Via Francigena

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Da un piccolo borgo della Liguria a Santiago, il Sindaco pellegrino alla scoperta del cammino

Da un piccolo borgo della Liguria a Santiago, il Sindaco pellegrino alla scoperta del cammino. Intraprendere il cammino per scoprire un altro modo di fare turismo. E’ questo uno dei motivi che spinge un Sindaco dell’entroterra ligure a partire alla volta di Santiago. Fulvio Gazzola è il primo cittadino di Dolceacqua, uno borgo medievale tra i più caratteristici della riviera di ponente e della regione. Tra qualche settimana, in compagnia di un amico, partirà da Astorga per percorrere a piedi gli ultimi 280 chilometri del cammino francese.

Un viaggio di formazione a 360 gradi per il sindaco ligure, pronto a vestire i panni da pellegrino. “Ho sempre sentito parlare del Cammino di Santiago – spiega il primo cittadino – un giorno, per caso, ho scoperto che un mio amico di Dolceacqua aveva intenzione di partire e così mi è venuta voglia di accompagnarlo“. Da sempre amante dello sport, il sindaco in queste settimane si è preparato fisicamente e mentalmente a questo viaggio. “Mi sono documentato sul web, attraverso guide e testimonianze. – conferma Gazzola – E’ un’esperienza che faccio per curiosità, per conoscere posti nuovi ma soprattutto per vedere cosa fanno gli altri dal punto di vista turistico”.

L’attenzione del Sindaco sarà infatti concentrata sui piccoli borghi sviluppati economicamente grazie al Cammino. Un viaggio per conoscere un altro modo di fare accoglienza che potrebbe tornare utile in futuro anche nell’ambito locale. La Liguria è infatti terra di passaggio per i pellegrini diretti a Roma e Santiago, lungo la Via della Costa e come regione sta conoscendo un progressivo sviluppo del concetto di turismo lento.

Oltre all’aspetto più imprenditoriale, il primo cittadino di Dolceacqua si appresta a vivere un’esperienza unica in tutti i sensi, portando con sé un po’ del suo borgo: “Mi sono reso conto che in tanti vorrebbero fare un cammino o l’hanno già fatto. Penso che sarà una sfida con se stessi – aggiunge il primo cittadino – ma sicuramente sarà un viaggio nella cultura, nella storia di un altro paese. Vivremo un’esperienza ricca dal punto di vista umano che ci permetterà di conoscere tante persone”.

Silvia Iuliano

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Francigena, i bimbi in cammino

Il 20 e il 21 aprile, 100 alunni delle scuole primarie di Ronchi e del Bagaglione hanno completato il progetto scolastico “Usciamo a fare due passi? La Via Francigena: un cammino, una strada, un territorio

attraverso una caccia al tesoro fotografica organizzata dall’Associazione Francigenando, in collaborazione con le insegnanti, lungo il tratto cittadino della Via Francigena che ha portato i ragazzi a scoprire dettagli sconosciuti di Massa.
Oggi l’Associazione Francigenando insieme all’Associazione “Dal libro alla solidarietà” ha in programma una camminata aperta a tutti sulla Via Francigena lungo la Tappa 25 da Avenza a Massa. Un’iniziativa che propone un suggestivo percorso lungo circa 12 km attraversando le bellissime colline del Candia, tra vigneti, panorami mozzafiato e vie sterrate.

Fonte: Il Tirreno

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20 anni del tratto alpino della Via Francigena

Il tratto alpino della Via Francigena è stato costruito parzialmente e aperto ai pellegrini 20 anni fa. Per festeggiare questo anniversario, i “Compagnons” della Via Francigena organizzano una festa commemorativa il 2 settembre 2017, presso il colle del Gran San Bernardo.

L’evento riunirà le autorità valdostane e del Vallese, il personale degli uffici turistici da entrambi i versanti del confine italo-svizzero e gli amici di questa storica via. All’apertura di questo percorso alpino non si parlava ancora di Via Francigena. Fu al tempo nominata TAM (Tour Aosta-Martigny) dai comuni italiani e svizzeri. La realizzazione della Via, fu resa possibile, grazie all’impegno dei “Compagnons”, attraverso un progetto di impiego per disoccupati.

La principale preoccupazione dei “Compagnons”, giustamente fieri del lavoro svolto, era il mantenimento del percorso in buone condizioni di percorrenza e la sicurezza dello stesso. Decisero così di istituire una giornata di ispezione nel corso dell’anno. Inizialmente I’evento ebbe sempre luogo in date casuali, in base alla disponibilità di ognuno, ma divenne sempre più difficile organizzarlo. Giustamente, si sarebbe dovuto svolgere in primavera, all’inizio del periodo migliore per l’utilizzo del percorso. Tuttavia, nel 2002, non fu trovata nessuna data! I “Compagnons” hanno quindi deciso di stabilire una data fissa, ovvero il primo sabato dopo Pasqua e il nostro compianto Monsignor Roduit disse: « Ah! Ma questo è il Sabato di Quasimodo! ». Il nome venne molto apprezzato e da quel momento, ogni anno, si organizza la visita il giorno di Quasimodo!

