Via Francigena

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Via Francigena sui Monti Dauni

La Via Francigena è un cammino storico che da Canterbury portava prima a Roma, quindi a Gerusalemme. Percorsa nel Medioevo da pellegrini e crociati, attraversava tutta la Puglia, a partire dai Monti Dauni.
 
Ripercorriamola a piedi, proprio come facevano i pellegrini: è il modo migliore per conoscere paesaggi idilliaci, piccoli borghi, siti sacri della cristianità.
 
Partiamo dal Valico di San Vito alla scoperta dell’area franco-provenzale pugliese, costituita dai Borghi di Faeto e di Celle di San Vito.
 
Lungo il percorso ci fermiamo presso l’antica Taverna di Sant’ Uite e ai ruderi della Chiesetta rupestre di San Vito. Una piccola deviazione verso sud e siamo ad Orsara di Puglia, dove un’Abbazia sovrasta la Grotta dedicata a San Michele.
 
Torniamo sulla Francigena fino a raggiungere l’angioina Celle di San Vito, il più piccolo borgo di Puglia che ci regala scorci senza tempo.
 
Superato il Monte Buccolo e i territorio di Castelluccio Valmaggiore, inizia la discesa verso la Piana che ci conduce a Troia. Il cammino sacro attraversa longitudinalmente la città, passando a lato di edifici sacri di incommensurabile bellezza, come la Chiesa di San Basilio e la Cattedrale.
 
Da Troia possiamo scegliere se procedere verso sud-est per i principali porti pugliesi, o percorrere la Strada dei Longobardi per raggiungere la Montagna Sacra e il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo

Fonte: ViaggiareInPuglia

 

 

  

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The Via Francigena on the Dauni Mountains

The Via Francigena is an historical path, which firstly lead from Canterbury to Rome and then to Jerusalem. It has been travelled during the Middle Ages by pilgrims and crusaders, and it passed through the whole region of Puglia, starting from the Dauni Mountains.

Let’s walk through it again on foot, just like the pilgrims used to do: it is the best way to get in touch with the idyllic landscapes, the little villages, the holy sites of Christianity.

We start from the San Vito passage to discover the French-Occitan area of Puglia, composed by the Villages of Faeto and Celle di San Vito. 

Along the way we will stop at the ancient Sant’Uite Tavern and at the ruins of the little rocky San Vito Church. A small deviation towards the south and we will find ourselves in Orsara di Puglia, where an Abby dominates the Cavern dedicated to San Michele.

We go back on the Francigena until we reach the Angevin Celle di San Vito, the smallest village of Puglia, which gives us timeless glimpses.

After we have passed the Buccolo Mountain and the territories of Casteluccio Valmaggiore, the descent starts towards Piana, which leads us to Troia. The holy road passes lengthwise through the city, moving along holy buildings of immeasurable beauty, like the Church and the Cathedral of San Basilio.

From Troia we can choose whether to proceed South-East towards the main Portuguese ports, or to travel the Lombardic Road to reach the HolyMountain and the Sanctuary of San Michele on the Sant’Angelo Mountain.

Source: ViaggiareInPuglia

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Misteri e fuochi a Lucera

L’evento, che dal titolo preannuncia il connubio sublime tra storia e arte, è organizzato e patrocinato dal Teatro pubblico pugliese e prevede la rappresentazione, accompagnata da musica e danze, del tema sacro e profano (secondo una visione attuale della cultura del dolore), dei misteri teatrali che hanno avuto una grande diffusione nel Medioevo, secondo quella che doveva essere la Biblia pauperum, la rappresentazione dei temi sacri del cristianesimo per i ceti popolari ed incolti.

Un grande progetto, quello del Teatro pubblico pugliese, che si prefigge di combinare arte e religione, da sempre accostati ed allontanati ed è patrocinato dall’ANCT (Associazione Nazionale Critici di Teatro).

 “Misteri e Fuochi” a Lucera. Pellegrinaggi d’arte sulle vie Francigene di Puglia.

La scelta delle locations è anch’essa dettata da scelte stilistiche e progettuali. L’antico itinerario del pellegrinaggio verso la Terra Santa si snodava lungo alcune tappe della Puglia, tra cui anche Lucera, un itinerario che la Regione e la Provincia di Foggia da diversi anni stanno cercando di valorizzare, grazie anche all’apporto di molti studi a riguardo.

