Via Francigena

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Turismo e cammini, dalla Convention in Puglia l’opportunità della Via Francigena del Sud

Il futuro del turismo in Puglia guarda ai cammini e agli itinerari culturali, religiosi e del tempo libero. L’input arriva da San Giovanni Rotondo, dove dal 26 al 29 luglio, istituzioni, associazioni e operatori turistici si sono confrontati sul tema in una prima convention internazionale.

Non solo mare: fede, ambiente, cultura ed enogastronomia sono le frontiere per rilanciare il territorio di ‘Capitanata’.

Come? Facendo rete a livello locale e internazionale. All’appuntamento hanno preso parte numerosi rappresentanti di alcune città santuario internazionali come Lourdes, Fatima, Wadowice, Czestochowa, Loreto e  Assisi che hanno raccontato la loro esperienza di sviluppo economico e turistico. Per i comuni della provincia di Foggia, la sfida è quella dei cammini e la creazione di un prodotto turistico integrato.

Se vogliamo fare turismo dobbiamo ragionare come comunità. La cooperazione e il networking sono di importanza strategica – ha ribadito Costanzo Cascavilla, sindaco di San Giovanni Rotondo durante la convention – cercavamo da tempo un collegamento tra i Monti Dauni e il Gargano e l’abbiamo trovato lungo Via Francigena, un elemento in comune sul quale lavorare”.

La via Francigena del Sud è infatti un’opportunità per il territorio di ‘Capitanata’ nell’ambito del turismo lento e la riscoperta del paesaggio in modo sostenibile. Un ritorno ai cammini che attraversano il territorio che ancora oggi portano le tracce millenarie dei pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo e Gerusalemme. L’impegno è concreto e alcuni passi sono già stati fatti, a partire dall’adesione di alcuni comuni all’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’impegno attraverso la Regione della messa in sicurezza della Francigena del Sud in Puglia.

La Via Francigena è una delle forme di sviluppo che può essere portata nei territori e in particolare nelle aree interne – ha spiegato Pasquale Pazienza delegato per la Puglia della Società Italiana Scienze del Turismo –  e, nella logica di una Via Francigena di calibratura spirituale, non potevano essere esclusi luoghi di culto come San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e ancora Monte Sant’Angelo che fonda la sua radice in tempi antichissimi. C’è da esprimere un apprezzamento notevole per lo sforzo che ha compiuto il comune di San Giovanni Rotondo nell’esporsi e riprendere il bandolo della matassa,  in quest’ottica va fatto un lavoro con le organizzazioni internazionali come l’Associazione Europea delle Vie Francigene. Un dialogo serrato può aiutare a velocizzare alcune operazioni, specie nell’uniformità che va associata ad un progetto del genere”.

Associazioni, comunità religiose e collettività territoriali devono lavorare in sinergia per lo sviluppo dei cammini della Via Francigena per il turismo lento ed ecosostenibile – ha aggiunto Martine Gautheron, vice presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene presente alla Convention, tra i partner dell’evento – Le prospettive sono numerose e devono permettere a tutti gli attori che lavorano sul territorio di riflettere e agire insieme”.

Un lavoro in sinergia con gli operatori turistici che nei giorni di Convention sono stati coinvolti negli ‘Educational Tour’ tra il Gargano e i Monti Dauni alla scoperta di Vieste, la Foresta Umbra, Monte Sant’Angelo, Troia, Accadia, Ascoli Satriano e Orsara di Puglia. Un viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cucina del territorio che ha entusiasmato i partecipanti, molti dei quali specializzati nel turismo dei cammini e vacanze ‘esperienziali’.

L’obiettivo finale è quello di promuovere, sostenere e rilanciare il turismo in Capitanata 365 giorni l’anno, valorizzando quei segmenti, diversi dal turismo balneare,  di cui il territorio è ricco, ha ricordato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone. La convention è stata l’edizione zero della “Borsa degli Itinerari e Cammini Religiosi, Culturali e del Tempo Libero” che si svolgerà a San Giovanni Rotondo nel marzo 2018, organizzata dal Comune di San Giovanni Rotondo, in partenariato con altri enti locali dei Monti Dauni, finanziata dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione.

