Via Francigena

La Via Francigena da Canterbury a Losanna: 10 cose da non perdere

Difficilissimo stilare una TOP10 di 1.100 km che attraversano tre paesi fantastici: dopo aver studiato cinque anni di francese a scuola e poi storia dell’Europa medievale all’università, non vedevo l’ora di scoprire il percorso francese della Via Francigena. Ho scoperto così città con un fascino tutto loro e dopo due anni di due viaggi tra Inghilterra, Svizzera e Francia, ecco la mia personale top 10 della Via Francigena da Canterbury a Losanna (a cui avrei aggiunto molti più punti, tra cui Laon, la mia città preferita!).

#10 – I canali

Vi siete mai chiesti come venivano spostate le merci prima delle ferrovie? Lungo i canali, naturalmente. La Francia vanta oltre 500 di queste meraviglie e lungo la Francigena è possibile incontrare diversi canali da Calais scendendo verso sud fino a poco prima di Besançon. I sentieri lungo i canali sono ombreggiati, tranquilli e facili da percorrere. Lungo un canale si possono vedere uccelli che vanno a caccia di pesci o occasionalmente lunghe chiatte con sistemazioni eleganti complete di turisti facoltosi che sgranocchiano spuntini a base di fromage e Grey Poupon. Ho sentito parlare di pellegrini che sono stati invitati a bordo per un po’ di conversazione e un bicchiere di vino! Anche senza le comodità di una cucina ben fornita, i canali sono una parte memorabile del cammino dove trascorrere delle soste all’ombra degli alberi.

#9 – Le Gallerie

Se i francesi avevano bisogno di un fiume, ne scavavano uno, e se c’era una montagna di mezzo, la attraversavano. Queste abilità hanno portato alla creazione di diversi tunnel molto pittoreschi lungo il percorso. I passaggi sotterranei più piccoli e memorabili si trovano lungo la Gorge de l’Orbe, in Svizzera, dove è possibile imbattersi in brevi gallerie scavate a mano lungo il sentiero incontaminato. Il vecchio tunnel ferroviario prima di Ornans raggiunge i 130 metri di oscurità spaventosa: quando sono entrato, la torcia del mio smartphone non riusciva a far luce, ma i racconti su ragni e  pipistrelli non mi hanno scoraggiato! Per me il premio di tunnel più sorprendente va a quello che si trova lungo il canale prima di Seveux. Non è per i deboli di cuore e fortunatamente nemmeno per i pellegrini, ma è una tappa per turisti che si concedono lussuose cene a lungo di candela sulle piattaforme galleggianti.

#8 – Le Baguette

A proposito di cena e appetito, come non parlare di baguette, l’indiscussa star gastronomica della Francigena in Francia? Crescendo negli Stati Uniti, il “pane francese” era qualcosa che grondava di burro e aglio, ma ho poi scoperto che il vero pane francese nasce per essere mangiato con qualsiasi cosa, dalla semplice beurre a una gustosa quantità di jambon et crudités. Gli abitanti dei villaggi iniziano la loro giornata con una prima sosta di routine per il pane e le chiacchiere nella boulangerie del paese. Quella pagnotta sarà la base per il panino del pranzo, accompagnerà la meritata cena e tornerà in tavola a colazione. È ammirevole che una baguette di Calais sia praticamente identica a una baguette di Pontarlier. È come se provenissero dallo stesso forno, quando in realtà ci sono 1000 km di distanza… fantastique!

#7 – Monumenti ai caduti e cimiteri

È impossibile percorrere la Francigena in Francia senza fare pace con i propri sentimenti riguardo alla Grande Guerra. Ci sono cimiteri grandi e piccoli sparsi in tutta la regione, e ogni città ha la sua statua in onore ai patrioti uccidi nella Prima Guerra Mondiale. L’emozione è più forte a Notre-Dame-de-Lorette, l’immenso cimitero e ossario di Ablain-Saint-Nazaire che ospita i resti di oltre 40.000 soldati francesi. Il sito è stato teatro di cinque importanti battaglie della prima guerra mondiale, anche se è difficile immaginare la guerra in questo luogo sereno e tranquillo mentre lo si attraversa a piedi o in bicicletta. L’Anello della Memoria, che riporta i nomi di 579.606 persone di tutte le nazionalità che morirono nell’area durante la guerra, è per me il luogo più commovente tra quelli che ricordano la Prima Guerra Mondiale. Ogni volta che lo visito mi pervade un silenzio assordante che lascia subito il posto a una quiete interiore composta da un misto di dolore e speranza.

#6 – Chiese in legno e vetrate

Una chiesa di legno negli Stati Uniti non è niente di che, tra mattoni, materiali economici e un campanile. Il risultato è un po’ pacchiano e non è nemmeno lontanamente paragonabile alle chiese di legno che si possono trovare lungo l’itinerario francigeno, come la chiesa di legno di Saint-Nicolas, a Outines, che ha 600 anni. Quando si entra, sembra di essere in una foresta antica e buia, con tronchi d’albero che sorreggono una tettoia di legno. Insieme alla chiesa di Lentilles dedicata all’eroe di Compostela, Saint-Jacques (e Saint-Philippe) è un gioiello dell’architettura, testimonianza di un tempo lontano in cui questi campi coperti di grano ospitavano vaste foreste.

