Via Francigena

Il fascino spirituale e naturale della Via Alta

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Redazione AEVF

La sera di giovedì 12 febbraio presso la Maison de la Région P.A.C.A. (Provence-Alpes-Côte d’Azur) a Marsiglia è stata inaugurata la mostra dedicata al tema della spiritualità e della natura legata ai luoghi di culto, ai tesori architettonici e alle bellezze naturali valorizzate dal progetto europeo “Via Alta”, finanziato nell’ambito del programma Alcotra. Il progetto intende promuovere la dimensione culturale e spirituale della Valle di Susa in Italia e dell’alta Valle della Durance in Francia, attraverso la valorizzazione di un asse storico che collega due grandi destinazioni turistiche e culturali, Arles e Torino.

L’inaugurazione della mostra è stata preceduta in mattinata da una conferenza stampa internazionale, nel corso della quale sono stati illustrati la “filosofia” e le azioni concrete di promozione e animazione del progetto. Erano presenti i redattori di importanti media francesi e italiani: i quotidiani “La Provence”, “Le Dauphiné Liberé” e “La Repubblica”, il mensile “Luoghi dell’Infinito” pubblicato da “L’Avvenire”, le agenzie di stampa Interface e Accès Presse, il portale www.viaggiarenews.com. Al vernissage della mostra la Città metropolitana di Torino e la Région P.A.C.A. erano rappresentate dal vicesindaco metropolitano Alberto Avetta e dal presidente Michel Vauzelle. Presenti anche Richard Siri, vicepresidente del Consiglio generale del Dipartimento Hautes-Alpes, l’arcivescovo di Gap ed Embrun monsignor Jean-Michel Di Falco Leandri e il console generale d’Italia a Marsiglia, Fabrizio Mazza.

IMMAGINI E SUGGESTIONI DI UN CAMMINO
La mostra allestita nei locali dell’amministrazione regionale sulla Canebiere propone una serie di immagini e di suggestioni che scaturiscono da un itinerario unico nel suo genere, che collega due delle maggiori vie dei pellegrinaggi europei del Medioevo: quella verso Roma e quella che aveva e ha tuttora come destinazione Santiago de Compostela. Il progetto ha avuto come capofila la Provincia di Torino-Città metropolitana, in partenariato con il Comitato del Turismo del Dipartimento delle Hautes-Alpes e con il Comitato del Turismo della Regione P.A.C.A. Nel 2008 è stato costituito un gruppo di lavoro con le Diocesi di Torino e di Susa e le associazioni francesi “Amis de Saint-Jacques Paca” e “Maison Usher”. Le peculiarità della Via Alta sono dettagliate nel portale internet www.via-alta.com. Per una più agevole fruizione del percorso, il portale offre informazioni sui punti di ospitalità, sui ristoranti e sugli uffici di informazione turistica collocati lungo il cammino.

LE POTENZIALITÀ DI SVILUPPO TURISTICO
La Via Alta è un invito alla scoperta culturale dell’Europa, lungo un itinerario che ha modellato durante i secoli la storia del continente attraverso le Alpi; un itinerario che conserva intatto il fascino del viaggio, lo spirito della scoperta, gli orizzonti di conquista e di pellegrinaggio, il gusto per l’avventura. Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto è stato sottolineato a più riprese e da più relatori come l’itinerario che ripercorre i passi dei mercanti, dei soldati e dei pellegrini dell’Europa medioevale può diventare un’occasione di riscoperta delle comuni radici storiche e culturali dei popoli del Vecchio Continente, ma anche il volano di uno sviluppo economico reso possibile dal crescente interesse per un turismo “dolce” e rispettoso dell’ambiente. Coloro che percorrono a piedi, in bicicletta o a cavallo la Via Alta non cercano hotel di lusso e comfort a cinque stelle ma servizi e persone affidabili: il pernottamento a prezzi modici in locali dignitosi, la possibilità di ricoverare biciclette e cavalli, il servizio di prenotazione del pernottamento nella tappa successiva del cammino, navette per spostarsi da una località all’altra, applicazioni per gli smartphone che consentano di orientarsi nel territorio e calcolare i tempi di percorrenza più adatti alle proprie capacità, operatori turistici che sappiano valorizzare il territorio in cui vivono e lavorano, magari solo “raccontandolo” ai clienti.

Già oggi oltre mille persone percorrono ogni anno interamente o in parte la Via Alta. Sono perlopiù italiani (35% del totale), francesi (27%) e tedeschi (17%), ma le potenzialità di sviluppo del turismo legato al percorso sono interessanti. Basti considerare che il tratto toscano della Via Francigena, certamente più attrezzato e pubblicizzato, attira ogni anno circa 12mila camminatori.

Grazie ai fondi europei Alcotra, il “cammino organizzativo” della Via Alta è a buon punto, con la realizzazione di una cartografia e di una segnaletica adeguate, del sito internet www.via-alta.com e dei filmati promozionali realizzati con i forndi del progetto. La sfida dei prossimi anni è quella di attrarre sul territorio ulteriori risorse europee per la sensibilizzazione culturale e organizzativa degli operatori turistici e l’animazione culturale dei territori attraversati dalla Via Alta.