Via Francigena

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Happy Days Memories: from France to Rome by a carriage with three ponies to support the treatment of dementia

Ann Bishops is traveling on the Via Francigena to Rome after starting from Reims in France in September 1st by carriage with three ponies, one of her traveling companion already on the Way of St.James and a cousin with his three children.
Ann choose to go on a pilgrimage to Rome firstly because it’s her hometown to which she feels very closed but the real purpose is to raise funds for the treatment of dementia from her mother suffered the last years of her life.

If you want to follow her trip step by step and support her, please visit her dedicated website on: www.annbishop.me.uk

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Happy Days Memories: de la France à Rome par calèche et trois poney pour soutenir le traitement à la démence

Ann Bishops se rend sur la Via Francigena vers Rome, en partant le 1er Septembre de Reims par calèche avec ses trois poney, son compagnon de voyage déjà sur le Chemin de Saint Jacques et le cousin avec les fils.
Ann a choisi d’entreprendre un pèlerinage vers Rome premièrement car c’est sa ville natale à laquelle elle est très attachée même si le vrai but de ce voyage est la collect des fonds pour les traitements de la démence dont sa mère a souffert pendant les dernières années de sa vie.

Pour suivre son voyage pas à pas et pour le soutenir, rendez-vous sur son site www.annbishop.me.uk

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Buon compleanno, Francigena – 1994-2014 !

Tre giornate di festa e di incontri con la rete dei cammini per festeggiare i “vent’anni della Via Francigena“, Itinerario culturale del Consglio d’Europa. Dal 24 al 26 ottobre, a Roma. AEVF partecipa alla manifestazione.La sintesi della Giornata nazionale dei Cammini Francigeni 2014; la conclusione della grande manifestazione ONDADICAMMINI e l’arrivo delle ultime ONDE, convergenti a Roma dalla Sardegna e dalla Puglia, lungo l’asse delle Vie Francigene nel Sud e della Via Micaelica; i video della GIORNATA e delle varie ONDE; l’avventura del Quaderno di viaggio e le testimonianze dirette; il dono a un monumento della Via Francigena; il premio a Giovane Montagna, Consociata centenaria, e il saluto alla festeggiata Via Francigena, nel suo ventennale di Itinerario Culturale Europeo, rappresentata dalla Associazione Europea delle Vie Francigene, sua promotrice istituzionale …

…Tutto questo avverrà, ad opera della RETE DEI CAMMINI, rete nazionale del non profit dei cammini storici, il 24 ottobre 2014 dalle ore 15.00 presso la prestigiosa sede di Associazione CIVITA (P.zza Venezia 11, 5° piano, Sala Gianfranco Imperatori, g.c.).

A questo incontro, già così intenso, la RETE, in linea con la funzione stessa delle vie dei pellegrini, ha voluto anche dare un taglio nuovo, decisamente europeo: presentando Pilgrims’ Ways in Italy, il nuovo pieghevole dei Cammini italiani in RETE, diretto ad un pubblico straniero, e proponendo alla discussione la grande iniziativa trans europea del PILGRIM CROSSING BORDERS Trondheim-Roma, evento clou del 2015, annunciato per la prima volta dalla RETE lo scorso anno ad Altopascio.

In più, il “taglio” europeo dell’INCONTRO sarà sottolineato da un intervento importante: quello di Piet Jaspaert, Board Member della Fondazione Europa Nostra, ente gestore del PREMIO EUROPA NOSTRA/EU PRIZE FOR CULTURAL HERITAGE / EUROPA NOSTRA AWARDS , di cui è stata vincitrice nel 2014, per la categoria Contributi esemplari, la Associazione comasca IUBILANTES, consociata e co-fondatrice della RETE.

L’intervento di Mr. Jaspaert non mancherà di evidenziare come l’impegno di tutela dei cammini sia ESEMPLARE per la tutela del patrimonio culturale europeo, e come tale vada incentivato e premiato. Anche da EUROPA NOSTRA.

Ma l’INCONTRO Nazionale della RETE DEI CAMMINI non finisce qui. Agli impegni del 24 ottobre seguiranno due momenti ricreativi e di riscoperta del territorio, affidati agli esperti delle consociate romane Gruppo dei Dodici e Giovane Montagna Roma: il 25 ottobre una passeggiata da Nemi a Castelgandolfo; il 26 (mattina) un tour guidato dei luoghi più suggestivi di Trastevere.

