Via Francigena

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La Via Francigena partecipa alla riunione del Ministero della cultura francese sugli itinerari culturali

Il 2 febbraio il Ministero della Cultura francese ha invitato gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa con sede in Francia ad una importante riunione in videoconferenza presieduta dal capo dipartimento Bruno Favel e dal responsabile della cultura e del turismo Nicolas Monquaut. Ha partecipato anche Stefano Dominioni, Direttore dell’Istituto degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa.

L’ incontro si è focalizzato sulle strategie legate al turismo sostenibile e lo sviluppo degli itinerari culturali che attraversano la Francia, uno dei paesi con il maggior numero di itinerari certificati. La Francia è da sempre molto legata a questo Programma del Consiglio d’Europa, lanciato nel 1987. Gli  itinerari vanno intesi non solo come percorsi turistici: essi rappresentano sono una risorsa fondamentale per l’attrattività dei territori, il turismo culturale responsabile e lo sviluppo sostenibile.

La riunione con il ministero ha gettato le basi della discussione per definire le azioni comuni in merito a queste tematiche per i prossimi due anni. Un gruppo di lavoro si riunirà a breve per definire più precisamente questi obiettivi strategici, anche attraverso il coinvolgimento di alcuni rappresentanti di itinerari culturali. L’AEVF ha partecipato all’incontro con la sua vicepresidente Martine Gautheron, il direttore Luca Bruschi e con il nuovo responsabile dello sviluppo per la Francia/Svizzera Jacques Chevin.

Questo scambio è stato altresì l’occasione per presentare e a far conoscere ad altri itinerari culturali, nonché al Ministero, l’evento “Via Francigena”. Road to Rome 2021” in programma da giugno a ottobre di quest’anno tra Canterbury, Roma e Santa Maria di Leuca. Una iniziativa che potrà mettere in rete gli itinerari culturali che attraversano i comuni lungo il percorso!

 

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Il team della Via Francigena si allarga: Myra Stals di “Cycle to Recycle” seguirà per AEVF il progetto “rurAllure”

Ve la ricordate? La scorsa estate (2020) Myra Stals pedalava lungo la Via Francigena a bordo della sua speciale cargo bike. Munita dell’inseparabile “pinza-raccatta-plastica” ha percorso oltre 5000 km raccogliendo chili e chili di rifiuti. L’obiettivo ovviamente era di sensibilizzare sul tema del riciclo e denunciare la quantità di scarti plastici presenti sulle nostre strade e i nostri boschi.

Myra è di origini olandesi, parla cinque lingue e da otto anni ormai vive in Italia, dove ha precedentemente lavorato nel campo della formazione universitaria internazionale.

All’annuncio di AEVF, che cercava una nuova figura da inserire nell’organico, ha risposto con entusiasmo. E ancora maggiore è stato l’entusiasmo di AEVF, felice di poter inserire nel team una professionista del suo stampo.

Il posto lo ha decisamente guadagnato sul campo, percorrendo migliaia di chilometri, su e giù lungo tutta la penisola, di cui buona parte lungo il nostro cammino. Ve la presentiamo con questa intervista:

Myra, benvenuta a bordo innanzitutto! Perché hai voluto salire sul vascello della Via Francigena?
Grazie, sono incredibilmente felice di far parte del team! La Via Francigena rappresenta tanti aspetti che mi stanno molto a cuore, che sarebbe stato molto difficile per me trovare un lavoro più adatto: promuove un modo sostenibile di viaggiare a piedi e in bicicletta con un’impronta di carbonio praticamente pari a zero, favorisce la vicinanza alla natura, incoraggia il contatto e lo scambio con la gente del posto, è un ottimo modo per conoscere meglio la storia e il patrimonio culturale che si trovano ovunque lungo l’itinerario. E tutto questo in un’associazione senza scopo di lucro! Davvero non avrei potuto desiderare un lavoro migliore!

 

Hai percorso la Via Francigena con il tuo progetto “Cycle to recycle”, di cosa si tratta?
Cycle 2 Recycle è un’iniziativa che ho lanciato quasi due anni fa, quando ho deciso di unire la mia passione per il cicloturismo con quella per l’ambiente. All’epoca avevo già intrapreso due lunghi tour in bicicletta ed ero inorridita dalle enormi quantità di rifiuti di plastica che trovavo ovunque lungo la strada. È stato allora che ho deciso di agire; non potevo più sopportare di essere uno spettatore passivo.