Punto culminante della Francigena, Il tratto alpino merita una particolare attenzione per le difficoltà topografiche. In inverno, nei mesi da novembre a giugno, il percorso non è praticabile per gli escursionisti, sennonchè con equipaggiamento adatto al percorso e accompagnati da una guida. Tuttavia questo percorso può essere ugualmente attraversato durante il periodo invernale, grazie ad un servizio di autobus che viaggia regolarmente tra le due città, ovvero da Martigny ad Aosta. Gli escursionisti che non hanno potuto percorrere il tragitto durante l’inverno, avranno modo di camminare su questo prestigioso percorso in estate, visitando l’Ostello del Gran San Bernardo e i suoi celebri cani.

Bernard Delasoie

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Da Liddes a Bourg-Saint-Pierre. Sulla Via Francigena ai piedi del Gran San Bernardo

Il “Samedi de Quasimodo” è diventato ormai celebre nel Canton Vallese e allo stesso modo nella vicina, anche se d’oltralpe, Valle d’Aosta. Una giornata dedicata alla Via Francigena, svoltasi il 22 aprile.

Ogni anno il giorno di “Samedi”, ovvero il primo sabato dopo le festività pasquali, viene dedicato alla verifica del percorso alpino della Via Francigena; un controllo che si svolge in occasione della camminata lungo un breve tratto in questo territorio impervio e topograficamente arduo da affrontare a piedi.

La Via Francigena di Sigerico si dimostra ancora una volta fil rouge tra comunità e tra Peesi europe: l’italiana Valle d’Aosta e lo svizzero Canton Vallese, i quali, accomunati dall’itinerario storico, collaborano per l’ottimale mantenimento del percorso.

Il 22 aprile il gruppo “Amicale des Compagnons de la Via Francigena Valais – Vallée d’Aoste” ha organizzato l’evento, guidato dal Presidente Bernard Delasoie. All’iniziativa ha partecipato, come ogni anno, l’Associazione Europea delle Vie Francigene: il Presidente Massimo Tedeschi alla fine della camminata prevista a Bourg-Saint-Pierre ha salutato e ringraziato i partecipanti per lo spirito di questa iniziativa.

Il tracciato percorso si è svolto interamente nel Canton Vallese sviluppandosi alle pendici delle Alpi. Lungo il percorso si gode della vista di panorami impressionanti: cime innevate incorniciate dai pendii scoscesi che formano le valli svizzere, con boschi, radure e chalet che si susseguono allo sguardo durante tutta la marcia. La natura è padrona di questi luoghi e rende il cammino piacevole da compiere e meno faticoso, infatti vengono avvistati alcuni cervi che osservano tranquilli i pellegrini, i quali, in ordinata colonna, procedono lungo la valle.

L’evento ancora una volta ha avuto grande successo e si è rivelato un importante volano per unire le comunità attraversate dal percorso. Alla camminata si sono uniti, oltre ai tanti Amici che negli anni sono cresciuti numerosi, Willy Fellay, Presidente precedente dell’Associazione ed ora Membro Onorario, Daniel Maret, Sotto Prefetto del Distretto di Entremont, Stève Lattion, Presidente di Liddes, Gilbert Tornare, Presidente di Bourg-Saint-Pierre, Joseph Voutaz, parroco di Orsières e la valdostana Palmira Orsieres, Amica della Via Francigena, insieme ai membri dello staff AEVF, Christian Schüelé e Luca Faravelli.

Il nuovo incontro è in programma il 2 settembre, al Col del San Gran Bernardo per festeggiare il 20° anniversario dell’Assoziazione dell“Amicale des Compagnons de la Via Francigena”. Sarà quindi occasione per riunire nuovamente le autorità italiane e svizzere che si stanno impegnando per migliorare e mantenere in auge questo Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Luca Faravelli

Guardate il video su vimeo.

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Solo andata. Un passo dietro l’altro

Ho camminato per quattro giorni lungo la Via Francigena, nel tratto che va da Bolsena a Capranica (nel Viterbese). Ero in compagnia di altre 18 persone. Conoscenze vecchie e nuove unite dalla voglia di condividere un punto di partenza, un tragitto e un punto d’arrivo.