A tutto questo TUTTI SONO INVITATI.

Ma siamo certi che parteciperanno non solo gli appassionati di cammini ma anche quanti operano nella convinzione che il futuro dell’Europa passi anche dallo sviluppo dei cammini.

BUON COMPLEANNO, FRANCIGENA!!

E un sereno futuro a tutti i cammini, con la speranza, che, grazie anche alla RETE, – come dice la Presidente di Giovane Montagna Roma – “tutti i pellegrini, qualunque percorso abbiano scelto, trovino solo buone soprese: giuste informazioni, buona accoglienza, e soprattutto amicizia, fraternità, occasioni di letizia e spiritualità.”

Iniziative realizzate con il patrocinio di : Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con l’ospitalità e la collaborazione di Associazione CIVITA, con la collaborazione di Fondazione Europa Nostra, con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia – IL CONSIGLIO

 La RETE DEI CAMMINI ringrazia: Gruppo dei Dodici, Giovane Montagna Roma e tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa

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Ambiente e Francigena, Monteriggioni incontra la Palestina

Il progetto rientra nel programma “Palestinian Municipalities Support Programme” della Cooperazione italiana del Ministero degli Esteri. Tra gli obiettivi anche quello riallacciare i contatti con i Municipi della zona per avviare un nuovo progetto che abbia per oggetto la via Francigena e i temi legati alla pace, con un partenariato che coinvolga la città di Betlemme”.Nei giorni scorsi il comune di Monteriggioni han partecipato ad alcuni incontri con associazioni e centri di documentazione per avviare o rinsaldare rapporti di cooperazione con i territori e la popolazione palestinesi.
Il viaggio è stato organizzato dall’Associazione di Amicizia Italo Palestinese, per lo sviluppo di iniziative culturali, politiche e di solidarietà atte a promuovere la conoscenza della cultura del popolo palestinese e a realizzare, anche in cooperazione con le organizzazioni e le istituzioni palestinesi, interventi di solidarietà sociale in tutti i campi.

Fonte: SienaFree

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Camminando sulla via Francigena verso Santiago de Compostela

Giovedì 23 ottobre alle ore 21 presso l’Auditorium “Cecilia Zane” si presenta la serata “Camminando sulla via Francigena” per un confronto sulla Francigena e Cammino di Santiago.

Durante la serata interverranno Cristina Menghini, giornalista e pellegrina, ed Alessandro Ghisellini, pellegrino e maestro di Nordic Walking. La dott.ssa Ylenia Bagato parteciperà alla serata proponendo alcune letture recitate ed esponendo una galleria fotografica dei due cammini.

L’appuntamento chiuderà con un buffet.

Locandina in allegato
Fonte:
L’eco delle Valli

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Quindici ragazzi in cammino sulla Francigena

Un gruppo di quindici giovani della comunità pastorale dell’Immacolata (provincia di Varese) raccontano la loro esperienza di viaggio, in cammino a piedi lungo la Francigena partendo da Monteriggioni fino a Bolsena.

Il viaggio è stato protagonista della festa di autunno che si è svolta nel finesettimana ad Avigno. I giovani camminatori hanno intrattenuto la comunità raccontando le loro testimonianze e mostrando le fotografie scattate durante il percorso. I giovani avevano già alle spalle l’esperienza del cammino di santiago di Compostela.

L’anno prossimo il gruppo completerà il percorso, andando da Bolsena a Roma.

Fonte: Provincia di Varese

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In viaggio con le fotografie di Maddalena, in cammino sulla Francigena

Un viaggio a piedi sulla Francigena raccontato dall’obiettivo fotografico di Maddalena, pellegrina che ha percorso il cammino e che ha voluto condividere con AEVF e con la community questi scatti “on the road” nel tratto toscano.

Guarda le foto

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Alla Badia di Camaiore presto l’ostello per i pellegrini

Anche a Camaiore, significativo luogo ubicato sulla via Francigena in Toscana, inizieranno i lavori per la realizzazone dell’ostello per i pellegrini.

E’ arrivato il via libera da parte della Direzione Generale dell’Agenzia del Demanio per l’acquisizione della struttura adiacente alla Badia di San Pietro ove sorgerà l’Ostello del Pellegrino. Sarà possibile quindi accedere al finanziamento della Regione Toscana di 190.000 € per la realizzazione dell’opera, strategica nell’ambito delle iniziative prmosse per la tutela e la promozione del percorso della via Francigena all’interno del territorio del Comune di Camaiore.

