione dei territori. A Ponte ‘D’Arbia, una piccola frazione di Monteroni d’Arbia in provincia di Siena, la festa locale si arricchisce di un importante concorso fotografico.

Una iniziativa nata nel 2014 per sottolineare il legame del territorio con la Francigena. L’idea nasce dall’incontro quotidiano con pellegrini e viandanti, i loro racconti e le loro esperienze affascinanti di viaggio.

Questo concorso vuole omaggiare i Pellegrini ma non solo, anche tutti gli appassianati di fotografia. Grazie all’entusiasmo e alla fiducia di molte aziende vengono offerti premi ai partecipanti!

Il concorso è totalmente gratuito e senza scopo di lucro.

Grazie alla collaborazione con Vanessa Rusci e la sua scuola di fotografia è stato inoltre possibile organizzare un concorso serio e professionale, con giurie di alto livello.

Maggiori info sul sito web e la pagina facebook

 

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Stati Generali della Francigena nel Sud, i territori locali chiamati ad essere protagonisti

L’Associazione Europea delle Vie Francigene, incaricata ufficiale del Consiglio d’Europa quale reseau porteur della Via Francigena, in accordo e collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione, convoca venerdì 28 e sabato 29 novembre prossimi a Bari gli “Stati Generali della Via Francigena nel Sud” per l’approvazione del Dossier di candidatura di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.

Si tratta di un obiettivo convintamente perseguito che si auspicapossa ottenere risposta positiva nella prossima sessione primaverile del Consiglio di Direzione dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, previa istruttoria dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo.

 Il riconoscimento della Via Francigena, “spina dorsale” che attraversa l’Italia intera, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, inanellando una infinità di patrimoni materiali e immateriali, è utile al Paese in quanto brand europeo di turismo culturale, sostenibile ed economicamente rilevante.  E ciò è particolarmente vero nel Mezzogiorno, straordinariamente ricco di culture, tradizioni e talenti non sempre adeguatamente valorizzati.

In particolare nel pomeriggio di sabato 29 novembre, si svolgerà la Sessione Plenaria che coinvolgerà i rappresentanti delle istituzioni con le quali abbiamo condiviso il cammino, ad un passo ormai dalla sua conclusione.

Preceduto, alle 9.30, da un tavolo costituito dalle Amministrazioni Comunali già aderenti a questa Associazione: Andria (BT), Bari (BA), Barletta (BT), Biccari (FG), Corato (BA), Laurenzana (PZ), Lucera (FG), Molfetta (BA), Telese Terme (BN) e il GAL Colline Joniche (TA). A questi comuni e GAL si aggiungono le Regioni sulla Francigena nel Sud che hanno già formalizzato l’adesione con AEVF, Lazio e Puglia.

L’incontro di Bari rappresenta una importante occasione per sensibilizzare le istituzioni (locali, regionali), le associazioni ed per l’Associazione Europea delle Vie Francigene a raggiungere l’importante riconoscimento ufficiale, a nome di tutto l’itinerario europeo del Sud.

 

 

 

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In pellegrinaggio dall’Europa a Canterbury. Un cammino che ancora continua…

Intervento di Colin Carmichael, Direttore Generale del Comune di Canterbury, in occasione della conferenza sulla Via Francigena presso l’Abbazia Tre Fontane a Roma (8 Novembre 2014). La città di Canterbury è membro dell’AEVF dal 2005.

In allegeto l’intervento (in inglese)