Via Francigena

Camminare con il ciclo: i consigli delle camminatrici esperte

Hai deciso di intraprendere il cammino della Via Francigena, ma non sai come gestire l’arrivo del ciclo? Purtroppo è vero, questo è un argomento molto poco trattato, e speso relegato dietro le porte del bagno, ma che ovviamente è piuttosto rilevante per coloro che vogliono affrontare un cammino, per un periodo lungo, o proprio in quello “sbagliato”. Però non preoccuparti, capita a tutte di sporcarsi, soffrire per il dolore e ritrovarsi senza assorbenti quando servirebbero, ma l’importante è parlarne, senza disagio o vergogna. Camminare con il ciclo spesso è possibile, ovviamente con le giuste preparazioni ed accertamenti.

I dubbi sull’affrontare un cammino con il ciclo li avete in molte, che ci seguite e che ci chiedete consigli attraverso i nostri canali. Proprio per questo abbiamo deciso di chiedere a quattro camminatrici esperte di raccontarci la loro esperienza diretta, su come affrontano in generale l’avere il ciclo in cammino o in viaggio e quale consiglio (pratico) possono darci per rendere il percorso più sereno.

I suggerimenti di Irene Colzi @ireneccloset

Parlare di mestruazioni è ancora, inspiegabilmente, un tabù e sembra che fare un cammino quando si manifesta diventi quasi un’impresa impossibile: tante volte mi è stato chiesto “Ma tu programmi i cammini in base alle mestruazioni?” oppure “E un mese su Santiago, come hai fatto con le mestruazioni?”. 

In realtà è più semplice di quanto si pensi. Che sia nella natura o nei bagni a disposizione nei paesi in cui ci si ferma si può cambiare l’assorbente, con l’aiuto di salviette intime biodegradabili. Se occorre cambiare assorbente nella natura ti consiglio di portare con te dei sacchettini biodegradabili igienici (oppure vanno benissimo i sacchettini biodegradabili che di solito si usano per i cani) e inserire all’interno i materiali usati. Nodino e poi si buttano alla prima occasioni nei rifiuti (non in natura, no, nemmeno le salviette biodegradabili!). Se hai la possibilità potresti informarti sulla coppetta mestruale!

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Visita il blog di Irene: ireneccloset.com

Il racconto di Marika Ciaccia @my_life_in_trek

Per quanto riguarda la mia esperienza del ciclo in cammino confesso che puntualmente ogni volta che devo partire arriva il periodo, e come ben si sa si sta da cani, poi certo ognuna di noi risponde in modo diverso con il proprio corpo.

Nel mio caso ho vissuto dei momenti piuttosto difficili, anche mentre facevo da guida escursionistica.

Qualche tempo fa per esempio, dovevo condurre un gruppo numeroso in Umbria ed era caldissimo. Il ciclo praticamente è arrivato prima di mettere piede fuori dalla porta e quindi mi sono ritrovata zuppa di rosso… non sapevo come fare, non mi era mai successo prima. Ho dovuto confessarlo a tutti i presenti (uomini compresi), ma mi hanno aiutata quando è stato necessario assentami per infrattarmi in qualche angolo.

Un’ altra esperienza simile l’ho vissuta lungo un cammino quando mi sono svegliata una mattina in una pozza di sangue e avevo macchiato tutto, perché il ciclo era arrivato in anticipo. Fu un fatto eccezionale. Ma anche in quel caso non restava che andare avanti. Credo che noi donne in questo dimostriamo di essere molto tenaci e resilienti.

Per l’alimentazione sconsiglio di mangiare cibo spazzatura. Se vuoi consumare della pasta evita condimenti ricchi e per contorno prendi verdure di stagione (crude o cotte) che devono esserci sempre e in abbondanza. La frutta non è tra le mie passioni, ma mi sforzo di consumarla a sufficienza. Prima e dopo il cammino invece è bene alimentarsi con cibi ad alto contenuto di proteine perché aiutano ad alleviare la stanchezza, danno senso di sazietà, e sostengono i muscoli. Bere molto, specialmente durante il ciclo, è essenziale. Questa è un po’ la dieta da seguire sempre e per non essere sempre tentata dai prodotti tipici locali.

Altra cosa… è bene evitare il freddo, quindi bagni in fiumi o torrenti, anzi copri il pancino, lavati con acqua calda e bevi tisane calde… per me fa veramente la differenza!

Personalmente sono per la gestione “naturale” del ciclo, quindi non faccio uso di prodotti per alleviare il dolore, anche durante il cammino. La cosa importante è ascoltare il mio corpo e cercare di rispondere alle sue necessità, quindi se lungo la strada trovo un modo per poter ricevere un massaggio o dormire su un letto comodo mi ci fiondo!

