Via Francigena

Via Francigena in bicicletta: la guida definitiva

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Per preparare al meglio il viaggio in bici sulla Via Francigena, abbiamo pensato di raccogliere tutte le informazioni utili e i consigli che arricchiscono il nostro sito in un’unica sezione, in modo da fornire in un solo luogo tutte le informazioni necessarie per affrontare il viaggio senza pensieri!

Ad oggi, la maggior parte dei pellegrini sceglie di percorrere il cammino a piedi. Tuttavia, la Francigena è un percorso adatto anche agli amanti della bici. In generale, in Italia, secondo “Viaggiare con la bici 2023: 3° Rapporto sul cicloturismo” realizzato da Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio e promosso con Legambiente, i viaggiatori in bici stranieri e autoctoni nel 2022 sono stati oltre 9 milioni, con un’età media tra i 28 e i 57 anni, per il 22% interessati a viaggiare in luoghi più naturalistici che culturali, sebbene molti siano interessati anche alla conoscenza di uno specifico territorio e delle sue specialità enogastronomiche.

Le tappe del percorso in bici

Il percorso ciclabile della Via Francigena è frazionato in tappe della lunghezza media di circa 50 chilometri. Il frazionamento delle tappe può essere sempre modulato in base al grado di allenamento e preparazione: il ciclista è meno vincolato alla presenza di ricettività pellegrina, non essendo un grande problema aggiungere 5 o 10 chilometri per arrivare ad una località attrezzata e accogliente.

Quale tratto scegliere?

Sia gli appassionati che i neofiti della bicicletta, in cerca del percorso più adatto lungo la Via Francigena, potranno trovare la giusta formula per soddisfare necessità e curiosità: dal bisogno di immergersi nella natura tra montagne valdostane e colline padane, al desiderio di scoprire i misteri e i sapori nelle zone rurali e negli antichi borghi, come quelli toscani e laziali.

Di seguito offriamo alcune proposte di itinerario, oltre che consigli sui punti da cui cominciare il cammino. Oltre al nostro sito è possibile consultare i nostri canali social che coinvolgono una grande community di pellegrini, per avere spunti da parte di chi ha già fatto esperienza diretta del cammino.

Clicca qui per scoprire i migliori collegamenti con i mezzi in Italia e cliccando qui trovi i punti di partenza consigliati e più gettonati.

Alcune tratte popolari da fare in bici e facili da raggiungere sono da Lecce a Santa Maria di Leuca, da Aosta a Pavia, da Lucca o da Viterbo a Roma, e il tour delle Terre di Siena da San Gimignano a Bagno Vignoni.

La Via Francigena in bici permette di visitare luoghi meravigliosi, ricchi di storia e bellezze naturali: da cattedrali e castelli in note mete turistiche a piccoli borghi, dai vigneti francesi e toscani ai sentieri più remoti di montagna, il tutto con il piacere di godersi il cammino al proprio passo, come suggerisce anche il nostro partner SloWays. Della filosofia di viaggio di questo partner, in particolare per i tour sulla Via Francigena, ne ha parlato anche National Geographic.

Segnaletica lungo il percorso

L’itinerario è segnalato ogni 300-500 metri con delle fascette adesive e/o delle frecce bianco-azzurre con la scritta “CicloVia Francigena”, oppure, raramente, dal simbolo del pellegrino circondato da una ruota di bicicletta. I segnavia vengono in genere posizionati su pali e supporti presenti in prossimità dei bivi, ma trattandosi di una segnaletica leggera molto pratica ma facilmente rimovibile e danneggiabile, in alcune situazioni non è sufficiente e occorre anche la segnaletica in alluminio.

