Via Francigena

Vie Francigene nel Sud, i risultati del progetto South Cultural Routes

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Redazione AEVF

Lo scorso 20 febbraio, presso le Officine Cantelmo a Lecce, sono stati presentati i risultati del progetto South Cultural Routes sulla valorizzazione del tratto salentino delle Vie Francigene nel sud. L’incontro è stato organizzato dall’associazione “La casa delle comunità ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia meridionale” come evento conclusivo del progetto, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Puglia, Puglia Promozione e Associazione Europea delle Vie Francigene.

La giornata ha visto gli interventi di Loredana Capone – Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Carlo Salvemini – Sindaco di Lecce,  Angelofabio Attolico – Associazione Europea Vie Francigene, Anna Trono – Università del Salento, Gianluca Bambi –  Università di Firenze, Michele Del Giudice – Associazione Cultural Routes, Renato Di Gregorio – Presidente IRIFI, Gaetano Cusenza – Presidente Unione dei Comuni Foggiani, Maria Rosaria Buri – Presidente Soroptimist Lecce. Gli incontri sono stati moderati da Luigi Del Prete della Associazione “Le Comunità ospitanti degli Itinerari delle Vie Francigene della Puglia meridionale”.


Elemento centrale del progetto South Cultural Routes è la valorizzazione integrata del patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale della tratta salentina. Le azioni sono state sviluppate da Regione Puglia, Puglia Promozione, Associazione Europea delle Vie Francigene, in collaborazione con le società Itineraria e In Itinere, Associazione “La casa delle comunità ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia meridionale”, esperti e studiosi del territorio.

Lo studio e il progetto. Nei mesi scorsi sono state studiate e definite le tre direttrici “francigene” che attraversano l’intera Puglia Salentina da Nord a Sud: una lungo la costa adriatica (via Traiana-Calabra), una lungo quella ionica (via Sallentina) e la terza interna (via Leucadense). Si tratta di antiche vie storiche, messapiche e romane, che, nel corso del Medioevo, furono utilizzate sia per raggiungere i porti d’imbarco della penisola salentina verso la Terra Santa sia per giungere fino a Leuca: “Finis Terrae” ultimo faro d’Italia, primo Santuario d’Europa e del mondo a culto Mariano.

E’ stato definito il percorso archeologico lungo queste tre strade grazie al materiale già edito dal mondo accademico e da storici locali: preziosi in tal senso sono stati i contributi di tutte le Università pugliesi i cui team di ricerca si sono spesi molto negli ultimi vent’anni nell’individuazione degli antichi vettori di comunicazione. Dopo la fase di studio delle fonti e di definizione del tracciato archeologico, si è proceduto alla definizione della camminabilità contemporanea sia attraverso indagini da remoto sia con ricognizioni e verifiche dirette sul campo, seguite a contatti con associazioni e residenti dei paesi-punti tappa. Il progetto ha previsto anche la posa della segnaletica verticale ed orizzontale utilizzando i parametri dell’abaco della segnaletica della Associazione Europea delle Vie Francigene.

Verifica sul campo e risultati. Il lavoro di rilievo e verifica del percorso pedonale delle Vie Francigene nel territorio pugliese ha avuto l’obiettivo di rilevare con GPS gli itinerari della Via Francigena-Via Traiana Calabra, della Via Francigena da Otranto a S. Maria di Leuca, della Via Sallentina da Taranto a S. Maria di Leuca, della Via Leucadense da Lecce a S. Maria di Leuca. Questo lavoro è stato accompagnato da una ampia relazione tecnica che segnala criticità e opportunità di miglioramento dell’itinerario, segnala gli attrattori del percorso (punti d’interesse, servizi, accoglienza), documenta i dati raccolti sui beni culturali, i beni paesaggistici e ambientali, sulle strutture ricettive e ristorative e sui servizi presenti sul percorso.

Sono state prodotte circa 20 mila fotografie georefenziate, mappe del percorso, tracce GPS, documentazione con la raccolta dei beni culturali, paesaggistici e ambientali. Ed infine, la messa in opera della cartellonistica verticale e “leggera” (adesivi e vernice) lungo le tre direttrici con il coinvolgimento delle comunità locali ed il coordinamento della “Casa delle comunità ospitanti degli Itinerari Francigeni della Puglia meridionale”.

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