Fonte: Versilia Today

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Una borsa di studio per formarsi sulla Francigena ed Itinerari Culturali Europei

È una ragazza neo-laureata di 23 anni l’assegnataria della borsa di studio messa a bando dal Comune di Foggia per la prima edizione del Master “Accompagna”, rivolto alla formazione della figura dell’animatore degli itinerari europei, partito lo scorso 28 settembre.

Il master è realizzato grazie alla partnership formata dal Laboratorio di ricerca “Atlas” del Dipartimento di Economia dall’Università di Foggia, dal Seminario Diocesano di Foggia, da “Impresa Insieme S.r.l.” e dall’Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento. AEVF patrocina l’iniziativa e coordinerà un modulo didattico formativo.

Il Master intende formare una figura professionale utile a sostenere i diversi attori del territorio nell’ottimizzazione del sistema di accoglienza lungo gli itinerari culturali europei. La metodologia che si utilizza nel master si chiama “Formazione Intervento” e prevede la realizzazione di diversi progetti sul territorio della provincia di Foggia e lungo la Francigena nel Sud, con riferimento ad azioni di diretto intervento sul territorio, study visit, laboratori formativi

Fonte: Immediato Net

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Intervista con Federico Massimo Ceschin, impegnato con la Regione Puglia e Vice Presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene

Federico Massimo Ceschin si occupa di innovazione e qualità nella Pubblica Amministrazione dai primi anni Novanta. Ha avuto l’opportunità  di operare per le principali società di consulenza direzionale presso amministrazioni centrali e locali, conseguendo esperienze in varie Regioni d’Italia e d’Europa. Da qualche anno si è fermato in Puglia, dove è stato impegnato nella gestione dei Grandi Eventi e nel
riposizionamento strategico della Città di San Giovanni Rotondo, sul Gargano dove ha creato prima Bitrel, la “Borsa Internazionale del Turismo Religioso, dei Pellegrinaggi e dei Cammini” e poi “Vie Sacre“, esposizione dei Percorsi e delle Manifestazioni del Sacro.
In forza alla Regione, si è occupato di revisione della normativa turistica e poi di progetti di eccellenza. Nominato nell’Ufficio di presidenza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, è stato  eletto vicepresidente.

1) La Puglia e la Via Francigena: un binomio che in questi ultimi anni sta diventando sempre più forte. La regione Puglia nell’ultimo decennio è diventata una importante destinazione turistica internazionale grazie al mare, storia, cultura, cucina e festival. Perché puntare anche sulla Francigena ed al flusso di pellegrini? Come ci si prepara per accoglierli?

Sì, oggi possiamo dire che Puglia e Francigena sono un binomio. Per la relazione ormai consolidata tra la Regione e l’Associazione Europea, per l’adesione di sempre più numerosi Comuni, Enti territoriali e Gruppi di Azione Locale, per l’integrazione sempre migliore tra attività di animazione territoriale e Festival Europeo delle Vie Francigene, ma direi soprattutto per questioni di vocazione territoriale: la Puglia, in fondo, è un lembo di terra immerso nel Mediterraneo, con una storia densissima di incontri tra popoli e genti che oggi diventa un’eredità straordinaria da condividere con i visitatori e – in particolare – con l’umanità che si riscopre e si ritrova nei gesti quotidiani e semplici del Cammino.
Ci piace pensarci come una sorta di “ponte” con le altre sponde del Mediterraneo: un crocevia naturale di diversità con spiccate doti di accoglienza, di incontro e di dialogo. Che si tratti di percorrere lentamente i territori ampi e plurali di Puglia, a piedi o in bicicletta, o anche semplicemente di condividere il momento del convivio, seduti alla tavola di una masseria, all’ombra di un ulivo millenario, pensiamo che l’accoglienza autentica e genuina del nostro tessuto ancora ampiamente rurale, poco antropizzato, possa regalare emozioni altrove inarrivabili.
La Regione, per tramite della sua Agenzia Pugliapromozione, ha inteso investire il proprio Progetto di Eccellenza Turistica, cofinanziato dal Ministero della Cultura e del Turismo, per iniziare la infrastrutturazione, messa in sicurezza e segnaletica, del primo tratto pugliese delle Vie Francigene, sui Monti Dauni: saranno i primi 45 km di percorso completamente attrezzati, sui valichi appenninici e verso la grande piana del Tavoliere.

