Diventa concreto il rilancio della via Francigena sul territorio di Monteroni d’Arbia, in Toscana. Il comune di Monteroni ha infatti deliberato, durante il consiglio comunale di sabato 20 dicembre, l’adesione all’Associazione Europea delle Vie Francigene.
“Il cosiddetto turismo lento è in fortissima ascesa in Europa – spiega il vicesindaco con delega al Turismo Alberto Taccioli – ed ha sempre più bisogno di strutture ed organizzazione sul territorio che sappiamo convogliarlo ed aiutarlo. Ma per riuscire al meglio in questo progetto è necessario far parte di una rete, cosa che permetterà ai viaggiatori di programmare le loro tappe e di conseguenza la loro visita sul territorio di Monteroni. Inoltre nell’associazione potremmo confrontarci con chi si occupa di questo tipo di iniziative da anni, cogliere così nuove opportunità, idee e soluzioni progettuali per lo sviluppo del turismo lento nel nostro territorio”.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene si propone di realizzare un progetto di valorizzazione degli itinerari francigeni e di coniugare la pratica del pellegrinaggio religioso con un turismo di qualità per lo sviluppo di un Grande Itinerario Culturale Europeo. In quest’ottica promuove, organizza e coordina convegni, seminari, ricerche inerenti la via Francigena e promuove la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi e dei percorsi culturali e devozionali interessati agli itinerari francigeni.
“Il ritorno per gli investimenti sulla Via Francigena sono chiari – interviene così il sindaco Gabriele Berni – come amministrazione abbiamo da sempre sostenuto che l’affermazione di questo genere di turismo alternativo che attira interesse e curiosità, come avviene in Spagna da anni, dove il flusso di centinaia di migliaia di “pellegrini” lungo il Cammino di Santiago attrae altri milioni di turisti, che si distribuiscono nelle ricettività ordinaria e portano con sé grandi opportunità economiche e culturali. Bisogna quindi che il progetto Francigena spicchi definitivamente il volo in Italia: dobbiamo preoccuparci di come i pellegrini ed i turisti si muoveranno sul territorio e che tipo di accoglienza troveranno sui mille chilometri della Francigena italiana”.
“L’adesione all’associazione europea – conclude Taccioli – ci darà anche strumenti maggiori per tutelare al meglio il nostro territorio ed il nostro paesaggio. I moderni pellegrini infatti tra di loro comunicano e si scambiano informazioni ed opinioni e sono soprattutto attratti dai luoghi del passaggio di una Francigena autentica, curata ma vissuta. Mentre il turismo di massa consuma e modifica, il turismo della Francigena al contrario esalta l’essenza del territorio, che viene valorizzato e più tutelato, con specifiche regole di salvaguardia urbanistica”.
Fonte: Siena Free