Una importante adesione ad AEVF per lo sviluppo della Via Francigena del Sud e per sostenere il progetto europeo della Francigena: la regione Basilicata diventa membro dell’ Associazione Europea delle Via Francigene insieme alle altre regioni che già hanno aderito: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia.
Il turismo culturale in Basilicata sta acquisendo un peso crescente all’interno del sistema economico e produttivo e certamente rappresenta sempre più un settore strategico nella politica regionale di sviluppe territoriale. La Francigena ed i cammini rappresentano una grande opportunità per supportare nuove forme di sviluppo sostenibile.
La Basilicata è interessata alla predisposizione di progetti volti alla valorizzazone e pieno inserimento nei circuiti nazionali ed internazionali delle emergenze culturali, proprio a partire dalla Via Francigena e a quell’insieme di percorsi ed itinerari -come l’asse stradale Grumentum-Potentia-Venusia– che costituisce il rampo più importante dell’Herculea. Essa si identifica nel Medioevo come l’arteria lucana più attiva non solo per il traffico commerciale e per il collegamento delle più antiche diocesi della Lucania, ma anche per la diffusione del Cristianesimo e per i pellegrinaggi verso il santuario di San Michele del Gargano, come pure Venosa, importante civitas longobarda che, tra VII e IX secolo, divene luogo di sosta e di assistenza lungo questo itinerario di pellegrinaggio che collegava il versante tirrenico a quello adriatico.
A sostegno dello sviluppo della Francigena e degli itinerari culturali, è anche attiva la Rete Via Francigena Basilicata, una associazione con la quale AEVF ha sottoscritto un accordo di collaborazione.