Via Francigena

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Segnaletica, manutenzione e sicurezza del percorso lungo il tratto lombardo

L’Associazione Europea delle Vie Francigene è impegnata nella seconda fase dei lavori finalizzati a migliorare la percorribilità del tratto lombardo da Palestro a Pavia. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia per valorizzare e far consocere il cammino.

Proseguono i lavori di verifica sul percorso e segnaletica iniziati a fine primavera: si tratta di giornate che vengono trascorse sul cammino per migliorare la fruizione della via. In particolar modo vengono sistemati i cartelli ed i pali accidentalmente abbattuti dai trattori. Generalmente è bene effettuare un passaggio di manutenzione ad inizio stagione ed uno nel pieno dell’estate, quando la vegetazione può nascondere i segnavia.

La Via Francigena anche durante questi momenti diventa occasione di incontro e confronto con pellegrini che sono stati incrociati sul cammino: un lituano in viaggio “contromano” da Venezia a Tolosa, Edit ed Emma, madre e figlia belghe in viaggio da Ivrea, Jan, cicloviaggiatore olandese in viaggio da casa sua e che ha già percorso 1500 km, Solly e Lars, giovane coppia tedesca in viaggio da Mortara, tutti diretti a Roma e molto felici del fatto che ci si prendesse cura del percorso.

L’intervento di manutenzione avviene con il sostegno della regione Lombardia ed in collaborazione con Itineraria. Il lavoro rientra nel progetto #ILoveFrancigena, una serie di eventi e iniziative di valorizzazione del tratto lombardo della via Francigena. La manutenzione proseguirà nelle prossime settimane, mentre è previsto per il fine settimana del 7-8 ottobre un viaggio evento da Groppello Cairoli a Belgioioso.

Durante il weekend, l’Associazione Europea delle Vie Francigene con il supporto tecnico di Itineraria condurranno un gruppo di volontari che insieme a lui si prenderanno cura del percorso sistemando la segnaletica e ripulendo i sentieri.

Il viaggio è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni e iscrizioni scrivete a webmaster@viefrancigene.org

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In cammino con l’AEVF da Canterbury a Champlitte

Martine Gautheron, recentemente nominata vicepresidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, camminerà per 600km sul lungo percorso della Via Francigena da Canterbury a Champlitte, città dove abita.

Martine ricopre anche il ruolo consigliere delegato della città di Champlitte (regione della Borgogna / Franche-Comté) e da tempo è attiva nella valorizzazione della Via Francigena in Francia, sia nella rete di istituzioni, sia come hospitalera. Escursionista da venti anni, curiosa, percorse il cammino per Compostela: un’avventura, una sfida per imparare a conoscersi.

Intervista con Martine con la sua partenza:

“Nel 2009 ho “scoperto” la Via Francigena, grazie a Carlo, un pellegrino italiano alla ricerca di un alloggio, così lo accogliemmo nella nostra casa … e parlammo.

Ho riflettuto sul fatto: “perchè ricercare un pellegrinaggio lontano, quando ce n’è uno che attraversa la mia città?”. Dopo un po’ di tempo in cui si stava iniziando a promuovere la conoscenza della Via Francigena anche in Francia, è grazie al primo Pas à Pas organizzato sul percorso che ho scoperto AEVF.

I miei impegni con la città di Champlitte ratardarono la decisione di partire sul cammino per molte settimane, finchè prendemmo la decisione: andare a piedi con mio marito Bernard verso Roma, partendo da casa nostra! L’abbiamo fatto in 3 anni consecutivi, nel 2014 fino a Yverdon, nel 2015 Orbe – Orio Litta, e nel 2016 Orio Litta – Roma.

Viaggio concluso … no, non è possibile. Mi sono resa conto che ho bisogno di percorrere la Via da Canterbury a casa mia! In caso contrario, mi mancherà qualcosa, ho bisogno di trovare questa parte, per me è fondamentale: da Canterbury a Roma, questa è la direzione della Via Francigena.
Nel 2017 intraprenderemo la strada nel mese di agosto: il 29 partiremo in treno da Digione, in Francia (Borgogna / Franche Comté), fino a arrivare in l’Inghilterra, ad Ashford (Kent), poi una navetta per Canterbury.