2) In Puglia passano altri itinerari storici, culturali e religiosi, come la via micaelica, ad esempio. Il progetto della VF come si inserisce in questo fascio di strade e, di fatto, come è possibile creare concrete sinergie?

La posizione della Puglia, propaggine estrema del grande Itinerario Culturale Europeo con il Santuario di Santa Maria di Leuca – il “finisterrae” italiano – è strategica da millenni, ben prima che l’impero romano eleggesse i suoi porti a corsia preferenziale dei viaggi verso Oriente. E’ quindi naturale che, nel tempo e con diverse stratificazioni, si siano sovrapposti percorsi di storia e di culture che hanno disegnato una mappa molto ricca. Penso all’Appia Antica, alla Via Traiana, certamente alla Micaelica, ma anche alla Litoranea, alla Aecas-Sipontum (Beneventum), alla Herculea, alla Egnazia, alla Calabria, alla Leucadense: tutte strade che raccontano la nostra storia, come anche i Tratturi della Transumanza, solo per citare altre “green road” che oggi si possono felicemente ed efficacemente intersecare con i tracciati principali delle Vie Francigene.
Le sinergie più concrete si trovano sui territori, dove un partenariato sempre più ampio di soggetti – istituzionali, profit e non profit – hanno dato vita a progetti comuni, con un raggio d’ampiezza che coinvolge la vicina Basilicata e guarda con attenzione alla Campania, al Molise, al Lazio e all’Abruzzo. Ma anche alla Calabria e soprattutto alla Sicilia, dove le Vie Sacre stanno assumendo un ruolo decisamente importante nella ricostruzione di un tessuto d’offerta turistica diffuso, destagionalizzato e sostenibile, imperniato sulla mobilità lenta e sui valori condivisi dalle comunità locali.

3)La Puglia ha aderito con convinzione dal 2011 ad AEVF, con l’auspicio di favorire l’implementazione ufficiale del percorso europeo verso Sud. L’obiettivo principale rimane quello di inserire il progetto all’interno di una dimensione internazionale, che lega idealmente il Kent alla Puglia in un asse di 2500 km, aprendo l’orizzonte verso il Mediterraneo. Come affrontare questa sfida, in collaborazione con istituzioni università e associazioni?

E’ stato compiuto un grande lavoro di analisi e di sintesi, che ha avuto come fondamenta i saperi residenti negli Atenei pugliesi e meridionali, con il supporto dell’Associazione Europea e l’assistenza tecnica di autorevolissime organizzazioni, quali Civita e la Società Geografica Italiana.
Dal 2010, un’importante azione di “scouting” e diffusione dei risultati è stata condotta sui territori, spesso ricorrendo a formule informali e partenariati costituiti enti e associazioni locali, che lentamente hanno finito per costituire l’ossatura della rete regionale (e interregionale) che oggi si presenta così ampia.L’obiettivo rimane quello stabilito nel 2012 presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo, dove ci recammo con il presidente Massimo Tedeschi per incontrare la direttrice, Penelope Denu: da allora, abbiamo seguito passo dopo passo le procedure che ci erano state illustrate, fino a giungere ad oggi, vigilia della presentazione del dossier di candidatura per l’allungamento del Grande Itinerario fino a Brindisi, magari anche fino a Otranto e Leuca, attraverso due direttrici fondamentali: ripercorrendo la via Traiana, con riferimento anche alla via dell’Arcangelo, verso la Grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo, e dall’altra lungo i percorsi dell’Appia Antica.
Un passo importante, senza alcun dubbio, è l’investimento nel capitale umano: la creazione di un Master sugli Itinerari Culturali Europei presso l’Università di Foggia, insieme ai corsi sviluppati dal Consorzio Universus e quelli organizzati da “Francigena Academy” con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e della Facoltà Teologica Pugliese, sono destinati a produrre risultati importanti.
Per il futuro prossimo, confido molto nell’apertura di una sede AEVF nell’ambito di Regione Puglia: non soltanto un ufficio amministrativo di supporto agli Enti Locali ma un vero e proprio volano per tutti i portatori di interesse delle Vie Francigene: associazioni, cooperative, pro loco, fondazioni, diocesi, parrocchie, gruppi di azione locale e altre vivaci realtà territoriali.

