Via Francigena

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Il resoconto degli Stati Generali della Via Francigena

Le vere esigenze dei pellegrini, le criticità del percorso e le opportunità di sviluppo legate alla Via Francigena alla vigilia del Giubileo sono stati i principali temi discussi durante gli Stati Generali della Via Francigena. L’incontro, organizzato il 10 ottobre ad Abbadia Isola (SI) nell’ambito dello Slow Travel Fest, ha visto una attiva partecipazione di istituzioni, associazioni, operatori culturali.

L’incontro, preceduto dal sondaggio “La Via Francigena che vorrei“, in cui i pellegrini e le altre categorie interessate alla Via Francigena hanno contribuito a identificare le più importanti criticità dell’itinerario, è stato molto partecipato. Inedita la formula: cinque tavoli in cui si è sperimentato un approccio “dal basso”: prima i pellegrini, poi le associazioni, gli operatori dell’accoglienza, i tour operator e infine i rappresentanti delle istituzioni, che hanno potuto ascoltare tutte le istanze dei partecipanti prima di intervenire.

Visita la pagina che descrive nel dettaglio i risultati del sondaggio “La Via Francigena che vorrei”

Visita la pagina del sito del Touring Club Italiano con i risultati del sondaggio sulle motivazioni e le modalità di viaggio sulla Via Francigena

Scarica il verbale dell’incontro

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I camminatori d’Europa in Campidoglio

Si è svolto ieri, giovedì 15 Ottobre, nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma il convegno Cultura, Spiritualità, Accoglienza organizzata dalle associazioni “Rete dei cammini”, UNPLI, “Via Romea Germanica” e “Gruppo dei Dodici” per festeggiare l’arrivo dei pellegrini “pilgrim crossing bordes” (pellegrini senza frontiere), provenienti dalla lontana e sconosciuta a molti Trondheim e di quelli provenienti da Assisi, reduci della staffetta “da Francesco a Francesco”.

Seguite un breve resoconto dell’iniziativa e le impressioni a questa pagina!

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Indagine sul percorso, i risultati del sondaggio rivolto ai pellegrini

I viandanti, le associazioni, gli operatori culturali sono stati invitati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene a fornire un piccolo contributo per migliorare la Via Francigena. E’ stato compilato un modulo con alcune brevi e semplici domande per aiutare a identificare le priorità di intervento sul percorso, e a raccogliere idee e stimoli dai viaggiatori. Sono stati raccolti quasi 200 questionari in due settimane.In occasione degli Stati Generali della Via Francigena, svoltisi questa mattina a Monteriggioni all’interno dello Slow Travel Fest, sono stati condivisi e restituiti i risultati. Il confronto è avvenuto con grande armonia. Punti di vista e di partenza diversi finalizzati a raggiungere i medesimi obiettivi.

Atteggiamento molto costruttivo e propositivo da parte dei pellegrini, i quali hanno sottolineato le priorità da perseguire per rendere più fruibile il percorso. Sicuramente il tema della segnaletica, sicurezza ed accoglienza sono i punti sui quali da tempo si sta cercando di lavorare e sui quali si sono già ottenuti buoni risultati, sempre migliorabili.

In merito alla segnaletica, se parliamo di percorso ufficiale (messo in sicurezza e tutelato dalle istituzioni) la situazione è notevolmente migliorata. Un grande lavoro è stato svolto anche nel corso del 2015 ad opera di enti locali, regioni, associazioni e operatori privati.

Ecco le principali priorità dei pellegrini, in ordine decrescente:

Segnaletica 80,3%
Strutture di accoglienza pellegrina 72,7%
Fontanelle 50,3%
Sicurezza del percorso 40,4%
Cartografia e guida 35,5%
Servizi di accoglienza (bar, alimentari) 33,3%
APP e info sul percorso 32,8%

Cartografia e guide, sono stato l’argomento più dibattuto con i pellegrini incontrati“, dice Francesco. Un tema che ricorre nei questionari è quello di “aumentare le convenzioni con i bar/ristoranti“, come ci ricorda Stefania e di “migliorare l’accoglienza su Roma attraverso il Testimonium Francigeno all’arrivo“, segnala Arrigo. C’è chi sottolinea poi l’importanza di un maggior coinvolgimento delle parrocchie non solo per l’accoglienza, ma anche per la messa del pellegrino ad inizio o fine giornata.