Scopriremo la parte settentrionale del percorso storico, le città cariche di fascino come Canterbury, Calais, Arras, Bruay la Bussiere, Reims, ma a piedi anche attraverso le campagne inglesi e francesi, queste terre a me sconosciute. Ogni giorno cammineremo attraverso i villaggi e incontreremo persone.

Non vedo l’ora, di partire, scoprire, a piedi, per incontrare, condividere. In fondo sono anche un po’ preoccupata! Io lavoro davanti allo schermo del computer e non ho molto tempo per camminare, mi chiedo quindi se sarò ancora in grado di fare più di 600 km a piedi in meno di un mese. Partiremo il 29 agosto e arrivaremo il 22 o 23 settembre.

Voglio crederci, camminando con la testa e con i piedi, si, lo farò! Lo zaino mi aspetta, così come il mio taccuino ed il cammino davanti a me!”

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Gli itinerari culturali al centro delle politiche europee per lo sviluppo territoriale

Nel mese di giugno è stato presentato al Parlamento Europeo di Strasburgo il Rapporto sul tema “Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali” (2016/2240(INI)). Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa indicati come modello per sviluppo dei territori.

Il Rapporto è stato presentato dai relatori Elmar Brok e Silvia Costa attraverso le Commissione per gli affari esteri e la commissione cultura. L’eurodeputato Silvia Costa dal 2009, anno in cui è stata eletta al Parlamento Europeo, è fortemente impegnata a sostenere i programmi culturali europei, con una attenzione particolare rivolta agli itinerari culturali ed alla Via Francigena.

Il Rapporto sulla nuova Strategia dell’Unione contiene linee di indirizzo significative quali: piani di azione pluriennali e un programma per la mobilità e gli scambi internazionali; previsione di una linea di bilancio dedicata; sviluppo del turismo culturale e inclusione della cultura in tutti gli accordi bilaterali; l’istituzione di un programma internazionale di mobilità e di residenze d’artista per giovani artisti e professionisti della cultura europea.

Stiamo andando concretamente nella direzione che vuole la cultura come quarto pilastro autonomo e trasversale dello sviluppo sostenibile, senza il quale le società  non si rigenerano, non producono innovazione né relazioni pacifiche ” ha detto la Costa dopo la presentazione.

La stessa Commissione Cultura  ha ottenuto, la proclamazione del 2018 come Anno del Patrimonio culturale  Europeo. Una prima, concreta opportunità per la promozione del patrimonio culturale, materiale, immateriale e digitale, come elemento centrale della dimensione internazionale dell’Unione Europea.

Nella proposta di risoluzione trovano spazio gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa richiamati con grande fermezza sia negli articoli di premessa, sia in quelli del Rapporto. Essi rappresentano un volano per sviluppare progetti transfrontalieri; diventano uno strumento istituzionale importante per rafforzare le relazioni culturali fra i paesi, al fine di promuovere i valori fondamentali di diversità culturale, dialogo interculturale e sviluppo territoriale sostenibile di destinazioni culturali meno note, preservando al contempo il loro patrimonio culturale comune.

Il Programma, che nel 2017 festeggia i 30 anni e che proprio a Lucca nei giorni 27-29 settembre organizza il Forum annuale, sta supportando con forza gli itinerari culturali europei come occasione di sviluppo, dialogo interculturale e interreligioso, coesione sociale e tolleranza. Il successo di questo programma dipende sempre più dalla capacità di mettere in rete i territori, dalle istituzioni alle comunità locali, favorendo l’inclusione della cultura (in tutte le sue forme) all’interno delle politiche di sviluppo territoriale

La Via Francigena, insieme al Cammino di Santiago, è uno dei 32 itinerari certificati dal Consiglio d’Europa.

Luca Bruschi

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Fausto Cecconi ambasciatore della Via Francigena Toscana

Il consigliere comunale con delega alla Cultura e al Turismo del comune di Radicofani, Fausto Cecconi, ha ricevuto il riconoscimento di ambasciatore della Via Francigena Toscana. La consegna del titolo è avvenuta sabato 19 luglio nella frazione di Contignano, in occasione del convegno  “La Francigena di ieri e di oggi..a piedi ed in bicicletta” organizzato all’interno della manifestazione ‘I giorni di Ghino’.

