Via Francigena

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A Roma i murales dedicati al cammino

Le strade di Roma celebrano il cammino e lo fanno grazie alla street art nel quartiere del Trullo con due nuovi murales che, per la prima volta in Italia, sono dedicati al camminare.

Le opere sono state realizzate dagli artisti Moby Dick e Manuela Merlo nel quadro della iniziativa “Periferia delle Meraviglie. Trullo Corviale in cammino”, ideata da Ilaria Canali per la Giornata del Camminare del 14 ottobre scorso. Il progetto ha portato alla nascita di un nuovo percorso urbano tracciato dalla guida escursionistica Fabio Giuliani di ACER che ha guidato i camminatori dal Trullo a Corviale, passando attraverso dei canali verdi nascosti nel tessuto della città. L’evento è stato lanciato nell’ambito della attività di progettazione dei volontari di Federtrek ed è stato realizzato in collaborazione con gli accompagnatori, Perifera, Comunicazione in Cammino, Italia a piedi.

L’opera di Moby Dick rappresenta la giraffa nera che lo scorso anno fu uccisa da una cacciatrice americana suscitando una grande indignazione sui social. Marco Tarascio, in arte Moby Dick, è da sempre attivo sul fronte della difesa degli animali ed ha accolto l’invito a partecipare alla giornata del camminare facendo dono della sua arte per “lanciare un messaggio per chi non ha voce, gli animali. In un percorso di comunicazione molto vicino a quello del progetto #PeriferiadelleMeraviglie”. Il disegno di Manuela Merlo invece rappresenta uno dei momenti più intensi del film Uccellacci e Uccellini di Pasolini che si ambienta proprio a Montecucco. Nel dipinto il cammino fa nascere dei fiori sulle impronte di Totò e Ninetto Davoli.

“Un’opera d’arte realizzata sulla parete di un muro di una città è in grado di veicolare un messaggio aperto a tutti e amplificarlo nella relazione con i passanti. Questi due murales sono un regalo per tutti i camminatori e aiuteranno una periferia meravigliosa a promuoversi ancora di più. Rappresentano un segnale positivo di sinergia tra chi crede nei valori della ecologia e della sostenibilità veicolati dal camminare e chi, sulla strada, fa dono di arte e poesia come gli street artist. Sono entrambi gesti che celebrano la bellezza”, dice l’organizzatrice Ilaria Canali, attiva da anni nella promozione dei cammini in Italia, che ha sottolineato come sia stato importante la partecipazione dal basso di tanti cittadini del quartiere e la collaborazione di Mario D’amico con i Pittori Anonimi del Trullo.

Il cammino del 14 ottobre è stato l’occasione per accendere i riflettori sulla ricchezza del fermento culturale di una periferia di Roma con i suoi scorci panoramici sull’Eur e l’ansa del Tevere da Montecucco, Torre Righetti, i ruderi di Villa Kock e Villa Baccelli, i murales di artisti straordinari come Gomez, Solo, Moby Dick, e le poesie di strada tra cui quelle di Ivan Tresoldi e Gio Evan, di cui sono stati letti vari versi nel corso del cammino.

Il percorso, che ha realizzato una formazione diffusa in cammino grazie ai contributi di tanti studiosi ed esperti del territorio tra cui Antonello Anappo e l’arch. Gianfilippo Lo Masto, Luigi Plos, ha ricevuto una fortissima adesione sia da parte della cittadinanza che dal mondo dei camminatori con la presenza di rappresentanti di importanti progetti come il Cammina Molise, il Cammino Naturale dei Parchi, la Francigena Tuscany Marathon e di soci di associazioni affiliate Federtrek come Ogniquota, Movimento Tellurico e Montagna Libera.

Il cammino si è chiuso al Campo dei Miracoli, a Corviale, sede del Calcio Sociale e di Radio Impegno, presidio di legalità e di centro di promozione di coesione sociale. Massimo Vallati, responsabile del progetto del Calcio Sociale sull’iniziativa ha affermato che “ha dato voce e vita a una realtà, come quella di Corviale, troppo spesso dimenticata. Le periferie sono un valore per la città e devono essere riscoperte e valorizzate. Il cammino #TrulloCorviale ha permesso di guardare da una prospettiva diversa la periferia cogliendone aspetti che uno sguardo frettoloso spesso non riesce a vedere.  Aver accolto i camminatori al Campo dei Miracoli è stato per noi molto importante. Il lavoro che facciamo ogni giorno con le nostre iniziative e con Radio Impegno è volto proprio a favorire il riscatto della periferia. #TrulloCorviale in cammino è un passo in più verso questa direzione”.

