La partenza da Orsières avviene con i muscoli delle gambe ormai già ben preparati e pronti per affrontare la salita di giornata. Dopo 190 km e 9 giorni di cammino alle spalle inizio ad essere piuttosto in forma e potrei fare un pensierino di proseguire verso Roma. Dopotutto, si tratterebbe di fare solo altri 1000 km e 45 giorni di cammino!
L’uscita da Orsières è piacevole, immersa nel verde e con il fiume Dranse ancora lì a costeggiare il sentiero. Si sale, ma senza veri e propri strappi. Il sole è già alto e inizia a scaldare di buon mattino. La strada ghiaiata è ben segnalata ed è piuttosto larga. Solo in un paio di punti si entra nel bosco e si calpesta un sentiero stretto dove occorre fare attenzione a non scivolare visto che, il terreno, è ancora un pochino umido. In questo caso, vale la pena riprendere quanto è stato detto ieri: meglio non avventurarsi in tappe di montagna con il maltempo e, comunque, sempre meglio essere con qualcuno al fianco.
Dopo 2 ore e mezza arrivo a Liddes, piccolo e grazioso borgo di 700 abitanti. Siamo a quota 1300 m. C’è tempo per una pausa nel “café” de la “place centrale” con Elena che, nel frattempo, mi ha raggiunto con l’autobus per camminare con me la seconda parte di percorso.
Si riparte con il sole alto che ci accompagnerà senza tregua fino alla fine della tappa. Le zone d’ombra, per oggi, sono finite (purtroppo!).
Il caldo appesantisce il passo ma la salita anche in questo caso è graduale. Siamo ormai a 1600 m e arriviamo con un po’ di affanno al comune Bourg-Saint-Pierre facendo sosta al “Bivouac Napoléon“. Qui c’è tempo per una seconda pausa, quella del pranzo light on the road.
A Bourg-Saint-Pierre, luogo strategico di passaggio verso il colle, ci transito’ nel 1800 anche Napoleone con il suo esercito che si accampo’ proprio all’ingresso del borgo in vista della battaglia contro gli austriaci.
Alla fine del piccolo borgo si può visitare l’ultima chiesa prima di arrivare al colle. Da notare che questa chiesa dell’anno 1000, ricostruita nel XVIII secolo, ha il più antico campanile di tutto il cantone Vallese. Qui, prima di ripartire verso l’alloggio, è possibile auto-timbrarsi la credenziale. Mica vorremo perderci l’ultimo timbro prima della vetta?
Gli ultimi metri prima di andare a depositare lo zaino regalano la sorpresa finale di giornata. Una pianta carica di lamponi, un vero elisir di benessere! Eccolo qui il frutto segreto di fine tappa. Spero non ci siano controindicazioni nel mangiarene in quantità elevata, non è facile contenersi in questi casi.
Domani, si parte per l’ultimo giorno di cammino con finale a 2473m!