La pièce del 26 settembre ha come obiettivo quello di rappresentare il tema del dolore come catarsi e ricerca di perfezione, un cammino spirituale, irto di difficoltà materiali e morali che, dalla nostra terra conduceva verso il luogo fisico del martirio di Gesù, Gerusalemme.

Il tema del pellegrinaggio è per le sue intrinseche ragioni debitore dell’antica prassi, ma viene rivisitato secondo uno spirito attualizzante, grazie all’ausilio dell’arte moderna che passa dall’allestimento degli spettacoli, alla visual art e alle danze, con un taglio internazionale.

Difatti sei grandi artisti si esibiranno in opere inedite, ispirate dalle tradizioni e condite dalla spezia della multiculturalità religiosa e linguistica.

Angélica Liddell,  Shoja Azari-Mohsen Namjoo-Shirin Neshat,  Tamara Cubas, e  Armando Punzo. Sei artisti provenienti da quattro diverse aree geografiche. Spagna, Iran, Uruguai e Italia, in quattro diverse città pugliesi, unite dall’antico tratto per la salvezza.

Fonte: FoggiaZon.it

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Mystery and Flames in Lucera

The title of the event gives notice of the union between history and art. The event is organised and represented by the public Theatre of Puglia and it foresees the depiction, with the combination of music and dance, of the holy and profane theme (according to current vision of the pain culture) of the theatre mysteries. These had a great circulation during the Middle Ages, and were the representation of the holy themes of Christianity for the popular and uneducated class, according to the so-called “Biblia pauperum”.

A great project, the one of the public Theatre of Puglia, which is determined to combine art and religion, which have always been pulled both together and distanced. The project is represented by NACT (National Association Critics of the Theatre).

“Mystery and Flames” in Lucera. Art pilgrimages on the roads of the Vie Francigene of Puglia.

The decision of the locations has been instructed by stylistic and planning choices, too. The ancient itinerary of the pilgrimage towards the Holy Land winded along some stages of Puglia, among which also Lucera. An itinerary that the Region and the Province of Foggia, since many years, are trying to promote, thanks to the contribution of many studies about it.

The pièce that will be performed on the 26th September is aimed to represent the theme of pain as a catharsis and research for perfection. A spiritual path, full of material and moral difficulties, that from our land leads to the physical place of Jesus’ martyr, Jerusalem.

The theme of the pilgrimage draws on the ancient routine, because of innate reasons. It is however reconsidered according to a modernising spirit, thanks to the help of modern art, which can be found from the set up of the shows, to visual art and dances, with an international cut.

Six great artists will perform in unpublished works, inspired by the traditions and with the addition of the spice of multiculturalism, both religious and linguistic.

Angélica Liddell, Shoja Azari-Mohsen, Namjoo-Shirin Neshat, Tamara Cubas and Armando Punzo. Six artists coming from four different geographical areas. Spain, Iraq, Uruguay and Italy, in four different cities of Puglia, joined by the ancient safety stretch.

Source: FoggiaZon.it

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5 cose da fare nei Monti Dauni, Puglia

Cosa fare in Puglia, cinque cose da fare ai Monti Dauni, dal noleggiare una macchina alla cena in un bibliocaffè fino all’ammirare i paesaggi sconfinati.

C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo. C’è una parte di Puglia in cui poter ancora sentire i bambini correre per le vie del borgo, giocare a palla in piazzetta. Dove i cani pur non essendo di nessuno, sono di tutti; dove si crede che le bottiglie di plastica davanti alle porte tengano lontani i gatti. Questa parte di Puglia non è sul mare, ma è in quell’entroterra del foggiano, dove già si avvistano Basilicata e Campania, tra il Vulture e le colline ampie e armoniose che ricordano i paesaggi della Turchia. Mentre le strade che avanzano dritte verso il nulla, ricordano lontanamente quei paesaggi incontaminati degli Stati Uniti, se non fosse per le pale eoliche, sempre presenti lungo il cammino.

I Monti Dauni fanno parte di quella Puglia meno conosciuta, meno frequentata, ma preziosa proprio perché mantiene ancora intatta la sua anima di terra franca, schietta, romantica. I Monti Dauni in realtà non sono proprio monti, ma è una zona collinare, costellata di piccoli borghi alcuni che ancora conservano la loro secolare bellezza, altri meno antichi, ma sempre emotivamente suggestivi.

