Via Francigena

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Nasce il Disciplinare del progetto “Offerta termale lungo la Via Francigena”, per la creazione di un prodotto turistico termale lungo l’antica Via.

La via Francigena termale è un progetto innovativo avviato da Regione Toscana in collaborazione con i comuni termali sul percorso oppure presenti entro un raggio di 15km e l’Associazione Europea delle Vie Francigene.Turismo culturale della Francigena e turismo delle terme insieme: nasce la proposta di benessere termale lungo il cammino.

Il progetto, rivolto a tutte le strutture termali situate entro un raggio di 15 chilometri dal percorso ufficiale, mira ad aggiungere alle attuali caratteristiche dell’Itinerario francigeno la possibilità, offerta a pellegrini, camminatori ed escursionisti muniti di Credenziale ufficiale, di usufruire – a prezzi vantaggiosi – di servizi di benessere termale predisposti dalle terme operanti lungo la Francigena. Si tratta di una opportunità rivolta a pellegrini, viandanti, escursionisti che amano conoiugare l’esperienza del cammino slow con l’acqua termale, risorsa importante per il benessere del corpo. La start up del progetto si svolge nel territorio toscano, con l’auspicio di poterlo estendere nelle altre regioni europee della Via Francigena.

Presso il comune di Gambassi Terme,  che sta coordinando la rete di comuni termali lungo il percorso, si è svolta una riunione operativa martedi 31 ottobre nella quale sono intervenuti la Regione Toscana, i rappresentanti dei comuni francigeni termali, AEVF e FEDERTERME. In questa occasione è stato presentato il disciplinare di adesione al progetto dove sono ora coinvolte 14 realtà termali.

Per Stefano Romagnoli, Dirigente Promozione Turistica, Legislazione Turismo e Commercio di Regione Toscana, “il ruolo delle istituzioni è di stimolo alla costituzione di una aggregazione virtuosa di imprese capace di unire turismo slow, in forte ascesa, e benessere termale. Il progetto, che nasce nella sua fase pilota in Regione Toscana, dovrà trovare naturale sviluppo in tutti i territori della Francigena”.

Il Sindaco di Gambassi Terme, Paolo Campinoti, ha aggiunto che “l’esperienza del Comune di Gambassi, sede del primo centro termale a prendere il nome di “Terme della Francigena”, conferma che la differenziazione dei servizi a supporto di pellegrini ed escursionisti genera un importante ritorno sui territori e stimola la creazione di una rete di imprese e di istituzioni capace di adattarsi ai bisogni dell’utenza”.

Per Massimo Tedeschi, Presidente AEVF, “l’alleanza fra turismo culturale della Francigena e turismo delle terme, che il bel progetto presentato oggi stabilisce, supportata dalla creatività e dalla iniziativa degli operatori privati, genererà interesse e dinamismo in tutto il territorio. E’ fondamentale inoltre che il progetto abbia respiro europeo, poiché la Via Francigena deve garantire standard di accoglienza uniformi da Canterbury a Roma. Assicuro che l’Associazione svolgerà azione di supporto per la migliore riuscita del progetto”.

Interssata allo sviluppo del progetto anche l’itinerario delle città storiche termali europee, certificato dal Consiglio d’Europa. A Gambassi Terme è intervenuto il Presidente Giuseppe Bellandi (sindaco di Montecatini).

Sami Tawfik

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Henning Bechmann sulla Via Francigena: dal Passo del Gran San Bernardo a Roma in 20 giorni

Henning Bechmann, danese, esperto sportivo e maratoneta, ha intrapreso nel mese di giugno la sua ultima personale impresa: arrivare a Roma sulla Via Francigena italiana in venti giorni, di corsa e con un bagaglio ridotto al minimo essenziale.