Sperando sempre il mio corpo voglia collaborare fino alla fine del cammino.

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I consigli di Mary Jane @whatashamemaryjane

Nel mio caso, come per parecchie altre donne, il ciclo ha un’influenza sia a livello di umore o stato psicologico che a livello energetico e di capacità fisiche.

Vivere un cammino durante il ciclo, nel mio caso, è diverso a seconda di quale momento del mio periodo sto vivendo. Ad esempio nella seconda settimana del ciclo (ovvero prima dell’ovulazione), di solito mi sento piena di energia e sono di buon umore, desiderosa di stare con gli altri e fare amicizie. Andando avanti però la situazione cambia, e tendo a diventare più tranquilla e riservata, tanto da desiderare di proseguire da sola, dato che la mia energia è in calo, ma ho scoperto che stare all’aria aperta e fare attività fisica, come durante il cammino, mi aiuta molto. In quei momenti, lungo il percorso, preferisco essere in compagnia di non molte persone.

Tutt’altra situazione è avere le mestruazioni, poiché in quel caso camminare, come vale per tutte credo, diventa veramente dura, non tanto per la necessità di cambiarsi quanto a livello fisico e psicologico. Nei primi due giorni di ciclo infatti, sono piuttosto scarica a livello energetico, per cui percorrere km per più ore o solo il fatto stesso di camminare a causa dei crampi è difficoltoso. Tuttavia la sfida più grande per me è a livello piscologico, perché il mio umore peggiora fino a farmi sentire molto triste e demotivata. Credo che quindi spingere il proprio corpo ad andare avanti per 20km al giorno sia davvero un’impresa. Complimenti a tutte le donne che sono in grado di farlo!

Durante il ciclo so che ho le forze per fare circa un terzo di quello che farei normalmente (di solito mi sento stanca e dormo molte più ore), quindi mi programmo di conseguenza, se posso, e se sento di averne bisogno in cammino mi fermo anche più volte, senza sforzare il mio corpo oltre il necessario.  Se invece sono in gruppo informo sempre i miei compagni di viaggio del mio stato. Un “sai, stamattina mi sono venute le mestruazioni quindi oggi per me sarà difficile trovare le energie per affrontare la giornata”, detto con il sorriso, non è solo un’informazione utile sul momento, ma è un modo per sensibilizzare gli uomini sul ciclo ormonale femminile, poiché ormai parlarne non dovrebbe più essere un tabù.

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Cosa farebbe Marie @inspiringexplorers

Come giovane donna che trascorre molto tempo nella natura, facendo escursioni ed esplorazioni all’aria aperta, capisco l’importanza di gestire il ciclo mestruale quando si è in viaggio, quindi ecco alcuni consigli per aiutarti a gestire questo aspetto mentre ti immergi nelle meraviglie dell’attività outdoor e del viaggio. In primo luogo, pianificare come gestire il ciclo può essere davvero utile, perché ti permette di giocare d’anticipo e di prepararti alle mestruazioni. Non lo diremo mai abbastanza, è così importante ascoltare il proprio corpo e dare priorità alla cura di sé durante il ciclo. Assicurati di essere idratata, mangiare pasti nutrienti e riposare a sufficienza per favorire il tuo benessere generale. Personalmente, sono abituata a viaggiare con lo zaino in spalla, a dormire con il minimo comfort e così via, ma durante le mestruazioni è davvero importante per me avere accesso a una stanza confortevole con un bagno privato. È una cosa che ho imparato a fare per sentirmi a mio agio.

Un altro accorgimento è portare sempre con sé salviette umidificate e il disinfettante per le mani: non si sa mai che tipo di bagni si troveranno quando si viaggia, quindi è meglio essere preparate. Ho notato che spesso sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Devi anche trovare i prodotti per l’igiene mestruale che soddisfano le tue preferenze. Per me ad esempio la biancheria intima per il ciclo (ora si possono trovare anche costumi da bagno per le mestruazioni!), è la soluzione più sostenibile e facile per me. Non devo preoccuparmi di rimanere senza, di trovare bagni per cambiarmi ogni ora o di sentirmi a disagio.

Infine, il ciclo mestruale non si limita alle mestruazioni, è importante rendersi conto che il livello di energia e le sensazioni del corpo sono diverse a seconda del periodo del ciclo in cui ci trova. Sii gentile con te stessa, ascolta il tuo corpo e ricorda che il ciclo mestruale non costituisce un ostacolo alle tue avventure; con un po’ di pianificazione e molta cura di sé, puoi continuare ad abbracciare le gioie del camminare e del viaggiare rispettando i ritmi naturali del tuo corpo.

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Redazione AEVF
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