Via Francigena

Donnas

Donnas

Il Comune di Donnas si sviluppa sulle due sponde della Dora Baltea. La Via delle Gallie è una testimonianze dell’epoca romana. Donnas è uno dei primi comuni che si incontrano arrivando in Valle d’Aosta dal Canavese: è situato nella parte sud orientale della regione e confina con Arnad, Bard, Perloz, Pont-Saint-Martin, Pontboset, Hône, e con i comuni piemontesi Valchiusella e Quincinetto. Il bacino della Dora Baltea che accoglie Donnas si estende dall’ingresso della Valle a Pont-Saint-Martin, sino a Bard. La superficie del Comune è pari a 34,24 km², di cui oltre i Ÿ sulla destra orografica, il fondovalle costituisce all’incirca il 10%, mentre per il 90% è occupata da versanti in forte pendenza. Il fondovalle si caratterizza per un clima piuttosto mite e la piovosità è elevata.

Durante l’inverno c’è una grande differenza tra il clima del territorio posto all’Adret (sinistra orografica del fiume) e quello all’Envers (destra orografica del fiume), dove persistono le gelate, e tra il fondovalle e il territorio in quota. Il paese è costituito da due parrocchie: una corrisponde all’antico borgo medievale e si trova all’ adret, mentre l’altra, all’ envers, è più vasta e fa capo alla frazione di Vert. Tra il 1693 e il 1783 Donnas e Vert costituivano due comuni distinti, essendo separati anche dal punto di vista amministrativo.

Sono numerose le testimonianze di epoche antiche di cui si hanno poche informazioni, come ad esempio le incisioni su roccia o i massi coppellati. I Romani, invece, hanno lasciato dei forti segni del loro passaggio: esiste ancora oggi, infatti, un tratto di circa duecento metri della via delle Gallie, la strada che collegava Roma ad Aosta. E’ stata tagliata per consentire la costruzione della carreggiata ed è stato scavato un arco di quattro metri di altezza e di spessore, utilizzato nel Medioevo come ingresso del borgo.

Non lontano è visibile una colonna militare che indica la distanza di 36 miglia dal capoluogo Augusta Praetoria. Così come in tutta la regione, le epoche successive sono caratterizzate dai contrasti tra le famiglie nobili e verso i Savoia. Il Comune è costituito da 26 frazioni. Gli abitanti sono chiamati donnazziesi o donnassins. Vi sono varie ipotesi sull’origine del toponimo Donnas, che nel tempo è stato scritto in differenti modi, ossia Donacium, burgum Donatii o Donacii, Donasio, Donas, Donnaz, Donnas.

Potrebbe derivare dal latin donax, ossia olmeto, in quanto in passato nella zona erano presenti questi alberi, o da donax, una canna che nell’antichità cresceva nella zona e poteva essere usata per creare ceste. Un’altra ipotesi propende per la derivazione dal nome proprio Donatus, oppure potrebbe discendere da donnasc, un castagno diffuso nel XIV sec.

Storia

La preistoria
Tra i reperti preistorici rinvenuti vi sono incisioni rupestri scolpite sulle rocce montonate (arrotondate sopra e sul lato rivolto a monte) tra Donnas e Bard e coppelle scavate nei massi; le notizie riguardanti questo periodo sono tuttavia scarse.


L’epoca romana
La regione divenne territorio romano nel 24 a.C. Fu costruita la via delle Gallie per agevolare il transito delle legioni e dei mercanti romani; i lavori di costruzione potrebbero essere iniziati dopo la campagna di Appio Claudio ed essersi conclusi nel 120 a.C., oppure potrebbero essere stati avviati alcuni decenni dopo.

All’epoca di Augusto la strada era completamente lastricata e veniva percorsa dai carri; tra Donnas e Morgez si costituirono dei borghi che divennero sedi di fiere, punti di controllo per il pagamento di pedaggi e gabelle, furono costruiti ospizi, stazioni di posta e osterie. 

A Donnas la roccia a strapiombo sulla Dora Baltea fu incisa ad angolo retto per oltre duecento metri: si trattava di una grande opera, che fu utilizzata fino alla metà del XIX sec.

Il Medioevo: i pellegrini, i Signori di Bard, i Savoia
I pellegrini che nel Medioevo percorrevano la Via Francigena da Canterbury a Roma attraversavano Donnas.

Dopo la caduta dell’impero romano, Donnas passò sotto il controllo degli Ostrogoti e, in seguito, dei Bizantini. Nel 575 fu ceduta dai Longobardi ai Franchi. Nel Basso Medioevo lo scontro tra i fratelli Ugo e Guglielmo di Bard per il controllo del territorio coinvolse anche Donnas: il villaggio venne bruciato e i campi devastati. Il trattato di pace venne firmato il 19 giugno 1214: il castello fu assegnato a Ugo, così come la rocca di Bard e la torre d’Aviés, mentre i castelli di Pont-Saint-Martin e di Arnad e i possedimenti dei signori di Bard a Donnas, Vert e altri luoghi furono affidati a Guglielmo.

Dalla metà del XIII sec. i conti di Savoia si appropriarono della rocca di Bard e Donnas divenne un’importante sede di comitati; si tennero, ad esempio, numerose sedute delle Udienze Generali. Nel corso del Trecento i signori locali tentarono di riaffermare la loro autonomia. Fino al XVII sec. i Savoia controllarono il territorio: Bard era la roccaforte militare, mentre Donnas il centro amministrativo ed economico.Nel XIV secolo Donnas ospitò la prima zecca, voluta dal conte Aimone di Savoia.

Donnas nell’età moderna
Dalla fine del Seicento alla fine del secolo successivo Donnas e Vert costituivano due comuni distinti; nel Settecento nacquero le scuole, che restarono divise anche dopo la riunificazione dei due comuni nel 1783.

Nel maggio 1800 gli abitanti di Donnas subirono atti vandalici nel corso del passaggio dell’esercito di Napoleone. Il villaggio entrò a far parte del Département de la Doire, dal quale erano scelti i soldati delle truppe napoleoniche. Donnas passò poi sotto il controllo del Regno di Sardegna e tra il 1800 e il 1814 fu il centro commerciale ed amministrativo della zona. Il settore metallurgico si distingueva per la Fabrecca.

zoomgeolocalization

CONDIVIDI

casibomsahabetbetturkey giriÅŸholiganbet giriÅŸjojobetgrandpashabet giriÅŸholiganbet