Via Francigena

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In programma a Monteriggioni il X Forum annuale sulla Via Francigena

Sabato 1 marzo 2025 presso il complesso monumentale di Abbadia Isola a Monteriggioni (SI), si svolgerà il X Forum annuale sulla Via Francigena e sui Cammini di interesse regionale “Comuni in Cammino. La Francigena nell’anno del Giubileo della Speranza”.

Si tratta di appuntamento patrocinato da AEVF e ormai consolidato, in cui i rappresentanti di istituzioni pubbliche, associazioni e realtà locali si confrontano sui principali temi legati ai Cammini storici, con particolare attenzione alla Via Francigena.

L’edizione di quest’anno sarà incentrata sul Giubileo in corso, uno degli avvenimenti più significativi della Cristianità a livello mondiale. La Via Francigena orma è un’esperienza che interessa un pubblico sempre più internazionale, come riflettono anche le statistiche dei camminatori del 2024.

“Il forum di Monteriggioni rappresenta un importante momento di confronto sulle progettualità della Via Francigena in Toscana. Il focus sui comuni e le associazioni, che sono i veri protagonisti di questa giornata, è come sempre il vero punto di forza di questo appuntamento che testimonia il dinamismo e il protagonismo dei territori”, dichiara il Presidente di AEVF Francesco Ferrari. “Mi complimento con il comune di Monteriggioni che, con perseveranza e visione, continua ad organizzare il forum annuale divenuto un importante laboratorio di dialogo e scambio di buone pratiche

“Il Giubileo del 2025 ha acceso i riflettori sulla Via Francigena e la nostra rete europea sta dando il massimo supporto per continuare a far crescere l’itinerario nella sua dimensione internazionale. In  particolare con la progettualità della candidatura a Patrimonio Mondiale dell’umanità UNESCO che è ripartita proprio quest’anno grazie al decisivo impulso di regione Toscana. Un progetto che vede Ministero della Cultura, le sette regioni italiane e AEVF lavorare congiuntamente per raggiungere l’obiettivo”, conclude Ferrari. 

Il X Forum di Monteriggioni si presenta quindi come un’occasione per riflettere sulla dimensione spirituale della Via Francigena, ma anche sul suo valore turistico, culturale e sul suo ruolo chiave per la promozione dei territori che attraversa.

Partecipazione gratuita. Registrazione obbligatoria.

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DETOUR: il primo Info Day in Italia per valorizzare le PMI della Via Francigena 

Il 17 febbraio si è tenuto a Piacenza il primo Info Day in Italia dedicato alla presentazione del progetto europeo DETOUR a Piccole e Medie Imprese (PMI) localizzate lungo la Via Francigena. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di illustrare le opportunità offerte a PMI e stakeholder da questo progetto triennale che prevede numerose iniziative, quali sessioni di formazione e mentoring, finanziamenti diretti, campagne di visibilità, sostegno a progetti innovativi legati alla digitalizzazione e alla green transition, e sondaggi specifici per mappare e targettizzare l’audience.  

L’obiettivo di DETOUR è quello di potenziare, valorizzare e promuovere i servizi turistici legati in particolare settore alberghiero e della ristorazione, ai tour operator, ai servizi per gli escursionisti e alle guide turistiche, che sono presenti lungo l’itinerario francigeno, soprattutto nel tratto compreso tra Pavia e Roma. 

All’evento hanno partecipato in rappresentanza della Via Francigena il Coordinatore del progetto DETOUR Luca Bruschi e il Responsabile Progetti di AEVF Sami Tawfik, i quali hanno illustrato il progetto ai Comuni e agli stakeholder coinvolti. DETOUR è un progetto finanziato dall’Unione Europea, ed è coordinato dal Comune di Fidenza in collaborazione con AEVF. Il progetto coinvolge, oltre all’Italia, la Turchia (con la Via Licia), la Grecia (con gli itinerari intorno al Monte Olimpo, Kissavos, Mavrovouni) e la Bulgaria (con la Via del Sultano), con lo scopo comune è di supportare e coinvolgere le PMI nella transizione verso modelli di business più sostenibili, innovativi e allineati ai principi dell’economia circolare. Grazie a un mix di formazione mirata, strumenti pratici e sovvenzioni economiche, DETOUR offre un pacchetto completo di risorse per rafforzare la competitività delle PMI in un mercato europeo sempre più orientato alla sostenibilità e all’innovazione. 

Il primo Info Day di Piacenza ha rappresentato un’occasione cruciale per avviare un dialogo diretto con gli stakeholder e sensibilizzarli sulle opportunità offerte dal progetto. Il coinvolgimento di enti locali, imprese e operatori del settore turistico è fondamentale per garantire il successo di DETOUR e per favorire uno sviluppo sostenibile e innovativo lungo la Via Francigena.  

Di seguito i prossimi appuntamenti: 

  • 28 febbraio 2025: incontro a Siena 
  • 3 marzo 2025: incontro a Piacenza (mattino) e a Fidenza (pomeriggio) 
  • 17 marzo 2025: incontro a Pavia 
  • 9 aprile 2025: incontro a Roma 

Chi volesse partecipare è pregato di contattare la referente Rosetta Previ via e-mail: rosetta.previ@viefrancigene.org 

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Il 2024 della Via Francigena: numeri e stime sul flusso dei pellegrini

La stagione dei cammini è alle porte e, come ogni anno, diamo uno sguardo ai numeri della Via Francigena nel 2024 e alle stime sul flusso dei pellegrini, registrati dall’Associazione Europea delle Vie Francigene attraverso la distribuzione delle credenziali AEVF.

Il 2024 ha confermato una importante presenza internazionale lungo l’itinerario, che ogni anno si dimostra una meta – e un’esperienza – sempre più ambita, capace di attrarre anche i giovani e ricercata da un pubblico sempre più internazionale, proveniente da anche da continenti extra-europei. A supporto di questo punto giocano un ruolo importante anche le nuove guide in lingue inglese della casa editrice londinese Cicerone, la quale ha appena pubblicato il quarto volume sul tratto sud della Via Francigena, che va a completare la collezione dei tre volumi esistenti  Canterbury-Losanna, Losanna-Lucca, e Lucca-Roma.

