Via Francigena

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AEVF e Accademia Creativa Turismo lanciano il corso in Progettazione e Marketing del Turismo Outdoor 

Tra i buoni propositi di AEVF per il nuovo anno non manca quello di rinnovare il nostro compromesso a supporto della formazione in ambito di cammini e sostenibilità. Un impegno che si concretizza con il lancio del corso in Progettazione e Marketing del Turismo Outdoor, in partenza il 29 gennaio 2024, e la nuova collaborazione con Accademia Creativa Turismo – ACT

Il corso, impartito in modalità online, è progettato dall’Accademia Creativa Turismo in collaborazione con IPV Lab srl e vedrà la partecipazione di AEVF nel corpo docenti.  

L’obiettivo è formare figure professionali in grado di supportare amministrazioni e operatori turistici nella valorizzazione dell’offerta outdoor, elaborando progetti per accedere ai finanziamenti, sviluppando proposte per la differenziazione e destagionalizzazione dell’offerta truistica, e collaborando in sinergia con gli stakeholder del territorio. 

Saper cogliere le opportunità legate ai cammini e l’outdoor

Un corso dedicato a tutti coloro si sentano desiderosi di acquisire nuovi strumenti volti a cogliere le numerose opportunità economiche e culturali legate allo sviluppo dei cammini e del turismo outdoor, specialmente in vista dell’ingente mole di finanziamenti europei prevista dal PNRR.  

Grazie alle competenze pratiche e trasversali acquisite durante le 60 ore di formazione del programma, sarà più facile intercettare queste opportunità e intervenire da protagonisti nel processo di animazione turistico-sportiva dei diversi territori. 

L’esperto in Progettazione e Marketing del Turismo Outdoor

L’esperto in Progettazione e Marketing del Turismo Outdoor è una figura professionale con spiccata capacità di analisi di tutti i mercati turistici – e in particolare del settore outdoor -, in grado di implementare procedure per la specializzazione dei servizi e la creazione di offerte turistiche personalizzate. Tra gli obiettivi del suo lavoro: 

  • Supportare i territori alla valorizzazione del turismo lento, dei cammini e degli itinerari tematici; 
  • Valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico, favorendo il coinvolgimento degli stakeholders locali; 
  • Differenziare e destagionalizzare l’offerta turistica; 
  • Intercettare le opportunità di finanziamenti europei diretti ed indiretti. 

Si tratta di figure dalle qualifiche professionali ed esperienze tra le più diverse: dalle guide ambientali escursionistiche alle agenzie di viaggio che guardano al green, passando per amministratori pubblici, associazioni, operatori economici di varia natura, costruttori di cammini e percorsi di turismo lento, senza dimenticare promotori turistici, esperti di marketing, organizzatori di eventi e travel blogger. Sono sempre di più i profili che mostrano interesse ad acquisire nuove competenze per la valorizzazione dei cammini e del turismo outdoor. 

Il programma del corso 

Il programma del corso si divide in 4 aree specialistiche, in modo da assicurare ai partecipanti una formazione a 360°: 

  • AREA SPECIALISTICA 1 – IL MARKETING DEL TURISMO OUTDOOR 
  • AREA SPECIALISTICA 2 – STRUMENTI DI PROGETTAZIONE E RICHIESTA FINANZIAMENTI 
  • AREA SPECIALISTICA 3 – COMUNICAZIONE PER IL TURISMO OUTDOOR 
  • AREA SPECIALISTICA 4 – PRINCIPI DI LEGISLAZIONE TURISTICA E PACCHETTI DI VIAGGIO 

A guidare lo svolgimento delle attività didattiche ci saranno docenti con esperienza decennale nel settore del turismo sostenibile e responsabile, appartenenti ad organizzazioni quali AIGAE, AITR, SIMTUR, Four Season Natura e Cultura. Noi di AEVF non mancheremo, pronti a condividere il nostro bagaglio di esperienze in e sul cammino. 

Scheda del corso e informazioni del corso 

È possibile visualizzare la scheda del corso con il programma completo e il form per richiedere informazioni a questo link: è previsto uno sconto del 10% per chi si iscrive indicando il codice AEVF10.

Se nella tua lista di buoni propositi c’è quello di arricchire le tue competenze professionali, o di avviare finalmente quel piccolo progetto di turismo sostenibile che hai in mente da anni, il 2024 potrebbe essere l’anno giusto per fare il primo passo verso la meta! 

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AEVF tra i capofila del primo Network europeo dedicato ai cammini   

Negli ultimi 3 anni AEVF, in collaborazione con i partner di 6 Paesi europei, ha partecipato attivamente al progetto “rurAllure: promozione dei musei rurali e dei siti del patrimonio in prossimità degli itinerari di pellegrinaggio europei” nell’ambito del programma Horizon 2020.  