Nell’estate del 2019 ho pedalato per 2000 km con la mia cargo bike (non elettrica!) attraverso 6 diversi paesi europei e attraversando due volte le Alpi, mentre la scorsa estate ho pedalato per più di 5000 km attraverso tutta la penisola italiana. Lungo la strada cerco di raccogliere quanti più rifiuti di plastica possibili, per mandare un messaggio chiaro e sensibilizzare sull’enorme problema che è l’inquinamento da plastica.


La scorsa estate (2020) hai percorso la Via in bicicletta. Cosa ti ha colpito di più?
La cordialità della gente del posto che mi ha salutato, accolto e ospitato in ognuna dell comunità che ho incontrato. Naturalmente, anche la bellezza del paesaggio in continua evoluzione è qualcosa che non dimenticherò mai, ma è l’ospitalità calorosa della gente del posto la cosa che mi ha sicuramente colpito di più.

 

Cosa miglioreresti?
Investirei nel posizionamento di (più) cestini lungo il percorso dove non ce ne sono, perché alcuni tratti non ne hanno affatto. Suggerirei anche il posizionamento di stazioni di riparazione per biciclette lungo la Via, dove le persone possono utilizzare gratuitamente gli attrezzi per aggiustare e riparare le loro biciclette nei momenti di bisogno, o semplicemente gonfiare un po’ le gomme. Inizierei anche a lavorare sulle tracce GPS appositamente progettate per i ciclisti da Canterbury al Passo del Gran San Bernardo e da Roma a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Penso anche che la mappatura delle diverse tipologie di superfice stradale potrebbe essere utile per i ciclisti che percorrono la Via Francigena.

 

Pensi che la Francigena possa avere un ruolo importante nel (ri)lancio del turismo slow?
Certamente! Penso che la Via Francigena sia uno dei pilastri principali e più importanti per la promozione del turismo lento in Italia ma anche in Europa. Il numero di persone che scelgono la Via Francigena come meta cresce ogni anno, e per fortuna sempre più persone scoprono l’esistenza di questo fantastico cammino. E credo che la partecipazione dell’EAVF al nuovo progetto europeo rurAllure sarà un ottimo trampolino di lancio per far sì che la Via Francigena continui ad acquisire una maggiore fama internazionale e quindi continui anche ad attirare pellegrini da tutto il mondo.

 


Come è andata la raccolta plastica lungo la Via? Percorso promosso o bocciato? Il tratto peggiore da quel punto di vista?
Dove non possono passare le auto, di solito ci sono meno rifiuti (di plastica) da trovare. Questo significa che le parti della Via Francigena che sono accessibili solo agli escursionisti e ai ciclisti erano relativamente pulite. Questo però non significa che fossero privi di inquinamento da rifiuti in plastica. Spesso bottiglie e altri oggetti sono ben nascosti tra l’erba o sono stati gettati leggermente fuori dal sentiero. Il tratto più inquinato è stato senza dubbio la Via Francigena del Sud, cominciando anche un po’ prima di Roma quando mi stavo avvicinando alla periferia della Città Eterna. E più andavo a sud, più la situazione peggiorava. Questo però non è un problema solo lungo la Via Francigena; purtroppo è un problema ben noto in tutte le regioni del sud Italia.

 

Quanti chili hai raccolto lungo il tuo pedalare sulla Francigena?
Non ricordo la quantità esatta raccolta lungo la Via Francigena, ma ricordo che quando ero nella città di Cerignola (Puglia) ho raggiunto i 28,20kg. Questo significa che quando ho raggiunto Santa Maria di Leuca ho sicuramente superato i 30 kg. Non sembra molto, ma considerando che la plastica è molto leggera e che una bottiglia di plastica vuota da 500 ml pesa 10 grammi, è l’equivalente di 3000 bottiglie di plastica vuote.

 

Non possiamo che ringraziare Myra per quanto fatto questa estate, augurare a lei buon lavoro e alla sua pinza, in un futuro non troppo lontano, di essere una “baby pensionata” perché ormai… “disoccupata”!