Un riconoscimento inatteso,  un ringraziamento simbolico attribuito ad una persona con la Via Francigena e l’accoglienza nel cuore. Prima ancora del ruolo istituzionale, Fausto Cecconi, ha infatti vissuto il cammino da ospitalero a Radicofani, tappa della Francigena in Val D’Orcia, dove è nato e ha origine la sua famiglia.

Per anni ho accolto le persone sul campo e ho potuto capire qualcosa di più di chi cammina e si mette in viaggio – racconta il consigliere nonché ex assessore nel precedente mandato del comune di Radicofani   – è un’esperienza che mi ha consentito di riscoprire la vocazione della comunità e di uscire fuori dal guscio locale, entrando in una dimensione diversa.  Conosco il mio cammino toscano da Pontremoli a Radicofani. Questa strada – prosegue Cecconi – regala un rapporto con la natura particolare, emoziona per il paesaggio e l’arte.  Così si finisce il viaggio con un bagaglio magari più leggero ma carico di suggestioni e affetti. L’incontro con le persone è il valore più importante di questo  cammino”.

Un valore umano da sempre punto di riferimento per il consigliere, premiato a sorpresa dal presidente dell’Associazione Toscana delle Vie Francigene, Sandro Santini, insieme ad altri rappresentanti istituzionali, tra i quali il sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi.

Il consigliere Fausto Cecconi si merita questo riconoscimento per tutte le iniziative che ha messo in campo per la Francigena, specialmente nell’area sud della Toscana. – conferma Andrea Lombardi, vicepresidente dellAssociazione Toscana delle Vie Francigene – E’ una persona timida e modesta, ci è sembrato giusto attribuirgli questo titolo simbolico per l’impegno profuso in questi anni. E’ un riconoscimento che diamo a chi rappresenta  lo spirito di promozione e valorizzazione degli itinerari”.

Un momento emozionante condiviso con il pubblico insieme a Giovanni Corrieri, esperto di cammini, nominato ambasciatore della Francigena Toscana lo scorso febbraio in occasione del Forum di San Miniato. 

Silvia Iuliano

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Turismo e cammini, dalla Convention in Puglia l’opportunità della Via Francigena del Sud

Il futuro del turismo in Puglia guarda ai cammini e agli itinerari culturali, religiosi e del tempo libero. L’input arriva da San Giovanni Rotondo, dove dal 26 al 29 luglio, istituzioni, associazioni e operatori turistici si sono confrontati sul tema in una prima convention internazionale.

Non solo mare: fede, ambiente, cultura ed enogastronomia sono le frontiere per rilanciare il territorio di ‘Capitanata’.

Come? Facendo rete a livello locale e internazionale. All’appuntamento hanno preso parte numerosi rappresentanti di alcune città santuario internazionali come Lourdes, Fatima, Wadowice, Czestochowa, Loreto e  Assisi che hanno raccontato la loro esperienza di sviluppo economico e turistico. Per i comuni della provincia di Foggia, la sfida è quella dei cammini e la creazione di un prodotto turistico integrato.

Se vogliamo fare turismo dobbiamo ragionare come comunità. La cooperazione e il networking sono di importanza strategica – ha ribadito Costanzo Cascavilla, sindaco di San Giovanni Rotondo durante la convention – cercavamo da tempo un collegamento tra i Monti Dauni e il Gargano e l’abbiamo trovato lungo Via Francigena, un elemento in comune sul quale lavorare”.

La via Francigena del Sud è infatti un’opportunità per il territorio di ‘Capitanata’ nell’ambito del turismo lento e la riscoperta del paesaggio in modo sostenibile. Un ritorno ai cammini che attraversano il territorio che ancora oggi portano le tracce millenarie dei pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo e Gerusalemme. L’impegno è concreto e alcuni passi sono già stati fatti, a partire dall’adesione di alcuni comuni all’Associazione Europea delle Vie Francigene e l’impegno attraverso la Regione della messa in sicurezza della Francigena del Sud in Puglia.