Fonte: Comunicato Stampa // Foto: Cristina Cutarelli

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Via Francigena termale, parte il progetto in Toscana

Parte ufficialmente Via Francigena termale in Toscana. Il progetto, presentato il 10 ottobre presso la sede della Regione Toscana a Firenze, ha l’obiettivo di offrire un servizio a chi fa il cammino e desidera ampliare l’esperienza del pellegrino attraverso una proposta dedicata al benessere.

L’iniziativa, ha come capofila il comune di Gambassi Terme ed è realizzata da Regione Toscana, Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) con la collaborazione di FEDERTERME ed ANCOT.

Sono sei le società termali che aderiscono al progetto nei comuni di Gambassi, Chianciano, Fivizzano, Montecatini, Montepulciano, Sorano. Si tratta di una opportunità sia per i comuni della Francigena che per le strutture termali: un progetto che accresce le possibilità dei territori di qualificarsi. Le strutture termali si impegnano con un’offerta adeguata al pellegrino legata al trasporto, all’accoglienza e alla cura del corpo con momenti di benessere termale e tariffe agevolate ai pellegrini ed ai turisti della Via Francigena provvisti di credenziale ufficiale di AEVF.

Il sindaco di Gambassi Terme, Paolo Campinoti, ha sottolineato che le opportunità che si presentano vanno colte e valorizzate: “La Via Francigena ha creato la possibilità di ampliare la rete e l’offerta termale tradizionale. Il progetto nasce come proposta pilota da estendere alle altre regioni della Via Francigena“.

Il Presidente AEVF Massimo Tedeschi Raffaelle Mannelli di Regione Toscana hanno espresso soddisfazione per la nuova progettualità che nasce intorno alla via Francigena, sottolineando l’importanza di un forte collegamento tra strutture termali private e amministrazioni locali al fine di attivare un coordinamento ben strutturato.

Durante la presentazione, è stata illustrata l’attività preparatoria per far avviare il progetto: un disciplinare condiviso con strutture termali e comuni, un sito web dedicato all’interno del portale europeo delle Vie Francigene, la brochure trilingue e la raccolta di pacchetti termali per gli escursionisti che utilizzano la credenziale ufficiale della via Francigena. L’obiettivo è di consolidare la rete e di estenderla alle regioni europee attraversate dalla Via Francigena.

Giuseppe Bellandi, Sindaco di Montecatini e Presidente della rete europea delle città storiche termali (EHTTA), ha sottolineato l’importanza di un itinerario culturale europeo come la Via Francigena come mezzo per coinvolgere altri itinerari culturali. Il cammino di Santiago, già oggi propone un binomio fra cammino e acqua termale. Un esempio su tutti è la città romana di Ourense che si colloca sulla via della Plata, capitale termale della Galizia. Gli itinerari culturali, quando si incrociano e si mettono in sinergia, moltiplicano le opportunità di sviluppo di un territorio.

All’incontro di presentazione, sono intervenuti la Presidente ANCOT (Associazione Nazionale Comuni Termali), Franca Roso e Luigi Fasano di FEDERTERME che hanno assicurato massimo supporto al progetto.

Per informazioni sull’iniziativa, le proposte termali e le stazioni coinvolte,  è possibile visitare il sito www.viefrancigene.org

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Premio Via Francigena, prorogato il termine di invio degli elaborati

E’ stata prorogata la scadenza di partecipazione al premio letterario “Intanto Parto… racconti e parole in cammino“. Gli elaborati potranno essere inviati fino al 18 novembre 2018 (la prima scadenza  era stata fissata al 15 ottobre 2018).
 
Giunto alla seconda edizione, il premio letterario promosso e ideato dalla casa editrice Betti, è dedicato a racconti inediti di autori, esordienti e non, che sappiano raccontare il viaggio lungo la Via Francigena e i Cammini. Oltre agli over 25, quest’anno viene dedicata una particolare attenzione al pubblico dei più giovani, ridefinendo la partecipazione secondo canoni d’età: una sezione è rivolta agli “under 25” – ragazzi e ragazze nati dopo il 1 gennaio 1993.
 