LE CREDENZIALI NEL 2024: VEDIAMO I NUMERI

Anche quest’anno AEVF ha analizzato i numeri ricavati dalla distribuzione delle credenziali da parte dell’associazione. I pellegrini che hanno compilato il questionario al momento della ricezione della credenziale sono stati 3.885.

I dati che emergono sono da intendersi come stime indicative, non come numeri assoluti. Vanno fatte inoltre alcune considerazioni:

  • non esiste ad oggi un osservatorio ufficiale che rileva i flussi dei camminatori sulla Via Francigena;
  • statisticamente il 30% dei pellegrini utilizza la stessa credenziale più volte, soprattutto quelli che percorrono tratte di 7-10 giorni con la stessa credenziale su più annualità;
  • il 20% di viandanti non utilizza la credenziale;
  • sono in circolazione anche altre credenziali, oltre a quelle AEVF.

Nel 2024 il numero delle credenziali AEVF distribuite è stato di 14.595, ed il numero di punti di distribuzione del passaporto del pellegrino è stato di 125.

PROFILO DEI VIAGGIATORI
MODALITÀ DI VIAGGIO

Si registra un lieve aumento nel numero di pellegrini che scelgono di affrontare il cammino a piedi, confermandosi la stragrande maggioranza degli intervistati (87% rispetto all’86% del 2023). Al contrario, il numero dei ciclo-viaggiatori ha registrato un lieve calo (13% rispetto al 14% del 2023). Degna di nota è anche la presenza di 7 pellegrini che hanno percorso alcuni tratti dell’itinerario a cavallo, a fronte di un solo caso registrato nel 2023.

ETÀ

I dati sull’età di chi frequenta la Via Francigena confermano il trend dello scorso anno, che aveva visto un incremento del numero di giovani pellegrini. Nel 2024 si contendono il primato la fascia under 25 (20,7%) e 55-64 anni (20,8%). Poco al di sotto le fasce 45-54 anni e 25-34 anni, rispettivamente con il 17% e 16,7%. Il gruppo over 65 si attesta al 14%, seguito da quello 35-44 (10%).

GENERE

Per quanto riguarda il genere, i dati restano in linea con quelli del 2023, con una leggera prevalenza della componente maschile (51,4%) rispetto a quella femminile (48,8%), quest’ultima comunque in aumento negli ultimi anni.

NAZIONALITÀ

In tendenza con il 2023 il gruppo dei camminatori più numeroso rimane quello italiano con la quota che sale di quasi tre punti (70,7% rispetto al 68% dello scorso anno). Seguono Francia, USA, ed entrano nella top 5 UK e Paesi Bassi. Poco sotto, Germania Belgio e Australia.

L’interesse fuori Europa della Via Francigena ha spaziato dal Messico al Giappone, dalla Corea alla Nuova Zelanda passando per Argentina e Venezuela: l’analisi dei questionari compilati ha infatti registrato frequentatori provenienti da oltre 50 paesi, a conferma della dimensione sempre più internazionale dell’itinerario.

MESE DI PARTENZA

Anche quest’anno aprile rimane il mese di partenza preferito (26%). La tendenza, affermatasi nel 2023, è in grande contrasto con i numeri del 2022 che avevano eletto i tre mesi estivi di agosto, luglio e giugno come i prediletti per mettersi in cammino.

Sempre in controtendenza rispetto al 2022, le partenze continuano ad essere sempre più distribuite nel l’arco dell’anno: seguono infatti agosto al 13,6%, maggio al 12,3%, giugno all’8,2%, e poi settembre, luglio e ottobre. 

LUOGO DI PARTENZA E ARRIVO

Anche il 2024 registra un podio tutto toscano, con Lucca (19,2%), Siena (7,4%) e San Miniato (6,2%). La città di Lucca, al primo posto anche nel 2022 e 2023, si conferma un punto di partenza privilegiato per chi si mette in viaggio sulla Via Francigena con l’obiettivo di raggiungere Siena o Roma. Seguono altre tre mete toscane (Altopascio, Gambassi Terme, San Gimignano), Roma, il Colle del Grand San Bernardo in Svizzera, Viterbo, Canterbury in Inghilterra e Aosta.

Per quanto riguarda le mete del pellegrinaggio al primo posto si trova Roma, con il 40,9%. L’arrivo nella Città Eterna continua a rappresentare un importante obiettivo di chi si mette in cammino e nel 2025 – anno del Giubileo – non possiamo che aspettarci un ulteriore incremento degli arrivi alla Tomba dei Santi Pietro e Paolo. Seguono Siena (24,9%) e le mete toscane di Monteriggioni e San Gimignano. Chiude la top 5 Santa Maria di Leuca, punto terminale della Via Francigena nel Sud.

LE MOTIVAZIONI

La condivisione continua ad essere il motore di tante partenze lungo la Via Francigena e la motivazione più citata dagli intervistati (42,7%). Il cammino è, prima di tutto, un’occasione per condividere un’esperienza fuori dall’ordinario, una cena tra amici, una chiacchierata sul percorso oppure del tempo all’ostello con i viandanti conosciuti in cammino. Tra le voci più quotate anche il turismo (33,4%), la cultura (32,4%), la spiritualità e ricerca personale (24,3%), la fede (12,5%) e infine le motivazioni ambientali, sportive ed enogastronomiche.

IL TESTIMONIUM A ROMA

Una notizia importante riguarda l’accoglienza dei pellegrini a Roma, dove da maggio 2024 e per tutto il 2025 un nuovo servizio è attivo a supporto dei pellegrini in arrivo nella Città Eterna.