La Via Francigena è una delle forme di sviluppo che può essere portata nei territori e in particolare nelle aree interne – ha spiegato Pasquale Pazienza delegato per la Puglia della Società Italiana Scienze del Turismo –  e, nella logica di una Via Francigena di calibratura spirituale, non potevano essere esclusi luoghi di culto come San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e ancora Monte Sant’Angelo che fonda la sua radice in tempi antichissimi. C’è da esprimere un apprezzamento notevole per lo sforzo che ha compiuto il comune di San Giovanni Rotondo nell’esporsi e riprendere il bandolo della matassa,  in quest’ottica va fatto un lavoro con le organizzazioni internazionali come l’Associazione Europea delle Vie Francigene. Un dialogo serrato può aiutare a velocizzare alcune operazioni, specie nell’uniformità che va associata ad un progetto del genere”.

Associazioni, comunità religiose e collettività territoriali devono lavorare in sinergia per lo sviluppo dei cammini della Via Francigena per il turismo lento ed ecosostenibile – ha aggiunto Martine Gautheron, vice presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene presente alla Convention, tra i partner dell’evento – Le prospettive sono numerose e devono permettere a tutti gli attori che lavorano sul territorio di riflettere e agire insieme”.

Un lavoro in sinergia con gli operatori turistici che nei giorni di Convention sono stati coinvolti negli ‘Educational Tour’ tra il Gargano e i Monti Dauni alla scoperta di Vieste, la Foresta Umbra, Monte Sant’Angelo, Troia, Accadia, Ascoli Satriano e Orsara di Puglia. Un viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cucina del territorio che ha entusiasmato i partecipanti, molti dei quali specializzati nel turismo dei cammini e vacanze ‘esperienziali’.

L’obiettivo finale è quello di promuovere, sostenere e rilanciare il turismo in Capitanata 365 giorni l’anno, valorizzando quei segmenti, diversi dal turismo balneare,  di cui il territorio è ricco, ha ricordato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone. La convention è stata l’edizione zero della “Borsa degli Itinerari e Cammini Religiosi, Culturali e del Tempo Libero” che si svolgerà a San Giovanni Rotondo nel marzo 2018, organizzata dal Comune di San Giovanni Rotondo, in partenariato con altri enti locali dei Monti Dauni, finanziata dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione.

Silvia Iuliano

Guarda il video dei quattro giorni di incontro, alla scoperta del territorio

 

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Roulons pour l’espoir. Da Pontarlier a Roma in difesa dei bambini malati

Roulons pour l’espoir è un’associazione di giovani cattolici di Besançon (Bourgogne-Franche-Comté) che dal 7 al 19 agosto intraprende il viaggio sulla Via Francigena in bicicletta da Pontarlier a Roma per dare voce ai diritti dei bambini malati.

I dieci ciclisti, accompagnati anche da una vettura di supporto,  affronteranno 1.300 km di pedalata sportiva e solidale tra Francia, Svizzera e Italia, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie dei bambini ammalati. In particolare il presidente dell’associazione, Cyril Billod, ha scelto di partire in tandem con Jérôme, giovane direttamente toccato dalla malattia a pochi mesi dalla nascita.

Prima della partenza, lunedì mattina 7 agosto, il gruppo è stato invitato dai frati francescani alla Chapelle des Buis: padre Max de Wasinghe ha augurato loro un caloroso buon viaggio, aggiungendo benedizione e vicinanza con la preghiera.
Al momento della partenza erano presenti rappresentanti di Fédération Française de la Via Francigena (FFVF), Association des Chemins de Compostelle et de Rome de la Bourgogne-Franche-Comté (ACCR-BFC) ed anche il Presidente di Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Massimo Tedeschi.

Di seguito le tappe del viaggio:

  • 7 agosto: Pontarlier – Saint-Maurice
  • 8 agosto: Saint-Maurice – Passo del Gran San Bernardo
  • 9 agosto: Passo del Gran San Bernardo – Santhià
  • 10 agosto: Santhià – Orio Litta
  • 11 agosto: Orio Litta – Berceto
  • 12 agosto: Berceto – Lucca
  • 13 e 14 agosto: Lucca – Siena
  • 15 agosto: Siena – Bolsena
  • 16, 17 e 18 agosto: Bolsena – Roma
  • 19 agosto: retour en France