La “CicloVia Francigena” non a caso è il risultato di un progetto di crowdfunding, realizzato al fine ti tracciare il percorso ciclabile della Via Francigena, con la collaborazione tra AEVF, sloWays, Slow Travel Network e Ciclica. Grazie alla raccolta fondi è stato possibile nell’arco di 3 mesi, tra aprile e giugno 2016, posare circa 6000 segnavia adesivi bianchi e azzurri (simili a quelli bianco/rossi sul percorso pedonale) lungo l’itinerario ciclabile dal Colle del Gran San Bernardo a Roma, ad opera di Stefano Mazzotti che ha percorso 1040 km della Via Francigena insieme a Franca, la sua fedele bicicletta pieghevole.

Il percorso pedonale della Via Francigena è inoltre stato interamente tracciato da sloWays nel 2014 che ha reso disponibili mappe e tracce GPS sul sito del cammino.

Tuttavia, come tutti i beni comuni, per il mantenimento della segnaletica della “CicloVia Francigena” è necessaria la collaborazione di tutti: pellegrini, associazioni, enti e istituzioni. Solo così possono essere riparati periodicamente i segnavia danneggiati o apposti dove mancano in modo da agevolare il viaggio dei ciclopellegrini. Tutti coloro che vorranno dare una mano potranno fare una segnalazione e avranno visibilità sul sito viafrancigena.bike.

Lungo la Via Francigena la segnaletica rappresenta un elemento indispensabile per l’orientamento dei pellegrini in tutti e quattro i Paesi che attraversa; perciò, AEVF è in constante contatto con amministrazioni e realtà locali per monitorare lo stato dei percorsi, affinché siano puliti, percorribili e sempre ben segnalati, soprattutto ai bivi.

In Italia, ci sono diverse realtà associative che si occupano del controllo e della manutenzione della segnaletica lungo il percorso secondo quanto stabilito nelle linee guida del Vademecum AEVF sul percorso pubblicato nel 2016 e aggiornato ogni anno.

A proposito di questo, la Regione Lazio costituisce una best practice poiché la collaborazione tra enti garantisce la presenza della segnalazione sui percorsi, in sinergia con AEVF con la quale, nella primavera del 2022, è stata posizionata una segnaletica leggera aggiuntiva in più di 1.200 punti color bianco e rosso per il percorso a piedi e bianco e blu per quello in bici, lungo il tratto della Via Francigena nel Lazio. Clicca qui per saperne di più.

Il periodo migliore per partire

Il percorso della Via Francigena attraversa diversi paesi con diverse caratteristiche climatiche. Si passa dai quasi 2500 m di quota del Passo del Gran San Bernardo alla pianura padana; dal valico appenninico della Cisa alle colline toscane…

Insomma, le stagioni migliori per percorrere tutto l’itinerario sono maggio e giugno oppure settembre e ottobre. Sono da evitare i mesi più caldi, soprattutto nel tratto padano, in cui l’ombra è molto scarsa e il clima è afoso. Se tuttavia partire in estate è l’unica possibilità, è sempre consigliabile proteggere il capo e utilizzare una crema solare più volte al giorno, iniziando la giornata molto presto al mattino, o addirittura all’alba, per evitare le ore più calde.

Bisogna anche tenere presente che il Passo del Gran San Bernardo è in genere aperto solo dall’inizio di giugno fino all’inizio di settembre a causa della neve che lo rende impraticabile per gran parte dell’anno. Anche il Passo della Cisa può essere innevato durante il tardo autunno o l’inizio della primavera. Sono inoltre piuttosto impegnativi e richiedono un buon allenamento.

Criticità del percorso in bici

Rispetto al percorso pedonale, che privilegia le strade sterrate, il percorso in bicicletta comprende numerose strade secondarie asfaltate, poco trafficate, ed evita il più possibile le strade sterrate sconnesse. L’itinerario è asfaltato per circa il 70% e i tratti su sterrato per la maggior parte sono su “strade bianche” con fondo stabilizzato. Quando non ci sono alternative si percorrono brevi tratti di strade con traffico veicolare più intenso.