La seconda parte è stata dedicata al ruolo che i singoli pellegrini e associazioni possono avere nella cura, tutela e valorizzazione della Via. Molti commenti positivi da parte ci camminatori che con entusiasmo metterebbero a disposizione il proprio tempo per la Francigena del proprio territorio: dall’accoglienza nelle case private al ripristino segnaletica, dalla pulizia lungo il percorso alla segnalazione di criticità, dalla guida volontaria alla promozione. C’è poi chi, come Riccardo, laureato in Scienze Motorie, propone una serie di “esercizi da viaggio” da svolgersi nelle soste e a fine giornata, utili soprattutto per chi non è troppo allenato.

C’è poi chi chiede un maggior impegno delle istituzioni. La giornata di oggi ha testimoniato l’importanza fondamentale delle istituzioni nello sviluppo della Francigena. Gli Stati Generali sono stati organizzati all’interno dello Slow Travel Festival realizzto con il sostegno della Regione Toscana e Comune d Monteriggioni, dando a centinaia di persone la possibilità di incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi idee, proposte. Evento clou è stato poi l’inaugurazione dell’ostello sostenuto dalle istituzioni per poter dar risposta a pellegrini e camminatori. Sempre a proposito di accoglienza, entro fine anno saranno inaugurato ufficialmente venti ostelli per i pellegrini, realizzati con i contributi delle istituzioni e gestiti su scala locale con convenzioni private e con assoicazioni. Si tratta di una opportunità per creare anche occupazione e nuovi posti di lavoro.

I risultati del sondaggio con la sintesi dei commenti, uniti a quelli del Touring Club sulla tendenza del turismo slow, saranno trasmessi alle Regioni e Governo nazionale.

Luca Bruschi

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Slow Travel Fest: on the road, a bassa velocità

Dal 9 all’11 ottobre escursioni, incontri, cinema, musica, arte e natura. Tra gli ospiti Sergio Valzania, Franco Michieli, Darinka Montico e Claude Marthaler. A Monteriggioni e lungo la Via Francigena Toscana nasce il primo festival in Italia dedicato alla cultura del viaggio lento, a piedi o in bicicletta.

Sarà una camminata che dal borgo di Monteriggioni (Siena) si snoderà tra le colline toscane per circa tre chilometri ad aprire la prima edizione di Slow Travel Fest, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla cultura del “viaggio lento”, a piedi o in bicicletta, che si terrà dal 9 all’11 ottobre tra la cittadina nel senese e l’antico tracciato della Via Francigena che l’attraversa. L’itinerario, che partirà alle 16.30, sarà una vera e propria immersione nello spirito dell’iniziativa, e condurrà il pubblico fino al complesso monumentale di Abbadia a Isola, luogo dell’inaugurazione.

Inizierà così Slow Travel Fest: tre giornate di escursioni, incontri, ospiti, cinema, musica, arte e natura pensate per tutti i viaggiatori, dai bambini ai più esperti, per raccontare cosa significa spostarsi in simbiosi col territorio e ripensare lo spazio e le distanze a bassa velocità. La manifestazione, una naturale evoluzione del Festival della Viandanza, che si è svolto fino all’anno passato sempre a Monteriggioni, sarà completamente gratuita e organizzata da Ciclica.cc e Movimento Lento con la collaborazione di Regione Toscana, Toscana Promozione e del Comune di Monteriggioni. Main partner: Touring Club Italiano, SloWays e Associazione Europea delle Vie Francigene (www.slowtravelfest.it).