La Fabbrica di San Pietro, che dal 2022 gestisce il servizio di accoglienza ai pellegrini in arrivo a Roma con un desk dedicato nella Basilica di San Pietro, sta portando avanti un progetto di volontariato in collaborazione con la Via Romea Strata e la Fondazione Homo Viator – San Teobaldo per formare i volontari e per accogliere i viandanti che giungono a Roma alla fine del loro pellegrinaggio. I volontari sono di supporto al personale della Basilica ed accolgono con grande empatia e con il sorriso i pellegrini, in uno scambio di umanità e calore. Clicca qui per sapere di più sul servizio.

Nel 2024, i pellegrini in arrivo a San Pietro che hanno ricevuto il Testimonium sono quasi 6.000, contro i 3.319 del 2023. Un numero sicuramente destinato a crescere ancora nel corso dell’anno giubilare del 2025.

COME SONO ANDATI GLI ANNI PRECEDENTI?
Dai un’occhiata ai dati nella pagina “Statistiche”!

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La Via Francigena alla BIT di Milano: un futuro sostenibile e inclusivo per il turismo lento

Domenica 9 febbraio, presso lo stand di Regione Piemonte, AEVF ha partecipato alla fiera BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Rho Fieramilano, per un incontro focalizzato sul futuro del turismo lento e sostenibile lungo la Via Francigena

Il cammino storico che collega Canterbury a Roma, simbolo di una tradizione secolare di pellegrinaggi e viaggi a piedi, si riconferma come organo cruciale nel settore e per gli appassionati del trekking, ponendosi come esempio di inclusività e sostenibilità.

I protagonisti e le tematiche

Durante l’incontro, moderato da Gabriele Garofletti, Live Content Creator, in arte @iosonogaroflex, che ha visto gli interventi di Barbara Bellini, Responsabile Valorizzazione turistica del territorio di Regione Piemonte, Franco Grosso, Vicepresidente nazionale della Rete dei Cammini, e Luca Bruschi, Direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, si è parlato di inclusività, sostenibilità e dell’espansione di un turismo che, sempre più, si orienta verso pratiche ecologiche e consapevoli.

La discussione ha messo in luce l’importanza del turismo accessibile lungo la Via Francigena: Regione Piemonte sta infatti lavorando da anni sul tema e buoni risultati sono stati raggiunti grazie al progetto Via Francigena for All finanziato all’interno dei fondi PNRR

L’auspicio è che sempre più regioni possano seguire l’esempio di Regione Piemonte, innescando un trend positivo all’insegna dell’inclusività.

Il ruolo dei social media nel turismo lento

Un’altra fondamentale tematica trattata durante l’incontro ha riguardato il crescente interesse per la Via Francigena, che ha conosciuto negli ultimi anni una crescita importante. Il successo è anche dovuto, sottolinea Luca Bruschi, al passaparola avvenuto grazie ai social media, che hanno portato il turismo lento a vivere una vera e propria “renaissance”. Se le nuove generazioni, in particolare la GenZ, hanno promosso un ritorno alla naturalezza, spogliando le immagini patinate di cui siamo stati
testimoni fino a ora, e rendendole il più possibile “reali”, di riflesso il tema del viaggio ha assunto una forma nuova

La Via Francigena, all’interno di questo panorama, si riafferma come una delle mete più desiderate da coloro che cercano una connessione più profonda con i luoghi e un’esperienza di viaggio autentica e
lenta. L’evento ha confermato come la Via Francigena non sia solo una destinazione fisica, ma anche un’esperienza trasformativa, che promuove un turismo rispettoso dell’ambiente e delle persone,
sempre più apprezzato dalla nuova generazione di viaggiatori. 

L’incontro ha rappresentato anche un’importante occasione per approfondire i progetti europei a cui AEVF partecipa, in particolare HIKE – che mira a promuovere stili di vita più sani attraverso l’escursionismo lungo i sentieri culturali e storici europei – e DETOUR – che mira a valorizzare le piccole medie imprese localizzate lungo la Via Francigena ed altri itinerari in Europa.

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Regione Lazio e Regione Galizia: firmato l’accordo per promuovere Via Francigena e Cammino di Santiago 

Regione Lazio e Regione Galizia firmano l’accordo di cooperazione per la promozione dei due itinerari culturali, la Via Francigena e il Cammino di Santiago di Compostela.

Roma, 6 febbraio 2025. A Palazzo Borromeo, presso l’Ambasciata italiana della Santa Sede, giovedì 6 febbraio è stato firmato il Memorandum di Collaborazione tra Regione Lazio e Comunità Autonoma della Galizia, alla presenza dei due presidenti Francesco Rocca e Alfonso Ruela Valenzuela. Un atto formale che avvia un importante percorso di collaborazione finalizzato al dialogo e alla promozione dei due itinerari culturali europei, rispettivamente certificati dal Consiglio d’Europa nel 1987 e nel 1994.

All’incontro istituzionale sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Francesco di Nitto, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri Ambasciatore Riccardo Guariglia, il Ministro al Turismo Daniela Santanchè, Mons. Rino Fisichella Pro-Prefetto Dicastero Evangelizzazione. 

L’accordo, inoltre, ha come obiettivo quello di rafforzare i legami culturali tra Lazio e Galizia, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile, oltre a offrire nuove opportunità ai pellegrini e ai viaggiatori che, nell’Anno Giubilare, sceglieranno di percorrere la Via Francigena e il Cammino di Santiago di Compostela.

L’incontro è stato introdotto dalla vicepresidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e vicecapo di Gabinetto del Presidente di Regione Lazio, Civita Di Russo, la quale ha ripercorso il cammino che ha portato a questo significativo memorandum: esso si inserisce all’interno di un accordo di respiro europeo che nel novembre 2023 è stato firmato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e dalla Federazione Europea dei Cammini di Santiago. L’evento ha visto anche la partecipazione del presidente AEVF Francesco Ferrari, del vicepresidente Aldo Patruno, del delegato del Sindaco di Roma, Silvio Marino, del vicesindaco di Fidenza Maria Pia Bariggi e dei rappresentanti del Gruppo dei Dodici.