L’itinerario ciclabile è quindi adatto a cicloviaggiatori adulti con una buona padronanza del mezzo, anche perché vi sono dei continui saliscendi toscani e laziali che richiedono un buon allenamento e una buona esperienza di viaggio. Anche il tratto campano è impegnativo nel passaggio nell’entroterra. È sconsigliato percorrere le strade asfaltate, su cui passano anche le auto, a famiglie con bambini o a persone poco allenate.

Sono invece adatti a tutti il tratto inglese e francese dell’itinerario, poiché principalmente pianeggianti, oltre che i tratti italiani in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna fino a Fornovo, e lungo la Via Francigena nel Sud per la tratta in sud del Lazio e in Puglia.

Acqua, punti di ristoro, alloggio e servizi lungo il percorso

Le fontanelle e i punti di ristoro in alcune tappe sono frequenti, in altre piuttosto rari o addirittura assenti. Bisogna sempre valutare con attenzione la disponibilità di acqua e tenerne conto riempiendo sempre opportunamente le borracce. Durante una tappa media in piena estate è buona abitudine bere almeno due litri d’acqua, possibilmente integrata con sali minerali, per diminuire il rischio di colpi di calore.

Niente da temere! La maggior parte dei centri abitati attraversati dalla Via Francigena è provvista di bar o negozi che vendono generi alimentari. La loro presenza è indicata nella scheda descrittiva di ogni tappa.

Le strutture ricettive pellegrine in genere danno la precedenza al viandante che presenta la credenziale del pellegrino. È quindi consigliabile acquistare la credenziale prima di partire, informarsi per tempo sulla disponibilità di posto, prenotando ad esempio il giorno prima dell’arrivo all’alloggio, e informarsi sulla presenza in loco di uno spazio sicuro dove parcheggiare la bicicletta per la notte.

In alcune zone sono stati realizzati dei “Bicigrill” come a San Michele in Val di Susa e a Ciampino dove è possibile usufruire di servizi di assistenza in caso di necessità di riparazione del mezzo e di noleggio di mountain bike.

E se ho bisogno di trasportare la bici?

Niente paura: un modo che consente il trasporto della biciletta è il trasporto sugli autobus del nostro partner FlixBus che offre ai pellegrini agevolazioni speciali per raggiungere in autobus il punto di partenza, spostarsi fra diverse tappe della Via o per rientrare a casa una volta concluso il cammino insieme alla propria bici, previa esibizione della credenziale. Attenzione però! Le bici devono avere un peso massimo di 20 kg e le modalità di trasporto si differenziano a seconda dei paesi di transito. Scopri di più cliccando qui.

Per i servizi offerti dalle società ferroviarie, portare le biciclette a bordo non è ammesso sui treni Intercity, Intercity Notte e sulle Frecce, se non dopo aver smontato il mezzo. Meglio quindi optare per un treno regionale, verificando che sia abilitato a questo tipo di trasporto. Clicca qui per maggiori informazioni sulla convenzione con Trenitalia e con Trenord. In Francia, indipendentemente dal treno preso, entro i limiti dei posti disponibili, se la bicicletta è pieghevole o smontabile può essere inserita in una custodia (120 * 90 cm max) e accettata a bordo. La bicicletta è conservata in un’area dedicata che può essere identificata grazie ad opportuni segnali dopo la prenotazione.

Il giusto equipaggiamento per il pellegrino in bici

Per le caratteristiche del percorso è consigliato l’uso di una bici ibrida o di una mountain bike, attrezzate di impianto di illuminazione e catarifrangenti, così come prescritto dal codice della strada.

Sono sufficienti due borse posteriori e un bauletto da manubrio per il proprio bagaglio, non essendo necessari tenda, attrezzatura per cucinare o sacco a pelo. Indispensabile il pantaloncino imbottito per il sellino, magliette tecniche, giacca a vento da bici con fasce catarifrangenti ed un ricambio di indumenti per la sera. Da non dimenticare il set per la sostituzione e riparazione della camera d’aria in caso di foratura!