Silvia Iuliano

Guarda il video dei quattro giorni di incontro, alla scoperta del territorio

 

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Roulons pour l’espoir. Da Pontarlier a Roma in difesa dei bambini malati

Roulons pour l’espoir è un’associazione di giovani cattolici di Besançon (Bourgogne-Franche-Comté) che dal 7 al 19 agosto intraprende il viaggio sulla Via Francigena in bicicletta da Pontarlier a Roma per dare voce ai diritti dei bambini malati.

I dieci ciclisti, accompagnati anche da una vettura di supporto,  affronteranno 1.300 km di pedalata sportiva e solidale tra Francia, Svizzera e Italia, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie dei bambini ammalati. In particolare il presidente dell’associazione, Cyril Billod, ha scelto di partire in tandem con Jérôme, giovane direttamente toccato dalla malattia a pochi mesi dalla nascita.

Prima della partenza, lunedì mattina 7 agosto, il gruppo è stato invitato dai frati francescani alla Chapelle des Buis: padre Max de Wasinghe ha augurato loro un caloroso buon viaggio, aggiungendo benedizione e vicinanza con la preghiera.
Al momento della partenza erano presenti rappresentanti di Fédération Française de la Via Francigena (FFVF), Association des Chemins de Compostelle et de Rome de la Bourgogne-Franche-Comté (ACCR-BFC) ed anche il Presidente di Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Massimo Tedeschi.

Di seguito le tappe del viaggio:

  • 7 agosto: Pontarlier – Saint-Maurice
  • 8 agosto: Saint-Maurice – Passo del Gran San Bernardo
  • 9 agosto: Passo del Gran San Bernardo – Santhià
  • 10 agosto: Santhià – Orio Litta
  • 11 agosto: Orio Litta – Berceto
  • 12 agosto: Berceto – Lucca
  • 13 e 14 agosto: Lucca – Siena
  • 15 agosto: Siena – Bolsena
  • 16, 17 e 18 agosto: Bolsena – Roma
  • 19 agosto: retour en France

É possibile seguirli nel loro percorso alla pagina web ed anche su Facebook

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La Via Francigena alla conferenza di apertura del progetto “Green Pilgrimage”, a Canterbury

Lo scorso 16 maggio si è tenuta a Canterbury (Inghilterra) la conferenza di apertura del progetto “Green Pilgrimage” finanziato dal programma Interreg Europe, che intende supportare per i prossimi cinque anni le politiche regionali europee, affinché capitalizzino i risultati positivi e sfruttino ulteriormente il potenziale ancora inesplorato degli itinerari culturali di pellegrinaggio in Europa per la salvaguardia e la promozione  del patrimonio culturale e naturale. Secondo le Nazioni Unite, infatti, 330 milioni di persone viaggiano ogni anno verso mete religiose nel mondo.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha promosso ed assistito la presentazione di questa proposta progettuale ed è stata invitata dalla Diocesi di Canterbury e dalla Contea del Kent a prendere parte alla conferenza di apertura tra i relatori. La dott.ssa Silvia Lecci, Responsabile progetti europei e cooperazione interregionale, ha presentato l’AEVF quale rete portante dell’itinerario culturale della Via Francigena, certificato dal Consiglio d’Europa sin dal 1994. Enfasi è stata posta nell’ impegno di AEVF nel coordinare e motivare gli attori pubblici e le  associazioni interessate, per creare opportunità anche per i privati e per la promozione dei valori europei. Impegno che si estende anche nello sviluppo dell’itinerario a sud di Roma, con i paesi del Mediterraneo come la Turchia, verso Gerusalemme.

AEVF è stata inoltre invitata da Regione Puglia a prendere parte come stakeholder per il confronto con gli altri partner europei nelle successive riunioni svoltesi fino al 19 maggio.

Maggiori informazioni : https://www.interregeurope.eu/greenpilgrimage/news/news-article/1121/green-pilgrimage-launch/

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Il Comitato interregionale sulla Via Francigena si confronta sull’itinerario ciclabile e sull’accessibilità del percorso

Il Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale della Via Francigena (CECTI), si è riunito a Roma l’’11 maggio per confrontarsi sul tema dell’itinerario in bicicletta e lo sviluppo di infrastrutture e servizi accessibili a tutti. Entrambi temi molto importanti che vanno incontro a richieste crescenti del mercato turistico e permettono di sviluppare un itinerario sempre più inclusivo e sostenibile, in linea con i valori del Consiglio d’Europa.

