Il Castello Cavazzi sorge su un antico castrum risalente all’anno Mille, di cui conserva ancora le fondamenta. L’aspetto attuale deriva da due interventi principali: nel Trecento, Barnabò Visconti costruì la parte in mattoni a vista con merli ghibellini; nel Seicento, invece, i conti e baroni Cavazzi trasformarono la fortezza in dimora nobiliare aggiungendovi la parte intonacata. La torre quadrata, una volta difensiva, è oggi l’ingresso principale che conduce a una piccola corte. Al centro di quest’ultima si apre un portico a serliana che porta all’imponente scalone, un tempo decorato con i ritratti dei nobili Cavazzi e di Barnabò Visconti. A seguito di un periodo di decadenza le decorazioni interne sono andate completamente perdute, ad eccezione di alcuni affreschi ancora presenti nella Sala d’Armi. Durante la Seconda guerra mondiale il complesso divenne dimora per gli sfollati, mentre nel 1980 fu donato al Comune che ad oggi ne ha fatto sede di istituzioni e manifestazioni culturali.