Inoltre è utile indossare una calzatura adatta come quelle proposte da Garmont, partner della Via Francigena, che con la nuova 9.81 HI-RIDE permette di avere una scarpa ibrida, rigida e strutturata per le pedalate, ma allo stesso tempo comoda e flessibile per quando si abbandona la bicicletta e si prosegue a piedi.

Spazio alla tecnologia

Smartphone e tablet sono ormai dispositivi multifunzione che consentono di visualizzare la posizione sulle mappe tramite le tracce GPX. A questo proposito è bene fare uso di app pensate per l’esperienza outdoor come All Trails, partner della Via Francigena, che consente di consultare mappe, anche offline, verificate da esperti, in più di 100 paesi nel mondo, di essere avvisati in caso di deviazioni dal percorso durante il cammino, e di ottenere informazioni sia sulle condizioni di sentieri e percorsi, che su punti di interesse quali città o paesi caratteristici da visitare lungo l’itinerario e di condividere l’esperienza con una community internazionale attraverso la pubblicazione di foto e recensioni.

Inoltre, smartphone e tablet permettono di leggere la guida del percorso, un romanzo all’ostello la sera, scattare foto e girare video, leggere la posta, navigare in internet e chiamare casa, ma anche guardare la TV, leggere il giornale, ascoltare musica…il tutto in pochi grammi di peso sulla bici!

Un itinerario ciclabile e solidale in ogni tappa

La Via Francigena è spesso un trampolino di lancio per dare vita a iniziative di promozione del territorio e della sostenibilità oltre che di attività di beneficenza. Non sono mancate quindi negli anni manifestazioni come pedalate solidali e enogastronomiche, con la partecipazione di enti locali, associazioni, organizzazioni di categoria e aziende oltre che di tutti gli amanti delle due ruote. Scopri, ad esempio, i progetti Cycle 2 Recycle, Pellegrina Bike Marathon, Adesso Pedala, FIAB Italia, Eurovelo5, CorreVoce e Bicistaffetta.

Spunti di riflessione per condividere l’esperienza e non sentirsi mai soli

Percorrere in bici il cammino è certamente impegnativo, ma è anche un momento di riflessione, di dialogo profondo con se stessi e con chi ci accompagna se siamo in gruppo. Può essere una sfida quotidiana fatta di imprevisti, piacevoli scoperte, e occasione di nuovi incontri. Ci sono moltissime testimonianze e racconti sia dei membri di AEVF che di tanti pellegrini che si sono cimentati nell’intraprendere il cammino in bici e che grazie a questa esperienza hanno imparato qualcosa di nuovo o di inaspettato su di sé e sul mondo che li circondava. Chiunque desideri iniziare il cammino della Via Francigena in bici può rafforzare la propria motivazione e trarre spunto dai racconti di chi si è già avventurato in questo bellissimo viaggio pellegrino.

Per ulteriori approfondimenti sul percorso in bicicletta consigliamo di consultare la “Guida alla Via Francigena in biciclettadell’editore Terre di Mezzo che descrive i due tracciati dalle Alpi a Roma con partenza dal Monginevro e dal Gran San Bernardo, fornendo agli amanti delle due ruote tutti gli spunti e le informazioni utili per intraprendere la Via Francigena in bicicletta. All’itinerario ciclabile della Via Francigena è stato dedicato inoltre il primo degli otto volumi di “In bicicletta” la collana inedita di National Geographic e la Repubblica.

Segnalazioni

Offriamo una sezione dedicata alle segnalazioni riguardanti l’itinerario ciclabile, in modo che tutti possano contribuire ad integrare con osservazioni e suggerimenti anche grazie alla diretta esperienza del percorso in bici.

Clicca qui per fare una segnalazione relativa alla CicloVia Francigena.

Grazie infinite e buon cammino…in bici!