Nel contesto di questo significativo incontro istituzionale, mercoledì 5 febbraio, è stata inaugurata presso il WeGil, hub culturale della Regione Lazio, la mostra Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa: dalla Via Francigena ai Cammini di Santiago di Compostela. Un’esposizione che si articola nelle seguenti sezioni:

  • “Via Francigena, Road to Rome”, un viaggio lungo i 3.200 km da Canterbury a Roma fino alla Puglia;
  • I Cammini di Santiago di Compostela;
  • “Gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”.

Durante  l’inaugurazione soni intervenuti il direttore dell’Agenzia del Turismo di Galizia, José Manuel Merelles Remy; il vicepresidente della Federazione Europea dei Cammini di Santiago di Compostela, Serhij Morhunov; il coordinatore della Sezione Itinerari Culturali ECHE Lab, Università Reggio Calabria, Roberta Alberotanza; il vicepresidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, Civita Di Russo; il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma e il direttore al turismo di regione Lazio Paolo Giuntarelli e il direttore dell’Associazione Europea Vie Francigene, Luca Bruschi, che nell’intervento conclusivo ha ricordato le sinergie già in atto tra i due itinerari culturali europei impegnati all’interno di una progettazione comune in ambito ERASMUS che riguarda la mobilità dolce, il cammino, l’accessibilità e lo sport.

La mostra è visibile presso il WeGil fino al 7 marzo, tutti i giorni dalle 10 alle 19
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AEVF rinnova l’accordo con FlixBus in occasione del Giubileo 2025

Il 2025 rappresenta un anno cruciale per la Via Francigena, protagonista di un ricco programma di iniziative pensate per i pellegrini che, in occasione del Giubileo, percorreranno l’antico cammino verso Roma. In questo scenario di grande fermento, la nostra Associazione è orgogliosa di rinnovare, per il terzo anno consecutivo, la partnership con FlixBus, un’alleanza strategica che valorizza il turismo sostenibile e il viaggio lento.

Già nel 2024 lo slow tourism si è affermato come una delle tipologie di viaggio più apprezzate, come confermato dall’Holiday Barometer, secondo cui il 78% degli italiani ha mostrato un forte interesse per questa forma di turismo.

Nel 2025, anno del Giubileo, ci si aspetta un ulteriore incremento di pellegrini e viaggiatori lungo le strade della Via Francigena, attratti dal richiamo spirituale e dall’esperienza autentica del cammino. Questi dati evidenziano per AEVF l’importanza di facilitare gli spostamenti tra le tappe e di assicurare ai pellegrini la migliore esperienza possibile lungo i percorsi, offrendo collegamenti strategici e codici sconto esclusivi dedicati a chi percorre la Via Francigena con la credenziale ufficiale, grazie al coinvolgimento della propria rete di partner. In prima linea FlixBus, l’operatore di viaggi in autobus che con più di 400.000 collegamenti giornalieri collega oltre 5.600 destinazioni in oltre 40 Paesi in quattro continenti.

«Siamo davvero felici di rinnovare questo accordo, che ci permette di supportare in modo ancora più deciso l’affermazione di una nuova cultura del viaggio più immersiva, responsabile e attenta. L’incontro fra la rete di FlixBus e la Via Francigena, con il suo itinerario che si snoda attraverso l’Europa, è un connubio vincente per svelare la bellezza meno conosciuta del nostro continente, valorizzando il legame tra chi viaggia e le comunità locali nel segno di una nuova dimensione del viaggio più consapevole, dove la figura del turista cede il passo a quella dell’esploratore», Marco Zucchetti, Senior Manager PR & ESG Communications Manager di Flix.

Sconti e vantaggi a portata di credenziale

La credenziale della Via Francigena, conosciuta come il ‘passaporto del pellegrino’, consente ai viandanti di raccogliere timbri tappa dopo tappa, certificando il loro passaggio. È possibile farla timbrare presso uffici turistici, parrocchie, strutture ricettive e punti di ristoro. Oltre a essere uno splendido ricordo del cammino e dei chilometri percorsi, la Credenziale offre anche l’accesso a sconti e vantaggi esclusivi dedicati ai pellegrini, come dettagliato a questo link.

Grazie alla credenziale, è possibile usufruire di tariffe agevolate sulla rete FlixBus. Come? Semplicissimo, basta seguire questi passi:

  1. Clicca qui e accedi al modulo di richiesta del codice sconto. 
  2. Inserisci il codice di cinque cifre riportato sulla facciata della tua Credenziale, il tuo nome ed il tuo indirizzo e-mail. 
  3. Riceverai un’e-mail con il tuo codice sconto da inserire in fase di pagamento, dopo aver selezionato il tuo viaggio sull’App FlixBus. Per maggiori dettagli consulta questa pagina.
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La Via Francigena a New York per la fiera Travel & Adventure Show

Regione Lazio partecipa alla fiera Travel & Adventure Show di New York per far conoscere la Via Francigena al pubblico americano.

Regione Lazio, in qualità di capofila del progetto “Piano di comunicazione e promozione della Via Francigena” (Fondo Sviluppo e Coesione, scheda 33 del Ministero italiano del Turismo), ha partecipato il 25-26 gennaio 2025 per la prima volta alla fiera Travel & Adventure Show di New York dove è stato presentato al grande pubblico il percorso della Via Francigena con un focus sul tutto il tratto italiano, dalla Valle d’Aosta alla Puglia.

La Fiera newyorchese (25.000 visitatori) è una delle più importanti legate al mondo dell’outdoor e trails che si svolge negli Stati Uniti. Alla Fiera e stand della Via Francigena erano presenti il direttore al turismo di regione Lazio, Paolo Giuntarelli, insieme al funzionario Gianluca Perla. Hanno partecipato anche la rappresentante ENIT del nord America Caterina Orlando, la Vice Console Marta Mammana, la direttrice ICE di New York Erica di Giovancarlo e il parroco italiano Don Luigi Portarulo di St. Patrick.