Dopo le tante manifestazioni di interesse emerse in questi mesi, abbiamo ritenuto opportuno dare un mese in più per l’invio di racconti sul viaggio e sul senso del cammino. Fino alla mezzanotte del 18 novembre sarà possibile inviare il racconto via mail all’indirizzo premiofrancigena@betti.it o via posta, in busta chiusa, alla Betti Editrice all’indirizzo Strada delle Torri Cimate, 53035 Monteriggioni (SI), secondo le modalità indicate sul bando” spiegano gli organizzatori.

Nella sezione under 25, sono esonerati dal pagamento della quota d’iscrizione i ragazzi che frequentano le scuole superiori e che presenteranno la dichiarazione di esonero. Per ognuna delle due categorie saranno individuati 10 racconti, che verranno poi pubblicati in due raccolte edite dalla Betti Editrice, distribuite e promosse sul territorio nazionale.

Le cerimonie di premiazione si terranno a Monteriggioni (SI) e Pontremoli (MS) a inizio 2019, in data da definire. Premi aggiuntivi per menzioni speciali saranno comunicati nei prossimi mesi.

La seconda edizione del premio, ha come main partner l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e la Regione Toscana ed è realizzata con il contributo dei comuni capofila della Via Francigena in Toscana (Pontremoli, Lucca, Fucecchio, Siena), in rappresentanza di tutti e 39 i Comuni, e le amministrazioni di Pontremoli e Monteriggioni che ospiteranno rispettivamente le cerimonie di premiazione. Tra le partnership attivate, l’importante collaborazione con l’Istituto di Cultura Italiana a Cracovia che presenzierà le cerimonie di premiazione oltre alle attività messe in campo con associazioni ed enti del territorio, tra cui l’Associazione Toscana delle Vie Francigene.

Per maggiori informazioni scrivere a: premiofrancigena@betti.it, o chiamateci al numero +39 351 8353373

Tutti gli aggiornamenti sul premio su facebook.com/premiofrancigena/ o sul sito www.betti.it

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#CamminainTuscia a Montefiascone, il racconto di Elisabetta Ferrari

La Camera di Commercio di Viterbo ha organizzato dal 3 al 10 ottobre 2018 #CamminainTuscia, la terza edizione dell’itinerario lungo la Via Francigena: 120 chilometri a piedi nella Tuscia.

L’iniziativa prevede il coinvolgimento diretto dei Comuni presenti nell’antico percorso dei pellegrini: Proceno, Acquapendente, San Lorenzo Nuovo, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Capranica, Sutri e Monterosi. Tappa finale Roma per l’udienza papale del mercoledì e il ritiro dell’ambito Testimonium del pellegrino. L’iniziativa ha il patrocinio di Associazione Europea delle Vie Francigene, Fitrec-Ante, CAI Viterbo.

Venerdì 5 ottobre la carovana dei pellegrini della Via Francigena è giunta a Montefiascone. Dopo la foto di rito al 100° km, è stata la volta della visita guidata nella importantissima basilica di S.Flaviano. Ascoltati i racconti legati al vescovo Sigerico e alla leggenda di Defuk, il gruppo si è trasferito alla Rocca dei Papi, da dove ha potuto ammirare tutta la bellezza del panorama che abbraccia il lago di Bolsena. Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo, e la sua collega Annamaria Olivieri hanno condotto tutti all’Enoteca Provinciale. Qui si è svolta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali, sotto l’attenta supervisione della “locandiera” Letizia. Particolarmente apprezzati i formaggi, i salumi e i vini, bianchi e rossi: le eccellenze dei prodotti locali.

Al termine del ristoro, Elisabetta Ferrari, rappresentante del Comune di Montefiascone nell’Associazione Europea delle Vie Francigene, ha portato i saluti del Comune e ha brevemente intrattenuto gli ospiti parlando del significato storico della Via Francigena, dell’importanza fondamentale della tappa di Montefiascone come crocevia dei cammini che conducono a Roma, del sempre crescente numero di persone che si mettono in cammino scegliendo questa modalità slow di viaggio per diversi motivi, non solo religiosi, ma legati anche al benessere, alla voglia di stare insieme e di conoscere senza fretta nuovi paesaggi, assaggiando piatti tipici e stringendo amicizie.