Questo progetto, che si concluderà il 31 dicembre 2023, ha contribuito a valorizzare in modo significativo il patrimonio culturale localizzato lungo principali itinerari europei, tra cui il Cammino di Santiago, la Via Francigena, la Via Romea Strata, la Via Romea Germanica, il Cammino di Maria e il Cammino di Sant’Olav.   

In particolare, la nostra Associazione, tra i partner ufficiali del progetto, si è occupata della promozione e della comunicazione di rurAllure e di una mappatura mirata dei principali punti di interesse della Via Francigena.  

Tra i risultati più importanti di rurAllure troviamo infatti la mappatura di oltre 3.000 siti culturali, di cui oltre 1.200 localizzabili lungo la Via Francigena. Grazie a questa ricerca, sono statimessi a punto un atlante che racchiude il patrimonio della Via Francigena, un podcast e testi informativi dedicati a pellegrini e turisti e pubblicati sulla piattaforma del progetto.    

Numerosi gli eventi organizzati durante il triennio, tra cui un workshop sull’accessibilità per ipovedenti che si è svolto nel luglio 2022 a Bagno Vignoni in Toscana, che ha portato alla creazione di modelli 3D dei luoghipercorsi e a un accesso più inclusivo alle informazioni.      

rurAllure ha anche contribuito all’organizzazione di diverse escursioni gratuite all’interno del formato “Via Francigena Termale”, che hanno permesso ai partecipanti di scoprire i benefici delle sorgenti termali e dei siti culturali lungo il percorso.  

Inoltre AEVF ha partecipato con rurAllure a diverse fiere del turismo, come “Fa’ la Cosa Giusta” nel 2022 e nel 2023 e al TTG travel Experience di Rimini nell’ottobre 2023.   

Non ultimo, il concorso fotografico “Share your Route” lanciato da rurAllure, ha permesso di rafforzare e coinvolgere la  comunità dei pellegrini, che hanno condiviso sui loro profili social oltre 3.600 foto e video dei loro cammini lungo la Via Francigena.    

A seguito del contributo del progetto al turismo lento e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il progetto ha ricevuto riconoscimenti internazionali come lo Skål Europe Sustainable Tourism Awards e la Destinazione di Turismo Culturale Sostenibile 2023, mentre la ricerca di AEVF lungo la Via Francigena e le camminate didattiche sono state presentate come buone pratiche dalla piattaforma UE Europeana, UNWTO Tourism4SDGs e dal programma ufficiale della Giornata Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite.  

Nel 2024 rurAllure non termina il proprio percorso, ma avvia una nuova tappa basata sulla prima rete europea di cooperazione lungo le vie di pellegrinaggio: lo spin off del progetto – European Cooperation Network along pilgrimage routes – è stato presentato ufficialmente nel giugno del 2023 in Norvegia e ha già numerosi partner all’attivo, di cui AEVF. L’obiettivo del Network è quello di continuare a promuovere la cooperazione tra gli itinerari europei, mediante lo scambio di buone pratiche e la condivisione di progetti comuni. 

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AEVF cerca una nuova figura professionale da inserire nel suo staff

AEVF, l’Associazione volontaria europea di Enti Locali e Regionali che dal 2001 si impegna a promuovere la Via Francigena quale “itinerario culturale europeo” dal 1994 è alla ricerca di un nuovo membro che entri a far parte del suo team.

La persona interessata ricoprirà il ruolo di Segreteria e supporto alla gestione amministrativa del progetto svolgendo le seguenti mansioni:

Segreteria generale:

  • Gestione dei rapporti istituzionali con enti soci, associazioni locali e partner privati.
  • Organizzazione degli eventi associativi (assemblea dei soci; ufficio di presidenza; riunioni operative territoriali, festival,ecc.)
  • Attività di front office
  • Gestione archivio.

Supporto al reparto amministrazione (E.g.):

  • Supporto e collaborazione alle attività amministrative/contabili periodiche.
  • Rapporti con fornitori e clienti
  • Gestione documentazione per gare di appalto e contratti
  • Supporto nella stesura dei bei bilanci.

Supporto gestione progetti:

  • Supporto alla gestione, rendicontazione di progetti europei, nazionali e regionali in collaborazione con i project manager
  • Supporto alla gestione dei rapporti con i partner.

Il lavoro si svolgerà in presenza a Fidenza (PR) presso Piazza Duomo 16. È richiesta la disponibilità alle trasferte in Italia e in Europa e a partecipare ad incontri di aggiornamento presso la sede di AEVF a Piacenza.

Per conoscere i dettagli dell’offerta di lavoro e la tipologia di contratto puoi scaricare il pdf a questo link.

Il CV e la lettera motivazionale (una pagina massimo) dovranno essere inviati a segreteria@viefrancigene.org entro le ore 17.30 di giovedì 15 gennaio 2024.