Molte le difficoltà incontrate, non solo fisiche e soprattutto psicologiche, come egli stesso spiega nell’articolo che di seguito pubblichiamo. Una strenua forza di volontà e poche, ma rigide, regole da seguire, per poter giungere a destinazione senza farsi scoraggiare: le giuste dosi tra la corsa e l’avventura, lasciando spazio alla libertà; nessun aiuto con il bagaglio, che non deve eccedere i 4 kg, che deve essere tutto portato sulle proprie spalle; nessuna prenotazione nei luoghi di sosta; circa 60 km al giorno.

Henning spiega nel suo articolo tutti i dettagli del suo viaggio e, nonostante alcuni imprevisti, come sia riuscito a giungere a destinazione. Così scrivendo, alla fine della sua avventura: “Dopo un record di 1,123 chilometri con alti e bassi psicologici, dopo un viaggio di 20 giorni, dopo aver corso in montagna con neve e freddo e dopo giorni infiniti sopportando 32 gradi, sono riuscito ad arrivare a Roma“.

 

Trovate l’articolo in allegato, con tutte le spiegazioni, le tappe e alcuni aneddoti.

 

 

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Nuovo infopoint e ostello: San Giovanni Rotondo fulcro della via Francigena nel Sud

San Giovanni Rotondo sarà il punto di riferimento per l’Italia meridionale delle Vie Francigene del Sud. Un finanziamento regionale di diecimila euro, attribuito all’Associazione Europea delle Vie Francigene, ha permesso di recuperare un antico sito, risalente al XII-XIII secolo, nel centro storico di San Giovanni Rotondo che ospiterà, oltre alla sede delle Vie Francigene per il Sud Italia, anche un infopoint e 6 posti letto a disposizione dei pellegrini.

«Sono terminati i lavori di recupero della torretta di corso Matteotti e presto sarà fruibile ai camminatori che ogni anno ripercorrono le antiche vie dei pellegrinaggi. Si tratta di un ulteriore passo verso la realizzazione di un progetto che farà di San Giovanni Rotondo il perno di un sistema di antichi cammini che attraversano la Capitanata e collegano la Puglia ad altre realtà territoriali», sostiene il sindaco di San Giovanni Rotondo, Costanzo Cascavilla.

L’apertura del punto di accoglienza rientra in una strategia di promozione territoriale che l’amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo ha illustrato nel convegno di luglio scorso, quando la città garganica è diventata capitale dei cammini e dei luoghi di preghiera, ospitando delegazioni provenienti da ogni parte di Europa e avviando un confronto e collaborazione con numerosi centri della religiosità internazionale.

Tra l’altro, nel 2018 sarà reso totalmente fruibile e sicuro il cammino che dal convento di Stignano risale verso la Sacra Grotta di Monte sant’Angelo. Si tratta di un intervento con fondi regionali che permetterà, dopo il recupero del tratto Celle san Vito-Lucera, di avere in terra di Capitanata il primo tratto di cammino fruibile nel Mezzogiorno della Via Francigena.

«Un risultato importante, ottenuto grazie al sostegno dell’amministrazione comunale e alla collaborazione del consigliere, Claudio Russo, che permetterà la diversificazione dell’offerta turistica, puntando sulla destagionalizzazione e sulla tutela del paesaggio, premiando qualità della vita e mobilità lenta. A luglio ci siamo confrontati su temi che non riguardano solo l’aspetto religioso, ma abbiamo ragionato su modelli di sviluppo per costruire reti territoriali legate a comuni denominatori e che favoriscano processi d’integrazione e accoglienza. In fondo, in una Europa che ogni giorno registra attriti separatisti, la Via Francigena può rappresentare un collante formidabile per costruire una Europa delle Culture da contrapporre a concetti di disgregazione e annichilimento dell’unione fra stati e popoli», insiste il sindaco Cascavilla.

