Via Francigena

La Via Francigena all’Euromeeting con le regioni europee

Redazione AEVF
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Le regioni europee si incontrano a Milano per disegnare il futuro del turismo nel segno della sostenibilità: è stato presentato il tredicesimo Euromeeting, incontro del network NECSTouR che quest’anno si svolgerà al Padiglione dell’Unione Europea di Expo.

Obiettivo della conferenza in programma oggi per i rappresentanti delle 30 regioni di NECSTour è di delineare un ‘Grand Tour delle identità europee dei sapori e delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche’, una rete di itinerari turistico-culturali che sul modello del progetto Vetrina Toscana e della Via Francigena valorizzino i prodotti enogastronomici e le storie locali. Lo ha anticipato Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio della Regione Toscana, che delle sette regioni italiane di NECSTouR è capofila. Dalla sua i dati positivi del turismo toscano che secondo le rilevazioni del Centro Studi Turistici ha registrato un aumento dell’1,2% rispetto al -1,5% nazionale nel 2014, e ancora cresce nel 2015 (+2,8% gli arrivi e +3,2% le presenze nei primi 5 mesi) con stime ottimistiche sull’estate appena trascorsa, specie per pernottamenti ‘alternativi’ come l’extralberghiero (+2,9%) e l’agriturismo (+4,2%): “Si tratta di un’inversione di tendenza – dice Ciuoffo – che non solo premia il settore, ma indica soprattutto il ritorno della fiducia di un paese che ha ricominciato a dedicare risorse al tempo libero”.

Ma il contesto positivo deve dare occasione, prosegue l’assessore, per fare un passo avanti e promuovere esperienze che superino gli stereotipi e sfruttino contesti meno scontati e per l’appunto più sostenibili, come i percorsi della via Francigena (che già secondo Istat contribuiscono al 13% del turismo toscano) o il cicloturismo: “Il mio obiettivo non è certo portare meno visitatori a Firenze, ma fare in modo che i grandi flussi nelle città d’arte siano regolati perché queste non vengano snaturate: per far fruttare appieno il patrimonio culturale ed enogastronomico bisogna scommettere sulla qualità della domanda”. Una domanda culturale che nell’intero comparto turistico europeo già assomma al 40%, come ha sottolineato Silvia Costa, presidente della commissione cultura del parlamento europeo. E per Costa le sinergie comunitarie hanno anche una valenza politica: “La via Francigena come esempio di cooperazione europea a leadership italiana deve essere il primo asse di questo Grand Tour, e se proseguirà fino a Otranto e da lì in Palestina e Israele farà del turismo anche uno strumento di diplomazia culturale”.

Fonte: ANSA