Il Ministero del Turismo e tutte le regioni italiane attraversate dalla Via Francigena stanno fortemente investendo sullo sviluppo dell’itinerario nell’anno del Giubileo, con la convinzione che proprio il 2025 potrà accendere i riflettori sul percorso in una dimensione internazionale. È fondamentale che questo investimento prosegua in ambito di miglioramento alla sicurezza, accoglienza, segnaletica e accessibilità del percorso al fine di supportare al meglio le azioni di promozione in essere.

Tutte le azioni di comunicazione sono supportate dall’Associazione Europea delle Vie Francigene che sta lavorando, sempre grazie allo stesso finanziamento FSC e con il coordinamento di regione Lazio, al restyling del nuovo sito web e App, i cui lavori termineranno ad inizio estate.

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AEVF in Turchia per promuovere l’ecosistema turistico con il progetto DETOUR

Il 22 e 23 gennaio 2025, la nostra Associazione ha partecipato al lancio ufficiale del progetto europeo DETOUR insieme agli altri partner internazionali provenienti da 4 paesi.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma SMP (Single Market Programme), mira a promuovere ecosistemi turistici resilienti e innovativi, supportando le piccole e medie imprese (PMI) situate lungo i percorsi escursionistici del Mediterraneo, tra cui la Via Francigena, la Via Licia in Turchia, il Sentiero del Sultano in Bulgaria) e i percorsi montani vicini al Monte Olimpo, Kissavos e Mavrovouni in Grecia.

L’incontro in Turchia è stato aperto dal Governatore di Antalya Ersin Yazıcı, che ha accolto calorosamente i partecipanti sottolineando l’importanza cruciale del turismo sostenibile per preservare il patrimonio culturale e naturale della regione, stimolando al contempo la crescita economica. È poi intervenuto Filippo Botti, Responsabile dei Servizi Amministrativi del Comune di Fidenza, capofila del progetto, che ha evidenziato il peso di DETOUR nel supportare lo sviluppo locale e la transizione ecologica, elementi chiave per un turismo più responsabile e innovativo.

Il progetto DETOUR, che durerà tre anni con un budget di 2 milioni di euro, prevede la formazione di 32 operatori del turismo e oltre 80 PMI, oltre all’erogazione di sovvenzioni fino a 25.000 euro per 32 progetti innovativi lungo i percorsi pedonali, inclusa la Via Francigena, progettati per trasformare l’offerta turistica.

Durante l’incontro di Antalya, i partecipanti hanno lavorato alla preparazione di un questionario rivolto alle PMI situate lungo i percorsi del progetto, al fine di analizzare le loro pratiche attuali, le sfide e i bisogni. I risultati di questa indagine guideranno lo sviluppo di moduli formativi per dotare le imprese e gli stakeholder di competenze avanzate in sostenibilità, digitalizzazione e pratiche innovative. Inoltre, sono state pianificate giornate informative per sensibilizzare e coinvolgere le imprese locali.

L’evento ha anche offerto ai partecipanti l’opportunità di esplorare la regione attraverso un’escursione lungo una sezione della Via Licia, uno splendido sentiero situato sulla costa meridionale del paese, che si estende per circa 540 km da Fethiye ad Antalya.

Il prossimo incontro di DETOUR sarà ospitato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene in Italia nell’autunno del 2025.

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La Via Francigena in Lombardia: i luoghi da non perdere 

Le tappe della Via Francigena in Lombardia sono sette e si snodano dal comune di Palestro al confine piemontese, toccando le province di Pavia e di Lodi, fino alla tappa che da Orio Litta porta a Piacenza, che segna l’inizio dell’Emilia-Romagna dopo l’attraversamento del fiume Po. 

Si tratta di un percorso di circa 150 km suddiviso in sette tappe che racconta storie di borghi poco conosciuti ma molto affascinanti, disseminati lungo fiumi come il Sesia, il Po e il Ticino, attraverso campagne coltivate e risaie. In vista del Giubileo 2025, la Via Francigena in Lombardia accoglierà numerosi pellegrini: grazie alla collaborazione tra AEVF, Regione Lombardia, province di Pavia e Lodi e il comune di Orio Litta, è nato il progetto La Via Francigena in Lombardia, verso il Giubileo 2025, dedicato alla valorizzazione e al miglioramento del tratto lombardo della Francigena. Le iniziative includono il miglioramento della segnaletica nella provincia di Lodi, in linea con l’Abaco della segnaletica  approvato da AEVF e dalle Regioni coinvolte; una serie di incontri formativi per enti pubblici e privati su promozione, accoglienza, servizi e valorizzazione culturale e la diffusione di materiali informativi dedicati ai pellegrini. Grazie alla preziosa collaborazione di Free Wheels Onlus stato inoltre realizzato il Vademecum dell’accessibilità, con il supporto di esperti e associazioni, per rendere il percorso più inclusivo. 

I luoghi da non perdere in Lombardia 

Lungo la Via Francigena in Lombardia si incontrano molti luoghi di interesse a livello storico, architettonico, religioso e culinario. AEVF ne ha mappati 28: 

La Torre di Palestro – (PV) 

Nell’omonimo paese, in provincia di Pavia, è possibile ammirare questa torre, un tempo parte di un castrum medievale, oggi scomparso a causa delle devastazioni subite tra Seicento e Settecento. La Torre è l’unica superstite del complesso originale, che secondo i documenti storici comprendeva almeno sei torri, la residenza dei feudatari, edifici civili e militari, le prigioni e un luogo di culto. Strategicamente situato vicino al fiume Sesia, lungo la strada tra Vercelli e Novara e sulla Via Francigena, il castrum permetteva un efficace controllo del territorio.  

La Chiesa di San Valeriano – Robbio (PV)

Fondata all’inizio dell’XI secolo dalla famiglia lomellina dei da Besate, faceva parte di un complesso monumentale che includeva un monastero, un battistero e un campanile. Come priorato dipendente dall’Abbazia benedettina di Cluny, nonché per la sua collocazione lungo la Via Francigena, la chiesa svolgeva un ruolo importante e offriva ospitalità ai pellegrini in viaggio verso Roma. 