Non vediamo l’ora di conoscerti, candidati subito!

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L’augurio di Spiritualitas in Francigenam:  il 2024, nuova strada di pace e di giustizia    

Il vescovo di Langres e Presidente di “Spiritualitas in Francigenam”, Joseph de Metz-Noblat anche quest’anno ha voluto dedicare con l’arrivo del Natale il suo pensiero alla nostra Associazione e alla comunità di pellegrini. 

In vista del 2024, Monsignor Joseph de Metz-Noblat ci invita, come pellegrini sempre in viaggio per le strade del mondo, a percorre una strada in particolare, quella della pace e della speranza. Buon cammino! 

Di recente ho incontrato un giovane che era partito per Gerusalemme. La sua preoccupazione principale era quella di attraversare i valichi delle Alpi svizzere. Per quanto mi riguarda, preferisco stare al caldo, ma questo non mi impedisce di pensare di ripartire per Roma appena possibile. 

Natale è la nascita di Gesù, il Salvatore, colui che viene ad aprire una nuova strada, segnata dalla giustizia, dalla pace e dalla speranza. 

Ne abbiamo tanto bisogno!  

Il mondo è ancora scosso dallo scontro tra guerre, violenze e sconvolgimenti globali. E se accogliessi Cristo nella mia vita, in modo da poter già gustare la sua pace, per poi trasmetterla a chi mi sta intorno? E se riconoscessi il Cristo che viene in mezzo a noi nei volti di coloro che incontro ogni giorno? 

Joseph de Metz-Noblat, vescovo di Langres e Presidente di Spiritualitas in Francigenam 

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Buone notizie per i pellegrini: torna il servizio di trasporto pubblico che collegherà Martigny e Aosta

L’intero percorso della Via Francigena in Svizzera è raggiungibile con i mezzi pubblici, e da dicembre 2023 i pellegrini in viaggio tra Martigny (Canton Vallese) e Aosta potranno di nuovo contare su un fondamentale servizio di collegamento pubblico.

Torna infatti attiva la linea di bus urbani che rende possibili gli spostamenti attraverso le Alpi del Grand Combin – sottosezione delle Alpi Pennine – note per racchiudere il mitico Colle del Gran San Bernardo: punto di confine tra Svizzera e Italia, nonché uno dei luoghi più evocativi della Via Francigena.

Il servizio, effettuato dalla compagnia di trasporto svizzera TMR, è attivo dal lunedì al venerdì anche nel periodo invernale e collega le città di Martigny e Aosta in poco meno di due ore.

È possibile ottenere maggiori informazioni su orari, tariffe e canali di acquisto dei biglietti al seguente link: https://www.tmrsa.ch/aoste/.

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Il cicloturismo in Piemonte, un viaggio nel tempo 

Il cicloturismo è un fenomeno sempre più diffuso in Italia: il Rapporto “Viaggiare con la bici 2023” realizzato dall’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart) per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio,  e promosso con Legambiente parla di 33 milioni  di cicloturisti nel 2022. Tra i soggetti intervistati, in netto aumento i viaggiatori anglofoni over 50, che, oltre all’attività all’aria aperta, desidera scoprire tradizioni, sapori e luoghi di interesse, lontano dal turismo di massa.  

Per venire incontro alle esigenze di questo target, i numerosi parchi cicloturistici e le ciclovie sono un’ottima opportunità per vivere avventure su due ruote in tutta Italia. Alcuni itinerari, inoltre, intersecano luoghi attraversati dal cammino, come nel caso del Piemonte, dove troviamo la Ciclovia Aida, la Ciclovia della Sesia, la Ciclovia delle Tracce dei Ghiacciai, la pista ciclabile del Canale Cavour, quella dei laghi di Avigliana e le piste ciclabili del Parco del Ticino e del Lago Maggiore, oltre alla Ciclovia Francigena della Valle di Susa

collage ciclopellegrini in piemonte
La Ciclovia Francigena in Piemonte, per professionisti e cicloturisti in cerca di storia e cultura 

Il Piemonte, come è noto, ha dato i natali a molti campioni e campionesse del ciclismo, e attrae sia molti sportivi, che possono partecipare ai numerosi eventi dedicati, come gare e competizioni, sia coloro che vogliono vivere un’esperienza giornaliera in compagnia. Secondo l’indagine sul cicloturismo realizzata dall’ Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, all’interno di  Visit Piemonte, e relativa all’afflusso di turisti in bici nell’estate del 2022, emerge che “l’81,7% opta per un’esperienza giornaliera in gruppi composti da 5 a 10 persone, oppure in compagnia della famiglia o del partner, lungo itinerari facili (43,3%) da affrontare con e-bike (57,2%), che nel 60,3% dei casi, viene noleggiata”. 

