Fondato nel X sec., Fucecchio fu tappa importante per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena. Già nota intorno all’anno Mille, Fucecchio ebbe ruolo importante nella viabilità della Via Francigena per l’attraversamento dell’Arno, col ponte Bonfilii e la chiesa di San Salvatore, detta anche della Misericordia, fondata dalla potente famiglia dei Cadolingi in località Borgonuovo. La chiesa venne trasferita sul poggio Salamartano nel 1106 quando il ponte fu distrutto da una piena dell’Arno.
Un nuovo ponte venne poi eretto nei pressi del castello dei potenti monaci ospitaleri di Altopascio. Sotto la loro giurisdizione era posta anche San Giovanni Battista, l’attuale Collegiata, rifatta nel ‘700. Nel 1260, dopo la battaglia di Montaperti, Fucecchio rappresentò un rifugio per i fiorentini, e fu qui che nel 1293 si stipulò la pace fra Firenze e Pisa.
(testo a cura della Regione Toscana)
Storia
Le origini cadolinge
Le origini di Fucecchio sono strettamente legate alla storia dei conti Cadolingi, potente casata di origine pistoiese che, attorno all’anno Mille, possedeva già terre e castelli nella Valdinievole e nel Valdarno Inferiore. Trovarono nel “luogo detto Fucecchio” le condizioni ideali per costruire il centro di una signoria territoriale equidistante dalle maggiori città (Pistoia, Lucca, Pisa e Firenze) e all’incrocio di importanti vie di terra (la via Francigena) e d’acqua (l’Arno). Presso un guado sull’Arno essi fecero erigere, attorno all’anno Mille, il castello di Salamarzana, primo nucleo dell’insediamento fucecchiese.
L’espansione del 1200
Estintasi nel 1113 la dinastia dei Cadolingi, il castello attraversò un periodo di decadenza, trovandosi al centro di conflitti tra le città – Firenze, Lucca e Pisa – che cercavano di occupare lo spazio lasciato libero. E’ in questo periodo che maturò una classe dirigente rappresentata essenzialmente dalle famiglie divenute potenti all’ombra dei conti Cadolingi e che ben presto andarono a formare il ceto consolare del Comune, costituitosi sul finire del XII secolo.
Seguirono, nel corso del Duecento, anni di intensa crescita.
La peste e la rinascita del 1500
Nel 1314 il comune di Fucecchio si staccò dall’antica città dominante, Lucca, per accostarsi progressivamente a Firenze, a cui si sottomise nel 1330.In quegli anni il castello aveva raggiunto la sua massima espansione avvicinandosi ai 3000 abitanti, ma la crescita demografica fu presto frenata da una grave pestilenza che, attorno alla metà del Trecento, imperversava in tutta Europa: la popolazione fu decimata, i villaggi delle Cerbaie si spopolarono, le campagne furono abbandonate. La ripresa fu lenta ed andò a coincidere con il graduale ripopolamento delle campagne avvenuto a partire dal 1500.
Fucecchio tra ‘700 e ‘800
Nella metà del ‘700 la crescita demografica diventò ancora più rapida ed impetuosa; grazie alla vendita a privati del patrimonio comunale delle Cerbaie e dei poderi che costituivano la fattoria granducale di Ponte a Cappiano, circa un terzo del territorio comunale uscì da un secolare immobilismo entrando in circolazione e andando a fondare, o ad allargare, i patrimoni familiari. Anche il prosciugamento del “Lago” di Fucecchio contribuì al recupero di terre inutilizzate.
Durante l’800 Fucecchio è di nuovo un paese popoloso dove le principali attività sono legate alla manifattura, all’artigianato e al piccolo commercio.
L’eccidio
L’esercito tedesco a partire da metà giugno 1944 occupa massicciamente il Valdarno Inferiore, a metà luglio supera definitivamente l’Arno. Il fronte rimarrà qui fino al primo di settembre. La zona del Padule di Fucecchio è considerata zona di partigiani, in realtà c’è soltanto un piccolo gruppo, e il loro atteggiamento non è particolarmente incalzante, le loro azioni si limitano alla difesa più che all’attacco. Il 23 agosto 1944 è data indelebile nella memoria di tutti. Soprattutto bambini, donne, anziani: 175 vittime della ferocia nazi-fascista. Un giorno terribile per il Padule di Fucecchio, teatro di un’azione di guerra di un esercito in ritirata. Pochi si salvano, e per miracolo. Tra i morti, gente del luogo ma anche persone venute da fuori, sfollate, arrivate lì in cerca di sicurezza. Un elenco lungo e straziante.
Come raggiungere il Comune
In auto: superstrada Firenze-Pisa-Livorno, uscita San Miniato autostrada Firenze Mare A11, uscita Altopascio o Chiesina Uzzanese autostrada A1, uscita Firenze Signa autostrada A12, uscita Pisa
Centro Camper service
E’ in funzione in Piazza Pertini lungo Via Fucecchiello, un’area di servizio gratuito per i camperisti, dotata di scarico delle sostanze organiche con un punto di allacciamento all’acqua potabile.
In treno: la stazione più vicina è quella di San Miniato sulla linea di collegamento ferroviario Firenze – Pisa, a 4 Km circa da Fucecchio. Il collegamento avviene attraverso il servizio di autobus della compagnia CPT . Call Center Trenitalia: 89 20 21
In aereo: da Pisa l’aeroporto di Pisa Galileo Galilei è posizionato a ridosso della Superstrada FI-PI-LI, da percorrere in direzione Firenze. Al suo interno si trova la stazione ferroviaria Pisa Aeroporto; da Firenze dall’aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci proseguire per il Viadotto dell’Indiano fino all”imbocco della Superstrada FI-PI-LI e percorrerla in direzione Pisa.