Via Francigena

La Via Francigena, tra dialogo interculturale, scoperta dei territori e numero di fruitori in aumento

Redazione AEVF
Redazione AEVF
Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su telegram
Condividi su pinterest
Condividi su email
Condividi su twitter

Nel 2013 sono migliaia i pellegrini che hanno percorso la Via Francigena, provenienti da ogni parte del mondo. Attraverso i dati delle distribuzioni credenziali, uffici del turismo ed ostelli, possiamo stimare che sono stati almeno 10.000 i fruitori della Via Francgena lo scorso anno, a piedi o in bicicletta, che hanno utilizzato la credenziale. Chi per una breve tratta durata un lungo weekend, chi da Canterbury fino a Roma o la Puglia.

Ognuno con le sue motivazione, paure, speranze e desiderio di mettersi in cammino, alla scoperta di un percorso unico al mondo che da Canterbury attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera per poi attraversare tutta l’Italia, fino a Roma e proseguendo la sua naturale estensione verso la Puglia.

Chi cammina ha da sempre diverse motivazioni, siano esse spirituali o religiose, culturali o di conoscenza e di scoperta. I viaggiatori ci insegnano che Il cammino si fa andando, come recita anche il poeta Machado, e ad ogni passo che si percorre si assapora questa autenticità che solo questa via riesce a trasmettere, anche attraverso gli incontri che il viaggio riserva ogni giorno.

Il cammino invita anche i camminatori ad un maggiore altruismo, meditazione, umiltà, dialogo, ascolto, confronto. Cuore dell’esperienza rimangono da sempre gli incontri, sono proprio loro che fanno la differenza e che fanno ritornare indietro i camminatori arricchiti. Incontri con la natura, con i luoghi e, soprattutto, con le persone.

Nel 2014 sono già tanti i camminatori in viaggio sulla Via Francigena, nonostante la stagione fino ad ora non cosi ottimale. In attesa che comunque migliaia di nuovi viandanti fancigeni vengano a camminare lungo il percorso, qualsiasi sia la tratta da loro scelta, volgiamo lo sguardo al 2013…

Nell’analisi a campione (circa 2.000) fatta sulle credenziali distribuite dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e da Camminando sulla Via Francigena, emerge che il numero maggiore di camminatori registrati sono italiani (circa l’80%),  ma è in forte aumento il numero dei pellegrini stranieri. In particolare, in ordine di presenze: Spagna, Francia, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Repubblica Ceca.
Extra-Europa sono invece in aumento pellegrini provenienti da USA, Canada, Australia, Brasile.

Se è vero che la meta finale non è il motivo reale del viaggio a piedi o in bicicletta, anche i dati lo confermano pienamente. Di questi viandanti, “solo” il 60% ha concluso il viaggio a Roma. Sono tanti invece che hanno prediletto alcune tratte della Via Francigena ed hanno camminato per una settimana-dieci giorni lungo l’itinerario.

Rispetto lo scorso anno, in aumento coloro che comunque percorrono tutta la Via, da Canterbury – Roma o viceversa. Almeno il 3% persone di questa “pilgrim-list” ha percorso tutti i 1800km! C’è chi invece ha seguito l’Itinerario Roma-Santiago, o chi è partito dalla Città Santa per intraprendere un viaggio a piedi fino a Medjugorie.

In forte aumento i giovani, sotti i 30 anni. I “camminatori” più giovani che hanno camminato nel 2013 avevano 16 anni. Meglio viaggiare a piedi in gruppo o da soli? Le statistiche dicono che oltre il 15% dei camminatori si è messo in viaggio da solo.

Un’ultima considerazione. La Via Francigena è un itinerario che facilita il dialogo interculturale ed interreligioso, ma anche intergenerazionale: sul cammino si incontrano talvolta “nonni” pellegrini con a fianco nipoti, alla scoperta della Via Francigena attraverso un viaggio lento, di scoperta e con lo zaino sulle spalle.

Aspettiamoci che il numero di pellegrini e viandanti francigeni continui ad aumentare, di anno in anno, sulla scia del Cammino di Santiago.

Buon cammino!