 

 

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La Via Francigena del Sud in Puglia protagonista di due importanti progetti europei

Sono i progetti progetti strategici CoHeN e TheRout_Net, finanziati dal programma di cooperazione europea INTERREG V/A GreciaItalia 2014-2020, quelli che vedono un ruolo di primo piano di Aevf e di Regione Puglia. 

I due progetti riguardano il turismo sostenibile, all’insegna della valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare: 

Il Thematic Routes and Networks – The rout net è volto a tutelare e proteggere l’ambiente, promuovere l’efficienza delle risorse, valorizzazre il patrimonio culturale e le risorse naturali in quanto risorsa territoriale dell’area di Programma. Le attività principali saranno:

  • tutela, promozione, ri-uso e uso integrato del patrimonio edilizio di rilievo e sviluppo di infrastrutture per risorse naturali;
  • costruzione di un brand per attrarre nuovi visitatori;
  • promuovere l’integrazione nell’area transfrontaliera di settori attraverso modelli di gestione congiunta e una piattaforma di conoscenza comune;
  • aumentare l’efficienza amministrativa dei beneficiari nella gestione del capitale turistico-culturale;

Il Costal Heritage Network – Cohen punta invece a tutelare e proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse, valorizzare il patrimonio culturale e delle risorse naturali in quanto risorsa territoriale dell’area di Programma, creare un itinerario della Costa Adriaico-Ionica per il collegamento di importanti siti del patrimonio storico costruito relativo a tutte le Regioni eleggibili all’area transnazionale.Le principali attività saranno:

  • restauro e rifunzionalizzazione delle torri e dei fari lungo la costa Adraitco-Ionica attraverso realizzazione di spazi espositivi, informativi, mostre diffuse sul tema.

Proprio per sviluppare queste due importanti progettualità l’Associazione Europea delle Vie Francigene è alla ricerca di un Coordinatore di Progetto Locale che faccia da “Supporto specialistico nelle attività di valorizzazione dei cammini pugliesi nell’ambito dei progetti strategici CoHeN e TheRout_Net, finanziati dal programma di cooperazione europea INTERREG V/A GreciaItalia 2014-2020.”

 

Qui tutte le informazioni sulla posizione lavorativa aperta.

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L’Associazione Europea delle Vie Francigene alla Camera dei Deputati

AEVF presente alle audizioni avviate dalla X Commissione della Camera dei deputati (Attività produttive, commercio e turismo) nell’ambito dell’esame in sede consultiva della Proposta di Piano Nazionale di ripresa e resilienza in Italia.

L’Associazione Europea delle Vie Francigene è stata chiamata al tavolo degli incontri che hanno coinvolto nella giornata  del 27 gennaio anche Confindustria alberghi, CNA turismo e commercio, Centro Internazionali di Studi dell’economia turistica (CISET), Confturismo, Federalberghi, Federturismo, Federterme, Federazione Italiana Imprese Viaggi e Turismo (FIAVET) . A rappresentare AEVF il Direttore Luca Bruschi. La riflessione si è soffermata sul capitolo Turismo 4.0, Rivoluzione Verde e Digitalizzazione 

L’incontro è stata l’occasione per sottolineare alcuni concetti fondamentali legati alla Via Francigena:   

  •       Le restrizioni imposte dalla pandemia non hanno limitato la voglia di attività all’aria aperta. Al contrario, ha accresciuto la voglia e l’esigenza di fare movimento en plein air, anche perché tutto ciò viene percepito come sicuro rispetto al covid.
  •       L’attività fisica è una significativa medicina.
  • Camminare è un’attività a basso impatto, slow e minimalista che coniuga, in particolare nei cammini storici, il raggiungimento di una meta simbolica, la possibilità di nuovi incontri e di camminare per uno o più giorni.
  • L’Itinerario europeo della Via Francigena e delle vie Romee rappresenta uno strumento perfetto di una splendida rinascita del turismo esperienziale, culturale, sostenibile, outdoor. Si tratta di un prodotto turistico che può coniugare la dimensione transazionale e interregionale, la bellezza con la sostenibilità, la cultura con l’arte, la gastronomia con le terme. E, soprattutto, ha una componente spirituale e immateriale.
  • Lungo il cammino operano migliaia di piccole e medie imprese, guide ambientali e escursionistiche, addetti ai lavori, associazioni culturali che trovano proprio nella Via Francigena e cammini un motivo di crescita.
  • Inseriamo la Via (romea) Francigena e le vie Romee nei programmi di Governo italiano come esempio di rilancio del turismo nazionale. Intorno all’asse forte delle vie Romee si potrà sviluppare il progetto più ampio dei cammini, anche perseguendo le finalità dell’Atlante italiano dei cammini lanciato dal MIBACT.