La Chiesa romanica di San Pietro – Robbio  (PV)

Risalente all’ultimo quarto del XII secolo, L’edificio principale venne realizzato da maestranze lombarde, di particolare rilievo è la facciata con il suo portale in cotto opera dei Maestri Comacini. 

Il museo Macchine per Cucire Vivetta – Robbio (PV)

Questo museo ospita una collezione unica nel suo genere raggruppando oltre 500 macchine per cucire che spaziano dai marchi più celebri, come Singer e Necchi, a quelli meno conosciuti. Giovanni Baldin, fondatore del museo e del progetto, raccoglie queste macchine da 40 anni.  

La Basilica di San Lorenzo – Mortara (PV)

Costruita verso la fine del Trecento da Bartolino da Novara, presenta una facciata in cotto in stile gotico e costudisce al suo interno numerose opere artistiche. Entrando, sulla destra, si trova un affresco del XV secolo raffigurante la Vergine con il Bambino, da sempre oggetto di grande devozione da parte dei mortaresi.  

L’Abbazia di Sant’Albino – Mortara (PV)

Costruita per volere del monaco inglese Alcuino Albino, sorge sul terreno dove, il 12 ottobre 773, i Franchi di Carlo Magno sconfissero i Longobardi di Re Desiderio, provocando molteplici vittime, tra cui due paladini franchi: Amelio d’Alvernia e Amico Beyre. Leggenda narra che Carlo Magno ne ordinò la sepoltura in due chiese limitrofe, tuttavia, il giorno seguente le due spoglie vennero rinvenute nella stessa chiesa. Fu allora che Albino, consigliere di Carlo Magno, propose di fondare presso il sito un monastero.  

La provincia di Pavia – Area Lomellina 

Si tratta della prima produttrice di riso in Italia ed Europa, tant’è che la pianura comprendente la Lomellina e la Bassa Pavese viene definita “terra del riso”. Originariamente, però, la zona era paludosa e in parte arida, ed è solo a partire dal Medioevo che la conformazione del terreno cambia arricchendosi di canali e rogge. Oggi, le fertili risaie allagate trasformano il paesaggio in un mare a quadretti, su cui si specchiano le numerose cascine e i castelli del territorio, insieme alla fauna fatta di volatili come aironi, ibis e germani.  

Santuario Madonna della Bozzola – Garlasco (PV)

Venne eretto nel 1465, a seguito dell’apparizione della Madonna a una bambina muta. La Vergine la guarì e le chiese di erigere un Santuario a suo nome per proteggere il territorio. Tornata in paese, la bambina raccontò la vicenda, suscitando stupore tra i presenti che accolsero la richiesta e iniziarono la costruzione del Santuario.  

Parasacco – Zerbolò  (PV)

Sulla sponda destra del fiume Ticino, Parasacco era in origine un paese di natura commerciale. A testimonianza di ciò rimane la Torre che faceva parte dell’antico Castello, una roccaforte innalzata dai pavesi tra il XIV e il XV secolo per contrastare le mire espansionistiche dei milanesi sulla Lomellina 

La Certosa di Pavia – (PV) 

È un complesso monumentale che include la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Palazzo Ducale e due chiostri destinati alla vita monacale. Commissionata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti, essa doveva fungere da Palazzo, chiesa palatina e mausoleo. Oggi la Certosa, oltre a un museo, ospita anche un’erboristeria che vende tisane, miscugli di erbe, amari e digestivi realizzati dai monaci utilizzando le ricette tradizionali e le piante medicinali coltivate nell’orto. 

Il Castello di Pavia – (PV)

Edificato da Galeazzo II Visconti a partire dal 1360, divenne una raffinata residenza di corte più che una fortezza difensiva. A suggerirlo sono le decorazioni, come le eleganti bifore e gli affreschi interni nei quali si riconoscono ancora scene di battaglie, vita di corte e caccia.  

Duomo di Pavia – (PV)

La costruzione del Duomo di Pavia iniziò nel 1488 e si concluse solo negli anni ‘30 del Novecento. Edificato su richiesta della cittadinanza, il Duomo sorge sopra le due chiese romaniche di S. Stefano e S. Maria del Popolo, ai cui Santi è oggi intitolato. Per il progetto della chiesa venne chiamato Donato Bramante, che le conferì la sua pianta a croce greca e l’impostazione ottagonale della cupola. All’interno del Duomo sono conservate spoglie di Santi e Beati, tra cui quelle di San Siro, patrono di Pavia, e le Sante Spine della Corona di Cristo, poste nel catino absidale tra decorazioni barocche. 

La Basilica di San Michele Maggiore – Pavia 

È uno dei massimi esempi di architettura romanica pavese. Costruita su un precedente luogo di culto longobardo, divenne in età carolingia una cappella palatina e poi, a partire dalla fine del IX secolo, la sede prediletta per rituali regi, battesimi e incoronazioni, come quella di Federico Barbarossa tenutasi nel 1155. 

San Pietro in Ciel d’Oro – Pavia 

Sorge su un antico tempio longobardo, probabilmente lo stesso luogo in cui Teodorico, re ostrogoto, fece uccidere e seppellire il filosofo romano Severino Boezio, accusato di tradimento. L’attuale basilica romanica fu costruita tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo e conobbe il suo massimo splendore sotto il re longobardo Liutprando, che trasferì qui le spoglie del vescovo Sant’Agostino.  

Castello di Belgioioso – (PV)

Il Castello fu fondato da Gian Galeazzo II Visconti nel XIV secolo, su un territorio di famiglia dove in seguito sorgerà il paese di Belgioioso. Il termine “gioioso” deriverebbe dal piacere che il Duca provava nel soggiornare in questa terra, mentre “bel” sarebbe stato aggiunto dopo l’abbellimento del castello tramite ornamenti. Oggi il castello ospita numerose rassegne, festival ed eventi che attraggono visitatori da tutta Italia. 