La Ciclovia Francigena della Valle di Susa coniuga perfettamente questi aspetti e permette di scoprire la storia e le tradizioni locali. Il percorso si snoda in 6 tappe modulabili lungo un totale di 40,45km con un dislivello positivo di 169 metri; si tratta di un itinerario pianeggiante e praticabile durante tutto l’anno anche da un pubblico non esperto, e rappresenta il punto di partenza per i percorsi in mountain bike o bici da strada sui versanti della Valle di Susa. Questo itinerario in bici è stato progettato per collegare 15 comuni, dal borgo di Caselette, alle porte di Torino, fino al Colle del Moncenisio. Ad oggi giunge fino a Bussoleno, con una diramazione verso i laghi di Avigliana, seguendo il versante destro del fiume Dora,  attraversando in alcuni tratti campi coltivati, boschi, paesaggi e luoghi di interesse storico e culturale. 

ciclovia-francigena mappa ufficiale
In viaggio in ciclovia tra i patrimoni UNESCO del Piemonte (e non solo) 

Il percorso della Ciclovia Francigena in Val Susa crea un collegamento con il territorio francese della Maurienne e il percorso ciclabile della Corona Verde e della Corona delle Delizie, nelle vicinanze delle residenze Sabaude, patrimonio UNESCO dal 1997. Sebbene la stessa Via Francigena sia in lizza per ottenere questo prestigioso riconoscimento a livello mondiale, allo stato attuale sono numerosi i punti di interesse che si possono raggiungere in bicicletta, seguendo il ciclo itinerario del cammino in Val Susa.  

Fin dalla parte iniziale della ciclovia, gli amanti della storia potranno avventurarsi tra gli scavi archeologici che comprendono la villa romana di Caselette, alle pendici del monte Musinè, e quella monumentale di Almese, oppure avventurarsi fino al castello Cays e al Ricetto di San Mauro. Il Castello Cays è una rocca risalente al 1300-1400, dove nel 1854 trovarono rifugio alcuni membri della famiglia reale di Savoia durante un’epidemia di colera, e che originariamente era abitato da coloro che amministravano i terreni della famiglia. Passato successivamente ai conti di Cays e poi alla Congregazione di Don Bosco dei salesiani venne chiuso nel 2007.

Il Ricetto è invece un complesso fortificato, con doppia cinta muraria, la cui costruzione si stima che fu avviata a partire dall’anno 1029, dove sono presenti una chiesa, un campanile e un ponte levatoio. La costruzione fungeva da riparo per gli abitanti del tempo, in caso di attacchi di nemici o banditi, ma anche da carcere, come avvenne durante la caccia alle streghe del XIV secolo. Oggi è utilizzato come centro espositivo e accoglie numerosi eventi.  

castello Cays_Credits Michelangelo Delu'
castello Cays_Credits Michelangelo Delu’

Proseguendo lungo la ciclovia, si giunge al borgo medievale di Sant’Ambrogio di Torino, ai piedi del Monte Pirchiriano, noto per le paste di meliga (i biscotti di burro e farina di mais). La particolarità di questo sito è la buona conservazione di gran parte della cortina muraria, sui lati nord, est e sud, e una delle sue quattro torri ancora esistenti, la Torre del Feudo, in cui è stato ritrovato un affresco, che copre l’intera parete est. Un’altra tappa all’interno del borgo è anche la chiesa parrocchiale di San Giovanni Vincenzo, al cui interno è custodita l’antica urna reliquiario del Santo a cui è intitolata la chiesa, annoverato tra i fondatori dell’abbazia della Sacra di San Michele

Sant’Ambrogio di Torino_Credits Douglas Hoyt
Sant’Ambrogio di Torino_Credits Douglas Hoyt

Risalendo in sella alla bici e percorrendo l’itinerario cicloturistico, si arriva quindi a Vaie, dove una visita al Museo Laboratorio della Preistoria permette di conoscere la vita quotidiana durante la Preistoria, grazie a riproduzioni di manufatti, materiali e strumenti, e a un percorso tattile.  

Se si è in viaggio nei mesi autunnali, una sosta ristoratrice può essere la “Sagra del Marrone Valsusino”, le cui origini risalgono al 1863, nel borgo di Villar Focchiardo, uno dei luoghi più famosi in Val Susa proprio per la produzione dei marroni. Un’altra opzione è la Cascina Roland, una costruzione risalente al XV sec. e luogo storico di ristoro per pellegrini/e, che prende il nome da un masso erratico posto accanto alle mura, che secondo una leggenda fu spaccato in due con la spada Durlindana dal paladino protagonista dell’“Orlando Furioso”, a seguito della perdita della donna amata. 