Fonte: il Resto del Gargano

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Grande successo della Francigena Ultramarathon

Sabato 21 e domenica 22 ottobre oltre 700 trekker si sono messi in cammino nei 4 percorsi lungo la Via Francigena tra Toscana e Lazio della Francigena Ultramarathon.
Presenti numerosi amministratori comunali che hanno voluto dimostrare in modo tangibile l’interesse e l’attenzione verso i pellegrini e viandanti della Via Francigena. Nel percorso da Siena a Buonconvento (32km) hanno partecipato il sindaco Valentini di Siena e gli assessori Pallai, Mazzini, Maggi e Tarquini. Presente anche il Sindaco Campinoti di Gambassi. Nella tappa notturna da San Quirico a Acquapendente hanno camminato il sindaco Agnelli di San Quirico e l’assessore acquesano Crisanti. L’assessore Meloni di Acquapendente ha fatto l’ultima tratta di 32km con partenza da Radicofani.
Il Presidente Tedeschi dell’ Associazione Europea della Via Francigena ha salutati i pellegrini alla partenza mentre lo staff AEVF (Bruschi, Tawfik, Faravelli, Concari) ha affrontato a piedi la prima tappa di 32km.

E’ stato un vero successo l’organizzazione della “World Francigena Ultramarathon”, la prima maratona per camminatori alle prese con i 4 itinerari slow toscano-laziali. Tanti appassionati si sono cimentati nella 120km da Siena ad Acquapendente: una impresa fisica e sportiva. Gli occhi di tanti camminatori al traguardo (nei 4 traguardi previsti) erano lucidi di commozione per aver portato a termine questa bellissima esperienza, di fatica, cuore, generosità.

Un evento che ha saputo mettere in rete dieci comuni e associazioni guidati dalle amministrazioni di Acquapendente e Siena promotrici della due giorni. La “Via Francigena Ultra Marathon” ha dimostrato ancora una volta il potenziale della Via Francigena come elemento straordinario in grado di aggregare i territori favorendo lo sviluppo su scala locale, in questo caso partendo da una manifestazione sportiva di carattere interregionale.

La partenza della 120km non stop Siena-Acquapendente è  avvenuta in Piazza Duomo in una splendida giornata di sole autunnale: allo “start” tanti sorrisi, amicizia, spirito di condivisione. In contemporanea è stato dato il via anche ai pellegrini della tappa di 32 Km da Siena a Buonconvento. Alla sera di sabato 21 ottobre sono invece partiti da San Quirico d’Orcia, mentre l’ultimo gruppo di trekker si è messo in cammino domencia 22 ottobre da Radicofani con arrivo finale sempre ad Acquapendente.
Ottimo il lavoro e supporto operativo della Protezione Civile, Polizia Municipale, Croce Rossa, gruppi trekking.

Un evento da ripetere nei prossimi anni con l’auspicio di avvicinare tante persone alla Via Francigena. Sicuramente i migliori ambasciatori per la promozione saranno i 701 pellegrini che hanno partecipato alla manifestazione d’esordio.
Per la sua complessità organizzativa, la Francigena Ultra Marathon era stata definita come una “visionaria folle pazzia”. La proposta (o la sfida) era  stata lanciata dall’infaticabile Sergio Pieri di Acquapendente alla fine dello scorso anno. Grazie all’impegno e perseveranza di tante persone è diventata realtà e la sfida è stata vinta. In attesa dell’edizione del prossimo anno.

Luca Bruschi

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La Via Francigena sale sul palco dei Rozzi per lo spettacolo di Gene Gnocchi

Siena. La Via Francigena dà spettacolo a Siena. Venerdì 20 ottobre in attesa del lungo weekend della ‘World Francigena Ultra Marathon’ – la prima maratona per camminatori che tocca i borghi più belli della Toscana e del Lazio – il Teatro dei Rozzi ospita lo spettacolo di Gene Gnocchi ‘Via Franci-Gene’. 

La performance, in programma alle ore 18.15, sarà l’occasione per raccontare il cammino attraverso un divertente talk-show condito da tutto l’umorismo del comico parmigiano. Dopo l’esordio a Fidenza e lo spettacolo di Pontremoli, Gene Gnocchi porta a Siena una divertente performance dove la Via Francigena si trasformerà in un quiz che coinvolgerà il pubblico. Un modo sicuramente divertente per raccontare la storia e i protagonisti della Via Romea.