La Daunia è una zona ampia e servirebbe almeno una settimana intera per visitarla bene, con calma, scoprendone ogni suo angolo tra natura, storia e tradizioni. Ecco quindi 5 cose da fare, se si vuole scoprire il cuore della Puglia, legato alle tradizioni, ma sempre in fermento alla ricerca di idee innovative.

Via Francigena del sud

Percorrere un tratto della via Francigena del sud. Pochi ne conoscono ancora l’esistenza, ma la Francigena del sud va da Roma a Brindisi, formando un ponte tra oriente e occidente, deviando nel foggiano alla scoperta di alcuni dei borghi più belli della Daunia, come Celle di S.Vito, Troia. La segnaletica non è ben organizzata e non è sempre facile trovare informazioni lungo il cammino, quindi è preferibile organizzarsi con materiale cartaceo in anticipo e nel caso, chiedere alla persone che si incontrano, sempre molto ospitali.

Viaggiare in auto

Noleggiare un’auto e percorrere le strade provinciali e statali, perdendosi tra i paesaggi naturali sconfinati, rincorrendo le pale eoliche, avventurandosi alla ricerca di borghi sconosciuti ma di una bellezza incredibile. Come la statale che collega Troia con Sant’Agata di Puglia, che guarda in faccia il Vulture oppure la provinciale che unisce San Marco la Catola con Pietramontecorvino, attraversando i fitti boschi della macchia.

Cenare allo Skantinato

Cenare allo Skantinato 58 di Troia, un bibliocafé recentemente aperto da alcuni ragazzi del paese, innovativi e visionari che hanno recuperato un vecchio scantinato in disuso trasformandolo in un centro enogastronomico e letterario di riferimento per l’area. Allo Skantinato si possono gustare ottimi taglieri di salumi, formaggi e specialità locali, accompagnati da ottima birra artigianale pugliese o internazionale.

Visita al Polo Museale

Una visita al Polo Museale di Ascoli Satriano, dove sono conservati i preziosi grifoni di marmo policromi, conosciuti in tutto il mondo, risalenti al IV sec. a.C. Ma anche una passeggiata al mattino lungo le vie del borgo, vive, rumorose, dove si trovano lungo la strade, sedie intrecciate con ceste piene di frutta e verdura in vendita, a disposizione dei passanti.

Fermarsi ad osservare il paesaggio

Fermarsi a osservare il paesaggio seduti sulle panchine dall’alto del parco del Castello di Sant’Agata di Puglia o dalla sua piazza-balcone, dove lo sguardo si perde sulle creste dei colli più bassi, sui campi coltivati, gli stormi d’uccelli frenetici e la Basilicata che si svela, appena dietro l’angolo.

Anastasia Fontanesi
Fonte: ViaggiLowCost

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5 things to do on the Dauni Mountains, Puglia

What to do in Puglia, five things to do on the Dauni Mountains, from renting a car to have dinner in a bibliocafé, to admire the boundless landscapes.

There is a side of Puglia, where days are still dictated by the sound of the bells, where the sun is warm until late October, where old ladies coming out of their houses greet you with a hint of a smile, even if you are a complete stranger. There is a side of Puglia, where you can still hear children running through the streets of the village, playing with the ball at the square. Where dogs that are nobody’s, are everybody’s; where people believe that having water bottles in front of the doors keeps the cats away. This side of Puglia is not near the sea, but is in the hinterland of the Foggia area, where it is already possible to catch sight of Basilicata and Campania, between the Vulture and the wide and harmonious hills that remind of Turkey. Whilst the streets that go on towards nothing remind of the immaculate villages of the United States, if it wasn’t for the windmill blades, always present along the path.

The Dauni Mountainsare part of that less known, less frequented side of Puglia, which is still precious exactly because it keeps its soul of terra franca untouched, candid, romantic. The Dauni Mountains are not real mountains. In fact, it is a hill area, sprinkled with small villages, some of which still have their centuries-old beauty, some others more modern, but still very evocative.