Grandi complimenti sono giunti dai partecipanti per l’organizzazione e per l’accoglienza ricevuta in tutte le tappe e, in particolare, a Montefiascone. Alcuni di loro, provenienti da Roma e da Avellino, hanno dichiarato: “Non conoscevamo Montefiascone che è un paese bellissimo, torneremo senz’altro insieme a parenti e amici”.

Elisabetta Ferrari

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Cammini, sei Regioni a confronto per una metodologia comune

Religioso, sportivo, culturale…, il cammino ha innumerevoli volti, ma è decisamente una delle attività più amate. In Toscana si stimano oltre 100.000 visitatori e il numero dei camminatori registra un trend di incremento annuo del 10%.

E’ l’emblema di un turismo “slow” che rispetta l’ambiente e permette di vedere e conoscere in modo approfondito il territorio che si attraversa.

Una tematica strategica per gli itinerari culturali delle Regioni dell’Italia centrale che si incontreranno il 18 e 19 ottobre presso l’Abbazia di Spineto a Sarteano, proprio per dialogare in merito alle politiche regionali sui cammini.

L’obiettivo dell’incontro, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con l‘Associazione Europea delle Vie Francigene, è la costruzione di un prodotto turistico complesso come il cammino, attraverso un percorso comune e condiviso. A tale scopo al convegno, oltre alla Toscana, interverranno i rappresentanti di Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche ed Umbria. Alla tavola rotonda che precederà l’apertura dei tavoli di lavoro hanno confermato la propria presenza, oltre ai rappresentanti politici di Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche ed Umbria, Gian Marco Centinaio Ministro dell’Agricoltura e del Turismo, il Direttore dell’Enit Giovanni Bastianelli e Alessandra Priante, dirigente del Ministero dell’Agricoltura e del Turismo.

La Regione Toscana – afferma Stefano Ciuoffo, Assessore al Turismo e Commercio della Regione Toscana – promuove quest’incontro che rappresenta la prima occasione di dialogo sul tema dei cammini tra tutti gli attori coinvolti: Ministero, Regioni, Comuni e Associazioni. Un’opportunità per costruire un prodotto turistico con caratteristiche omogenee, aldilà dei confini regionali. Un modo per proporre un turismo “lento”, sostenibile, esperienziale che porta a scoprire, attraverso il cammino, i piccoli borghi del cuore dell’Italia.”

Durante questa due giorni, per facilitare il lavoro, sono stati individuati 5 cammini interregionali “pilota” (Via Lauretana, Via degli Dei, I Cammini di Francesco,Via Matildica del Volto Santo,Via Clodia) e quattro ambiti operativi e strategici: manutenzione, accoglienza, promozione e governance, su cui tutti gli attori per ogni singolo cammino (Regioni, Comuni, Associazioni) potranno confrontarsi per sviluppare una strategia comune.

Per condurre il dialogo in modo organico e costruttivo, ci si avvarrà di strumenti tecnologici “ad hoc” che faciliteranno la “co-progettazione”. I partecipanti potranno interagire e votare con gli smartphone durante le fasi dell’evento e le sessioni di brainstorming e contribuire agli interventi dei relatori, visualizzando i risultati in tempo reale.

La pubblicazione nel 2017 dell’Atlante dei Cammini d’Italia da parte del MiBACT ha dato lo spunto per un progetto di carattere nazionale e ci si aspetta che da questo convegno possano emergere soluzioni e idee comuni a tutti i cammini che andranno a confluire nella “Carta di Spineto”: un documento di sintesi del lavoro, con linee guida e programmi concreti condivisi tra le Regioni, da realizzare a breve medio e lungo termine.

I Cammini “pilota”:

Via Lauretana (collega Siena a Loreto: attraversa la valtiberina senese, l’Umbria per arrivare nelle Marche)

Via degli Dei (da piazza Maggiore a Bologna a piazza della Signoria passando dall’Appennino e dal monte Fanna, è il percorso a piedi più corto fra Firenze e Bologna)

I Cammini di Francesco (un reticolo di percorsi che convergono su il santuario di Chiusi della Verna e su Assisi coinvolgendo Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Marche)

Via Matildica del Volto Santo (parte da Mantova, passa per Canossa, attraversa l’Appennino a San Pellegrino in Alpe e scende a Lucca )

Via Clodia (parte da Roma e arriva a Roselle, è un itinerario etrusco-romano).

