L’Abbazia di Sant’Albino fu costruita per volere del monaco inglese Alcuino Albino. Sorge sul terreno dove, il 12 ottobre 773, i Franchi di Carlo Magno sconfissero i Longobardi di Re Desiderio, provocando molteplici vittime, tra cui due paladini franchi: Amelio d’Alvernia e Amico Beyre. Leggenda narra che Carlo Magno ne ordinò la sepoltura in due chiese limitrofe, tuttavia, il giorno seguente le due spoglie vennero rinvenute nella stessa chiesa. Fu allora che Albino, consigliere di Carlo Magno, propose di fondare presso il sito un monastero.
A causa delle devastazioni medievali, della struttura originale rimangono solo le fondamenta e gli interventi successivi tra cui: la chiesa con affreschi quattrocenteschi, il portico rinascimentale, il campanile romanico-gotico e i resti del chiostro. All’interno è possibile osservare una serie di iscrizioni incise sul muro del presbiterio, le quali testimoniano il passaggio dei pellegrini a Mortara e tra cui la più antica risale all’anno 1100.