Via Francigena

Cani lungo il cammino: consigli e comportamenti

Percorrere un cammino a piedi o in bicicletta implica dei rischi che dipendono da molte variabili, che non sempre è facile prevedere. Tuttavia, se le vostre tappe includono il passaggio in alcune zone di campagna non particolarmente battute, sarà cosa buona e giusta mettere in conto l’eventualità di incontrare dei cani randagi.

L’identikit

Può trattarsi di cani di alcune fattorie o cascine che fanno la guardia alle loro proprietà; di cani pastore che avvertono dei pericoli per le greggi a cui fanno da guardia o, ancora, di uno o più esemplari sciolti per strada senza alcun padrone.

Ancor più numerose sono le reazioni che questi cani possono manifestare, a seconda del loro carattere, dell’eventuale addestramento ricevuto o della condizione in cui si trovano in quel momento (leggasi, fame o vicinanza di cuccioli da difendere). Così, al nostro passaggio, il cane potrebbe limitarsi ad abbaiare da lontano, o avvicinarsi con fare minaccioso, o ancora restare fermo ma tenere d’occhio i nostri movimenti.

Come comportarsi

Che fare in questi casi? Innanzitutto sarà opportuno mantenere la calma per valutare lucidamente che tipo di cane abbiamo di fronte leggendo i segnali che differenziano un comportamento amichevole e curioso da uno aggressivo. Può essere che ci venga incontro con un’andatura tranquilla solo per annusarci: in questo caso è meglio ignorarlo e non mostrare alcun tipo di interesse, perché si allontani il prima possibile. Se, al contrario, ci corre incontro ringhiando e mostrando i denti con il corpo teso e la coda alta, sarà bene arretrare lentamente senza fissarlo negli occhi né dargli le spalle, per trovare una strada alternativa. Se invece lo spazio di azione non lo consente e il cane si avvicina cercando di attaccarci, dovremo metterci di fronte a lui e ordinargli di andarsene con un tono deciso e la voce grossa, con l’obiettivo di scoraggiarlo.

In caso di attacco

Nella peggiore delle ipotesi, qualora il cane ci raggiunga e inizi a morderci, dovremmo ricorrere alla forza per spaventarlo e allontanarlo: tenere un bastone con noi ci permetterà di usarlo all’occorrenza per colpirlo e cercare di stordirlo, mentre continuiamo a gridare aiuto nella speranza che qualcuno ci offra supporto. A questo scopo, anche i bastoncini da trekking possono rivelarsi utili e vanno quindi considerati nel nostro equipaggiamento durante i preparativi. Una volta che siamo riusciti ad allontanarlo, dovremmo pulire bene le ferite e valutare se recarci al pronto soccorso: in tutti i casi, dovremmo informare le autorità per evitare che lo spiacevole episodio ricapiti ad altri pellegrini e, se il cane non è randagio, informarci sulle generalità del padrone per sporgere regolare denuncia.

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La presenza di cani randagi è un aspetto che può interessare altri viaggiatori che stanno progettando il loro cammino: se ti sono capitati imprevisti di questo tipo o altri spiacevoli episodi, lascia un post nella nostra community con tutti i dettagli. Inoltre, prima di metterti in cammino, consulta sempre la nostra sezione dedicata alle criticità del percorso.

Fonte: Marco Fazion, “Prima che venga il lupo. La prevenzione dei pericoli nell’accompagnamento escursionistico professionale”

Redazione AEVF
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