Via Francigena

“A ruota libera” il viaggio in sedia a rotelle di Pietro Scidurlo lungo la Via Francigena

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Redazione AEVF

“A ruota libera” é un progetto cross mediale, concorrono alla sua realizzazione diversi strumenti del comunicare: dal web-story telling alla realtà aumentata.

Il progetto vuol rappresentare, in maniera del tutto nuova, il viaggio di un uomo con disabilità, Pietro Scidurlo, lungo la Via Francigena attraverso  la piattaforma del web-doc.

L’ipertesto del web consentirà di attivare numerosi applicativi, contributi audiovisivi, grafici e testuali che apriranno il racconto al territorio, alla sua cultura alle persone che lo vivono e lo attraversano. Si creerà una vera e propria rete di comunicazione interattiva volta alla valorizzazione culturale della via Francigena.

Pietro non è nuovo a questo tipo di imprese. Sul sito di Free Wheels, la Onlus da lui fondata nel 2012 si racconta infatti che “Pietro Scidurlo, classe 1978, a causa di un errata valutazione medica al parto, non potrà più camminare. 

Un giorno scopre che mettendo una persona nelle condizioni giuste nulla è impossibile. Nell’Agosto del 2012, all’età di 33 anni, percorre l’intero Cammino Francese verso Santiago De Compostela e in seguito fonda Free Wheels Onlus per comunicare a tutti che anche gli Itinerari Religioso-Culturali, quelli che attraversano i nostri boschi, le montagne e borghi più antichi, possono non essere un taboo per le persone con esigenze speciali.”

Il punto di vista del racconto di “A ruota libera” sarà quello di Pietro.

Il viaggio di Pietro attraverserà la Via Francigena dell’alto Lazio da Acquapendente a Roma. Seguendo Pietro scopriremo il territorio delle Tuscia laziale, i suoi paesaggi, la sua storia i suoi borghi e le sue città.
La narrazione del viaggio non sarà lineare ma verrà stabilita dall’utente in base a come deciderà di navigare all’interno del web-doc; attraverso i video le foto e le info grafiche che compongono l’architettura di questo lavoro.

Contestualmente al documentario interattivo verrà realizzato un e-book, un diario di viaggio sull’esperienza fatta da Pietro lungo la Via.
L’e-book è collegato al web-doc attraverso dei link che rimandano ai contenuti audiovisivi di questo, fornendo così all’utente la condivisione dell’esperienza del viaggio attraverso due linguaggi diversi ma interattivamente connessi tra loro. Il pellegrinaggio di Pietro lungo la Via sarà anche un viaggio interiore del protagonista che camminando, tappa dopo tappa, affronterà tutte le difficoltà e le fatiche che il cammino porta con se.

Pietro, durante il cammino, svolgerà il suo lavoro: mappare la Francigena per rendere il cammino accessibile a tutti.
Dal lavoro sul campo svolto da Pietro verrà realizzata una mappatura e una geolocalizzazione del percorso così da segnalarne le criticità e fornire all’utente la visualizzazione di itinerari alternativi.

Un viaggio alla scoperta del territorio.

Raccontare la storia di Pietro significa svelare, tappa dopo tappa, il territorio che egli attraversa. L’arte, la storia, la cultura e il paesaggio saranno i silenti compagni di viaggio. Con loro si darà voce anche a chi questi luoghi li vive e li custodisce ogni giorno con il proprio lavoro: artigiani, imprenditori, curatori culturali, direttori dei musei e tutti coloro che attraverso il proprio fare vivificano e conservano la cultura del proprio territorio. Per promuovere questa realtà i creatori del progetto hanno ideato un format innovativo: DOC-SPOT.

L’idea nasce dal desiderio di usare gli strumenti della tecnologia digitale e della comunicazione web per abbattere la distanza tra la bottega, l’impresa, i luoghi della cultura e i loro avventori; tra il camminatore-pellegrino e il tessuto commerciale-culturale del territorio che questi attraversa. Tutto questo in un formato di breve fruizione (5 minuti) immersivo e di forte impatto visivo.
Attraverso dei link si potrà accedere dalla piattaforma ai DOC-SPOT.

Verrà inoltre realizzato un sistema QR-code che sarà dato in uso ai luoghi che intendiamo promuovere e sarà distribuito lungo tutto il tracciato. In questo modo i camminatori (e non solo loro) potranno, con un click, conoscere il museo, la bottega, i luoghi di ospitalità che il territorio custodisce.