Il valore aggiunto del cammino:

  •  Turismo che mette al centro le persone, le comunità locali, i borghi;
  • Destagionalizzazione e possibilità di praticare l’attività sui cammini in tutti i periodi dell’anno soprattutto quelle meni frequentati dal flusso turistico;
  • Pubblico internazionale e di livello culturale elevato;
  • Opportunità di lavoro e occupazione per i giovani;
  • Promozione dell’autostima e dello sviluppo socio-economico-culturale delle comunità rurali attraversate dai cammini

Sono poi seguite alcune proposte per la migliore fruizione del percorso, accessibilita’ e accoglienza, anche in vista del Giubileo 2025.

Al centro dell’attenzione è stata lanciata la proposta di inserire la Via (romea) Francigena e le vie Romee nei programmi di Governo italiano come esempio di rilancio del turismo nazionale. Intorno all’asse forte delle vie Romee si potrà sviluppare il progetto più ampio dei cammini, anche perseguendo le finalità dell’Atlante italiano dei cammini. L’auspicio è che all’interno del Ministero della Cultura e Turismo nazionale si attivi un ufficio permamente preposto per sostenere il programma degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa, al quale la Via Francigena e Via Romea Strata fanno parte.

 

Un importante momento di confronto, scambio e condivisione a cui AEVF è orgogliosa di avere partecipato “Sempre con l’umiltà, l’altruismo e la tenacia delle formiche!”, per dirla con le parole del Direttore Bruschi.

 

Foto tratta dalla Pagina facebook ufficiale della Camera Dei Deputati. 

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Il Comune di Siena pubblica l’avviso per la presentazione di iniziative relative all’attività di manutenzione ordinaria della Via Francigena Toscana per il 2021.

L’avviso è finalizzato alla valutazione di proposte di particolare rilevanza e interesse, dedicate proprio alla manutenzione dell’antica Via, che, in base al Regolamento per la valorizzazione dei Cammini, approvato con atto consiliare dello scorso settembre, potranno beneficiare di contributi o vantaggi economici, in quanto rientranti nelle funzioni istituzionali dell’Amministrazione e attivati a favore della collettività.

<<La manutenzione ordinaria della Via Francigena – come ha evidenziato l’assessore al Turismo Alberto Tirelli – inquadrata nel contesto più ampio della valorizzazione dell’intero tratto di competenza dell’Aggregazione Francigena Sud, attraverso le risorse stanziate dalla Regione Toscana, costituisce un’attività di particolare rilevanza e interesse, anche in relazione alla forte crescita dell’intero settore turistico cosiddetto slow, legato al mondo dei cammini>>.

Potranno inviare la domanda: le associazioni, società sportive dilettantistiche, anche a r.l., nonché le fondazioni e gli enti diversi purché privi di scopo di lucro; mentre sono esclusi i soggetti che perseguono uno scopo di lucro e quelli che costituiscono articolazioni di partiti politici o organizzazioni sindacali.

La concessione di contributi e vantaggi economici sarà rivolta ad attività o progetti relativi all’attività di manutenzione della Francigena, nell’interesse più ampio della sua conservazione e valorizzazione, che perseguano attività di interesse generale della comunità locale e comunque finalità proprie dell’Ente; non in contrasto con le politiche, i programmi e i progetti del Comune, e senza scopo di lucro.