INAUGURAZIONE

All’arrivo ad Abbadia a Isola, che per l’occasione si trasformerà in un grande palcoscenico tra le campagne, si terrà l’apertura della mostra fotografica “In itinere” il progetto della reporter Ilaria di Biagio per raccontare la Francigena Toscana attraverso i volti e gli scenari incontrati durante il suo percorso di 394 km lungo la via (ore 19.00). Alle 20.00, alla presenza del sindaco di Monteriggioni Raffaella Senesi sarà presentato ufficialmente il festival. A seguire, alle 21.00, il regista Alfredo Covelli introdurrà la proiezione di “With real stars above my head”, documentario che narra con ironia e delicatezza una vicenda autobiografica: la scelta, dopo un peggioramento della sclerosi multipla, di affrontare la malattia camminando sulle vette dell’Himalaya. Dalle 19.30 fino a notte l’evento sarà accompagnato dai ritmi swing del dj set al femminile firmato Coqò Djette, e dalle 22.00 spazio al jazz del pianista, cantante e arrangiatore Luigi Campoccia.

ESCURSIONI

Diffuso su spazi facilmente raggiungibili camminando o pedalando, il festival propone ogni giorno un’ampia scelta di escursioni che da Monteriggioni conducono alla scoperta della Via Francigena, parte del percorso che nel Medioevo rappresentava la principale via d’unione tra l’Europa Centrale e Roma. Chi ama le luci dell’alba potrà sperimentare il deep walking, una passeggiata meditativa in compagnia di Luca Gianotti, direttore editoriale di Edizioni dei Cammini e nome di spicco nel panorama del viaggio lento in Italia (11/10), mentre per gli appassionati del nordic walking, lo stile di camminata figlio dello sci di fondo che prevede l’utilizzo di appositi bastoni, sono state pensate due sessioni con la guida svizzera Caterina Frey (10/10 e 11/10). In programma anche il percorso al femminile “La vie en rose”, per condividere tra camminatrici esperienze di viaggio in solitario (10/10), passeggiate mattutine tra le colline senesi con le guide ambientali delle associazioni Species, AGAT e AIGAE (10/10 e 11/10), itinerari in bicicletta (11/10) ed escursioni per scoprire il piacere di perdersi (10/10) e orientarsi secondo natura (11/10).

INCONTRI E OSPITI

Ricco il cartellone di incontri, su cui spiccano i nomi del geografo ed escursionista Franco Michieli, che dopo aver attraversato terre impervie senza gps, telefono, mappe, bussola e orologio, spiegherà come non conoscere la strada possa essere il modo migliore per iniziare un cammino (10/10); di Darinka Montico, la donna che ha percorso l’Italia a piedi e senza un euro, accettando l’ospitalità da chiunque la offrisse, dormendo in 128 letti diversi e raccogliendo i sogni delle persone che incontrava sulla strada (10/10); e di Claude Marthaler, “ciclonauta” e scrittore – tra i titoli “Lo zen e l’arte di andare in bicicletta” e “Il canto delle ruote”, in cui registra sette anni passati a pedalare intorno al mondo – che porterà al festival il racconto del suo ultimo viaggio su due ruote in Asia Centrale (10/10).

In vista del Giubileo indetto per questo dicembre, verrà proposta una riflessione sulla dimensione spirituale del cammino: Sergio Valzania, vice direttore di Radio RAI, dialogherà sul tema con don Domenico Poeta, incaricato dell’arcidiocesi di Siena per l’accoglienza dei pellegrini, e con il viaggiatore, fotografo e terapeuta Italo Bertolasi (11/10). Al racconto di un viaggio di 1000 chilometri dalle Alpi Liguri a Roma sarà dedicato invece l’incontro “La Via Francigena è per tutti?”, a cui parteciperanno l’organizzatore del festival Alberto Conte, il fondatore di Radio Francigena Alberto PugnettiPietro Scidurlo, viaggiatore paraplegico e autore della guida “Il Cammino di Santiago per tutti”, che spiegherà cosa significa viaggiare lentamente per chi vive la disabilità (11/10).