Le Regioni europee aderenti al CECTI nel corso di questa XIa riunione di coordinamento svoltasi presso la sede di rappresentanza della regione Lombardia,  hanno fatto il punto circa la situazione attuale nei rispettivi territori dello sviluppo della Via Francigena da percorrere in bicicletta. AEVF ha relazionato sullo stato di avanzamento del progetto di cooperazione con la European Cyclist Federation, relativo all’itinerario ciclabile denominato Eurovelo 5 – Via Romea (Francigena), che rispetta gli standard Eurovelo per un pubblico di cicloturisti molto ampio e che presenta differenze sostanziali con l’itinerario del Consiglio d’Europa in Francia ed in Svizzera mentre coincide in Inghilterra ed in Italia, sino a Brindisi. Opportune azioni di comunicazione coordinata verranno per questo attivate nei prossimi mesi dalla ECF, in cooperazione con AEVF. La FIAB – Federazione Italiana Amici della Biciletta, ha esposto in questa sede gli esiti del lavoro di tracciatura del percorso Eurovelo 5 in Italia.

AEVF ritiene molto importante inoltre che le politiche di sviluppo dei territori attraversati dalla Via includano sin dall’inizio gli aspetti della fruizione dell’itinerario per le persone con esigenze specifiche. Lo sviluppo di destinazioni accessibili lungo la Via è stato oggetto dell’esperienza condivisa da Regione Basilicata sul progetto “MateraMare”, parte del progetto interregionale “Open Tourism – Itinerari accessibili a tutti”, cofinanziato dal Ministero italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il progetto “Open Tourism”, con capofila Regione Emilia Romagna e con altre 12 Regioni  italiane, tra cui molte attraversate dalla VF, fornisce una utile piattaforma di sviluppo dati utili per la Via Francigena accessibile a tutti. Regione Valle d’Aosta e Regione Toscana, hanno altresì sviluppato tratti di percorso fruibili per persone ipovedenti e non vedenti. Affianco a questi interventi si auspica di poter realizzare presto una guida della Via Francigena al servizio di tutti i turisti della Via.

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Variante Cimina della Via Francigena: Concorso per l’acqua e il totem informativo

Al via il concorso per studenti di architettura e ingegneria, under 35, per un totem informativo e un distributore d’acqua.

Il Comune di Caprarola, in collaborazione con i Comuni di Ronciglione e Carbognano, ha inetto un concorso di idee riservato agli studenti universitari di Architettura, Ingegneria e Scuole di Design, sia pubbliche sia private, e a tutti i giovani professionisti, architetti e ingegneri dell’Unione Europea di età inferiore ad anni 35, per la progettazione di due elementi di arredo esterno, un totem informativo segnaletico multiuso, e un distributore di bottigliette d’acqua a tipologia libera che sviluppi e integri, in un progetto compiuto, i temi della compatibilità ambientale e dell’artigianato.

Il concorso è inserito all’interno del progetto “I Territori della Variante Cimina della via Francigena”, finanziato dal bando regionale per la “Valorizzazione e promozione turistica dei Borghi del Lazio da parte dei Comuni”

Tra le azioni progettuali è prevista la realizzazione di un totem multiuso e di un distributore di bottigliette d’acqua per caratterizzare il percorso e assicurare ai viandanti una maggiore fruibilità del territorio, anche dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico.

L’immagine dei due elementi di arredo dovrà essere coordinata ed evocativa dei luoghi; i materiali utilizzati devono essere duraturi e ben inseriti cromaticamente in un contesto ambientale e paesaggistico di grande valore. Ciascuno di questi elementi sarà posizionato nel territorio dei comuni coinvolti nel progetto finanziato, lungo il percorso della Variante Cimina della via Francigena.

Al miglior progetto verrà corrisposto un premio di 700 euro. L’iscrizione entro il 25 agosto mentre gli elaborati con i progetti devono pervenire entro il 21 settembre.

 

In allegato il bando

 

Fonte: Francigena News

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Monte Sant’Angelo, meta indiscussa della Via Francigena nel Sud

Monte Sant’Angelo rilancia la sua importanza come meta indiscussa della Via Francigena nel Sud. La città pugliese legata al culto dell’Arcangelo Michele, sta infatti ponendo le basi per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei cammini.