Info utili. L’evento ‘Via Franci-Gene’, organizzato in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, sarà offerto in omaggio a tutti i partecipanti della ‘World Francigena Ultra Marathon’. I biglietti, al costo di 5 euro (intero) e 3 euro (ridotto per residenti, studenti e under 26), sono disponibili presso la biglietteria del Teatro dei Rozzi dalle ore 17 di venerdì 20 ottobre.

Per conoscere tutti i percorsi e le informazioni utili della ‘World Francigena Ultra Marathon’ è possibile consultare il sito.

 

Ufficio stampa Agenzia Robespierre

Comunicato stampa di giovedì 19 ottobre 2017

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Nuove adesioni all’Associazione Europea delle Vie Francigene

Cresce il numero dei soci che aderiscono all’Associazione Europea delle Vie Francigene,  associazione certificata dal Consiglio d’Europa per la tutela e vaorizzazione del percorso.

La partecipata Assemblea Generale che si è svolta a Lucca il giorno 13 ottobre ha ratificato l’adesione di 8 nuovi soci: i comuni francesi di Ville de Mont-Saint-Éloi (Pas-de-Calais; Hauts-de-France) e di Donnement (Aube; Grand-Est); ad essi si aggiungo i comuni italiani di Saint-Rhémy-en-Bosses (Valle d’Aosta), Saint Oyen (Valle d’Aosta), Gignod (Valle d’Aosta), San Didéro (Torino, Piemonte), Gropello Cairoli (Pavia, Lombardia), Tresàna (Massa Carrara, Toscana).

Ai nuovi soci è stata consegnata copia della certificazione di “Grande Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” assegnato nel 2004 alla Via Francigena. Inoltre tutti i partecipanti all’Assemblea Generale hanno ricevuto una pergamena-ricordo dei festeggiamenti del 30° anniversario del lancio del Programma degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa (1987/2017) che si è svolta mese scorso (27-29 settembre) sempre a Lucca.

Sono stati accolti come “Amici di AEVF” l’associazione Fiorenzuola in Movimento (Fiorenzuola d’Arda, Piacenza, Emilia Romagna), l’associazione Chablais Gourmand (Chablais), l’associazione Amici toscani della Via Francigena e del buon cammino (Piano di Coreglia, Lucca, Toscana).

Il numero totale dei membri AEVF è di 135 suddivisi nei quattro Paesi: Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia.

Luca Bruschi

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Da Canterbury a Dover, Charity walk sulla Via Francigena

7 ottobre 2017. Il secondo evento di beneficenza, in aiuto a Save the Children, si è svolto sulla sezione inglese della Via Francigena, da Canterbury a Dover. L’evento ha ottenuto un cospicuo aiuto per Save the Children, sostenendo l’importante lavoro nel fornire elementi essenziali come cibo e abbigliamento, nonché istruzione, a molti bambini in tutto il mondo.

I pellegrini arrivarono alla Cattedrale di Canterbury alle 7.45 dove hanno ricevuto il saluto dal Lord Mayor di Canterbury, Rosemary Doyle, la quale ha espresso il suo particolare interesse per l’evento, in quanto ha partecipato allo sviluppo della Via Francigena e alla sua promozione oltre 10 anni fa, quando la pietra zero della Via Francigena è stata posta nei pressi della Cattedrale, segnando il punto di partenza ufficiale del percorso verso Roma. Velia Coffey del Consiglio di Canterbury e vicepresidente dell’Associazione Europea Via Francigena, che ha percorso in bicicletta due volte la strada per Roma, ha augurato una buona riuscita dell’evento. Luca Faravelli, Associazione Europea delle Vie Francigene, giunto a Canterbury dalla sede dell’Associazione situata a Fidenza, in Italia, in qualità di rappresentante e alfine di conoscere la sezione britannica della Via Francigena. Dopo la benedizione di Canon Clare, il gruppo di 20 pellegrini si incammina sulla Via Francigena, proprio come l’Arcivescovo Sigeric avrebbe fatto nel 990 dC come ha iniziato il suo lungo viaggio a Roma. Tutti gli arcivescovi della chiesa cattolica hanno fatto questo viaggio, ma è solo da Sigeric che abbiamo un rapporto delle mansiones che ha incontrato lungo la strada.