Scarica il programma in allegato

Il videoservizio di InToscana

 

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Inaugurazione dell’Hospitale sulla Via Francigena a Lamporo

Il 22 settembre è stato inaugurato il nuovo Hospitale per i pellegrini della Via Francigena a Lamporo (VC).
Lamporo, paese di poco più di 560 abitanti, è sul percorso che dal Monginevro/Moncenisio porta a Vercelli per riunirsi in un unico percorso fino a Roma.

“Nel 2008, camminando sulla Via Francigena da casa nostra (Gassino Torinese), siamo stati accolti in Parrocchia dal favoloso Parroco di allora, Don Francesco Ottavis” riferisce Pietro Posa, Presidente dell’Associazione Custodi Via Francigena Torino-Lamporo “Dopo la sua morte, nel 2009, la sua perpetua ha continuato per un po’ l’accoglienza ma poi, a causa di un sedicente finto pellegrino, l’accoglienza è stata chiusa”

Finalmente la strruttura di Lamporo ha riaperto: l’Amministrazione comunale ha dato in comodato d’uso all’Associazione Custodi Via Francigena Torino-Lamporo un alloggio che è stato imbiancato, pulito e arredato. E’ composto da una grande cucina abitabile, una camera con 8 posti letto per i pellegrini, una camera con 2 posti letto per hospitaleri, un servizio con doccia.

L’Hospitale è a donativo. Il nuovo ostello è stato dedicato a don Francesco Ottavis perchè continui il ricordo della sua affezione ai pellegrini.

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“Via Francigena Termale” in Toscana. Al via la presentazione del progetto

Ampliare l’esperienza del cammino attraverso una proposta dedicata al benessere: è questa l’idea alla base di “Via Francigena termale”, progetto che verrà ufficialmente presentato mercoledì 10 ottobre 2018 alle ore 11:00 presso la sede di Regione Toscana a Firenze (sala Endimione, Palazzo Regione Toscana, piazza Duomo) e che vede coinvolti il Comune capofila di Gambassi Terme, Regione Toscana e Associazione Europea delle Vie Francigena (AEVF), in collaborazione con Federterme.

Nei mesi scorsi è stato predisposto un progetto pilota nel tratto toscano della Via Francigena con l’obiettivo di offrire un servizio agevolato a chi percorre l’itinerario, a piedi o in bicicletta. Le strutture termali si impegnano ad accogliere il pellegrino con un’offerta adeguata legata al trasporto, all’accoglienza e alla cura del corpo con momenti di benessere termale e tariffe agevolate per chi viaggia con la Credenziale di AEVF.

Il progetto, che vede una sezione dedicata del sito web di AEVF, sarà successivamente esteso anche agli altri territori lungo la Via Francigena europea.

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I Love Francigena, il format in cammino conquista l’Emilia Romagna

Grande successo per l’edizione 2018 di “I Love Francigena” in Emilia-Romagna. Il viaggio evento lungo il tratto emiliano dell’itinerario di Sigerico ha registrato il tutto esaurito.

Decine di appassionati camminatori hanno preso parte all’iniziativa organizzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), in collaborazione con APT Emilia-Romagna, il supporto tecnico di ItinerAria S.r.l. e dell’Associazione Fiorenzuola in Movimento.

L’8 e il 15 settembre, il gruppo di “I Love Francigena” ha percorso a passo lento due tappe dell’itinerario in provincia di Parma e Piacenza: Fidenza – Medesano e Fiorenzuola d’Arda – Fidenza per una media di 22 km di distanza. Tra piccole soste e un paesaggio da fotografare, la prima giornata di “I love Francigena” è terminata a Medesano con il buffet e il saluto di benvenuto dell’amministrazione, rappresentata dal vicesindaco Michele Giovanelli.

Il 15 settembre “I love Francigena” ha animato il tratto piacentino da Fiorenzuola d’Arda a Fidenza, partendo dalla Collegiata dedicata a San Fiorenzo di Tours. La camminata francigena è stata arricchita dal prezioso contributo dell’associazione Fiorenzuola in Movimento e si è conclusa con un rinfresco e il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Maria Pia Bariggi.