The Daunia is a wide area, which takes almost a week to visit all well, not rushing it, discovering every inch of nature, history and tradition. Here then are 5 things to do if you want to discover the heart of Puglia, bound to traditions, however always unrest, looking for innovative ideas.

Via Francigena of the South

Travel a section of the Via Francigena of the South. Only a few still know that it exists, but the Francigena of the South goes from Rome to Brindisi, creating a bridge between Orient and Occident. It deviates towards the area of Foggia, to discover some of the most beautiful cities of the Daunia, such as Celle di San Vito, Troia. The signage is not very well organised and it is not so easy to find details along the path. Therefore it is advisable to prepare paper material ahead of time and, if needed, ask people you may meet, which are always very hospitable.

Travel by car

Renting a car and travelling across the provincial and state roads, losing amongst natural boundless landscapes, running towards the windmills, venturing to look for unknown, but amazing villages. For example along the state road that connects Troia to Sant’Agata di Puglia, you can directly look at the Vulture, or along the provincial road connecting San Marco la Catola with Pietramontecorvino, you can pass through thick woods, typical of the scrub.

Have dinner at the Skantinato

Have dinner at the Skantinato 58 in Troia, a bibliocafé opened in recent times by some innovative and day-dreamer young people of the city. They transformed an old abandoned basement into a wine, food and literature reference centre for the area. At the Skantinato it is possible to taste great selections of cold cuts, cheeses and local specialties, along with great local or international artisan beer.

Visit to the museum centre

A visit to the Museum Centre of Ascoli Satriano, where the precious polychrome marble griffons from the 4th century b.C. (famous worldwide) are kept. Or even a walk in the morning along the streets of the living, loud city, where you can find woven chairs and baskets full of fruits and vegetables for sale, available for the people passing by.

Stop to observe the landscape

Stop to observe the landscape sitting from the height of a bench in the park of the Castle of Sant’Agata di Puglia or from its square-balcony, where the gaze looses upon the summit of the lower hills, upon the cultivated fields, where you can see the flocks of agitated birds and a glimpse of Basilicata unveiling itself just around the corner.

Anastasia Fontanesi

Source: ViaggiLowCost

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I Volontari del Servizio Civile dei Monti Dauni nei panni del pellegrino, hanno percorso le Vie Sacre sulle orme della Via Francigena

I volontarideiMontiDauni, hanno intrapreso comunitariamente un percorso che li porterà a delineare le Vie Sacre dei propri territori. A questo proposito, i volontari del servizio civile di Bovino, Sant’Agata e Troia si sono cimentati in un vero e proprio cammino di pellegrinaggio, nel cuore delle vie di Pellegrinaggio della puglia

Dauna e Garganica. Le volontarie: Antonella, Elena, Eliana ed Incoronata, insieme ai restanti partecipanti all’escursione, hanno provato le reali sensazioni ed esigenze del pellegrino, attraverso i sentieri della steppa garganica. La bellezza dei luoghi e la pace sperimentata hanno fatto da cornice, insieme alla lontananza dal caos della vita quotidiana.

Esperienza singolare è stata la sosta a cavallo della Lie Line, la linea immaginaria, che collega i santuari dedicati all Arcangelo Michele, in quel frangente, sotto direttiva dell’esperto Del Giudice si è osservato un minuto di silenzio, in tranquilli ad occhi chiusi. Antonella e Incoronata, volontarie di Sant’Agata di Puglia, raccontano così questa esperienza:

Abbiamo chiuso gli occhi, appunto per un minuto, ed in quel momento tutto, dalle cose più impensabili raffioravano nella nostra mente. Si udiva qualche cinguettìo di uccelli, il fruscìo delle foglie degli alberi, ma la sensazione più intensa era quel venticello fresco che ti accarezzava il viso.

Le impressioni sulla giornata sono state molte e tutte positive, è doveroso concludere con le parole di Eliana, volontaria di Troia:

Il turismo che ci piace è quello emozionale fatto di stimoli multisensoriali percepiti nei suoni, nei colori e nei profumi della natura; di esperienze esoteriche nel punto preciso in cui Monte Sant’Angelo si allinea con Mont Saint Michel e Gerusalemme lungo la linea Sacra Micaelica”.