La Charity Walk mirava a donare ai partecipanti un’esperienza del pellegrinaggio e, quindi, includeva una visita a ciascuna delle chiese che il percorso incontra sulla strada per Dover. La prima tappa era nella Chiesa di San Martino, patrimonio mondiale dell’UNESCO e la prima chiesa cristiana del territorio inglese. Questa deliziosa chiesa è stata prima sede di un edificio romano e le mattonelle rosse possono ancora essere viste all’interno delle sue mura. Dopo aver timbrato le credenziali del pellegrino e ascoltato un’interessante spiegazione sulla storia della chiesa da parte delparroco, abbiamo iniziato la fase successiva del nostro viaggio.

La sosta a Patrixbourne comprendeva tè, caffè e una grande fetta di torta, che abbiamo gustato ammirando l’impressionante romane e gli altri dettagli architettonici della splendida Chiesa di St. Mary. Il percorso era asciutto da Patrixbourne a Womenswold, ma il tempo è cambiato, una leggera pioggia e la nebbia ci hanno accompagnato mentre ci avvicinavamo alla nostra prossima tappa alla Chiesa di St. Margaret. Dopo essere entrati, abbiamo scoperto che i custodi della chiesa avevano preparato uil pranzo a base di zuppa.

Le ultime 10 miglia sono diventate sempre più impegnative, ma le pause di caffè nella Chiesa di St. Andrew, Shepherdswell e St. Peter’s, Whitfield, ci hanno dato l’energia necessaria per percorrere il tratto finale del percorso lungo la strada romana che porta a Dover. La nostra ultima visita era la deliziosa Cappella di San Edmund a Dover. Questa piccola cappella del XIII secolo, ristrutturata amorevolmente negli anni ’60, era il luogo ideale per trovare un poco di riposo e tranquillità per riflettere sul viaggio fisico e spirituale della giornata.

La Francigena è sempre un’esperienza diversa. Non importa quante volte cammino sul percorso, scopri sempre qualcosa di nuovo, dalle amicizie alle riflessioni. In attesa di ciò che scoprirò sul percorso l’anno prossimo per la passeggiata di beneficenza del 2018!

Julia Peters

 

Fonte: Kent on the Via Francigena

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“World Francigena Ultramarathon” 120 km lungo l’antico itinerario di Sigerico

Tutto pronto a Siena per la “World Francigena Ultra Marathon”: la prima maratona per camminatori che tocca i borghi più belli della Toscana e del Lazio. Sabato 21 e domenica 22 ottobre con partenza da Siena sarà possibile vivere un’esperienza unica lunga 120 km per scoprire a passo lento panorami mozzafiato, strade bianche e sentieri lungo la Via Francigena.

La prima ultramaratona europea lungo l’antico itinerario di Sigerico, a passo di trekking e nordic walking, prevede quattro percorsi con la possibilità di partecipare alla prima marcia non stop lunga 120 Km da Siena ad Acquapendente. La manifestazione è stata presentata oggi, martedì 17 ottobre, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Bruno Valentini, sindaco del Comune di Siena; Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena e Riccardo Crisanti, assessore politiche giovanili, eventi, Francigena del Comune di Acquapendente

L’identikit del ‘pellegrino moderno’. Ai ‘nastri di partenza’ della prima edizione della “World Francigena Ultra Marathon” ci saranno 700 partecipanti, di cui 370 uomini e 330 donne. A preferire il cammino slow tra le bellezze di Toscana e Lazio ci sono i ‘camminatori over 50’ che nella fascia d’età 51-60 anni sono 247, pari al 35 per cento dei partecipanti. Seguono gli ‘adulti’, dai 41 ai 50 anni, che saranno 228 (32 per cento). Il cammino affascina anche i più giovani, che rappresentano il 12 per cento degli iscritti. Prenderanno parte alla prima maratona a piedi anche 11 over 70, pronti a misurarsi con uno dei 4 itinerari slow.