Tra gli ospiti anche Andrea Borchi, animatore del blog Bike Packing e ideatore del percorso per mountain bike Tuscany Trail, che introdurrà il pubblico all’arte di fare i bagagli in bicicletta (11/10), e Luca Gianotti, che presenterà il libro “La spirale della memoria”, un itinerario tra i paesi che 100 anni fa furono maggiormente colpiti dal terremoto che sconvolse l’area della Marsica, in Abruzzo (10/10). E ancora: Paolo Venti e Giancarlo Cotta Ramusino, autori rispettivamente di “La strada per il Don” e “Il ritorno a Nikolajevka”, ripercorreranno con i loro romanzi le tracce degli alpini che ritornarono dalla campagna in Russia in sella a una bici, in bus, in treno, in autostop e a piedi (11/10), e lo scrittore, fotografo e camminatore Riccardo Carnovalini racconterà il viaggio lungo l’Appia Antica durante il quale ha fatto da guida a Paolo Rumiz (10/10).

ATTIVITA’ PER BAMBINI

Tante le attività per i più piccoli e le famiglie: da “Famiglie in Viaggio”, l’incontro con lo scrittore Paolo Ciampi dedicato al cicloturismo come opportunità non solo per scoprire nuovi paesaggi, ma anche per approfondire il rapporto con i figli (10/10), a giornate nella natura in compagnia degli asinelli della guida ambientale Massimo Montanari (10/10 e 11/10). In programma anche una caccia al tesoro tra i boschi e le mura di Monteriggioni (11/10), lo spettacolo teatrale itinerante “Storia di un lupo in cammino per 1000 km” (10/10 e 11/10), l’esibizione circense su due ruote della Compagnia Rasoterra (10/10) e un laboratorio a cielo aperto per imparare a fare musica con materiali naturali, riconoscere le tracce degli animali e costruire una bussola (11/10).

STATI GENERALI DELLA VIA FRANCIGENA

Evento speciale del festival saranno gli “Stati generali della Via Francigena”, un forum aperto a tutti durante il quale le categorie interessate alla valorizzazione di questo antico percorso, dai pellegrini agli operatori turistici, dalle associazioni alle istituzioni, si confronteranno per identificare le priorità d’intervento e le opportunità di sviluppo dell’itinerario, anche in vista dall’anno del Giubileo indetto a partire dal prossimo dicembre 2015 (10/10). L’appuntamento è organizzato da SloWays in collaborazione con Associazione Europea delle Vie Francigene e Touring Club Italiano. Inoltre, sarà allestita un’area espositiva dove professionisti del settore, media e case editrici potranno presentare la propria attività legata allo “slow tourism”.

CONCERTI

La colonna sonora del festival sarà affidata alle note degli esplosivi Camillocromo, eccentrica formazione fiorentina da anni impegnata nei maggiori festival di tutta Europa con diversi pro­getti tra musica, teatro e circo (10/10), e allo swing italiano ispirato al folk americano e alle balere romagnole dei Piaceri Proletari (11/10), oltre che a un dj set targato Sonar Live (10/10).

Slow Travel Fest è organizzato da Ciclica.cc e Movimento Lento, con la collaborazione di Regione Toscana, Toscana Promozione e del Comune di Monteriggioni. Main partner: Touring Club Italiano, SloWays, Associazione Europea delle Vie Francigene. Partner Tecnici: AGAT, AIGAE, Itineraria, Compagnia dei Cammini, Zeppelin.it, Girolibero, Trekking Italia, Farfalle in Cammino. Media partner: Ediciclo Editore, Edizioni dei Cammini, Terra Nuova Edizioni, Rivista BC, Radio Francigena, Sonar Live, Lungarno, The Florentine, Foto Sintesi lab.Project, Sintesi 19.

