Via Francigena

Un fumettista lungo la Via Francigena: il cammino di Valerio Barchi

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Redazione AEVF

Partirà giovedì 13 agosto, dal Passo del Gran San Bernando. Camminerà e racconterà il suo cammino attraverso il fumetto. 
 
E’ Valerio Barchi, aka Jabòn del Chivo, che ha lasciato l’Italia a 19 anni col solo, unico impegno di viaggiare il mondo lavorando di ciò che trovava sul cammino. A 32 anni, tornato in Italia, ha scoperto la Via Francigena in un momento di incertezza. Da lì ha capito che, come ogni posto al mondo, l’Italia è piena di storie da scoprire, di culture da raccontare. E come succede ad ogni viaggiatore, la vita è piena di incontri.  Da allora ha deciso di dedicarsi al fumetto, con la speranza di raccontare l’Italia – non quella che tutti conosciamo, quella famosa nel mondo, ma la sua sorella minore, l’Italia di provincia.
 
Il suo fumetto d’esordio, Ginostra guarda al tramonto, parla di una piccolissima ma complessa realtà delle isole Eolie. Visto il soddisfacente traguardo raggiunto da questa prima autoproduzione, ha deciso di omaggiare il cammino che tanto l’ha ispirato: la Via Francigena. Nell’aprile del 2017, in piena crisi sul “che voglio fare da grande?”, aveva infatti preso un pullman da Roma verso il Gran San Bernardo, direzione: Roma, questa volta a piedi.
 
“Mi si è aperto un mondo che non conoscevo. Senza preparazione, ingenuamente, con equipaggiamento sbagliato, con vesciche ai piedi e mal di spalle, è stata una delle esperienze piu belle della mia vita. E ho capito cosa voglio fare da grande. Oggi, nell’agosto 2020, con l’emergenza Covid che influenza pesantemente anche la Via, ripercorro lo stesso cammino. Equipaggiato piu sapientemente, piu consapevole delle difficoltà, taccuino in tasca, proverò a far diventare la Via Francigena quello che lei stessa mi ha suggerito di fare da grande: un fumetto.”