Una volontà confermata dal neo sindaco Pierpaolo D’Arienzo e dalla sua amministrazione che, il 25 luglio, in sede di consiglio comunale, ha votato all’unanimità l’adesione all’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Si tratta di un segnale molto forte – conferma il primo cittadino – abbiamo voluto dare continuità al lavoro iniziato dall’Associazione locale Monte Sant’Angelo Francigena. Noi crediamo molto in questo nuovo tipo di valorizzazione del turismo spirituale e ci impegneremo anche attraverso le risorse di bilancio, a valorizzare i percorsi e i camini con un’azione di concertazione di Comuni che si trovano lungo la via”.

Un passo concreto, ricordato venerdì 28 luglio nel primo incontro tra il Sindaco e la vice presidente di AEVF, Martine Gautheron in visita al Santuario di Monte Sant’Angelo in occasione del congresso internazionale sui cammini organizzato a San Giovanni Rotondo.

Oggi possiamo dire che con questa amministrazione abbiamo raggiunto il primo step fondamentale per avvicinarci ai cammini –  ha sottolineato Biagio De Nittis rappresentante dell’associazione locale–  Monte Sant’Angelo rappresenta un punto cardine delle Vie Francigene e dovrà essere un comune capofila. Ci auguriamo che in collaborazione con San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Manfredonia, in futuro Monte San’Angelo possa essere la tappa principale della via Francigena del Sud”.

Capitale storica dei cammini, la città del culto micaelico guarda ai pellegrini moderni come un nuovo prodotto turistico per la comunità, seguendo le tracce di una tradizione millenaria. La strada è in salita, con una Via Francigena in fase di costruzione, ma volontà ed entusiasmo non mancano. 

Silvia Iuliano

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San Giovanni Rotondo capitale dei cammini

San Giovanni Rotondo è stata per un giorno la capitale delle nuove frontiere del turismo lento. Nella città pugliese, santuario di Padre Pio, si è svolta infatti la prima convention dedicata agli itinerari e cammini religiosi, culturali e del tempo libero.

 Un appuntamento che ha messo a confronto esperti internazionali e amministratori locali riuniti all’Auditorium ‘Maria Pyle’ con l’intento di promuovere e riorganizzare il turismo in ‘Capitanata’.

Durante i lavori, moderati dal giornalista Rai Franco Di Mare, si sono alternate realtà italiane e testimonianze dalle principali città santuario: Loreto, Lourdes, Fatima, Czestochowa e Wadoewice. Un confronto intenso e ricco di spunti che si è concluso in serata con l’intervento dell’assessore regionale con delega all’industria turistica e culturale, Loredana Capone.

Abbiamo bisogno di puntare sul turismo che allunga la stagione per molte ragioni – ha detto l’assessore – Questo comporta un’interrogazione sul tipo di turismo che si vuole, non più solo quello balneare. Bisogna costruire prodotti turistici che puntino a migliorare l’attrattività del territorio. Ma questo non ce lo regala nessuno. Lo dobbiamo costruire insieme, chiedendo agli imprenditori di lavorare e fare rete”.

Se vogliamo fare turismo dobbiamo muoverci comune una comunità, la cooperazione e il networking sono di importanza strategica –  ha spiegato il sindaco di San Giovanni Rotondo, Costanzo Cascavilla La testimonianza dell’assessore regionale Capone che ha molto apprezzato il lavoro fatto anche con l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) è testimonianza della bontà di quello che si sta realizzando”.

Una delle opportunità principali per i comuni della provincia di Foggia sul fronte del turismo slow, è infatti lo sviluppo della Via Francigena del Sud. “La Regione Puglia che ha finanziato questa convention, sta finanziando anche la ristrutturazione e messa in sicurezza di un tratto della Via Francigena tra San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo poi con altre risorse se ne metteranno in sicurezza degli altri tratti – ha ribadito il sindaco – Un primo tratto è stato fatto, da Celle di San Vito alla città di Lucera. Contiamo in sei mesi, dieci al massimo, di avere il primo pezzo fruibile nel sud della Via Francigena in territorio di Capitanata. Come ha ricordato la vice presidente AEVF Martine Gautheron, è un lavoro che è partito un anno fa. Ad Aigle abbiamo condiviso questo percorso,ci siamo messi a lavorare e nel giro di dieci mesi si vedono i primi importanti risultati”.

Associazioni, comunità religiose e collettività territoriali devono lavorare in sinergia per lo sviluppo dei cammini della Via Francigena per il turismo lento ed ecosostenibile – ha aggiunto Martine Gautheron, in rappresentanza dell’Associazione – Le prospettive sono numerose e devono permettere a tutti gli attori che lavorano sul territorio di riflettere e agire insieme”.

