“Oggi è una giornata di festa per la Via Francigena, Ivrea e il Piemonte. Penso che dobbiamo fare ancora di più per rendere Ivrea e il territorio accoglienti verso questa forma di turismo”.
E’ il sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli ad aprire la giornata di incontri dedicata all’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa nella città patrimonio Unesco. Al teatro Giacosa gremito di studenti, associazioni e rappresentanti dell’itinerario provenienti da Italia, Francia, Svizzera e Inghilterra, ha preso il via in mattinata il convegno sulla Via Francigena in Piemonte organizzato da Regione Piemonte, Città di Ivrea e Turismo Torino e Provincia in occasione dell’Assemblea Generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).
Moderati da Daniela Broglio, Direttore di Turismo Torino e Provincia, si sono susseguiti sul palco numerosi interventi e testimonianze dal territorio. L’entusiasmo verso la crescita del turismo slow è forte in tutte la realtà piemontese ed è centrale l’impegno delle istituzioni come emerso dal confronto con i rappresentanti dei 4 tratti del percorso francigeno: l’asse Morenico – Canavesana, Valle di Susa “Ciclovia della Val Susa”, Asse Torino – Vercelli e Via Francigena Verso il Mare.
“Abbiamo conteggiato il passaggio di quasi 5 mila pellegrini ad Ivrea, un boom rispetto all’anno corso” ha ricordato Paolo Facchin, il presidente dell’Associazione Via Francigena di Sigerico Ivrea che supporta i pellegrini in transito lungo la tratta morenico-canavesana. Tanti punti di forza che devono consolidarsi insieme alla richiesta di una maggiore presa di coscienza da parte del territorio e ad un lavoro in rete con lo sguardo verso oltralpe.
La parola è passata ai contributi internazionali dell’Associazione Europea delle Vie Francigene portati sul palco da Velia Ann Coffey, vice presidente AEVF per l’Inghilterra, Martine Gautheron, vice presidente AEVF per lo sviluppo della Francigena in Francia e Christian Schülé per Aigle Région (Vaud Svizzera). Spazio al tema dell’accoglienza raccontato da chi lavora a contatto con i pellegrini. L’accoglienza religiosa è stata al centro dell’intervento di Don Michele Dosio (Vice Presidente Associazione Ad Limina Petri). Alberto Conte (Casa del Movimento Lento di Rappolo), Lorella Lavatori (Ivrea Canoa Club, Tiziana Grigoletto (Ostelo Sancti Eusebi) e Milena Falco (Società Cooperativa Culturalpe), hanno confermato il trend positivo per la Francigena sottolineando l’opportunità di sviluppo per il territorio di un turismo a passo lento anche “mordi e fuggi” .
“Siamo soddisfatti di questo convegno che precede l’assemblea generale AEVF e che abbiamo organizzato come Turismo Torino e Provincia – ha aggiunto Daniela Broglio, Direttore Turismo Torino e Provincia – E’ stato un appuntamento che ha visto la partecipazione di enti pubblici, associazioni e operatori che hanno dato un quadro della VF in Piemonte. C’è più interesse, gli spunti emersi ci portano a lavorare sempre meglio orientando la nostra azione di comunicazione e promozione e procedendo verso un allestimento di maggiore qualità dell’offerta”.
“E’ molto importante l’incontro di Ivrea perché emerge una Via Francigena plurale, fatta dal tratto italiano, svizzero, francese e inglese e ben 13 regioni più quelle del Sud ma allo stesso tempo la Via Francigena è unica perché siamo figli del Consiglio d’Europa. E’ quello che affermiamo con forza ad Ivrea, patrimonio Unesco – ha ricordato il presidente AEVF, Massimo Tedeschi – Itinerario culturale del consiglio d’Europa e valore di difesa del patrimonio UNESCO si uniscono e danno luogo a tante iniziative positive per lo sviluppo del territorio”.
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