Un passo alla volta. Caldo, fatica, sudore e vesciche permettendo. Si sta molto insieme, camminando. E si sta anche molto da soli. Il che permette al tempo, e allo spazio, di prendere respiro. Di dilatarsi, di restringersi. Per diventare qualcosa di differente dal solito tempo e dal solito spazio. Mentre si procede semplicemente in avanti, in linea più o meno retta, i pensieri seguono per conto loro rotte anche molto alternative, incrociandosi a piacimento e in ogni direzione con i pensieri, le esternazioni e le emozioni altrui per tessere trame nuove e imprevedibili. Anche indecifrabili, a volte. Una mappa piuttosto fitta di sensazioni e aneddoti ed esperienze e parole e silenzi che non esiste da nessuna altra parte se non lì, in quel momento. Di mezz’ora in mezz’ora. Di tappa in tappa e di sosta in sosta. Dentro il cammino. Più facile farlo che provare a spiegarlo, in effetti.  

Il “ritmo” del cammino, comunque, sembra non avere niente a che vedere con quello del mondo reale. Anche se avviene nel mondo reale. Le notizie, i messaggini, le telefonate, le notifiche che arrivano sul cammino sembrano quasi stonare con il ritmo dei passi. S’intersecano malamente con il fresco sorprendente regalato dall’ombra di un albero. Non sorprendono più di quanto non possa fare un’improvvisa folata di vento. O una piccola fitta alla schiena. Tutto ciò che è inevitabile sembra diventare quasi più superfluo e leggero. In qualche misura, perfino più sopportabile. Anche se c’è chi fa a gara per stabilire chi sgancerà la bomba più grande; chi si tarocca la democrazia per trasformarla il più possibile in una dittatura; chi continua a salpare via dalla solita guerra per approdare nella solita indifferenza. Chi giura di ritornare e forse lo farà. O chi invece se ne va per sempre e non tornerà più. Tutto sembra andare comunque avanti e scorrere come se fosse un po’ più semplice di quanto realmente non sia. Lungo tutto lo spazio e per tutto il tempo che serve. Dentro ogni pensiero possibile. Un passo dietro l’altro.

Filippo D’Arino

Fonte: La Stampa

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Boom sui social per la via Francigena senese

La Francigena, la strada che collega Canterbury con Roma in un percorso di circa 1800 chilometri , nella sua parte senese e’ molto apprezzata sui social. Secondo uno studio dell’universita’ francese di Lille in collaborazione con l’associazione europea delle vie Francigene che ha lanciato il progetto “Le tipologie del patrimonio culturale numerico. Il caso di studio della Via Francigena” e’ boom di post di viaggiatori lungo questo antico percorso.

La ricerca ha analizzato i post e le interazioni di pellegrini, camminatori, turisti, istituzioni pubblicati tra l’agosto del 2015 e la fine di giugno del 2016 su Instagram e su Twitter da cui emerge che su Instagram i post sono 4619 e i tweet 7188 dedicati al solo tratto senese della via. Lo studio e’ stato presentato questa mattina al museo Santa Maria della Scala, uno dei punti di approdo dei viaggiatori della strada dal presidente dell’associazione europea Massimo Tedeschi e dal direttore Luca Bruschi.

Nello studio risalta un altro dato. Quello che la Francigena Toscana, in totale 380 chilometri sui social e’ in forte crescita come notorieta’ e che appunto il senese ha un ruolo di particolare importanza. Nell’occasione sono state presentate dall’assessore al turismo del comune di Siena Sonia Pallai le iniziative di valorizzazione della via. Ogni domenica, dal 7 maggio al 25 giugno e dal 3 settembre al 15 ottobre torna # Siena Francigena , il trekking urbano dentro le mura in dieci tappe in altrettanti luoghi toccati dalla via. Inoltre sono previste due uscite dalla mura del capoluogo: la prima a Monteriggioni a nord della citta’ il 6 maggio e la seconda a Ponte d’Arbia a sud il 27 maggio.

Fonte: Agi.it

In allegato il comunicato stampa sul progetto con l’Università di Lille ed il tratto senese

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Con TRENITALIA alla scoperta della Via Francigena

Alla scoperta della Francigena integrando il cammino a piedi e in bici al treno, grazie a speciali agevolazioni tariffarie sui convogli regionali Trenitalia.  

Trenitalia e l’Associazione Europea Vie Francigene hanno siglato un accordo per valorizzare questa integrazione, incentivando così la conoscenza di un itinerario turistico e spirituale che attraversa territori di grande ricchezza storica e paesaggistica. Una soluzione resa possibile dal fatto che in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio la parte italiana dell’antico percorso interseca o corre a fianco di linee ferroviarie servite dai convogli regionali di Trenitalia.

L’intesa fra la società di trasporto del Gruppo FS Italiane e AEVF prevede l’utilizzo dei treni Regionali con una speciale riduzione del 10% sulla tariffa ordinaria di corsa semplice – valida tutti i giorni, sia in 1a che 2a classe – ai pellegrini muniti di credenziali ufficiali AEVF. Lo speciale sconto è cumulabile con la riduzione del 50% riservata ai ragazzi dai 4 ai 12 anni (non compiuti), salvo diverse disposizioni regionali. Il numero dei biglietti acquistabili da ciascun pellegrino con la propria credenziale è illimitato. Particolare attenzione sarà prestata a implementare l’integrazione modale fra treno e bici.