Info: www.slowtravelfest.it | info@slowtravelfest.it

Facebook: /slowtravelfest

Twitter: #slowtravelfest

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La Via Francigena protagonista agli Stati Generali del Turismo Sostenibile

Si sono conclusi gli Stati Generali del Turismo Sostenibile di Pietrarsa (NA) organizzati dal Ministero per i Beni Culturali e Turismo. L’Associazione delle Vie Francigene ha partecipato attivamente ai workshops ed ha sottolineato il ruolo stratetgico che l’itinerario riveste per le politiche nazionali, regionali e locali sullo sviluppo territoriale.

Un momento partecipato per riflettere sulle necessità e le criticità del turismo italiano. Una platea di circa 200 persone, tutte professioniste del settore turistico, ha discusso a porte chiuse 6 temi presentati da 7 esperti e 3 giornalisti che si sono concluse con delle domande per i partecipanti ai tavoli. Sono state affrontate ematiche trasversali legate allo sviluppo integrato dei territori partendo dalla sostenibilità ambientale e turistica.

La Via Francigena è stata citata in diverse occasioni come modello di riferimento che risponde perfettamente a questo nuovo approccio sostenibile. Un modello da poter esportare anche ad altri territori, partendo proprio dalla natura inclusiva del cammino europeo della Francigena. Anche l’esperienza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, che raccoglie oggi oltre 100 enti locali e regioni a livello europeo, è stata condivisa con gli stakeholders presenti all’incontro.

Per avere maggiori informazioni sull’evento e per conoscere le conclusioni, è possibile scaricare sul sito MIBACT la documentazione

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VIIIa riunione tra le regioni europee della Via Francigena in programma a Canterbury

La VIIIa riunione tra le regioni europee della Via Francigena si terrà  a Canterbury dal 17  al 18 dicembre 2015, cooridinata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene.

La riunione permetterà alle Regioni di presentare i risultati del Piano di Attività 2015, condividere le pratiche, le criticità e le opportunità, pianificare le attività del Comitato interregionale nell’anno 2016. In questa occasione verrà ufficialmente presentato il lavoro sul Vademecum della segnaletica.

La riunione sarà organizzata in stretta collaborazione con il Comune di Canterbury e la Contea del Kent.

Maggiori info sul Comitato Tecnico Interregionale

In allegato bozza di ordine del giorno.

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La Francigena e l’Associazione dei Cammini di Compostelle e di Rome in Bourgogne Franche Comté

L’Associazione dei Cammini di Compostelle e di Rome in Bourgogne Franche Comté, partner dell’AEVF, ha diffuso ai propri associati e pellegrini il bollettino d’informazione di settembre. Focus sul Cammino della Via Francigena.

Nel documento allegato, è possibile trovare informazioni su due importanti eventi:

– La Via Francigena “passo a passo”
– La visita a Canterbury e la scopera della via Francigena in Gran Bretagna con 24 pellegrini

Buona lettura!

 

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Cresce il turismo sostenibile in Toscana, anche grazie alla Francigena

Cresce la Toscana del turismo sostenibile. Crescono i numeri, il fatturato, il lavoro, anche con il contributo della Francigena.

E soprattutto cresce l’offerta degli operatori con l’obiettivo di soddisfare una domanda sempre più spesso alla ricerca non soltanto di occasioni di svago e visita legate alle risorse più pregiate, città d’arte e costa, ma di prodotti di nicchia votati ad una fruizione del territorio rispettosa dell’ambiente, delle popolazioni locali, delle diversità culturali, alla ricerca di interazione sociale, sicurezza, benessere e magari dei periodi dell’anno meno affollati.