I partecipanti, provenienti da tutta Italia e persino dall’Australia, hanno vissuto l’esperienza del cammino, condividendo le finalità del progetto ideato da AEVF. “I love Francigena” nasce infatti con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il percorso europeo coinvolgendo gli appassionati di cammini.

“I Love Francigena è un format esclusivo di AEVF che coinvolge le comunità, gli amministratori e le associazioni locali per valorizzare la Via Francigena con un’attenzione verso l’ambiente – sottolinea il presidente AEVF, Massimo TedeschiDopo l’esperienza in Lombardia, quest’anno in collaborazione con l’APT Emilia-Romagna, abbiamo realizzato delle giornate di cammino in provincia di Parma e Piacenza registrando grandi consensi. Siamo molto soddisfatti perché questi risultati confermano che “I Love Francigena” è una iniziativa vincente dalle potenzialità internazionali, esportabile in tutti i territori attraversati dalla Via”.

Le due giornate di cammino da Fidenza a Medesano e da Fiorenzuola d’Arda a Fidenza sono state raccontate con una campagna social con #ilovefrancigena #viafrancigena ed #emiliaromagnaslow sui siti istituzionali. Un’esperienza entusiasmante frutto di un lavoro di squadra che guarda già alle prossime edizioni.

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Guarda il video:  I Love Francigena 15 settembre e 8 settembre

 

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Viterbo, il rito della benedizione del pellegrino

Nella Chiesa di San Pellegrino, nel centro storico e medievale di Viterbo, si celebra il rito della Benedizione del Pellegrino (della bisaccia e del bordone).

La benedizione viene offerta a tutti i pellegrini che percorrono la Via Francigena con devozione cristiana.

“Percorrendo la via Francigena attraverserete boschi antichi, città medievali, paesaggi da mozzafiato e visiterete luoghi di singolare bellezza. Curate il corpo (soprattutto i piedi) ma non trascurate lo spirito. Lungo la Via molte sono le occasioni per fare sosta, per recuperare le forze fisiche e molte quelle per rinvigorire l’anima. A Viterbo, nella chiesa di San Pellegrino fermatevi un momento per riflettere, meditare e se lo desiderate, pregate per chiedere la protezione di Maria e per riprendere con maggior slancio l’ultimo tratto che vi separa dalla Tomba dell’apostolo Pietro, meta di milioni di pellegrini e culla della cristianità”.

Per informazioni contattare Vincenzo, cell: 3346960175 – email: mirvin@virgilio.it

Scarica la locandina

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Via Francigena, sopralluogo per una variante del percorso in Toscana

Il 7 settembre l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) si è recata ad Altopascio, punto tappa della Via Francigena in Toscana, per percorrere e valutare una variante d’itinerario in accordo la Regione ed i comuni attraversati.La variante si snoda nel padule di Fucecchio e conduce alla vecchia stazione doganale nei pressi dell’antico porto a servizio della viabilità acquea della località di Capannone.

Il sopralluogo è stato guidato da Alberto Conte, esperto nazionale del percorso e delegato da AEVF per supportare l’iter tecnico delle varianti francigene.

In sella alle loro biciclette, Luca Faravelli di AEVF e Alberto Conte sono partiti da Altopascio percorrendo i circa 30 km che separano il paese toscano dalla congiunzione con la Via Francigena, a Ponte a Cappiano. Il percorso ha un grande valore naturalistico, immerso nel Padule di Fucecchio, la più estesa area paludosa interna italiana, collocata tra la Valdinievole e il Montalbano.

La variante, ben documentata, è stata richiesta dai comuni di Altopascio, Fucecchio e Ponte Buggianese (comuni soci di AEVF) che hanno firmato un Protocollo d’Intesa finalizzato alla richiesta di approvazione dell’itinerario alternativo sulla via Francigena da parte di Regione Toscana. 

Nella valutazione delle proposte di variante si tiene conto innanzitutto delle esigenze dei camminatori/pellegrini, dei requisiti fondamentali di sicurezza e godibilità del percorso, di disponibilità di punti acqua, ristoro e strutture ricettive lungo l’itinerario. Una volta terminata l’istruttoria tecnica, che prevede un iter ben preciso, tutta la documentazione sarà sottoposta all’Ufficio di Presidenza e Assemblea Generale AEVF che valuterà la documentazione e potrà deliberare sul riconoscimento della variante.