Mi chiamo Giovanni, e da 25 anni lavoro in teatro come attore e come pedagogo, e ogni tanto faccio anche delle messe in scena.
Però nella mia vita non è che lavori e basta.
Ad esempio mi piace molto fare il padre, e nell’autunno 2007, con mio figlio Guillaume, ho vissuto la straordinaria esperienza di essere un Pellegrino sul Cammino di Santiago.
Durante il viaggio la frase più ricorrente era “è impossibile raccontare questa esperienza, l’unica cosa è consigliarla”, ed ero fra i più fervidi sostenitori di questa tesi.
Lungo il Cammino tenevo un diario di viaggio radiofonico con Contatto Radio di Carrara, e la curatrice degli spettacoli del Festival di Ronchi ha seguito il mio racconto, mi ha proposto di tradurlo in messa in scena e ho accettato.
Con entusiasmo e con timore ho accettato.
Non sono uno storico, ma la storia di un millennio di pellegrini è bellissima.
Non sono un accademico, ma le opere d’arte che “premiano” gli sforzi sono fra le più importanti d’Europa.
Sono un ecologista, e la qualità di relazione con paesaggi e ambiente di un pellegrino andrebbero insegnati a scuola.
Sono un guitto e un contastorie, e di storie, sui Cammini, ce n’è una più bella dell’altra…
Non ho preparato un copione, ma un canovaccio di argomenti, che spaziano dalle cattedrali ai templari, dai dolori, obbligatori per un viaggio di 800 km a piedi, alle allegrie e alle sorprese, cercando non di spiegare ma di invogliare ad intraprendere un percorso unico verso se stessi e verso gli altri.
Adesso siamo nel 2010 e questa passione non scema più. Il Cammino sulla nostra bellissima Francigena e sul bellissimo Cammino di Assisi entra prepotentemente nello spettacolo.
La storia, la cultura e la natura di questo fascio di strade è incredibile, ricchissima e costantemente in evoluzione..
Questo vogliamo raccontare, la bellezza dell’essenziale.
La tecnica utilizzata è il Teatro di Narrazione Emozionale.
Come si svolge lo spettacolo
Viene distribuito al pubblico un “Menu del pellegrino”, una lista di pezzi dai quali il pubblico può scegliere gli argomenti preferiti: dopo un breve prologo Giovanni prende le ordinazioni, e recita su richiesta i testi scelti dal pubblico.
Così gli spettatori si sentono coinvolti e diventano protagonisti dello spettacolo.
Giovanni Balzaretti è fondatore del Teatro Agricolo, di Livorno. Per saperne di più visitate il suo sito.
Scarica qui sotto il file con il menù del pellegrino e il curriculum di Giovanni Balzaretti.