Il turismo toscano nel 2014 (con un’incidenza del 6% sul Pil e del 10% sul lavoro attivato) ha conosciuto un anno di crescita, in controtendenza rispetto al resto del Paese. Secondo i dati Irpet presentati a luglio 2015, mentre in Italia le presenze sono calate dell’1,5%, in Toscana sono aumentate dell’1,2%. Il saldo positivo in fatto di creazione di posti di lavoro tra il 2009 e il 2014 si è attestato sulle 6500 unità, con una crescita più accentuata del turismo extralberghiero (agriturismi, appartamenti, affittacamere) pari all’1,5% rispetto a quello alberghiero. Nei primi cinque mesi del 2015, secondo i dati prodotti dal Centro Studi Turistici per conto di Toscana Promozione, si è registrato un +2,8% di arrivi (4,1 mln) e un +3,2% di presenze (10,9 mln), per un aumento di +358 mila presenze e +113 mila arrivi rispetto al 2014. Sono stati gli stranieri a trainare la domanda, con +6,2% di pernottamenti (55,7% la quota di mercato) mentre i pernottamenti degli italiani sono calati dello -0,4% (44,3% la quota di mercato). Tendenza confermata anche nel periodo estivo dove, secondo le stime del CST, la Toscana ha ottenuto risultati come non si vedeva da anni grazie ad un +3,6% dei pernottamenti (+800mila unità) rispetto allo stesso trimestre del 2014. Ottimo il contributo degli stranieri (+3,9) ma altrettanto buono quello degli italiani (+3,2%). Stime ottime anche per comparti strettamente collegati al turismo sostenibile come l’extralberghiero e l’agriturismo, rispettivamente +2,9% e +4,2%. Anche la montagna registra un +4,1% grazie al buon andamento sia della domanda italiana (+3,2%) che di quella straniera (+4,9%).

Francigena
Dalla sua apertura ufficiale (giugno 2014) la Via Francigena rappresenta un prodotto turistico dall’elevato tasso di attrattività tanto che, secondo i dati Istat, il 13% del movimento turistico regionale è attribuibile ai comuni del tratto toscano il quale, allo stato attuale, è l’unico interamente fruibile in sicurezza, ben segnalato e dotato delle necessarie infrastrutture di servizio. L’offerta ricettiva conta 2.600 strutture e oltre 81 mila posti letto, con una prevalenza (80%) dell’extralberghiero. Il percorso ufficiale, da Canterbury a Roma, è lungo 1800 km ed articolato in 79 tappe attraverso 4 Paesi (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia). Quello italiano attraversa 7 regioni e 140 Comuni con 44 tappe mentre il tratto toscano, 370 km, attraversa 38 Comuni. La Toscana ha recuperato il tracciato investendo 16 milioni di euro (8 per la messa in sicurezza, 2 per la segnaletica e 6 per le strutture ricettive). Si calcola che i fruitori del tratto toscano generano ogni anno circa 150mila pernottamenti diretti e molti di più indiretti.