Fonte: Spaziofoggia.it

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Concluso il Festival Vie Francigene nel Sud

Dieci eventi, di cui due prime assolute, per la kermesse di musica sacra che ripercorre i luoghi dello spirito. Lungo la Via Francigena, all’interno dei Monti Dauni

È terminata nella Basilica di San Michele a Monte Sant’Angelo l’edizione 2014 del festival ‘Via Francigena del Sud’, il cui cartellone è stato firmato per la settima volta consecutiva da Agostino Ruscillo, che, ancora una volta, ha pianificato una programmazione che ha fatto dialogare la musica antica e quella contemporanea. Tutti gli eventi dedicati alla musica sacra hanno permesso a tanti turisti e visitatori di riscoprire luoghi di altissima caratura culturale, storica e spirituale: in particolare, sono risultati suggestivi quelli organizzati nelle splendide cattedrali di Lucera, Troia, Bari e Foggia.

La kermesse di musica sacra pugliese, costruita come un itinerario nelle più belle aule liturgiche della Puglia, ha visto succedersi, dal 20 settembre al 27 ottobre, dieci appuntamenti, un evento speciale, un corso di canto gregoriano e due conferenze, con ospiti di assoluta rilevanza artistica: il sopranista Francesco Divito, il controtenore Vincenzo Scarafile, il direttore Sabino Manzo, i solisti della Messa di Mercadante (Anna Rita Di Giovine Ardito, Angela Bonfitto, Vincenzo Di Donato, Matteo d’Apolito), il pianista Emanuele Arciuli, e poi l’Apvlia Felix vocal ensemble & consort, il Coro del Conservatorio Piccinni di Bari, e la Polifonica Biagio Grimaldi.

Sull’intera programmazione spiccano le due ‘prime assolute’ promosse dalla “Rete di Musica Antica e Operistica in Puglia” – Re.M.A.O.P., rete sostenuta da ‘Puglia Sounds’, che hanno riscosso lusinghieri successi di critica: l’Akathistos: Inno alla Madre di Dio (da Oriente ad Occidente) per soli, coro e archi di Mario Rucci, appositamente commissionato dal festival al compositore lucerino, ed eseguito ad apertura della kermesse prima a Lucera e poi a Bari, e lo spettacolo-concerto dedicato all’Arcangelo guerriero: Sancti Michaelis Musicae, con le esecuzioni di brani del Seicento e Settecento recuperati dall’oblio dei tempi, in particolare il bellissimo dialogo tra Michele e Lucifero di Carlo Baliani, per soprano, basso e b.c.

Una nota di merito va data poi all’esecuzione integrale della ‘Messa a grande orchestra per quattro voci’ di Saverio Mercadante, nella Cattedrale di Foggia, con l’Orchestra & Coro della Cappella Musicale Iconavetere, diretti da Agostino Ruscillo, contestualmente alla presentazione ufficiale del cd e videoclip “Mercadante ritrovato”. Una serata che ha riconsegnato alla Città di Foggia una pagina di storia dimenticata.

Il festival, anche quest’anno molto seguito e apprezzato da un pubblico numeroso, attento e affezionato, è stato organizzato dall’Associazione “Cappella Musicale Iconavetere”, che da oltre trent’anni svolge sull’intero territorio regionali la promozione della “musica sacra”. Per la prima volta in maniera prevalente, grazie al sostegno del progetto “Eccellenza turistica Monti Dauni”, promosso da PugliaPromozione, e cofinanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, il festival ha concentrato la metà degli eventi sul territorio dei Monti Dauni facendo scoprire tesori meravigliosi e poco conosciuti ai più, tra cui: gli “Exultet” di Troia, grazie alla conferenza del prof. Baroffio, e l’organo Domenico Rossi di Deliceto, grazie alle esecuzioni degli organisti Angelo Trancone e Matteo Imbruno, e il Museo Civico di Ascoli Satriano.

A fare da filo conduttore, dunque, sono stati la musica, l’arte e la storia: quest’approccio multidisciplinare del festival ha dato voce a una enorme riserva di religiosità e sacralità che giace intatta nella ‘Puglia Piana’, sede di meraviglie architettoniche senza tempo, la cui bellezza va tutelata e valorizzata non solo con l’esecuzione, seppur impeccabile, di un’opera di un compositore o dalla profondità del suono di un organo: “L’obiettivo di questo festival – ha ribadito il direttore artistico, Agostino Ruscillo – è far conoscere al forestiero e al pellegrino le bellezze inestimabili di questa Terra, la cui valorizzazione deve essere un dovere civile, ma anche di promozione turistica e culturale di un territorio che trabocca di splendori”.