Sono ben 21 le stazioni ferroviarie italiane che intercettano il percorso della Via Francigena, luogo che periodicamente attira un numero sempre crescente di camminatori, visitatori e appassionati  da ogni parte del mondo. Un’occasione intelligente ed originale di scoperta degli affascinanti borghi disseminati da Canterbury a Roma, attraverso l’Inghilterra, la Francia, la Svizzera e l’Italia.

Tutte le informazioni sono reperibili sul Regolamento pubblicato sui siti AEVF e TRENITALIA.

 


 

 

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Via Francigena del Sud, al via il gruppo di lavoro con le 5 regioni

Un nuovo step per il progetto di estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud ad “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. A Roma si incontrano le 5 regioni attraversate (Lazio Campania Molise Basilicata Puglia) per dare attuazione al protocollo di collaborazione.
Via Francigena, e Via Appia, rappresentano le spine dorsali e gli assi prioritari dei cammini su scala nazionale intorno ai quali sviluppare reti di percorsi ciclopedonali in collaborazioni con le regioni.

Con queste finalità, si è riunito a Roma  presso la sede di Regione Puglia il gruppo tecnico di lavoro per dare attuazione al protocollo di intesa fra le 5 regioni e l’Associazione Europea delle Vie Francigene per la valorizzazione della Via Francigena nel Sud e la sua certificazione. All’incontro hanno partecipato Aldo Patruno e Paolo Mauro Bruno (regione Puglia), Simone Quilici e Maria Vincenza Zongoli (regione Lazio), Domenico Di Nunzio e Cristian di Paola (regione Molise), Nadia Murolo, Roberto Fiorentino, Barbara Mancusi Barone, Alfonso Buonaiuto (regione Campania), Emanuele Nicoletti (regione Basilicata), Massimo Tedeschi, Luca Bruschi, Silvia Lecci (Associazione Europea Vie Francigene)

Obiettivo comune è la puntuale definizione del tracciato e delle informazioni sul percorso, in primis Vademecum ed Abaco dei cartelli recentemente messi a punto dal coordinamento interregionale con AEVF, e la programmazione del piano di azioni per il triennio 2017-2019 su percorso, segnaletica, infrastrutture, animazione, manutenzione.

Primo punto è la definizione di  un tracciato unitario Roma/Santa Maria di Leuca attraverso una apposita analisi come è stato richiesto dall’Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali. La certificazione del tratto Roma/Puglia infatti potrà avvenire solo a condizione che siano programmate adeguate azioni infrastrutturali e di animazione da parte delle autorità regionali e locali nell’ambito del Coordinamento per la Via Francigena nel Sud in accordo con AEVF e regioni.

“La definizione condivisa di tale quadro tra Regioni attraversate e AEVF, nel ruolo diréseau porteur della Via Francigena, è presupposto indispensabile per la ratifica dell’estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla Via Francigena nel sud da parte dell’organismo assembleare di AEVF. Ratifica che, se il lavoro sarà alacre, potrebbe avvenire entro fine anno” – ha concluso il presidente AEVF Tedeschi.

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“In cammino con”, la nuova rubrica per raccontare il mondo dei cammini

Il portale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene si arricchisce di una nuova rubrica, ‘In cammino con…‘. Un titolo, un obiettivo: raccontare il mondo dei cammini in compagnia di alcuni protagonisti.

Una finestra di approfondimento a cadenza mensile per dare voce a personalità del settore, pellegrini e appassionati pronti a condividere il loro punto di vista su argomenti chiave. ‘In cammino con’ è una lente di ingrandimento sul presente e il futuro delle Vie Francigene e di tutti gli itinerari che uniscono l’Europa in un unico cammino. Uno spazio aperto al dibattito, alle testimonianze e ai consigli per crescere insieme e iniziare un altro viaggio. Lo zaino è pronto, si parte!

La rubrica verrà seguita da Silvia Iuliano, giornalista pellegrina che vive a Sanremo, la città dei fiori, del Festival e della Via della Costa. Silvia si è laureata a Milano in ‘Teorie e tecniche della comunicazione mediale’ e nel 2014 ha percorso a piedi il Cammino Francese. Da allora racconta di frecce gialle e viandanti per condividere i valori di un’esperienza umana unica. Scrive e cammina anche per promuovere nuovi itinerari, come quello che attraversa la mia Liguria. D’altronde ogni pellegrino lo sa, “Il Cammino non finisce a Santiago ma continua nella vita di ogni giorno”.

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