Cicloturismo
La bicicletta è il mezzo sostenibile per eccellenza. La Toscana lo ha capito da tempo ed ha inziato a muoversi per venire incontro ad una domanda turistica in grande crescita. Secondo un recente studio commissionato dal Parlamento Europeo alla European Cyclists’ Federation, sarebbero 25.6 milioni i cicloturisti pernottanti nel mondo, per un valore complessivo di 54 miliardi di euro all’anno. Il Rapporto del Consorzio Italy Bike Hotels stima che in Europa si fanno ogni anno quasi 2 milioni e 300 mila vacanze in bici per 44 miliardi di euro spesi, 9 dei quali solo nei servizi ricettivi per un totale di 22,4 milioni di pernottamenti. I cicloturisti italiani sono circa 1 milione e mezzo, 400 mila di questi scelgono la Toscana. Un settore di nicchia in forte espansione insomma che vede l’Italia in generale e la Toscana in particolare ancora un po’ in ritardo in Europa rispetto ai paesi più attrezzati, come Olanda, Austria, Francia e Germania. Oltre un terzo delle 1500 proposte di soggiorno in Toscana suggeriscono percorsi in bicicletta, attraverso oltre 25 mila chilometri di strade (asfaltate e bianche) in grado di offrire ogni tipo di scenario (pianura, collina e montagna). La Regione varerà a breve alcune misure interessanti, come il bonus per i pendolari abbonati al servizio ferroviario che acquisteranno una bici pieghevole (trasportabile in treno gratuitamente), le card per viaggiare in treno con la bicicletta (quella non pieghevole), 50 euro l’anno per tutti i giorni o 20 solo nei fine settimana e festivi. Stanziati 4 milioni per le piste nelle città e 18 milioni in tre anni, dal 2014 al 2016, per la ciclovia che, dal Sentiero della Bonifica tra Stia ed Arezzo, si allungherà lungo l’Arno fino alla foce, 432km in tutto. Definito il tracciato del corridoio tirrenico: 291 chilometri, dal confine della Liguria fino all’inizio del Lazio, attraverso trenta comuni, cinque province, dodici porti e due parchi regionali. La Regione lo ha inserito all’interno di un progetto più vasto (che coinvolge Liguria, Francia, Corsica e Sardegna e il Programma comunitario Italia-Francia Marittimo 2014-2020) con l’obiettivo di ottenere 6 milioni di contributi europei.

Turismo enogastronomico
In primo piano il progetto Vetrina Toscana, programma realizzato dalla Regione insieme a Unioncamere per la promozione di una rete di ristoranti e negozi alimentari che valorizzano prodotti tipici (vedi scheda). Sempre grazie alla collaborazione tra Regione e Unioncamere merita una menzione il progetto sul Pesce Dimenticato. Finanziato nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca, da tre anni si batte per tutelare la salute del nostro mare promuovendo l’utilizzo delle specie meno appetibili sul mercato, perché poco conosciute, ma che portano notevoli vantaggi da un punto di vista economico (l’ampia disponibilità permette prezzi più bassi), della salute (mangiare questo tipo di pesce consente di diversificare l’apporto adeguato di acidi grassi omega 3 e omega 6) e dell’ ambiente (limitare la tendenza dei mercati a proporre prodotti provenienti da molto lontano o di specie ittiche più conosciute ma sovrasfruttate). La promozione ha riguardato la grande distribuzione, i ristoranti di Vetrina Toscana, le mense e gli Istituti alberghieri a cui è stato dedicato un concorso per imparare a cucinare queste specie e formare gli chef del futuro. Il progetto in questione ha tra l’altro promosso l’attività di pesca-turismo, vale a dire la possibilità fare uscite in mare imbarcandosi su una motobarca insieme ai pescatori e trascorrere una giornata di pesca sperimentando il loro lavoro.

 

Altre proposte meno articolate ma altrettanto interessanti e suggestive riguardano la rete di Ippovie toscane (istituita attraverso l’individuazione e la certificazione di 5 anelli) che consente anche a semplici appassionati di visitare luoghi non facilmente conoscibili e di scoprire il territorio senza alcun impatto di tipo ambientale ed ecologico; oppure ‘Binari senza tempo’, l’iniziativa ideata dalla Fondazione FS e dal Ministero dei beni culturali e del turismo con la collaborazione della Regione, dei Comuni di Siena e Montalcino e dell’Unione dei Comuni Amiata-Val d’Orcia, per percorrere su convogli storici tratte dismesse o sottoutilizzate di grande interesse storico-turistico come la ‘Ferrovia della Val d’Orcia’, 51 km da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle Crete Senesi.

Fonte: Regione Toscana

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La Via Francigena all’Euromeeting con le regioni europee

Le regioni europee si incontrano a Milano per disegnare il futuro del turismo nel segno della sostenibilità: è stato presentato il tredicesimo Euromeeting, incontro del network NECSTouR che quest’anno si svolgerà al Padiglione dell’Unione Europea di Expo.

