Via Francigena

Piacenza

Piacenza

Situata all’estremo occidente dell’Emilia Romagna, Piacenza confina con le province di Cremona, Genova, Lodi, Pavia e Parma ed è in un contesto di snodi stradali, autostradali e ferroviari nevralgici del Nord Italia. Piacenza, luogo di passaggio e di transito per antonomasia, al crocevia tra quattro regioni, è posta sulla riva destra del fiume Po, vicino alla confluenza del fiume Trebbia e lungo il percorso della via Francigena. E’ una città severa e orgogliosa, calda, accogliente e ospitale: già nel XV secolo vi si contavano fino a trenta ospizi per viandanti.

Nel XVII è ricordata, inoltre, nei diari dei viaggiatori di passaggio, come la “città rossa”, per il colore caratteristico dei mattoni dei numerosi palazzi nobiliari, austeri all’esterno ma fastosi e celebrativi negli interni, testimonianza di una nobiltà locale forte e gelosa dei suoi privilegi. Nell’antica città medievale, le strade si intersecano ad angolo retto secondo l’antico schema d’epoca romana, testimonianza della colonia fondata nel 218 a. C. in luogo ameno e piacevole dalla quale deriva il nome.

Storia

Piacenza, insieme a Cremona, è la più antica colonia latina nell’Italia settentrionale. Nell’anno 218 a. C., seimila veterani romani fondano la colonia di “Placentia”, sulla riva destra del Po, e nell’inverno dello stesso anno la città è messa a dura prova durante la seconda guerra punica, quando il cartaginese Annibale sconfigge l’esercito romano nella sanguinosa battaglia sul fiume Trebbia.

In età repubblicana e imperiale, Piacenza diventa un importante municipio e un fiorente porto fluviale e, a partire dal 187 a. C., il console Marco Emilio Lepido fa costruire la via Aemilia che porta a Rimini e, raccordandosi alla via Flaminia, a Roma. Nel lungo Medioevo, Piacenza cade sotto il dominio dei barbari e viene toccata dalla guerra tra gli invasori Goti e le truppe romane d”Oriente. La vera ripresa inizia nel IX secolo con il predominio dei Franchi, ma è dall’anno Mille che si assiste alla rinascita demografica, civile ed economica.

Nel 990 l’itinerario romeo dell’arcivescovo Sigerico, che da Canterbury porta a Roma, tocca Piacenza, importante tappa lungo la via Francigena. La fine dell’XI secolo vede anche una ripresa dello spirito filo-papale: nel 1095 Urbano II sceglie di bandire da Piacenza la prima Crociata per la liberazione della Terra Santa. La città diventa libero Comune nel 1126 e scende in campo con la Lega Lombarda contro il Barbarossa che firma qui gli accordi preliminari per la pace di Costanza del 1183.

Il Medioevo piacentino è tuttavia turbolento e punteggiato da una serie di lotte intestine con frequenti cambi di supremazia. Dalla seconda metà del XIII secolo in poi si susseguono alla guida del territorio gli Scotti, i Pallavicino, Alberto Scoto, mercante e potente banchiere, i Visconti e gli Sforza fino al 1499. Nel 1521 Piacenza passa allo Stato della Chiesa: nel 1545 papa Paolo III Farnese istituisce il ducato di Parma e Piacenza e lo affida al figlio Pier Luigi, che viene assassinato nel 1547 da un complotto di nobili piacentini.

Tuttavia i Farnese, spostando la capitale del ducato da Piacenza a Parma, recuperano il possesso della città e dello stato piacentino che detengono fino al 1731. Successivamente sono i Borbone a governare il ducato fino al 1859, ma lo stesso conosce, a riprese, le dominazioni austriaca, francese, napoleonica e il governo di Maria Luigia d”Austria (1816-1847). Nel 1848 la città è la prima, in Italia, ad unirsi con plebiscito al Regno di Sardegna e, nel 1859, le truppe austriache abbandonano definitivamente Piacenza che si unisce al Piemonte e quindi al regno d’Italia.

Le due guerre mondiali vedono una notevole partecipazione di soldati piacentini. Le brigate partigiane entrano in Piacenza, liberata dagli occupanti, nella mattinata del 28 aprile 1945, giorno da cui inizia, per la città, la storia di questo dopoguerra.

Come raggiungere il Comune

Dal confine parmense corrono pressoché parallele in senso est-ovest la Statale 9 via Emilia, l’autostrada A1 Milano – Roma – Napoli (con caselli a Fiorenzuola, Piacenza Sud e Piacenza Nord – quest’ultimo in Lombardia e più precisamente a Guardamiglio, in provincia di Lodi) e la linea ferroviaria Milano – Bologna. Lungo l’autostrada A21 (Torino – Brescia), da Piacenza Est parte la tratta Piacenza – Brescia. Inoltre, da Fiorenzuola d’Arda si distacca la bretella dell’autostrada A21 per Cortemaggiore e Cremona (casello a Cortemaggiore) raccordandosi all’autostrada A21 Piacenza – Cremona.

Transitare lungo le principali strade statali nel piacentino significa ripercorrere due tra le più importanti strade romane: la via Emilia, costruita nel 187 a. C. tra Rimini e Piacenza, e la via Postumia, costruita nel 148 a. C. per collegare il Mar ligure (Genova) con l’alto Adriatico (Aquileia). La strada Romea per eccellenza, la via Emilia, corrisponde alla via Francigena (almeno per quanto riguarda il ramo principale).

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