Castello Cusani Visconti – Chignolo Po (PV)

Chiamato anche Castello di Chignolo Po, fu edificato nel Duecento su una roccaforte longobarda, di cui resta solo la Torre, costruita da Re Liutprando nel 740 per controllare il Po e la Via Francigena. La rocca viene, infatti, ricordata da Sigerico come la tappa XL del suo viaggio di ritorno. Nel XIII secolo il castello divenne uno dei maggiori feudi lombardi e la sua proprietà passò prima ai Pusterla e poi ai Cusani. 

Castello Cavazzi – Somaglia (LO)

Sorge su un antico castrum risalente all’anno Mille, di cui conserva ancora le fondamenta. L’aspetto attuale deriva da due interventi principali: nel Trecento, Barnabò Visconti costruì la parte in mattoni a vista con merli ghibellini; nel Seicento, invece, i conti e baroni Cavazzi trasformarono la fortezza in dimora nobiliare aggiungendovi la parte intonacata. Durante la Seconda guerra mondiale il complesso divenne dimora per gli sfollati, mentre nel 1980 fu donato al Comune che ad oggi ne ha fatto sede di istituzioni e manifestazioni culturali. 

Palazzo Zanardi Landi – Guardamiglio (LO)

La Torre, o “Torretta”, è ciò che resta della residenza estiva e di campagna commissionata dalla famiglia piacentina Zanardi-Landi nel Cinquecento, la quale governava gran parte del Basso Lodigiano. Ad oggi la struttura ospita eventi, attività culturali e mostre temporanee, ponendosi così come uno dei luoghi cardine della città. 

Chiesa di San Pietro – Mezzana Casati (LO)

Frazione di San Rocco al Porto, fu probabilmente costruita intorno al 1573, la chiesa ha una pianta a croce latina a unica navata, due cappelle poste nei bracci del transetto e un presbiterio rialzato, il tutto coperto da volte a crociera.  

Cascina Aione – Orio Litta (LO)

Cascina Filandone  è stata, fino agli anni ‘70 del Novecento, una fiorente azienda agricola. L’originario appellativo “Filandone” derivava probabilmente dall’attività di bachicoltura praticata da molte famiglie, che per ottenere un’ ulteriore entrata economica vendevano i bozzoli alla vicina filanda di Villa Litta. Solo in anni recenti il suo nome è diventato “Aione”, o “Eròn” in dialetto, a richiamo della grandezza dell’aia adiacente, oggi Piazza Aldo Moro e giardino pubblico.  

Grangia Benedettina – Orio Litta (LO)

La Grangia, termine derivato dal latino e significante “granaio”, era un centro agricolo gestito dai monaci, con funzioni di stoccaggio e di produzione delle risorse necessarie alla vita monastica. Il suo elemento più distintivo è la torre panoramica, che oggi ospita alcune stanze per il pernottamento dei pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena, mantenendo viva una delle storiche funzioni della Grangia Benedettina. 

Chiesa di Sant’Andrea – Corte Sant’Andrea (LO)

Sorge nella frazione di Corte Sant’Andrea, nel comune di Senna Lodigiana. Il paese, situato alla confluenza del fiume Lambro con il Po, era anticamente chiamato “Santo Andrea ad Caudam” per la sua configurazione spaziale che creava una lunga striscia di terra simile a una coda (“caudam” in latino).  

Guado di Sigerico – Calendasco (PC) 

Nella frazione del comune di Senna Lodigiana si trova il Transitum Padi, noto anche come Guado di Sigerico, l’antico passaggio sul fiume Po che permette di sbarcare a Soprarivo di Calendasco, prima tappa emiliana della Via Francigena. L’imbarcadero è riconoscibile grazie a una colonnina in mattoni, decorata con bassorilievo in pietra raffigurante il pellegrino simbolo della Via Francigena, posta poco prima dell’approdo.  

Provincia di Pavia – (piatti tipici) 

La provincia di Pavia è nota per i suoi ottimi vini e la sua ricca tradizione agricolo-culinaria. Prodotto cardine pavese è il riso, la sola provincia di Pavia conta oltre 80.000 ettari di risaie, portandola ad essere il primo produttore di riso in Italia. La carne di maiale è un ingrediente ugualmente importante, con essa viene prodotto il Salame di Varzi, tipico dell’Oltrepò, che utilizza tutte le parti del maiale, anche quelle “nobili”. Ma popolari sono anche i ciccioli, il cotechino e il sanguinaccio. Barbera, Bonarda, Moscato e Pinot sono, invece, solo alcune delle trentasei tipologie di vino prodotte nell’Oltrepò. i fagioli Borlotti, coltivati da secoli nell’area di Gambolò, ma presenti pure a Garlasco e Mortara; la Zucca Bertagnina di Dorno, il Salame d’Oca Ecumenico, prodotto principalmente a Mortara, chiamato così perché consumabile da tutte e tre le religioni monoteiste. 

Provincia di Lodi – (piatti tipici) 

La tradizione gastronomica lodigiana ha tra i suoi prodotti tipici il riso, i salumi e soprattutto i formaggi. Re dei formaggi lodigiani è il Grana, o Granone Lodigiano, da cui viene ricavata la raspadüra, ovvero delle sfoglie sottilissime di formaggio ottenute con uno speciale coltello. Un altro formaggio tipico della zona è il Pannerone, caratterizzato da un retrogusto amaro e da una consistenza morbida. Mentre nel campo dei dolci il protagonista è il mascarpone, preparato con la panna di latte. Piatto unico della tradizione è, invece, la trippa. Altri piatti tipici includono: il risotto (nelle varianti con pomodoro e salamella o con verza e fagioli borlotti), le rane in umido, gli involtini di lonza ripieni di grana e pane grattugiato, e i dolci come la Tortionata e gli amaretti di Sant’Angelo.  