La tappa successiva per questo viaggio in bici lungo il cammino è San Giorio di Susa, dove si trova l’omonimo Castello, situato nella groppa Morenica, detta Mollare di San Giorio, dei cui resti rimangono la torre rotonda e l’aula affiancata, e che oggi è adibito in parte a risto-pub. Ai piedi del castello si svolge nel mese di aprile la rievocazione storica della “Danza delle Spade”, durante le celebrazioni del santo locale, che rimanda alla leggenda della cacciata di un tiranno in tempi remoti, da parte di alcuni spadaccini coraggiosi. Da segnare anche la Cappella di San Lorenzo, detta cappella del Conte, risalente al 1328, in cui si possono ammirare degli affreschi molto ben conservati.  

Castello di San Giorio_Credits cmvss
Castello di San Giorio_Credits cmvss
Danza delle Spade_Credits Val Susa Turismo
Danza delle Spade_Credits Val Susa Turismo

Arrivando a Bussoleno, temporaneo capolinea della Ciclovia Francigena in Val di Susa, non resta che fare visita a questo borgo medievale, dove è possibile visitare l’antica osteria della Casa Amprimo o Locanda della Croce Bianca, la Casa Aschieri, una bottega del XIV secolo adibita anche ad uso familiare, e un esempio di archeologia industriale, il Mulino Varesio, con la macina del grano e quella per la produzione di olio di noci di inizio ‘900.  Da Bussoleno è possibile fare rientro in treno, grazie al collegamento ferroviario Torino- Bardonecchia. 

Mulino Varesio ruota_Credits vallesusa tesori
Mulino Varesio ruota_Credits vallesusa tesori
Mulino Varesio_Credits vallesusa tesori
Mulino Varesio_Credits vallesusa tesori
Con Visit Piemonte verso un cammino più inclusivo 

La partnership tra la Via Francigena e Visit Piemonte ha tra i suoi obiettivi quello di far scoprire e apprezzare il patrimonio culturale e naturale piemontese lungo l’itinerario francigeno. A questo scopo Visit Piemonte è all’opera, insieme ad altri attori regionali, per rendere fruibili e accessibili a 360° ben 20 luoghi culturali lungo il cammino per 365 giorni l’anno, grazie al progetto “Via Francigena for all”, presentato lo scorso 7 novembre al World Travel Marketdi Londra. Un passo decisivo verso l’inclusione, in vista sia del Tour de France 2024 che dopo 120 anni di storia avrà il Piemonte come punto di arrivo, sia delle prossime Universiadi 2025 di Torino, i Giochi mondiali universitari invernali della Fisu, un evento che per la prima volta sarà senza barriere e all’insegna dell’inclusività, e che porrà il Piemonte al centro dell’attenzione ciclistica internazionale. 

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Il nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes” presentato a Piacenza il 15 dicembre 

La città di Piacenza, crocevia di merci e persone fin dai tempi antichi, rappresenta la cornice ideale per la presentazione del nuovo numero della rivista “Via Francigena and the European Cultural Routes” dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), che si tiene venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 16:30 (registrazione partecipanti dalle ore 16.15) a Palazzo Farnese.

La rivista semestrale, giunta alla pubblicazione n. 56, ed edita dallo Studio Guidotti di Fornovo Taro (PR), sarà il focus di un incontro aperto al pubblico, in cui interverranno i rappresentanti AEVF, il Comune di Piacenza, le amministrazioni comunali coinvolte e gli operatori del settore.

L’immagine di copertina di questa edizione è una veduta di Piazza dei Cavalli e il suo Palazzo Gotico nel centro di Piacenza. Alla Provincia di Piacenza è infatti dedicato lo speciale che raccoglie descrizioni e curiosità riguardanti questo importante tratto del cammino. Tra i punti di maggior interesse si sottolinea l’iniziativa “Sosta&Gusta”, promossa da AEVF, in collaborazione con il Consorzio dei Salumi D.O.P. Piacentini e il Consorzio dei vini D.O.C. Colli Piacentini, per promuovere i prodotti enogastronomici del territorio. I pellegrini potranno presto assaggiare il “panino con la coppa”, spuntino caratteristico del tratto tra Orio Litta e Alseno, e gustare un ottimo calice di vino.

La rivista offre spazio anche all’avvio delle celebrazioni per i 30 anni della certificazione ricevuta dalla Via Francigena nel 1994 come “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. Oggi più che mai il cammino è una sintesi tra cultura, inclusione, turismo sostenibile, e pace.

