Nepi, fiorente centro agricolo, è situato a 40 km da Roma, in un territorio incontaminato e ricco di suggestivi scorci naturalistici; lega il suo nome alla diffusa acqua minerale, apprezzata sin dai tempi dell’antica Roma.
Visitare Nepi con una buona guida consente realmente di rivivere 2000 anni di storia. Numerose sono le necropoli di epoca falisca e romana disseminate sul territorio. Fra queste si segnala la Necropoli dei Tre Ponti, situata lungo la strada per Civita Castellana(Km 10) e connessa, tramite il tracciato della Via Amerina, alla città romana di Falerii Novi. Numerosi reperti provenienti dalle necropoli sono conservati nelle sale del Museo Civico che occupa il piano seminterrato del Palazzo Comunale.
L’edificio, splendido esempio di architettura rinascimentale, fu ordinato dal Duca Pier Luigi Farnese che affidò il progetto all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. La sua costruzione fu iniziata nel 1542 ma terminò, con la realizzazione della parte superiore, solamente alla fine del 1700. Inglobata in quella che fu l’arcata centrale del portico, vi è la splendida fontana realizzata dall’architetto Filippo Barigioni nel 1727.
Il Castello dei Borgia, risultato dei lavori eseguiti fra il XV e il XVI secolo su preesistenti roccaforti, prende il nome dall’importante famiglia spagnola che vide nel cardinale Rodrigo (Papa Alessandro VI) l’artefice delle prime e più importanti modifiche nel 1479. Di notevole interesse i rinvenimenti fatti all’interno di uno dei sotterranei, dove è venuto alla luce un tratto di strada basolata romana e sono visibili tre porte di accesso alla città di epoche diverse. Le evidenze più antiche sono databili intorno al III-II secolo a.C.
Imponenti e mirabile opera di architettura militare del Cinquecento sono le Fortificazioni fatte erigere, su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, per volere del Duca Pierluigi Farnese, figlio del Papa Paolo III (Alessandro Farnese), nel 1537.
Del periodo dei primi cristiani nepesini sono le monumentali Catacombe di Santa Savinilla (IV-V secolo) situate nei pressi del cimitero cittadino. Restituite recentemente al pubblico, dopo un intervento ad opera della “Pontificia Commissione di Archeologia Sacra”, sono formate da tre gallerie principali e da alcune diramazioni secondarie interamente scavate nel tufo.
Importante è anche l’Acquedotto, alla cui realizzazione collaborarono vari architetti, tra cui Giacomo Barozzi, detto il Vignola. I vari tentativi di far giungere l’acqua alla città ebbero però esito negativo fino al 1702, quando l’architetto Filippo Barigioni progettò il sistema delle grandi arcate che ancora oggi si possono ammirare.
Fra le numerose chiese meritano particolare menzione il Duomo e la suggestiva Cripta, le chiese di San Tolomeo, San Rocco, San Vito, San Biagio e Santa Maria delle Grazie. Grande risorsa della città di Nepi è costituita, inoltre, dalle acque minerali (“Acqua di Nepi”) in un contesto ambientale veramente speciale, determinato dalle caratteristiche uniche della flora e della fauna locali e dalle peculiarità morfologiche delle Forre che danno vita a un habitat assolutamente particolare.
Storia
Secondo la tradizione locale, Nepi sarebbe stata fondata 548 anni prima di Roma da Termo Larte. Le testimonianze archeologiche collocano, però, la data di fondazione di questa città nell’VIII sec. a.C., ad opera di popolazioni falische.
L’abitato assurse a notevole importanza durante il V-IV secolo a.C., come testimoniano i resti della possente cinta muraria, ancor oggi visibili, inglobati all’interno delle mura medievali. Entrata precocemente nell’orbita romana (383 a.C.), divenne un’importante stazione lungo il tracciato della Via Amerina.
Dopo il crollo dell’Impero, iniziò per Nepi un periodo travagliato e la città venne saccheggiata dai Longobardi. Costituitasi come libero comune nel 1131, fu teatro di lotte e di intrighi fra le principali famiglie aristocratiche fino al XV secolo, quando passò definitivamente al Papato. Il Cardinale Rodrigo Borgia, divenuto Papa nel 1492 con il nome di Alessandro VI, donò alla città un periodo di pace e di benessere; ricostruì la Rocca dove, per qualche tempo, dimorò anche la figlia Lucrezia.
Furono però i Farnese a segnare la città con meravigliose opere architettoniche, quale il Palazzo Comunale, le Fortificazioni, la Cripta di S. Tolomeo, affidando i lavori all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. Con la partenza del Duca Pierluigi Farnese per il ducato di Parma e Piacenza, nel 1545, Nepi ritornò sotto il dominio della Santa Sede e non rivisse più momenti di così grande splendore.
Dal XVI secolo ebbe, infatti, inizio la lenta decadenza della città, accompagnata da una forte crisi economica e dal suo abbandono da parte delle famiglie nobili e più facoltose, fino ad arrivare al tragico 1798. In quell’anno le milizie francesi, in ritirata dalla capitale, transitarono per Nepi e, in seguito a disordini, la incendiarono. Nel 1870 Nepi entrò a far parte del Regno d’Italia.
Come raggiungere il Comune
in auto: Autostrada del Sole “Firenze – Roma” A1, uscita Magliano Sabina direzione Civita Castellana, circa Km. 25;
in treno:Roma stazione Termini, Metropolitana linea A direzione Ottaviano, scendere a “Lepanto”, in superficie stazione pullman Co.Tra.L. per Nepi (partenze ogni due ore circa – telefono informazioni 06/3214827).