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#5 – Il Canale della Manica

Il canale di 30 chilometri che separa la Gran Bretagna dal continente ha tenuto l’Inghilterra al sicuro dall’Europa (e l’Europa al sicuro dall’Inghilterra), ma in tempo di pace ha una bellezza indimenticabile. I francesi la chiamano Côte d’Opale per una buona ragione. La Manche, a sud di Calais, presenta tutti i colori dell’opale: dai grigi tenui al turchese chiaro dell’acqua. Un pellegrino può facilmente risparmiare una giornata camminando direttamente da Calais a Guînes, ma sarebbe un peccato perdersi i colori della costa vicino all’antico porto di Wissant, percorso da personaggi noti come Sigerico e Thomas Becket.

#4 – Champagne

La cosa che più si avvicinava allo champagne nella mia infanzia in famiglia era la “Miller High Life, lo champagne della birra in bottiglia”, che credo un tempo fosse effettivamente confezionata in bottiglie di champagne. Sulla Francigena imparerete che c’è lo champagne e lo champagne D.O.P., dato che l’itinerario ufficiale entra nell’unica regione vinicola dello Champagne poco prima di Reims. Per questo motivo, il pellegrino amante dello champagne si concederà un giorno in più per visitare le cantine di Reims, un labirinto sotterraneo di 200 km di cantine che è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Se riuscite a uscire da Reims dopo tutto quello champagne, vi troverete a passeggiare tra i vigneti della Montagne de Reims a Verzy e Verzenay, per poi addentravi in Chalons-en-Champagne, la capitale di questa regione. In realtà, i vigneti di champagne non vi abbandoneranno fino a Brienne-le-Château, per festeggiare come si deve la fine della tappa!

#3 – Chambres d’Hôtes

A volte si commette l’errore di trascurare la parte francese della Via Francigena perché si dice che gli alloggi siano scarsi e si renda necessario campeggiare in tenda. In realtà, utilizzando il sistema francese delle chambres d’hôtes (ospitalità in casa, spesso con trattamento di mezza pensione) si può lasciare la tenda a casa. E dove non c’è un negozio di alimentari, potrete sempre far preparare dai padroni di casa il pranzo da portare lungo il percorso fino alla successiva chambre d’hôte. I custodi locali della Via Francigena hanno sviluppato un bel sistema, in cui il cibo e il letto sono solo l’inizio dei benefici. Grazie alle chambres d’hotes della Francigena, ora ho amici da Calais fino a Besançon. I miei pasti più memorabili in Francia sono stati serviti in case private lungo la Francigena. Ci sono siti web dedicati alla rete francese di queste case, così come anche le gîte, che ti aiuteranno a gestire i dettagli logistici. Portate con voi Google Translate se il vostro francese è arrugginito, poiché la maggior parte dei padroni di casa parla poco inglese.

#2 – Canterbury

Canterbury è il risultato di un centro di pellegrinaggio medievale con una moderna città universitaria: nel suo fiorente centro cittadino, i musei si affiancano ai ristoranti alla moda, e il tutto è racchiuso all’interno delle mura romane vicino alla Cattedrale. Camminare da Westgate a Whiterfriars significa attraversare secoli di storia fino ai giorni nostri.  Il Christchurch Gate, recentemente rinnovato, rappresenta l’ingresso nella Terra dimenticata dal tempo. Qui ci sono ettari di prato simili a un parco, edifici ecclesiastici medievali ben curati e chierici in abito elegante che corrono verso la prossima funzione. La Cattedrale è intrisa di storia inglese, con i suoi re, regine, principi, abati e arcivescovi che fanno la guardia dalle loro tombe di pietra. Se state iniziando il vostro pellegrinaggio da qui, assicuratevi di fare il check-in alla libreria per trovare un cappellano che benedica il vostro viaggio e, se avete tempo, andate al canto corale quotidiano delle 17:30 per godervi la musica che si diffonde tra le statue, davvero suggestivo!

#1 – La Cattedrale di Reims

Una volta una delle mie sorelle mi ha raccontato di essere stata a Reims, ma di essere troppo stanca per visitare le chiese gotiche… Come si suol dire, puoi scegliere i tuoi amici, ma non la tua famiglia! Io scelgo persone entusiaste almeno quanto me della grande architettura e della storia. Che vi piacciano o meno le chiese, la Cattedrale di Reims è un pezzo di storia francese, forse anche più importante di Notre-Dame-de-Paris. Si potrebbe dire che, con il battesimo di Clodoveo qui nel 508 d.C., la Francia stessa ha avuto il suo inizio proprio qui. I successivi re di Francia sono stati consacrati qui per oltre mille anni fino alla Rivoluzione francese. Giovanna d’Arco condusse qui Carlo VII per la sua incoronazione; i tedeschi hanno lanciato 300 granate sull’antico edificio durante la prima guerra mondiale, mentre la cattedrale ricostruita è stata sede del trattato che ha posto fine alla seconda guerra mondiale. Un edificio decisamente ricco di storia! Entrando nelle porte principali, guardate indietro e vedete il “Muro dei Re” con un re per ogni nicchia. All’uscita, cercate il sorriso del “Sorriso di Reims”, l’allegro angelo di pietra sulla facciata di Reims, che vi augura un viaggio benedetto e felice.

La storia della Via Francigena è ricca di arte, paesaggi, cultura, cibo, ma anche opinioni e persone: per me è molto più di un cammino e non esagero quando vi dico che alcuni dei giorni più belli della mia vita sono stati sotto il sole della Via Francigena da Canterbury a Losanna.

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Sandy Brown
Sandy Brown
Sandy Brown is an ordained minister, community activist and long distance walker from Seattle, Washington. He is the author of Cicerone's guidebook series to the Via Francigena and several other Cicerone guidebooks covering pilgrim routes in Italy, Spain, and the US. He lives with his wife in Lucca, Italy.