Obiettivo della conferenza in programma oggi per i rappresentanti delle 30 regioni di NECSTour è di delineare un ‘Grand Tour delle identità europee dei sapori e delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche’, una rete di itinerari turistico-culturali che sul modello del progetto Vetrina Toscana e della Via Francigena valorizzino i prodotti enogastronomici e le storie locali. Lo ha anticipato Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio della Regione Toscana, che delle sette regioni italiane di NECSTouR è capofila. Dalla sua i dati positivi del turismo toscano che secondo le rilevazioni del Centro Studi Turistici ha registrato un aumento dell’1,2% rispetto al -1,5% nazionale nel 2014, e ancora cresce nel 2015 (+2,8% gli arrivi e +3,2% le presenze nei primi 5 mesi) con stime ottimistiche sull’estate appena trascorsa, specie per pernottamenti ‘alternativi’ come l’extralberghiero (+2,9%) e l’agriturismo (+4,2%): “Si tratta di un’inversione di tendenza – dice Ciuoffo – che non solo premia il settore, ma indica soprattutto il ritorno della fiducia di un paese che ha ricominciato a dedicare risorse al tempo libero”.

Ma il contesto positivo deve dare occasione, prosegue l’assessore, per fare un passo avanti e promuovere esperienze che superino gli stereotipi e sfruttino contesti meno scontati e per l’appunto più sostenibili, come i percorsi della via Francigena (che già secondo Istat contribuiscono al 13% del turismo toscano) o il cicloturismo: “Il mio obiettivo non è certo portare meno visitatori a Firenze, ma fare in modo che i grandi flussi nelle città d’arte siano regolati perché queste non vengano snaturate: per far fruttare appieno il patrimonio culturale ed enogastronomico bisogna scommettere sulla qualità della domanda”. Una domanda culturale che nell’intero comparto turistico europeo già assomma al 40%, come ha sottolineato Silvia Costa, presidente della commissione cultura del parlamento europeo. E per Costa le sinergie comunitarie hanno anche una valenza politica: “La via Francigena come esempio di cooperazione europea a leadership italiana deve essere il primo asse di questo Grand Tour, e se proseguirà fino a Otranto e da lì in Palestina e Israele farà del turismo anche uno strumento di diplomazia culturale”.

Fonte: ANSA

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AEVF partecipa agli Stati Generali del Turismo

La Via Francigena, itinerario culturale europeo, sarà presente agli Stati Generali del Turismo che si svolgeranno a Pietrarsa (Na) dall’1 al 3 ottobre. L’esperienza ed il modello di governance dell’Associazione Europea delle Vie Francigene si confrontano con le politiche nazionali del turismo.
La Via Francigena è un “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” di 1800 chilometri che collega Canterbury a Roma, attraverso 4 Paesi e 14 regioni, di cui 7 italiane. E’ in corso il progetto di estensione al sud della Via Francigena che interessa anche Campania, Molise, Basilicata e Puglia.

La gestione bottom-up dell’AEVF si sviluppa attraverso una fitta rete di azioni che coinvolgono diversi attori, ognuno facente parte di un importante ingraaggio per lo sviluppo dell’itinerario:
1) istituzioni pubbliche (comuni, province, regioni);
2) associazioni e mondo del volontariato;
3) Istituti di ricerca ed Università;
4) operatori turistici ed economici e loro organizzazioni.

Il modello di governance dell’associazione, reseau porteur del Consiglio d’Europa per la tutela e valorizzazione dell’Itinerario, genera oggi importanti esiti:
– riposizionamento di imprese esistenti e nascita di start-up per fornitura di servizi a camminatori, pellegrini, turisti (nei campi di: accoglienza, ristorazione, editoria, formazione, enogastronomia certificata, artigianato artistico);
– incubatore di altri itinerari di turismo culturale;
– estensione della certificazione di “Itinerario Culturale CoE” alla Via Francigena nel sud;
– classificazione a patrimonio UNESCO della Via Francigena.