Le domande, con gli allegati previsti nell’avviso, indirizzate a Comune di Siena – Servizio Progetti Sovracomunali, dovranno pervenire entro le ore 12 del prossimo 29 gennaio esclusivamente per posta elettronica certificata (PEC) a comune.siena@postacert.toscana.it

Per informazioni e chiarimenti telefonare a 0577 292226 o inviare una mail a progetti.sovracomunali@comune.siena.it

 

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La Francigena protagonista del lancio di “WWW.STRADEDISIENA.IT”, il progetto dedicato al cicloturismo e al turismo attivo nell’ambito di “TERRE DI SIENA SLOW”

Illustrato nella mattina del 25 gennaio www.stradedisiena.it,  il nuovo progetto 2.0 nell’ambito della gestione associata Terre di Siena Slow che interessa 28 Comuni della Provincia e con Siena capofila.

Presenti alla conferenza stampa, insieme all’assessore al Turismo Alberto Tirelli e all’ideatore dell’Eroica Giancarlo Brocci, anche il Vice Sindaco di Asciano Lucia Angelini, l’assessore di Casole d’Elsa Daniela Mariani, il Consigliere comunale di Abbadia San Salvatore Massimo Sabatini, Manuel Giuggioli di Bici Club, Luca Bonechi di ARI Audax e Alberto Paggetti di FIAB.

l fulcro del progetto ha visto la realizzazione di un nuovo sito internet www.stradedisiena.it e dei relativi canali social: Facebook e Instagram, attivati in contemporanea durante la presentazione di oggi. Un luogo digitale che vuole essere il punto di riferimento per visitare in maniera attiva Siena e il suo territorio, valorizzando i cammini e il cicloturismo in particolare. In questa versione di lancio sono stati inseriti, in primis, gli itinerari della Via Francigena e della Via Lauretana, a sottolineare l’importanza dei due cammini di interesse nazionale, che vedono Siena al centro. Un piano che sarà implementato con l’aggiunta, nel corso del 2021, di altri percorsi, almeno 20, a partire proprio da quello permanente dell’Eroica.

L’Assessore Tirelli ha sottolineato “quanto questo sia stato un grande lavoro di squadra che ha portato alla nascita di uno strumento considerato particolarmente innovativo. Un portale del bike che punta alla valorizzazione delle due ruote in tutti i suoi aspetti. Un ottimo punto di partenza, che potrà migliorare, e che ha lo scopo di far permanere il più a lungo possibile i turisti biker.”

Tutti gli itinerari saranno compatibili con l’ultimo aggiornamento del Masterplan della mobilità dolce della Provincia di Siena e per ognuno saranno indicati in mappa i servizi utili, in particolare per il turista delle due ruote, quali il ciclo officine e le attività di noleggio bici. Un’intera sezione sarà poi dedicata all’enogastronomia attraverso specifici protocolli di intesa che porteranno sul sito anzitutto le cantine bike friendly presenti sul territorio. Un’altra parte punterà, invece, sull’interazione tra treno e bicicletta.

Tirelli ha poi concluso sottolineando che <<il Comune di Siena ha poi finanziato, con risorse proprie, la costituzione di una rete di imprese, che dovrà assicurare valore aggiunto al progetto e, in accordo con gli altri Comuni e in collaborazione con il Centro Studi Turistici di Firenze, ha candidato l’iniziativa a divenire standard regionale attraverso la proposta di PTO (Prodotto Turistico Omogeneo) “Toscana in Bici”.

Alla sua costruzione, avvenuta anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana, hanno partecipato quattro associazioni del territorio: FIAB Siena, Fondazione L’Eroica, ARI Audax e Bici Club Terre di Siena attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa.

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Via francigena del Sud confermata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa.

Il Presidente dell‘Associazione Europea Vie Francigene Massimo Tedeschi e Stefano Dominioni, segretario esecutivo del Governing Board sugli itinerari culturali e direttore dell’istituto Europeo degli itinerari culturali di Lussemburgo, hanno contattato nelle scorse settimane i vertici di Regione Puglia per annunciare la buona notizia. 

Di seguito un’intervista ad Angelofabio Attolico, responsabile tecnico Via Francigena del Sud membro del Comitato Permanente della Promozione del Turismo in Italia del Mibact e coordinatore tecnico del Comitato dei Cammini e degli Itinerari Culturali della Regione Puglia, che potete sfogliare in PDF cliccando qui.

* Errata corrige: nella seconda domanda (Quali sono le differenze sostanziali tra il viario medievale, che consentiva ai pellegrini di raggiungere i porti per imbarcarsi per raggiungere l’Oriente e il tratto attuale, recentemente approvato dalla Commissione Europea?) si parla di Commissione Europea, si tratta invece del Consiglio d’Europa.