Intanto a breve termine, San Giovanni Rotondo ospiterà, in collaborazione con AEVF, uno spazio dedicato alla Francigena per il centro sud. Questo luogo verrà dato in affidamento ad un’associazione di camminatori che gestirà anche i 6 posti letto a disposizione dei pellegrini. “Un passaggio importante per avere questo cammino della Via Francigena in Capitanata” ha concluso il primo cittadino.

Silvia Iuliano

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Via Francigena: buone pratiche per lo sviluppo territoriale

La Via Francigena come modello sostenibile per lo sviluppo dei territori. Buone pratiche che coniugano cultura, turismo e sport in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigena.

Il continuo affermarsi del Turismo Lento, a piedi, in bicicletta e a cavallo, non ha potuto che incoraggiare la proliferazione mediatica, e quindi di impiego turistico, dei Cammini d’Europa, tra cui la Via Francigena. Dichiarata Itinerario Culturale Europeo nel 1994, la Via Francigena attraversa quattro Stati (Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia), partendo da Canterbury (EN) e giungendo a Roma (IT), diventando connettore culturale, politico e soprattutto locale. La Via Francigena si rafforza, giorno dopo giorno, proprio per la relazione che questa ed i suoi pellegrini instaurano con il territorio, i suoi abitanti e le comunità locali attraversate: un’accoglienza spesso cordiale e calorosa che favorisce lo scambio interculturale. Attenzione particolare viene riposta nella cura del percorso: messa in sicurezza, posizionamento della segnaletica e ospitalità per i pellegrini.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), nata nel 2001 ed oggi in rete con 135 enti locali/regioni europee, è l’organismo del Consiglio d’Europa preposto alla valorizzazione del percorso. Tra i compiti dell’AEVF c’è quello di far dialogare tutte le anime di un territorio: istituzioni; associazioni; categorie economiche, culturali e turistiche; università. Oggi, proprio grazie a questa attiva cooperazione, la Via Francigena è popolata e resa viva. L’itinerario europeo della Francigena sta entrando in modo crescente all’interno delle politiche di sviluppo territoriale a livello nazionale, regionale, locale favorendo investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture; in questo contesto si innestano le diverse associazioni sparse sul percorso europeo che, attraverso la passione dei volontari,  animano il cammino; così come i partner privati che sono in grado di offrire servizi ai pellegrini e viandanti. Gli istituti di ricerca e le università, infine, entrano in questa rete europea promuovendo studi, analisi, ricerche e pubblicazioni.

Essendo notevolmente cresciuta la visibilità della Via Francigena negli ultimi anni, numerosi soggetti privati si sono aggregati per offrire accoglienza, ristorazione, equipaggiamento, gadget, guide e promozione, organizzazione di attività ed educational tour viaggi e attività lungo il percorso. Citiamo ad esempio i nostri expert partner SloWays, Walden Viaggi, Idea Marketing. La stretta collaborazione che si è instaurata tra le istituzioni locali, associazioni e privati ha generato negli ultimi anni la nascita di interessanti eventi sportivi/trekking presenti lungo tutti i 1800 km della Via. Alcuni esempi: in Francia, la camminata-evento annuale “Pas à Pas” dal 2011 coinvolge la popolazione locale, turisti e associazioni al fine di conoscere il percorso in Franche-Comté-Bourgogne. Ogni anno 400 camminatori si riuniscono per fare a piedi 15-20km di percorso, coinvolgendo anche le singole amministrazioni locali. In prima linea i sindaci camminano a fianco dei pellegrini; lo stesso effetto ha avuto il “Samedi de Quasimodo”, un evento annuale itinerante, la cui prima edizione fu nel 2002, finalizzato a mettere in rete istituzioni locali e cittadini per monitorare il percorso, farlo conoscere e sensibilizzare le amministrazioni alla messa in sicurezza del percorso. Tutto questo avviene camminando, in mezzo alla natura delle Alpi Svizzere; in Italia, l’ormai affermato evento “European Francigena Marathon” che si svolge dal 2012 nel Lazio coinvolge oltre duemila persone ogni anno. Si tratta di un cammino lungo 42,195 km (la distanza di una maratona) lungo il quale è possibile conoscere il percorso, degustare prodotti tipici, stare in mezzo alla natura, camminare in libertà. Questi eventi, pubblicati sui canali di comunicazione AEVF (in tre lingue), raggiungono un numero altissimo di appassionati. Sul sito essi vengono promossi all’interno di un Festival europeo che mette in rete oltre 700 eventi tra aprile e ottobre.