La prima edizione della “World Francigena Ultramarathon” tocca alcuni dei borghi più suggestivi della Via Francigena tra Toscana e Alto Lazio: da Monteroni D’Arbia a Buonconvento per arrivare poi a Torrenieri, frazione di Montalcino; San Quirico d’Orcia e Bagno Vignoni, costeggiando Gallina, frazione di Castiglion d’Orcia fino a Radicofani, scendendo a Ponte a Rigo, frazione di San Casciano Dei Bagni e Proceno. I partecipanti avranno la possibilità di fare, passo dopo passo, un vero e proprio tuffo nella storia, attraversando borghi antichi, paesaggi rurali e aree naturali incontaminate per vivere un’esperienza unica in Europa. La prima ultramaratona, riservata esclusivamente ai camminatori, prevede quattro percorsi: quello non stop di 120 Km da Siena ad Acquapendente, con partenza sabato 21 ottobre alle ore 10; la tappa di 32 Km da Siena a Buonconvento, con partenza sabato 21 ottobre alle ore 10; l’itinerario di 65 Km da San Quirico d’Orcia ad Acquapendente, con partenza sabato 21 ottobre in notturna (alle ore 22) e quello di 32 Km da Radicofani ad Acquapendente, con partenza domenica 22 ottobre, alle ore 9.

 

Ufficio stampa Agenzia Robespierre

 

In allegato il comunicato stampa della conferenza svoltasi a Siena il 17 ottobre, con maggiori informazioni dell’evento.

 

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In cammino da Acquapendente a Montefiascone. Il racconto della “Via Francigena Marathon”

In cammino con la pellegrina australiana Carol Neville alla scoperta del bellissimo tratto della Tuscia lungo la “Via Francigena Marathon”, una camminata di 42,195km che ha coinvolto oltre 2.000 pellegrini.

Sono le 7:30 di mattina, la domenica di Pentecoste, 4 giugno e sono in ritardo. Mi affretto verso la Piazza Girolamo, mi metto sulle tracce di una folla in t-shirt verdi che si avvolgono come un grande serpente verde attraverso le antiche vie di Acquapendente. Uniti per il medesimo scopo, 2000 pellegrini, pieni dello spirito di “Soldati cristiani, marciano comese fossero in guerra …”. Con decisione si dirigono a Montefiascione, a 42,5 km di distanza.

È una speciale manifestazione, quella della maratona della Via Francigena, con l’obiettivo di arrivare a Montefiascone, un paese posto esattamente a 100 km dalla Basilica di San Pietro a Roma. L’evento si svolge a piedi per tutti i 42,5 km, ma ho scelto di camminare solo gli ultimi 17,7 km da Bolsena a Montefiascione. Quindi mi dirigo qui in auto da San Lorenzo Nuovo, a 10 km di distanza. Quando arrivo, la piazza è gremita di camicie verdi, ognuna con le proprie credenziali del pellegrino timbrate e provviste di acqua, banane e dolci.

Sono entusiasta di ricevere la mia camicia verde e il timbro di Bolsena all’ombra di un enorme castello! Questo è un posto affascinante con strade tortuose ed edifici antichi. Dal momento che i pellegrini dell’antichità sono venuti a visitare la tomba del primo martire cristiano, Santa Cristina, e pregare nel sito del miracolo eucaristico. Entrando nella chiesa di Santa Cristina, nella mia camicia verde, mi sento connessa con l’incalcolabile numero di pellegrini che hanno pregato qui e aggiungo le mie preghiere alle loro.