 

 

 

 

 

 

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Via Francigena del Sud: approvato a Brindisi il progetto di fattibilità dell’Ostello della Gioventù finanziato da Regione Puglia

L’impegno di Regione Puglia ha fatto da spinta propulsiva all’avanzare del progetto, grazie anche al supporto dell’associazione “Brindisi e le Antiche Strade”. Si verrà così a creare un importante punto di appoggio per viandanti e pellegrini ormai sempre più presenti lungo la Via Francigena del Sud.

È stato infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’ex Ostello della Gioventù di Brindisi. Il Comune di Brindisi aveva candidato il bene nell’ambito del “TheRout_Net – Thematic Routes and Networks” finanziato dal Programma di Cooperazione Europea Interreg Grecia-Italia 2014/2020, progetto strategico per la valorizzazione del turismo slow, ottenendo 820mila euro dalle Regione Puglia.

Le attività previste dal progetto fanno parte di un più ampio programma messo in campo dalla Regione Puglia che prevede la realizzazione di un sistema regionale dei cammini; la definizione di una identità comune e di un comune piano di promozione turistica; la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori infrastrutturali; il ripristino funzionale e l’allestimento di strutture da destinare ad attività di ospitalità;  la promozione culturale per il turismo lento e dei cammini storico-culturali.

L’Ostello della Gioventù è situato in un punto strategico, fra i percorsi di collegamento per Bari e per il centro urbano, a pochi passi dall’Aeroporto del Salento e di fronte all’ex Accademia Marinara “Tommaseo”.

Importante sottolineare come nel progetto siano stati pensati interventi volti al superamento delle barriere architettoniche, tematica che sta molto a cuore all’Associazione Europea delle Vie Francigene che sogna una via accessibile a tutti.

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La Via Francigena aderisce al Manifesto Europeo del Turismo

Nel gennaio 2021 l’Associazione Europea della Vie Francigene ha ufficialmente aderito al Manifesto Europeo del Turismo (European Tourism Manifesto), un’alleanza informale fortemente voluta da enti pubblici e privati al fine di rilanciare il profilo del settore turistico tra i responsabili politici.

L’alleanza chiede all’UE, tra le altre cose, di affrontare diverse priorità politiche per il settore turistico per garantire che il turismo in Europa continui ad essere un motore fondamentale per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, promuovendo i valori e la cittadinanza europea.

L’alleanza riunisce attualmente più di 60 organizzazioni pubbliche e private (organizzazioni di portata europea o internazionale, organizzazioni ombrello o grandi aziende) come Europa Nostra e TUI, che rappresentano l’intera catena del valore del turismo e non solo (maggiori informazioni qui https://tourismmanifesto.eu/who-we-are). La Commissione Europea del Turismo ha attualmente la presidenza e la segreteria di questo gruppo.

Durante i suoi cinque anni di lavoro, l’alleanza ha rilasciato numerose dichiarazioni e attività. La sua ultima dichiarazione si è concentrata sull’importanza di includere il settore del turismo nei piani nazionali di recupero e resilienza.

AEVF è un’Associazione volontaria di Regioni e di Enti locali dei territori attraversati dalla Via Francigena, itinerario storico europeo. Incaricata dal Consiglio d’Europa, AEVF è l’ente di riferimento per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio costituito dal cammino e per il rilancio di un turismo lento e sostenibile. Infine, AEVF desidera lavorare attivamente con gli altri membri del Manifesto Europeo del Turismo.

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AEVF partner di AMoDO – Alleanza Mobilità Dolce

Dal 21 marzo al 21 giugno 2021 eventi online per chi ama camminare, pedalare, scoprire greenways e conoscere ferrovie turistiche organizzati da AMoDO, che collaborerà anche alla Giornata/Mese nazionale dei Cammini Francigeni promossa da Rete Cammini. 

