Via Francigena

Prepara il tuo viaggio in bicicletta

Non ti senti ancora pronto o pronta per il tuo viaggio in bici? Dopo aver letto questi nostri consigli, potrai affrontare tutte le dinamiche del viaggio senza pensieri!

Le tappe

Il percorso ciclabile della Via Francigena è frazionato in tappe della lunghezza media di circa 50 chilometri. Il frazionamento delle tappe può senz’altro essere modulato in base al grado di allenamento e preparazione del cicloviaggiatore, che è anche meno vincolato alla presenza di ricettività pellegrina: per il ciclista non è un problema aggiungere 5 o 10 chilometri per arrivare a una località attrezzata e accogliente!

L’itinerario è segnalato ogni 300-500 metri con delle fascette adesive e/o delle frecce bianco-azzurre con la scritta “CicloVia Francigena“, oppure, raramente, dal simbolo del pellegrino circondato da una ruota di bicicletta.

Quando partire

Il percorso della Via Francigena attraversa diversi ambienti con diverse caratteristiche climatiche. Si passa dai 2500 m di quota del Colle del Gran San Bernardo alla pianura padana; dal valico appenninico della Cisa alle colline toscane…

Insomma, le stagioni migliori per percorrere tutto l’itinerario sono maggio e giugno oppure settembre e ottobre. Sono da evitare i mesi più caldi, soprattutto nel tratto padano, in cui l’ombra è molto scarsa e il clima è afoso. Durante l’estate è sempre consigliabile proteggere il capo e utilizzare una crema solare più volte al giorno. È bene partire molto presto al mattino, o addirittura all’alba, per evitare le ore più calde.

Bisogna anche tenere presente che il Colle del Gran San Bernardo è in genere aperto solo dall’inizio di giugno fino all’inizio di settembre a causa della neve che lo rende impraticabile per la gran parte dell’anno. Anche il Passo della Cisa può essere innevato durante il tardo autunno o l’inizio della primavera.

Difficoltà

Rispetto al percorso pedonale, che privilegia le strade sterrate, il percorso in bicicletta comprende numerose strade secondarie asfaltate, poco trafficate, ed evita il più possibile le strade sterrate sconnesse. L’itinerario è asfaltato per circa il 70% e i tratti su sterrato per la maggior parte sono su “strade bianche” con fondo stabilizzato. Quando non ci sono alternative si percorrono brevi tratti di strade con intenso traffico veicolare.

L’itinerario è quindi adatto a cicloviaggiatori adulti con una buona padronanza del mezzo, un buon allenamento e una buona esperienza di viaggio. È sconsigliato percorrere le strade asfaltate, su cui passano anche le auto, a famiglie con bambini o a persone poco allenate.

Segnaliamo inoltre che il Passo del Gran San Bernardo, sia sul fronte svizzero che italiano, il valico appenninico della Cisa e soprattutto i continui saliscendi toscani e laziali, sono piuttosto impegnativi e richiedono un buon allenamento. Anche il tratto campano è impegnativo nel passaggio nell’entroterra. Sono invece adatti a tutti il tratto inglese e francese dell’itinerario, poiché principalmente pianeggianti, oltre che i tratti italiani in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna fino a Fornovo, e lungo la Via Francigena nel Sud per la tratta in sud del Lazio e in Puglia.

Acqua, punti di ristoro e alloggio lungo il percorso

Le fontanelle e i punti di ristoro in alcune tappe sono frequenti, in altre piuttosto rari o addirittura assenti. Bisogna valutare con attenzione la disponibilità di acqua e tenerne conto riempiendo sempre opportunamente le borracce. Durante una tappa media in piena estate è buona abitudine bere almeno due litri d’acqua, possibilmente integrata con sali minerali, per diminuire il rischio di colpi di calore.

Ma non temere! La maggior parte dei centri abitati attraversati dalla Via Francigena è provvista di bar o negozi che vendono generi alimentari. La loro presenza è indicata nella scheda descrittiva di ogni tappa.

Le strutture ricettive pellegrine in genere danno la precedenza al viandante a piedi che presenta la credenziale del pellegrino. È quindi consigliabile acquistare la credenziale prima di partire, informarsi per tempo sulla disponibilità di posto, prenotando ad esempio il giorno prima dell’arrivo all’alloggio, e informarsi sulla presenza in loco di uno spazio sicuro dove parcheggiare la bicicletta per la notte.

Equipaggiamento

Per le caratteristiche del percorso è consigliato l’uso di una bici ibrida o di una mountain bike, attrezzate di impianto di illuminazione e catarifrangenti, così come prescritto dal codice della strada.

Sono sufficienti due borse posteriori e un bauletto da manubrio per il proprio bagaglio, non essendo necessari tenda, attrezzatura per cucinare o sacco a pelo. Indispensabile il pantaloncino imbottito per il sellino, magliette tecniche, giacca a vento da bici con fasce catarifrangenti ed un ricambio di indumenti per la sera. E non dimenticare il set per la sostituzione e riparazione della camera d’aria in caso di foratura!

La tecnologia

Smartphone e tablet sono ormai dispositivi multifunzione che consentono di visualizzare la posizione sulle mappe tramite le tracce GPS, leggere la guida del percorso, un romanzo all’ostello la sera, scattare foto e girare video, leggere la posta, navigare in internet e chiamare casa, ma anche guardare la TV, leggere il giornale, ascoltare musica…il tutto in pochi grammi di peso sulla bici!