Riserva della Biosfera “Ticino Val Grande Verbano” – Milano, Novara, Pavia, Varese, Verbano-Cussio-Ossola  

si sviluppa lungo il fiume Ticino, tra Piemonte e Lombardia, estendendosi per oltre 332.ooo ettari e comprendendo più di 200 comuni. Costituisce un importante corridoio ecologico all’interno della Pianura Padana, possiede una ricca biodiversità, comprende numerose testimonianze storiche ed è uno dei parchi fluviali più grandi d’EuropaLa Riserva Ticino Val Grande Verbano è stata ufficialmente designata nel 2018, quale ampliamento della Riserva Valle del Ticino, che dal 2002 rientra nel progetto UNESCO “Man and the Biosphere” (MAB). 

Riserva della Biosfera “Po Grande” – Pavia, Lodi, Piacenza, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo  

Nasce il 19 giugno 2019, quando entra a far parte del programma UNESCO “Man and the Biosphere” con l’obbiettivo di promuovere la cooperazione scientifica, la sostenibilità ambientale e l’equilibrio tra attività umana e natura. La Riserva è collocata nel tratto centrale del fiume Po e si estende per 286.600 ettari, attraversa le regioni Lombardia, EmiliaRomagna e Veneto, coinvolgendo 85 comuni situati nelle province di Pavia, Lodi, Piacenza, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.  

Riserva Naturale Monticchie – Somaglia (LO)

ll paesaggio di Somaglia è stato a lungo caratterizzato da boschi fitti e aree paludose, descritte in alcune pergamene come “Lacus de Barisiis”, poiché vi confluivano i vecchi corsi dei fiumi Lambro, Po e Brembiolo. La Riserva Naturale Monticchie si estende oggi per 250 ettari, di cui 24,5 di bosco igrofilo planiziale e 225,5 di ambiente agricolo ricco di canali e sorgive. Di grande rilievo è la sua fauna, che si distingue per la presenza di un’importante garzata, formata da oltre 600 coppie di aironi nidificanti, tra cui l’ Airone Cenerino. Mentre la buona qualità delle sue acque è testimoniata dalla presenza di una rara specie di rana, la Rana di Lataste, e dalla biscia Natrice dal Collare e dal Tritone Punteggiato. 

Per intraprendere il cammino in questi luoghi suggeriamo di informarsi sui siti web d’interesse rispetto agli orari di apertura e chiusura e alle modalità di prenotazione che possono coinvolgere alcuni di questi siti.  

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Smart Walking sulla Via Francigena nell’anno del Giubileo: il 2025 di Davide Fiz sulle orme di Sigerico 

Il cammino del nomade digitale Davide Fiz torna ad incrociare quello della Via Francigena: l’intero tratto italiano dell’itinerario di Sigerico sarà protagonista della IV edizione del progetto “Smart Walking”.  

Il 2025 vedrà Davide Fiz, ideatore del progetto Smart Walking, nuovamente in cammino sulla Via Francigena: un’esperienza di turismo lento unita al “nomadismo digitale” per scoprire la ricchezza culturale e paesaggistica dell’itinerario culturale europeo, ma anche per (ri)scoprire uno stile di vita orientato ad un work-life balance più consapevole. 

IL PROGETTO 

Uno degli obiettivi di Smart Walking è quello di promuovere il lavoro da remoto in un contesto di viaggio, grazie a un format che concilia la passione per i viaggi lenti con l’esigenza di lavorare

L’essenza del progetto di Davide Fiz, sales manager & nomade digitale, è infatti quella di riappropriarsi del proprio tempo e una migliore qualità di vita, senza rinunciare alle passioni, facendole piuttosto coincidere armoniosamente con il proprio lavoro grazie all’uso della tecnologia. 

Nomadi (digitali) in cammino 

All’interno del rivoluzionario progetto, il cammino diventa la porta di ingresso sul territorio per i nomadi digitali: abitanti temporanei che contribuiscono attivamente all’economia locale e al ripopolamento delle aree interne, scoprendo piccoli paesi dove il valore sta nel senso di comunità, nella qualità del tempo, nella profondità delle relazioni

IL 2025 DI SMART WALKING SULLA VIA FRANCIGENA 

In concomitanza dell’anno del Giubileo, Davide Fiz percorrerà le 90 tappe che compongono la Via Francigena italiana in veste di Ambassador ufficiale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), che patrocinerà l’iniziativa. 

Durante il suo viaggio Davide avrà l’opportunità di entrare in contatto con amministrazioni comunali, associazioni, operatori locali condividendo la sua esperienza. 

La partenza ufficiale è prevista per fine marzo dal Colle del Gran San Bernardo – con una tappa prologo in Svizzera – per arrivare a Roma verso fine giugno: 45 tappe in 90 giorni. Dopo un breve periodo di pausa, il progetto ripartirà da Roma per arrivare a Santa Maria di Leuca in tre mesi: 45 tappe in 90 giorni, da luglio a ottobre 2025. 

Il cammino di Davide Fiz incrocia di nuovo quello della Via Francigena e AEVF, dopo l’avventura in Svizzera da Martigny al Gran San Bernardo in collaborazione con l’Associazione Svizzera della Via Francigena (settembre 2023) e la camminata evento di 4 giorni alla scoperta della Via Francigena a Camaiore, Toscana (settembre 2024). 

“È un onore per l’Associazione Europea delle Vie Francigene avere Davide Fiz come Ambassador della Via Francigena per un anno importante come il 2025. Davide è un autentico camminatore che, con il suo progetto, ha rivoluzionato il mondo dei cammini in Italia. Grazie alla sua visione e al suo entusiasmo, ha avvicinato un pubblico più giovane al mondo outdoor e ha permesso di raggiungere una nuova generazione di digital nomad, ormai una realtà consolidata a livello internazionale. La sua energia e passione sono perfettamente in linea con i valori che la Via Francigena rappresenta.” – Francesco Ferrari, Presidente AEVF. 

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