Via Francigena

Si è concluso a Roma il cammino di scoperta in handbike di Pietro Scidurlo

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Redazione AEVF

Novecento chilometri tondi in 17 tappe, da Somma Lombardo a Roma, lungo il cammino storico della Via Francigena. Cinque le regioni attraversate, 13 le province, centinaia i comuni.  E poi oltre 100 catene sganciate, 2 ruote bucate, più di 200 persone conosciute, otto fiumi attraversati, dal Ticino al Tevere, e un’infinità di dislivelli superati. È questa la sintesi in numeri del cammino in hand-bike di Pietro Scidurlo, Giancarlo Cotta Ramusino, Roberto D’Amato, Bartolomeo Scidurlo e Pino Baldissera conclusosi a Roma, nella bellissima Villa Mazzanti, sede di RomaNatura.

Ad accoglierli una folta delegazione capeggiata in primis dal Ministro della Cultura Dario Franceschini da Stella Bianchi dell’Intergruppo parlamentare Via Francigena che ha sostenuto e promosso il viaggio di Pietro e da Monsignor Liberio Andreatta, Vicariato di Roma, Opera Romana Pellegrinaggi. Insieme a loro anche Maurizio Gubbiotti, Commissario di RomaNatura, Cristiana Avenali, Consigliere della Regione Lazio, Giuseppe Trieste, Presidente FIABA Onlus e i parlamentari dell’Intergruppo via Francigena Chiara Scuvera, Marco Bergonzi, Raffaella Mariani, Susanna Cenni e Alessandra Terrosi che hanno accompagnato nelle varie tappe regionali il viaggio Pietro e compagni.

L’obiettivo del viaggio di Pietro Scidurlo con la sua associazione Free Wheels era studiare il percorso della Francigena – un cammino che secondo le stime dell’Associazione Europea Vie Francigena nel 2015 è stato percorso da oltre 40 mila persone per più giorni con oltre 350 mila pernottamenti – per suggerire valide soluzioni, anche tecnologiche, alle varie difficoltà: dagli ostacoli lungo il tracciato, alle strutture ricettive, dalle esigenze fisiche a quelle alimentari più adatte a camminatori “speciali”.  Si è trattato, dunque, di un primo viaggio di ricognizione a cui seguirà un rapporto più dettagliato e operativo.

“La via Francigena”, spiega Pietro Scidurlo, “rispetto al Cammino di Santiago presenta un tracciato sicuramente più impegnativo dal punto di vista orografico e la preparazione per affrontarlo non deve essere sottovalutata. Ciò detto possono essere messe in campo molte soluzioni per rendere più agevole il cammino anche a persone con esigenze speciali, come rimuovere delle barriere architettoniche che attualmente si trovano sul tracciato, migliorare la segnaletica in alcuni tratti e aumentare sul percorso le strutture recettive accessibili. La Via Francigena è un percorso di straordinaria bellezza, immerso nella storia e nella cultura del nostro territorio, il sogno di vederlo percorribile da tutti, credo che da oggi abbia fatto un piccolo passo in avanti per diventare realtà”.

“I parlamentari del gruppo Via Francigena hanno fatto la staffetta nelle varie regioni attraversate da Pietro e compagni per dare il loro sostegno, anche molto ‘operativo’ alla buona riuscita del pellegrinaggio di Free Wheel”, commenta Stella Bianchi. “È stata un’esperienza molto bella e arricchente di cui siamo particolarmente orgogliosi non solo perché abbiamo conosciuto queste straordinarie persone, ma perché crediamo fermamente nel progetto comune di fare della Via Francigena un cammino aperto e accogliente. I percorsi sono un patrimonio di bellezza e di conoscenza che possiamo valorizzare meglio per promuovere turismo sostenibile, crescita dei territori, tutela del patrimonio naturale e dei borghi storici, accoglienza con le strutture ricettive adeguate. Percorrere i cammini in contatto con se stessi e con la natura è un’esperienza unica da promuovere sempre meglio a partire da questo anno dei cammini”.

 

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Media partner: Terre di Mezzo, Radio Francigena, Sloways, Slow Travel Network, Il Movimento Lento, Life in Travel, VareseNews, “Invisibili” del Corriere della Sera, FederTrek, AEVF – Associazione Europea Vie Francigene

Free Wheels ringrazia Federalberghi per l’ospitalità a Roma.

L’Ufficio stampa
Silverback – Greening the communication
Francesca Biffi 333.2164430 f.biffi@silverback.it