Particolare attenzione è dedicata alla dimensione internazionale della Via Francigena, grazie sia alle collaborazioni di AEVF con altri itinerari europei, sia ai racconti di pellegrini provenienti da diverse parti del mondo, come Edgar Le Bras, che ha raggiunto Gerusalemme a piedi da Parigi. L’Associazione ha lavorato al consolidamento dei suoi rapporti con la Confraternity of Pilgrims to Rome del Regno Unito per lo sviluppo di una Francigena Britannica che unisca Londra a Roma, passando per Canterbury. Inoltre, a seguito dello sviluppo del progetto europeo Horizon2020 “rurAllure: Promozione del patrimonio rurale situato nelle vicinanze degli itinerari di pellegrinaggio”, l’Associazione ha rinforzato il legame con la Romea Strata e il Cammino di Maria, con cui ha sottoscritto un protocollo di intesa per la nascita della Rete di Collaborazione Europea lungo gli Itinerari di Pellegrinaggio.

All’interno del numero sono inoltre menzionate alcune iniziative che riguardano la valorizzazione e l’accoglienza che da sempre caratterizzano il cammino e che vedono coinvolti enti locali e soggetti privati, come l’inaugurazione della Piazza di Sigerico a Auchy-Au-Bois, situato nel Pas-de-Calais e la realizzazione dell’Ostello del Pellegrino a Camaiore, recuperando i locali di un altro edificio. Altra interessante iniziativa che viene presentata è il viaggio stampa di un gruppo di 8 influencer, promosso dall’ufficio turistico del Pays du St-Bernard (Valais) con il sostegno di AEVF, dal 4 all’8 settembre 2023 allo scopo di promuovere il tratto alpino della Via Francigena svizzera.

La rivista mette anche in evidenza le numerose collaborazionidell’Associazione con enti pubblici e privati, accumunati dall’interesse nella valorizzazione del cammino. Tra questi, in prima linea Coop Italia, promotrice dell’iniziativa “I Love Francigena”, che organizza e promuove camminate gratuite lungo l’itinerario; i Comuni di Berceto e Calendasco, promotori del progetto “Transitare Paesaggi Culturali”, finanziato con fondi del bando borghi del PNRR del Ministero della Cultura, e afferenti al Net Generation EU, in cui AEVF è uno degli enti partner; il Consorzio Parmigiano Reggiano e il Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, partner dell’Associazione per la promozione di due eccellenze enogastronomiche dell’itinerario francigeno. Si ricorda inoltre la partnership con Banca Generali Private, a fianco dell’Associazione per la promozione di un itinerario sempre più sostenibile e i partner tecnici Garmont e Ferrino Outdoor, con attrezzatura tecnica idonea a un pubblico di pellegrini/e, che è stata spesso offerta in omaggio dalle due aziende nel corso di eventi e camminate organizzate lungo l’itinerario.

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La sostenibilità in cammino senza compromessi: scopriamo insieme i capi 100% sostenibili di CAMCO Activewear

La famiglia AEVF si fa sempre più grande e da oggi si arricchisce della preziosa collaborazione di CAMCO Activewear, azienda produttrice di abbigliamento 100% sostenibile per uomo e donna, ideale per l’attività all’aria aperta. 

Una sempre maggiore sensibilità del pubblico verso la sostenibilità e il medio-ambiente ha aperto negli ultimi anni nuovi scenari nel mondo dell’abbigliamento e CAMCO si posiziona tra i brand che abbracciano questi valori. 

Una passione per il cammino e l’impegno per la sostenibilità  

CAMCO nasce dal bisogno di Matteo Corrado, camminatore e ingegnere di formazione e mestiere, di portare nel modo dell’abbigliamento sportivo un occhio più attento verso la cura dell’ambiente. Decide così di introdurre nel Made in Italy una novità: creare dei capi tecnici e comodi utilizzando i materiali che la natura stessa fornisce, senza arrecarle danno. Come CAMCO, anche la nostra Associazione è sempre molto attenta a promuovere il rispetto e la cura del territorio, e a farsi portavoce di quei saperi e di quelle tradizioni artigianali e locali che si sono costruiti nel tempo, in armonia con i cicli naturali.  

La rivoluzione a base di 50% di lana Merino extrafine e 50% TENCEL™ 

I capi prodotti da CAMCO provengono da un lavoro di ricerca di materiali sostenibili e da un’attenzione verso una filiera che sia rispettosa del benessere dell’ambiente e degli animali. Per questo l’azienda utilizza dei cartellini stampati su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) che attesta la provenienza del materiale da foreste gestite in modo responsabile. 

La composizione dei capi per il 50% in lana Merino extrafine e per il 50% in TENCEL™, rende le collezioni CAMCO particolarmente adatte agli amanti delle attività outdoor in tutte le stagioni La lana Merino extrafine è certificata GOTS e mulesing-free, quindi esclude tecniche invasive di tosatura, e rende più caldo il cammino in inverno, mentre fa da isolante per il calore in estate. Il mulesing, per chi non lo sapesse, è una pratica chirurgica e barbarica, adottata soprattutto negli allevamenti australiani, che procura molta sofferenza alle pecore che vi vengono sottoposte. Il TENCEL™, un marchio registrato di Lenzing AG, è invece una fibra di origine botanica nella cui produzione i fluidi di processo sono riutilizzati e riciclati per oltre il 99%. Grazie al lyocell in fibre TENCEL™ l’umidità viene regolata e quindi il corpo resta più asciutto e fresco. 