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La kermesse è sostenuta da Pugliapromozione (“Progetto di eccellenza turistica Monti Dauni. Cofinanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo“).
Il festival è inserito nella “Rete di Musica Antica e Operistica in Puglia” – Re.M.A.O.P. (rete sostenuta da ‘Puglia Sounds’ – P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV – Investiamo nel vostro futuro).

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Musica nelle cattedrali: Via Francigena del Sud a Lucera e Ascoli Satriano

 

Sono tra le chiese più belle della Puglia. La Concattedrale di Ascoli Satriano e la Basilica Cattedrale di Lucera, sabato 3 e domenica 4 ottobre, accoglieranno il Festival Via Francigena del Sud. Il Coro lirico di Capitanata, alle 20.30, interpreterà la  Petite Messe Solennelle di Gioacchino Rossini, versione per quattro soli, coro, pianoforte e harmonium. L’interpretazione dell’opera rossiniana sarà riproposta domenica 4 ottobre, alle 20.30, nella Basilica Cattedrale di Lucera.

152 ANNI DI STORIA. La Petite Messe Solennelle, composta a Parigi nel 1863, fu l’ultimo lavoro di Rossini. Le uniche opere di grande respiro che Rossini ci ha lasciato dopo il ritiro dal teatro a soli 37 anni sono, sintomaticamente, due grandi composizioni religiose: lo Stabat Mater e la Petite Messe Solennelle. Si tratta di una Messa solenne che mette in musica tutte le parti ordinarie della liturgia, con l’aggiunta di un «Preludio religioso» e di un’aria per soprano, O salutaris Hostia, inserita prima dell’Agnus Dei; ma anche di una Messa piccola, poiché Rossini la destina per la prima esecuzione a «Dodici cantori dei tre sessi, uomini, donne e castrati: otto per il coro, quattro per soli, totale dodici Cherubini», con il sostegno di due pianoforti e di un armonium: dunque, piccola e solenne al tempo stesso.

IL CORO LIRICO DI CAPITANATA è un gruppo corale formato da circa sessanta artisti, selezionati in base al repertorio da eseguire, e si presenta sia in formazione da camera sia in organico più ampio per l’esecuzione di musica sinfonico-corale e lirica. Fondato nel 2008, presenta un ampio repertorio che comprende autori che vanno dal Settecento al primo Novecento, privilegiando in particolar modo i compositori nati in terra pugliese. Ha partecipato agli allestimenti scenici del Teatro Umberto Giordano di Foggia e del Teatro Giuseppe Verdi di San Severo.

DIRETTORE E INTERPRETI. Sarà Mauro Marchetti, dal 1992 direttore del Coro Città di Roma, a dirigere il Coro Lirico di Capitanata nei concerti del 3 e 4 ottobre. Ha vinto il premio “Mariele Ventre” come miglior direttore al 57° Concorso Internazionale Guido d’Arezzo 2009 e il Premio come Miglior Direttore al 32° Concorso Internazionale di Varna (Bulgaria) nel 2010. Mauro Marchetti dirigerà Anna Rita Di Giovine Ardito (soprano), Concetta D’Alessandro (mezzosoprano), Giuseppe Maiorano (tenore), Matteo d’Apolito (basso), Diego Procoli (pianoforte) e Valeria Di Biase (organo). Maestro del coro per le due serate rossiniane sarà Agostino Ruscillo.

IL FESTIVAL L’edizione 2015 di “Via Francigena del Sud” attraverserà sette comuni della provincia di Foggia con nove concerti e due prime assolute. Il festival di musica sacra, ideato e diretto da Agostino Ruscillo, percorre la strada dei pellegrini e attraversa i luoghi dello spirito dell’antica e moderna Apulia, facendo conoscere al grande pubblico soprattutto le opere dei compositori pugliesi. Dopo Ascoli Satriano e Lucera, farà tappa Deliceto (martedì 6 ottobre), Foggia (8 e 13 ottobre) e Lucera (17 ottobre).

Fonte: Rec24.it

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