É possibile seguirli nel loro percorso alla pagina web ed anche su Facebook

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La Via Francigena alla conferenza di apertura del progetto “Green Pilgrimage”, a Canterbury

Lo scorso 16 maggio si è tenuta a Canterbury (Inghilterra) la conferenza di apertura del progetto “Green Pilgrimage” finanziato dal programma Interreg Europe, che intende supportare per i prossimi cinque anni le politiche regionali europee, affinché capitalizzino i risultati positivi e sfruttino ulteriormente il potenziale ancora inesplorato degli itinerari culturali di pellegrinaggio in Europa per la salvaguardia e la promozione  del patrimonio culturale e naturale. Secondo le Nazioni Unite, infatti, 330 milioni di persone viaggiano ogni anno verso mete religiose nel mondo.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene ha promosso ed assistito la presentazione di questa proposta progettuale ed è stata invitata dalla Diocesi di Canterbury e dalla Contea del Kent a prendere parte alla conferenza di apertura tra i relatori. La dott.ssa Silvia Lecci, Responsabile progetti europei e cooperazione interregionale, ha presentato l’AEVF quale rete portante dell’itinerario culturale della Via Francigena, certificato dal Consiglio d’Europa sin dal 1994. Enfasi è stata posta nell’ impegno di AEVF nel coordinare e motivare gli attori pubblici e le  associazioni interessate, per creare opportunità anche per i privati e per la promozione dei valori europei. Impegno che si estende anche nello sviluppo dell’itinerario a sud di Roma, con i paesi del Mediterraneo come la Turchia, verso Gerusalemme.

AEVF è stata inoltre invitata da Regione Puglia a prendere parte come stakeholder per il confronto con gli altri partner europei nelle successive riunioni svoltesi fino al 19 maggio.

Maggiori informazioni : https://www.interregeurope.eu/greenpilgrimage/news/news-article/1121/green-pilgrimage-launch/

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Il Comitato interregionale sulla Via Francigena si confronta sull’itinerario ciclabile e sull’accessibilità del percorso

Il Comitato europeo di coordinamento tecnico interregionale della Via Francigena (CECTI), si è riunito a Roma l’’11 maggio per confrontarsi sul tema dell’itinerario in bicicletta e lo sviluppo di infrastrutture e servizi accessibili a tutti. Entrambi temi molto importanti che vanno incontro a richieste crescenti del mercato turistico e permettono di sviluppare un itinerario sempre più inclusivo e sostenibile, in linea con i valori del Consiglio d’Europa.

Le Regioni europee aderenti al CECTI nel corso di questa XIa riunione di coordinamento svoltasi presso la sede di rappresentanza della regione Lombardia,  hanno fatto il punto circa la situazione attuale nei rispettivi territori dello sviluppo della Via Francigena da percorrere in bicicletta. AEVF ha relazionato sullo stato di avanzamento del progetto di cooperazione con la European Cyclist Federation, relativo all’itinerario ciclabile denominato Eurovelo 5 – Via Romea (Francigena), che rispetta gli standard Eurovelo per un pubblico di cicloturisti molto ampio e che presenta differenze sostanziali con l’itinerario del Consiglio d’Europa in Francia ed in Svizzera mentre coincide in Inghilterra ed in Italia, sino a Brindisi. Opportune azioni di comunicazione coordinata verranno per questo attivate nei prossimi mesi dalla ECF, in cooperazione con AEVF. La FIAB – Federazione Italiana Amici della Biciletta, ha esposto in questa sede gli esiti del lavoro di tracciatura del percorso Eurovelo 5 in Italia.

AEVF ritiene molto importante inoltre che le politiche di sviluppo dei territori attraversati dalla Via includano sin dall’inizio gli aspetti della fruizione dell’itinerario per le persone con esigenze specifiche. Lo sviluppo di destinazioni accessibili lungo la Via è stato oggetto dell’esperienza condivisa da Regione Basilicata sul progetto “MateraMare”, parte del progetto interregionale “Open Tourism – Itinerari accessibili a tutti”, cofinanziato dal Ministero italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il progetto “Open Tourism”, con capofila Regione Emilia Romagna e con altre 12 Regioni  italiane, tra cui molte attraversate dalla VF, fornisce una utile piattaforma di sviluppo dati utili per la Via Francigena accessibile a tutti. Regione Valle d’Aosta e Regione Toscana, hanno altresì sviluppato tratti di percorso fruibili per persone ipovedenti e non vedenti. Affianco a questi interventi si auspica di poter realizzare presto una guida della Via Francigena al servizio di tutti i turisti della Via.