L’esperienza di CAMCO lungo il cammino francigeno 

Come molti altri partner dell’Associazione, CAMCO ha fatto esperienza sul campo dell’itinerario francigeno percorrendo alcuni tratti: nell’estate 2021 con un viaggio sull’itinerario da Bagno Vignoni a Roma, alla scoperta del borgo di Montefiascone e del lago di Bolsena, ma anche della città di Viterbo, punto di partenza durante la scorsa estate, per un’altra camminata fino a Roma.  

La proposta imprenditoriale e la storia di CAMCO non potevano quindi che incontrare la missione dell’Associazione, che arricchisce il suo network con un prezioso alleato del cammino etico e sostenibile. CAMCO vuole festeggiare questa partnership proponendo uno sconto del 20% del valore dell’intero carrello ai pellegrini della Via Francigena che possono inserire il codice sconto AEVF20

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Via Francigena e Confartigianato insieme per promuovere i territori e la sostenibilità

L’Associazione AEVF e Confartigianato hanno di recente sottoscritto un’intesa per la promozione del turismo sostenibile e delle peculiarità dei territori, tra tradizione e innovazione. 

Confartigianato, una rete di riferimento lungo il cammino 

Confartigianato Imprese è la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. Associa 700.000 imprese appartenenti a decine di settori diversi e nelle quali convivono la tradizione di mestieri antichi e l’innovazione di attività che utilizzano tecnologie d’avanguardia. Confartigianato opera in tutta Italia con una sede nazionale a Roma e 1.201 sedi territoriali, che fanno capo a 103 Associazioni provinciali e a 21 Federazioni regionali. 

Con questa collaborazione AEVF e Confartigianato puntano a essere ancora più vicine alle numerose piccole e medie imprese e realtà artigiane che caratterizzano il tessuto italiano, mediante una serie di attività che coinvolgeranno anche le Federazioni regionali e le Associazioni territoriali di Confartigianato. 

L’itinerario francigeno come laboratorio di innovazione sociale

Cuore dell’accordo tra AEVF e Confartigianato è quello di organizzare attività congiunte nell’ambito del turismo sostenibile, con un’attenzione particolare a quei mestieri artigiani e alle innovazioni imprenditoriali nate all’interno dei territori che sono attraversati dall’itinerario francigeno. Si tratta in particolare di progetti e iniziative volti a dare risalto alle imprese situate lungo il cammino, e di momenti formativi aperti al Sistema Confartigianato, e dedicati alla creazione di itinerari turistici legati all’itinerario. 

Il risultato di questa collaborazione costituirà di fatto un laboratorio di innovazione sociale, e quindi di promozione di buone prassi per lo sviluppo e la diffusione del turismo lento sui cammini. 

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Pont-Saint-Martin – Ivrea
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Verso una Via Francigena nel Sud accessibile a tutti  

Cresce il valore culturale della Via Francigena nel Sud (VFS), che si arricchisce di quell’attenzione totale propria del “bene comune”, il cui risanamento appare strettamente legato ad una cultura della sostenibilità – principio alla base dello sviluppo di tutti gli itinerari d’Europa – ponendo attenzione alle necessità delle persone disabili.

È questo anche l’obiettivo di chi vive lungo il tratto terminale della VFS, dove opera una rete di associazioni culturali (Mollare Mai, Via Francigena Pugliese, Salentofilia, Associazione Ciclistica Torcito Bike, Meditinere Servizi Turistici, Il Giunco) attenta ai bisogni dei camminatori disabili diretti verso Santa Maria di Leuca, nella convinzione che percorsi ed itinerari culturali accessibili a tutti debbano essere intesi non solo una forma di responsabilità sociale ma anche un’occasione per incrementarne la promozione, migliorarne la competitività per finalità turistiche e per offrire nuove opportunità al territorio, alle imprese e a tutti i portatori di interesse locale, che intraprendono azioni utili a soddisfare le esigenze specifiche delle persone con disabilità, rendendosi parte attiva di una strategia di turismo responsabile e sostenibile.

Al fine di rendere accessibile a tutti la parte terminale della Via Francigena nel Sud, particolarmente significative sono le attività svolte dall’ADS Mollare Mai, istituita nel 2017 e con sede a Serrano, piccola frazione del Comune di Carpignano Salentino in provincia di Lecce.