Gli eventi online saranno protagonisti della Primavera per la Mobilità Dolce 2021: per chi ama pedalare, camminare, scoprire ferrovie turistiche ed immergersi nella cultura e nel paesaggio italiano. Nei tre mesi di eventi si svolgerà la Giornata delle Ferrovie delle Meraviglie dove valorizzare ferrovie locali, treni turistici e greenways, in stretto collegamento con l’Anno Europeo delle Ferrovie 2021. Ai tempi della pandemia abbiamo predisposto per il 2021 degli eventi online e solo se sarà possibile -sulla base delle norme vigenti in quel periodo – abbiamo programmato alcuni eventi per piccoli gruppi in presenza a piedi, in bicicletta e sulle ferrovie locali.

Per chi ama camminare, AMoDo sarà partner della XIII edizione della Giornata/Mese nazionale dei Cammini Francigeni promossa da Rete dei Cammini, in programma la prima domenica di maggio e per tutto il mese, con tanti eventi online per far conoscere la bellezza dei cammini italiani. Così come FederTrek e la FIE – Federazione Italiana Escursionismo impegnata nella promozione di passeggiate ed escursioni tra i sentieri del Belpaese, in occasione dei suoi 75 anni dalla Fondazione, con eventi e un concorso fotografico europeo.

A giugno, la Maratona Ferroviaria 2021 lungo i binari dell’Italia che vuole ripartire sarà l’evento conclusivo della Primavera Mobilità Dolce, in coerenza con l’Anno Europeo delle Ferrovie, indetto per il 2021 che intende promuovere l’uso del treno sia per la sostenibilità ambientale, per la coesione sociale che il turismo sostenibile. L’idea di AMODO per l’anno 2021 è quella di promuovere l’approfondimento e idee di viaggio con eventi online, con proposte, di viaggi vissuti testimonial, protagonisti dei borghi e dei territori, da vivere quando avremo superato la pandemia e torneremo a viaggiare. Occasione per il lancio della Primavera 2021 sarà un convegno da remoto di AMODO in cui si farà il punto sulla mobilità dolce ed il turismo sostenibile in Italia, sull’avanzamento delle norme e dei progetti, sull’intermodalità Dolce ed il contributo alla mobilità sostenibile, in stretta correlazione con le scelte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Eventi nei borghi saranno sostenuti da BAI – Borghi Autentici d’Italia, per riscoprire i piccoli borghi italiani, che nell’anno 2020 sono stati i protagonisti del turismo di prossimità, lungo le reti della mobilità dolce e i prodotti enogastronomici. AIAPP, l’Associazione degli architetti del Paesaggio, vi guiderà tra Giardini e Paesaggi italiani con eventi e progetti in streaming di formazione. La Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie, che si svolgerà a maggio, sarà animata dalla Federazione Ferrovie Turistiche e Museali e dalle proprie associate. Legambiente in occasione della sua compagna #volerbeneall’Italia si concentrerà sul turismo in bicicletta lungo la rete delle ciclovie italiane, per promuovere l’intermodalità dalle stazioni ferroviarie, veri hub della mobilità dolce del nostro paese e delle aree interne. A giugno, per la chiusura della Primavera, sarà presente la consueta Maratona Ferroviaria 2021 di un piccolo gruppo di appassionati, lungo i tracciati ferroviari locali, alla scoperta della multimodalità dolce.

E’ in corso di individuazione il percorso di questa edizione, che si svolgerà anche sulla base delle regole vigenti di contrasto alla pandemia, curata da Italia Nostra, Utp Assoutenti e FIFTM. Un’opportunità per fare il punto con le realtà locali, per chiedere la riapertura delle ferrovie “sospese” e promuovere l’uso del treno. A queste iniziative già in calendario, molte altre sono in preparazione dalle 28 associazioni che formano l’Alleanza per la Mobilità Dolce, come il Touring Club Italiano, AEC, Associazione Greenways, AICS, Kyoto Club, Napoli Pedala, Federparchi, Associazione Italiana Turismo Responsabile, AIGAE, Città Slow.

Con questi eventi l’AMoDo vuole sollecitare le istituzioni per l’attuazione della legge per le ferrovie turistiche e del ferrociclo, per quella per lo sviluppo della mobilità ciclistica sulle ciclovie turistiche nazionali e per la crescita dei cammini. Ma soprattutto vuole coinvolgere cittadini e cittadine per far crescere la cultura del piacere del viaggio slow nel paesaggio italiano.