Via Francigena

Dal 6 all’8 ottobre: ‘Perdersi per ritrovarsi lungo la Via Francigena piemontese insieme a Franco Michieli”

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Redazione AEVF

Un seminario in lento movimento sul territorio alla scoperta delle facoltà umane di orientamento e degli infiniti elementi naturali che permettono a uomini e animali di viaggiare sulla terra, nell’acqua e nell’aria senza bisogno di strumenti artificiali, ritrovandosi sempre.

Oggi si è soliti dire che l’esplorazione geografica sia terminata, e che se resta qualche angolo di mondo ancora ignoto è con i potenti mezzi tecnologici a nostra disposizione che possiamo svelarlo. 
In verità, forse mai come in questa epoca si è perso contatto con la Terra, e l’effetto non è soltanto che la nostra idea del mondo è sempre più virtuale. La perdita più grande è dentro di noi: perdendo la Terra, abbiamo anche lasciato addormentare gran parte delle facoltà naturali che hanno permesso ai nostri antenati, per decine di migliaia di anni, di rapportarsi alla realtà con una sensibilità propria, interamente umana. 
Oggi ci sentiamo perduti senza strumenti tecnologici sofisticati che fungono da protesi ai nostri sensi e alla nostra capacità interpretativa di fronte agli eventi attorno a noi. È anche per questo che il Potere, nonostante l’aumento teorico dell’istruzione, continua a tenere in pugno i popoli. Perché i più non sanno di avere in se stessi gli strumenti per interpretare, imparare e capire, e si affidano a quanto recitano strumenti e media.
Da questa situazione si può iniziare a uscire molto facilmente. La natura vicino a noi, fatta anche soltanto di piccoli angoli non organizzati dall’uomo, ci offre l’occasione di interrompere momentaneamente la dipendenza dal preconfezionato, di passare qualche ora soltanto con i nostri sensi e la nostra attenzione, e di scoprire quante rivelazioni possiamo raggiungere. Possiamo addirittura imparare a perderci provvisoriamente, così da vivere il magnifico momento in cui spetta a noi “ritrovare il mondo”. Anche dietro casa impariamo a diventare esploratori: e a quel punto innumerevoli strade si aprono, in ogni campo.

Gli obiettivi del corso
Il corso serve a scoprire che con giusto approccio e con una preparazione accessibile a tutti è possibile ristabilire una relazione molto personale e libera con il territorio. Si può superare la paura di perdersi e imparare a capire dove si è, dove si può andare, quante cose ci accadono intorno mettendo in gioco la personalità. Ciò ci può permettere di rivoluzionare la dimensione delle nostre escursioni, di qualche lungo trekking, di vere avventure, ma anche di comuni momenti della vita quotidiana. Chi lavora nel campo del turismo, dell’accompagnamento in montagna o natura, dell’educazione o anche dell’arte, può trarre spunto da questa esperienza per sviluppare progetti innovativi.
Il corso, della durata di 16 ore, prevede alcuni momenti teorici, con spiegazioni accompagnate da immagini esemplificative delle più diverse situazioni, e altre parti pratiche, in cammino e osservazione sul territorio.
Alla fine dei due giorni ci sarà uno scambio di opinioni su quanto appreso per mettere in luce i diversi orizzonti che l’approccio esplorativo apre in ciascuno dei partecipanti.

Il programma
Venerdì: 
Ore 17-18: Accoglienza 
Ore 18: lezione introduttiva alla lettura del cielo e della terra
Pre 20: cena condivisa

Sabato: 
Ore 9: uscita pratica, senza portare con sé alcuno strumento per orientarsi o per telecomunicare, con osservazioni e ascolto di tutto quanto nel paesaggio può aiutarci a orientarci e a individuare percorsi. 
Ore 13: pranzo al sacco e ritorno alla Casa
Ore 15: lezione in aula su alcuni segreti dell’orientamento e sul concetto di mappa mentale. 
Ore 18: proiezione del film “La via invisibile”.

Domenica: 
Ore 9: nuova escursione “a vista”, cercando di allontanarsi dalla base fuori da strade o sentieri per poi riorientarsi e fare ritorno lungo un diverso itinerario; 
Ore 13: pranzo al sacco e ritorno alla Casa
Ore 14: prova di disegno di una mappa approssimativa del territorio conosciuto nelle due giornate, cercandone gli elementi significativi nella memoria;
Ore 16: conclusioni e saluti

Il corso si svolgerà con un numero minimo di 10 partecipanti, un numero massimo di 15.

Attrezzatura consigliata: un paio di scarponcini o scarpe da trekking, uno zainetto da escursioni con borraccia e giacca a vento. Utile un quaderno con matita o biro per appunti e schizzi del territorio.

Il docente
Classe 1962, geografo, redattore di Alp e della Rivista della Montagna, originale esploratore e garante internazionale di Mountain Wilderness, è tra gli italiani più esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge. Dopo i percorsi integrali delle Alpi (81 giorni), dei Pirenei (39 giorni) e della Norvegia (150 giorni) compiuti da giovanissimo, continua tutt’ora la ricerca dei significati dell’esplorazione, specie nelle terre artiche e sulle Ande, ma anche sulle montagne di casa. Dal 1998 propone una testimonianza controcorrente rispetto a una civiltà sempre più virtuale: con uno o due compagni attraversa a piedi terre impervie interpretandole esclusivamente con occhi e facoltà umani, in vero isolamento nella natura: senza Gps, strumenti ricetrasmittenti, mappe, bussola e orologio, cioè come un animale migratore o un umano antico, mostrando che nel rapporto concreto fra uomo e natura si trovano molte soluzioni che la civiltà ipertecnologica ha domenticato. Ha raccontato le sue esperienze in centinaia di articoli, conferenze e nel film La via invisibile.

Guarda la videointervista a Mountain Blog in cui Franco racconta la sua filosofia:

Logistica e costi
Il Corso si terrà presso la Casa del Movimento Lento, un antico casale situato lungo la Via Francigena piemontese a Roppolo, in provincia di Biella.

Il corso è riservato ai soci del Movimento Lento. Chi non fosse socio avrà la possibilità di iscriversi prima del corso, pagando la quota di iscrizione di 15 Euro all’anno.

Il contributo richiesto per il corso è di 90 Euro per ogni socio partecipante.
Altre spese previste per vitto e alloggio: è possibile pernottare sia presso la Casa del Movimento Lento, sia in altre strutture di accoglienza convenzionate. Prezzo del posto letto nella Casa in camera tripla: 19 Euro/notte per persona (per chi usa il proprio sacco a pelo e asciugamani) o 23 Euro (comprese le lenzuola), colazione inclusa. Pranzi al sacco e cene condivise, dividendo i costi con la cassa comune.

Per informazioni sui prossimi corsi e prenotazioni: Segreteria organizzativa – 0161 987866 – 335 7979550 – casa@movimentolento.it