La sfida dell’accessibilità

“La via Francigena fruibile dai disabili” è stata la sfida di Adriano Bolognese, presidente dell’Associazione Mollare Mai, atleta ciclistico con handbike, che, insieme ai membri della sua associazione – disabili visivi, motori, ecc. – e in collaborazione con Marco Bartalini dell’ Associazione ASD MTB Tricase, ha mappato il tratto della Via Francigena nel Sud che va da Brindisi sino a Santa Maria di Leuca, individuando i punti più critici del percorso, suggerendo le deviazioni necessarie a rendere il cammino accessibile alle persone con disabilità.

A questa prima iniziativa, l’Associazione Mollare Mai ne ha affiancato molte altre indirizzate ad offrire collaborazione ai camminatori disabili e a sensibilizzare le comunità, gli enti locali e le autorità regionali sulla necessità di costruire una VFS sostenibile, offrendo servizi e strutture fruibili dalle persone disabili.

Le iniziative solidali

Nel dicembre 2020, ad esempio, in collaborazione con altre associazioni di camminatori, ha promosso “La Marcia della Speranza” coprendo, con un gruppo di disabili, un tratto di 40 chilometri della Via Francigena nel Salento. Nell’ ottobre 2021 ha preso parte alla manifestazione “Road to Rome 2021” organizzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, percorrendo alcuni tratti del Salento. Nell’aprile 2022 ha partecipato alla trans salentina da Otranto a Gallipoli: una marcia lenta di 50 km della durata di una giornata con l’obiettivo di individuare un possibile percorso più agevole per i disabili.

Va sottolineato che l’Associazione Mollare Mai mette a disposizione guida ed offre supporto logistico nel tratto della Via Francigena che si svolge da Lecce a Santa Maria di Leuca anche ai camminatori e disabili provenienti da altre regioni italiane. Tra l’altro, merita menzione il servizio offerto nel gennaio 2023 ad un gruppo di camminatori con disabile in carrozzina proveniente da Padova; ed ancora, nell’agosto dello stesso anno, il  servizio di guida e assistenza (per un tratto della Via Francigena che da Martano giunge Tricase) destinato ad un gruppo di camminatori (del progetto “Insuperabile” creato nel 2019 da Gabriele Rosa) composto da persone disabili con patologie o disabilità fisiche o cognitive e loro accompagnatori, provenienti dal Santuario di La Verna a Rimini e desiderosi di raggiungere Santa Maria di Leuca dopo 21 giorni di cammino.

Notevoli e veramente tante sono le iniziative indirizzate a sensibilizzare la comunità locale sull’importanza del cammino senza barriere destinato ai disabili. Ha avviato, ad esempio, nel 2022 (maggio- ottobre) e 2023 (marzo-maggio) una iniziativa denominata “Fra le piazze del Salento”, indirizzata a gruppi di disabili e loro familiari/accompagnatori, che ha previsto passeggiate culturali con visita ai monumenti siti in alcuni centri del Salento meridionale (Marittima, Surano, Ruffano, Giurdignano, Martano, Casarano e Castro, Otranto e Corigliano D’Otranto).  In giugno 2023 ha organizzato la prima edizione del “Cammino delle pietre e dei laghi”, un percorso inclusivo ad anello di 56 km in provincia di Lecce, ed ancora, in luglio dello stesso anno, ha gestito con 6 disabili e 20 normo dotati un percorso in bicicletta o con handbike o con propulsore elettrico di 30 km nella Grecia Salentina.

Mollare Mai ha elaborato, inoltre, proposte progettuali ed ha avviato campagne di comunicazione e di informazione sull’accessibilità dei percorsi, costruendo una rete di interesse tra enti pubblici e privati. La comunità locale è stata coinvolta, ad esempio, in attività indirizzate ad un buon uso della carrozzina e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Agli studenti di alcuni istituti scolastici ha dedicato alcuni incontri formativi sulla disabilità anche legata al mondo del lavoro (vedi gli incontri svolti a Poggiardo nell’ ottobre 2023). Ai disabili lavoratori ha destinato corsi di avviamento allo sport con l’uso dell’handbike, accompagnati da attività ludico ricreative come lavorazione della terracotta, pittura, realizzazione di oggetti con materiali di riciclo, attività teatrali, corsi di restauro, corsi di cucina, orto terapia e gestione delle biblioteche.

Le buone pratiche dell’Associazione Mollare Mai nella promozione di percorsi e di una VFS fruibile anche da persone disabili sono state riconosciute dal Ministero della Cultura e dal Ministero del Turismo che, rispettivamente, nel giugno 2022, hanno invitato l’Associazione a presentare via web le proprie esperienze di cammino con i disabili all’interno del progetto Cultural Routes for Sustainable Social and Economic Development  in Mediterranean (CROSSDEV) e, in maggio 2023, a partecipare al meeting di Chianciano Terme per un confronto sull’ abbattimento delle barriere: forse l’avvio di un’auspicata collaborazione ed attenzione verso i temi di accessibilità dei Cammini fruibili davvero da tutti?