4)Il modello di riferimento per lo sviluppo delle infrastrutture legate alla francigena rimane il master plan della regione Toscana? Quali iniziative può mettere in campo la Puglia lungo i suoi 400km?

Il modello di riferimento è certo necessariamente la Toscana, regione di assoluta leadership francigena. Non tanto e non soltanto per averci creduto tanti anni fa, fruendo della visibilità indotta dal progetto in questi vent’anni dal riconoscimento del 1994, ma soprattutto per le azioni attuali: la pianificazione del Master Plan è già di per sé un modello, ma la sua attuazione era tutt’altro che scontata, mentre oggi possono assistere con orgoglio le centinaia di migliaia di presenze che si manifestano lungo percorsi sicuri, infrastrutturati, segnalati e promossi.
Con il Progetto di Eccellenza, Regione Puglia ha attinto a quelle esperienze e cercato di innestare le competenze locali, in particolare quelle eccellenti presenti nell’Ente Provincia di Foggia. Ma la vera sfida, oggi, è rappresentata dall’idea di un Master Plan europeo, che uniformi e coordini gli interventi da Canterbury alla Puglia, magari persino a Gerusalemme.
C’è una grande disponibilità degli amici e colleghi toscani a confrontarsi con noi e con qualunque altro territorio intenda investire seriamente sulle Vie Francigene, con la piena consapevolezza che siamo tutti modesta parte di qualcosa di più grande e più importante, che non si misura con i confini amministrativi o geopolitici.

5)Il festival Michaelic, alla prima edizione, sta ottenendo ottimi riscontri in termini di partecipazione, visibilità e qualità delle proposte. Cosi come sorprende il dinamico tessuto imprenditoriale locali che sta sostenendo questi progetti attraverso reti di impresa. Il binomio pubblico-privato a sostegno della Francigena e della cultura sta funzionando?

Siamo soltanto all’inizio. Ma se il buon giorno si vede dal mattino, direi che stiamo assistendo a un’alba radiosa.Il Festival Michaelic è terminato dopo aver realizzato più di 40 eventi in oltre 50 località diverse, tra Puglia e Basilicata, coinvolgendo un partenariato con decine e decine di interpreti territoriali – pubblici e privati – che hanno scommesso in questa edizione “zero” con entusiasmo e senza badare al ritorno immediato del loro investimento. E’ stato quindi un successo straordinario – per alcuni versi inaspettato – aver superato le centomila presenze in sole 6 settimane. Ora si è manifestato anche l’interesse dei Tour operator, che guardano alla prossima edizione con l’intento di realizzare pacchetti di offerta su misura.
Credo che il successo dell’iniziativa risieda in tre ingredienti principali: la resa coerente di mondi ed eventi che già condividevano un’ispirazione e dei valori di fondo, ma che fino a ieri non dialogavano (musica, spettacolo, teatro, rievocazioni storiche, arti varie, escursioni, cammini, visite guidate, mostre, ecc.). Il cartellone unico ha stimolato appartenenza, fidelizzazione e cooperazione: tutti elementi fondamentali nella creazione di circuiti di qualità.
Altra motivazione, l’ampiezza territoriale: quando la motivazione è elevata, le persone non temono di sfuggire all’ombra del campanile ma sono disponibili a muoversi, a mettersi in cammino, a incontrare situazioni diverse, inusuali e inconsuete, con grande curiosità.
Da ultimo, ma non meno importante, l’adesione al Festival Europeo delle Vie Francigene: essere parte di un programma di dimensione europea è già di per se stimolante, poi molti nostri organizzatori di eventi e direttori artistici hanno avuto modo di conoscere il coordinatore Sandro Polci che – unendo qualità umane straordinarie a grandi competenze – è riuscito ad elevare il livello di ciascuna iniziativa senza urtare le suscettibilità dei singoli.
Insieme all’evento “Vie Sacre Experience”, che nel 2015 giungerà alla quinta edizione, Michaelic può già di buon grado meritarsi un ruolo di catalizzatore delle energie presenti nei territori ampi e plurali del Mezzogiorno nostro Bel Paese, in un percorso realmente euromediterraneo.

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