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Variante Cimina della Via Francigena: Concorso per l’acqua e il totem informativo

Al via il concorso per studenti di architettura e ingegneria, under 35, per un totem informativo e un distributore d’acqua.

Il Comune di Caprarola, in collaborazione con i Comuni di Ronciglione e Carbognano, ha inetto un concorso di idee riservato agli studenti universitari di Architettura, Ingegneria e Scuole di Design, sia pubbliche sia private, e a tutti i giovani professionisti, architetti e ingegneri dell’Unione Europea di età inferiore ad anni 35, per la progettazione di due elementi di arredo esterno, un totem informativo segnaletico multiuso, e un distributore di bottigliette d’acqua a tipologia libera che sviluppi e integri, in un progetto compiuto, i temi della compatibilità ambientale e dell’artigianato.

Il concorso è inserito all’interno del progetto “I Territori della Variante Cimina della via Francigena”, finanziato dal bando regionale per la “Valorizzazione e promozione turistica dei Borghi del Lazio da parte dei Comuni”

Tra le azioni progettuali è prevista la realizzazione di un totem multiuso e di un distributore di bottigliette d’acqua per caratterizzare il percorso e assicurare ai viandanti una maggiore fruibilità del territorio, anche dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico.

L’immagine dei due elementi di arredo dovrà essere coordinata ed evocativa dei luoghi; i materiali utilizzati devono essere duraturi e ben inseriti cromaticamente in un contesto ambientale e paesaggistico di grande valore. Ciascuno di questi elementi sarà posizionato nel territorio dei comuni coinvolti nel progetto finanziato, lungo il percorso della Variante Cimina della via Francigena.

Al miglior progetto verrà corrisposto un premio di 700 euro. L’iscrizione entro il 25 agosto mentre gli elaborati con i progetti devono pervenire entro il 21 settembre.

 

In allegato il bando

 

Fonte: Francigena News

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Monte Sant’Angelo, meta indiscussa della Via Francigena nel Sud

Monte Sant’Angelo rilancia la sua importanza come meta indiscussa della Via Francigena nel Sud. La città pugliese legata al culto dell’Arcangelo Michele, sta infatti ponendo le basi per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei cammini.

Una volontà confermata dal neo sindaco Pierpaolo D’Arienzo e dalla sua amministrazione che, il 25 luglio, in sede di consiglio comunale, ha votato all’unanimità l’adesione all’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Si tratta di un segnale molto forte – conferma il primo cittadino – abbiamo voluto dare continuità al lavoro iniziato dall’Associazione locale Monte Sant’Angelo Francigena. Noi crediamo molto in questo nuovo tipo di valorizzazione del turismo spirituale e ci impegneremo anche attraverso le risorse di bilancio, a valorizzare i percorsi e i camini con un’azione di concertazione di Comuni che si trovano lungo la via”.

Un passo concreto, ricordato venerdì 28 luglio nel primo incontro tra il Sindaco e la vice presidente di AEVF, Martine Gautheron in visita al Santuario di Monte Sant’Angelo in occasione del congresso internazionale sui cammini organizzato a San Giovanni Rotondo.

Oggi possiamo dire che con questa amministrazione abbiamo raggiunto il primo step fondamentale per avvicinarci ai cammini –  ha sottolineato Biagio De Nittis rappresentante dell’associazione locale–  Monte Sant’Angelo rappresenta un punto cardine delle Vie Francigene e dovrà essere un comune capofila. Ci auguriamo che in collaborazione con San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Manfredonia, in futuro Monte San’Angelo possa essere la tappa principale della via Francigena del Sud”.

Capitale storica dei cammini, la città del culto micaelico guarda ai pellegrini moderni come un nuovo prodotto turistico per la comunità, seguendo le tracce di una tradizione millenaria. La strada è in salita, con una Via Francigena in fase di costruzione, ma volontà ed entusiasmo non mancano. 

Silvia Iuliano