Infine, dopo una lunga, calda e faticosa camminata, arrivo a Montefiascone, esattamente a 100 km dalla Basilica di San Pietro a Roma. Insieme a molti altri pellegrini riceviamo un certificato che celebra questo risultato. Poi ci appoggiamo al cartello che segnala il paese medievale, per avere una fotografia in questo luogo, altamente significativo.

Il mio viaggio prosegue ancora, per alcuni chilometri, che mi riservano una ripida salita lungo antiche strade fino al punto più alto di Montefiascone. Ecco il luogo in cui tutti i pellegrini con le loro camicie verdi stanno riposando, mangiando e bevendo il famoso est! est!! est!!! vino. Fine. Mi siedo. aAll’altezza degli occhi ho l’enorme cupola del Duomo di Santa Margherita, e splendide viste degli orizzonti lontani.

E così la mia maratona finisce! Ma un nuovo viaggio inizia per me mentre continuo il mio pellegrinaggio che mi porta a camminare verso Roma … ma questa è un’altra storia!

E, naturalmente, non posso aspettare di unirmi alla maratona dell’anno prossimo… Forse con un contingente australiano, di ‘soldati cristiani’! Per non parlare di un tentativo di percorrere tutti i 42,5 km.

Un grande ringraziamento a Sergio Pieri per l’organizzazione dell’evento, fino all’ultimo minuto e per la sua ospitalità straordinaria!

Carol Neville

Se volete unirvi alla maratona l’anno prossimo, ho qualche suggerimento sul mio nuovo sito web

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Le energie invisibili – Da Milano a Roma in cammino

“Le energie invisibili – Da Milano a Roma in cammino” è un’emozionante pellicola che racconta la storia di un viaggio; un percorso intrapreso e narrato dai protagonisti che hanno voluto ripercorrere la Via Francigena partendo dal Duomo di Milano fino ad arrivare a San Pietro a Roma.

Questa grande avventura a piedi, fatta di piccoli passi uno dietro l’altro, trasforma Luca e Mimmo – il primo dietro la macchina da presa e il secondo davanti – in due veri e propri pellegrini alla scoperta di se stessi. Durante la strada, a volte lunga e tortuosa, altre volte piacevolmente diritta, i due giovani esploratori incontrano le esperienze di altra gente che, ognuna dal suo punto di vista, parla dei motivi che li ha spinti ad intraprendere il medesimo cammino.

Tutto quello che accade durante il viaggio, ogni parola e ogni persona incontrata, non fa parte di un copione scritto, bensì della pura e semplice volontà del caso. Il risultato dell’esperimento altro non è che un incredibile mosaico emotivo e sociale che unisce quelli che fino a poco prima erano perfetti sconosciuti, sulla strada verso una stessa meta.

Il percorso che i protagonisti di “Le energie invisibili – Da Milano a Roma in cammino” nella pellicola è quello della via Francigena, ovvero una parte del fascio di strade che conducevano dalla Francia a Roma. Nel medioevo incontrare pellegrini che percorrevano queste vie per giungere a Roma e visitare la tomba dell’apostolo Pietro, non era affatto cosa rara; essi provenivano da ogni parte d’Europa.

Documenti che attestano per la prima volta l’esistenza della via Francigena risalgono all’Actum Clusio – pergamena conservata nell’Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata – risalente al IX secolo e si riferiscono ad un tratto di cammino situato nell’agro di Chiusi. Il percorso venne descritto per la prima volta, invece, nel X secolo dal vescovo Sigerico che ritornava a Canterbury dopo essere stato ricevuto dal Pontefice.

Tutte le info sulle sale che proietteranno il film, dal 12 ottobre al 5 novembre, sono sulla pagina facebook le energie invisibili e nel sito del film.

 

Fonte: Eco del Cinema