Ognuno di questi eventi diventa propulsore per nuove attività che nascono in loco, incentivando la nascita di punti di accoglienza e di ristoro: si porti ad esempio il piccolo borgo italiano di Orio Litta, di 2000 abitanti, che negli ultimi dieci anni ha visto turisti da tutto il mondo attraversare le sue strade, mangiare nei suoi ristoranti e trovare sistemazione nei suoi ostelli. Ognuna di queste attività facilita anche l’attenzione delle comunità locali verso la salvaguardia dell’ambiente: sono nate negli ultimi anni numerose iniziative di sensibilizzazione ambientale dove gruppi di persone si ritrovano per camminare, fare pulizia lungo il percorso e curare la manutenzione della segnaletica: un esempio recente è “I love Francigena”, una serie di giornate di cammino lungo il percorso, ad iscrizione libera e gratuita, che interagisce con i residenti, i pellegrini ed i turisti delle regioni toccate ed educa alla custodia del luogo.

Il territorio attraversato dalla Via Francigena viene valorizzato enfatizzandone autenticità e ruralità, panorami, altrimenti, difficilmente percepibili. La relazione che si crea tra il fruitore della Via e la Via stessa, permette di estraniarsi e prendere tempo per sé mettendo in stretta relazione corpo e mente. Si stanno diffondendo lungo il cammino anche pratiche di yoga e meditazione, oppure pratiche sportive che coniugano il benessere con la lentezza. E’ in fase di start up un progetto che lega il cammino con le località termali lungo la Via Francigena, invitando i viandanti ad usufruirne durante la propria esperienza di viaggio. L’acqua (in questo caso termale) diventa elemento per rigenerasi, purificarsi e rimettersi in forma dopo un lungo cammino.

Luca Faravelli

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Agenzia del Demanio: online il primo bando nazionale del progetto Cammini e Percorsi

Parte la prima gara del progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal D.L. Turismo e Cultura (D.L. 31.5.2014, n. 83). Il progetto Cammini e Percorsi, sostenuto dal MiBACT e dal MIT, ha infatti l’obiettivo di promuovere il turismo lento attraverso il recupero di immobili pubblici sui percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi da trasformare in contenitori di attività e servizi per i viaggiatori. E’ la prima volta che l’Agenzia utilizza lo strumento della concessione gratuita per sostenere l’imprenditoria giovanile e il terzo settore allo scopo di incentivare iniziative a carattere innovativo, sociale, culturale, creativo e sportivo.

Da oggi fino al prossimo 11 dicembre, sul sito dell’Agenzia del Demanio è possibile scaricare il bando unico nazionale, la “Guida al bando” e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Si tratta di case cantoniere, torri, ex caselli ferroviari e vari fabbricati distribuiti su tutto il territorio nazionale. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.

Per maggior informazioni sui siti coinvolti sono presenti nel comunicato in allegato.

Fonte: Agenzia del Demanio

 

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Al via la prima Convention sugli Itinerari Cammini Culturali, Religiosi e del Tempo Libero

Ha preso ufficialmente il via questa mattina a San Giovanni Rotondo in Puglia, la prima Convention  sugli Itinerari e Cammini Culturali, religiosi e del tempo libero.
A dare inizio ai lavori, moderati dal giornalista Rai Francesco di Mare, è stato il sindaco Costanzo Cascavilla con il suono simbolico di una campana della Via Francigena dell’anno mille.

Tra i partecipanti, numerosi rappresentanti istituzionali internazionali dei più importanti siti religiosi come Fatima, Lourdes, Wadovice e Czestochowa oltre a tour operator e vari amministratori locali. L’evento è patrocinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, rappresentata al Forum dalla neo vice presidente Martine Gautheron.

La Convention andrà avanti tutta la giornata attraverso il confronto su esperienze europee ed italiane. Al centro del dibattito numerosi temi, tra i quali la gestione dei siti di interesse religioso, le nuove frontiere del turismo lento, il networking tra città per lo sviluppo di itinerari e cammini.

Silvia Iuliano